Proseguendo nella foresta (che è buia, molto buia!) ci imbattiamo in un cespuglio caduto dall'alto. Li siamo ai piedi di un'albero che ha un'altezza non quantificabile. La volta verde che è il nostro cielo si chiude intorno al tronco grigio e liscio e la chioma rimane al disopra della nostra vista.
Il cespuglio è un bell'esemplare di Dendrobium ellipsophyllum (allè, stavolta ce l'ho fatta :-), ancora attaccato ad un bel pezzo di ramo ed in qua e là lungo i tanti steli ha qualche fiore aperto. Raccolgo la pianta per l'obbligatoria foto, poi guardo in alto e mi immagino il ramo spezzato di questo albero ... da che altezza sarà caduta? 30 metri? 40 metri?
Chiedo a Nang come si chiama l'albero e quanto può diventare alto.
Mi dice un nome, subito dimenticato, e che solitamente sono una decina di metri più alti rispetto agli altri alberi. Però non specifica quanto sono alti 'gli altri'
Cerco di immaginarmi sotto a quali meraviglie sono passato in questo tratto di foresta ... vabbè. Aggiusto il dendrobium su un grosso ramo (o è un albero?) caduto. Lo so', morirà, lei (lui?) viene da lassù, dove c'è sole e vento, mentre quaggiù regna l'ombra, ma non posso farci nulla.
Chiedo a Nang se nel parco ci sono paphiopedilum, gli mostro le foto del libro. Mi dice che sa che da qualche parte cresce una specie (e punta il dito sul P. sukhakulii) ma non sa dove, non l'ha mai vista. Considerando l'areale noto del sukhakulii è possibile che cresca nella parte orientale del parco, nella provincia di Nakhon Ratchasima (Korat), ma per arrivarci occorre fare un bel giro. Considerando invece che tutto intorno al parco ci sono scogliere calcaree, penso che ce ne possano essere anche altre di specie, ma mi tengo il pensiero.

Marika si è ritrovata una sanguisuga attaccata ad una gamba. Sono incredibili queste sanguisughe terrestri ... ti corrono letteralmente incontro, uno non dovrebbe mai fermarsi. La guida camina con ciabattine a infradito, noi siamo bardati con scarpe da trekking e calzetti lunghi. Noi ci troviamo le sanguisughe addosso e lei no. Che a queste bestiacce piaccia la cucina italiana?
Ripartiamo. E' il momento di lasciare il buio della foresta e di spostarci al sole (infin tornammo a riveder le stelle). Andiamo a Nam Tok Pha Gluai Mai (la Cascata delle Orchidee).