HOME     

coltivare

vedere

leggere

acquistare



news

articoli

links

map

appuntamenti



forum

group

chat

contact


Subgenere Sigmatopetalum

Sezione Spathopetalum

Questo è un gruppo di piante che presenta un gran numero di caratteristiche simili e sono quindi di difficile riconoscimento tra loro, cosa che, tra l'altro, ha causato diverse diatribe tra gli stessi botanici, anche perché esiste un'intera costellazione di 'specie' o 'varietà' similissime le une alle altre. Più delle parole per le descrizioni possono aiutare le fotografie, per cui ho preparato questa pagina per mettere a confronto le varie specie e facilitare un riconoscimento più immediato. Certo è che le differenze, se e quando ci sono, sono davvero minime. E' comunque possibile in qualche modo distinguere le varie forme in coltivazione come varianti o forme orticolturali interessanti.

In ogni caso tutto il gruppo rappresenta un problema notevole per botanici e tassonomisti. Cribb ad esempio riconosce (forse giustificatamente), tre sole specie: P. appletonianum, P. bullenianum e P. hookerae.

P. appletonianumQuasi tutte hanno piante compatte e steli molto lunghi fino ed oltre il mezzo metro, con fiori di dimensioni tra i 6/7 e la decina di centimetri.
Per il riconoscimento delle varietà, in questo caso, piu delle parole possono le immagini, e per questo ringrazio il Dr. Toshinori Tanaka che ha messo ancora una volta a mia (e vostra) disposizione la propria collezione privata di fotografie, che in questo caso ricoprono tutte le varietà in qualche modo 'riconosciute'.

 

Paphiopedilum appletonianum (Gower) RolfeP. appletonianum var. album
syn: Paphiopedilum bullenianum (Reichb.f) var. appletonianum (Gower) Rolfe
Sez. Spathopetalum, sottosez. Spathopetalum
Il P. appletonianum è stato descritto da Gower nel 1893, sulla base di piante coltivate d J. Appleton.. Vive in un'area piuttosto vasta che comprende quasi l'intero Vietnam e parti di Thailandia, Laos, Cambogia e l'isola cinese di Hainan (se si comprende P. hainanense nella variabilità di questa specie). In natura vive terrestre in accumuli vegetali, in dense foreste molto ombreggiate, con terreno sempre piuttosto umido e P. hainanensetemperature da serra medio/calda. Il labello è solitamente verde nella parte inferiore e marrone/rosato in quella superiore. Il sepalo dorsale è di un verde intenso più chiaro verso i bordi, leggermente striato di verde più scuro. Al centro del sepalo è presente una striscia sfumata verde scuro. I petali laterali, inizialmente sul verde, sfumano al rosa/porpora ed in alcuni cloni si piegano assumendo una posizione orizzontale, mentre in altri rimane verticale.P. wolterianum

Come P. appletonianum possono essere considerati anche P. hainanense e P. wolterianum.

P. hainanense, che proviene dall'isola di Hainan, ha, o dovrebbe avere, colori più intensi e foglie con tassellature più marcate, mentre P. wolterianum, che invece proviene dalle montagne costiere della Cambogia, dovrebbe avere petali più stretti e più inclinati verso il basso, che dalla metà si ripiegano in senso orizzontale, oltre a leggere differenze nello staminodio e nella variegature delle foglie. Cribb, naturalmente, non riconosce valida nessuna delle due forme e le indica come facenti parte della variabilità specifica.

P. bullenianumPaphiopedilum bullenianum (Reichb. f.) Pfitzer
Sez. Spathopetalum, sottosez. Spathopetalum
Syn. Paphiopedilum amabilis (Hallier) Merr.
Paphiopedilum johorense Fowlie & Yap
Paphiopedilum linii Schoser
Paphiopedilum tortipetalum Fowlie
Paphiopedilum tortisepalum Fowlie
P. amabile Il 'complesso' del P. bullenianum è composto da un gran numero di varianti che, se possono essere interessanti da punto di vista dell'amatore, hanno probabilmente poca importanza dal punto di vista della classificazione, anche se hanno portato ad accese diatribe.
P. celebensisIl P. bullenianum, con le sue forme e varietà, è distribuito in gran parte dell'asia equatoriale, comprendendo nel suo areale di crescita Sumatra, penisola Malese, Borneo, Celebes, Java, isole Molucche.
Il P. bullenianum 'tipico' proviene dal Borneo, ha il sepalo dorsale verde, di circa 3x4 cm con un apice acuto, il labello lungo circa 4/5 cm e largo 2,5/3 cm di colore verde sfumato sul marrone nella parte superiore, petali ciliati lunghi 5/6 cm e larghi un paio, dai bordi increspati nella prima metà, verdi all'inizio con punteggiature scure e sfumati sul rosa/viola dalla metà in poi. Lo stelo arriva ad essere lungo oltre 50 cm. Le foglie sono lunghe 10/15 cm larghe 3/4 cm, fortemente tassellate superiormente e a volte con sfumature porpora nella pagina inferiore.
P. amabile proviene dalle montagne del Klamm in Borneo, dove cresce tra i 700 e i 1000 metri di altezza.
P. ceramensis P. celebense, descritto da Fowlie e Birk nel 1980, viene dall'isola di Sulawesi, e si distinguerebbe per avere meno macchie sui mergini dei petali e la convergenza dei denti laterali dello staminodio. Tra l'altro questa forma ha 2n=42 mentre il tipico bullenianum ha 2n=40 come numero cromosomico. Questa è l'unica specie che ha ricevuto almeno un status 'varietale' da parte di Cribb, che la definisce, appunto, P. bullenianum var. celebensis.
P. johorensisP. ceramensis invece proviene da Ceram, nelle Molucche e differisce ben poco da P. celebensis.
P. johorense proviene invece dalla penisola Malese, e somiglia molto a P. robinsonii.
P. linii, descritto da Schoser nel 1966, cresce nel Sarawak in Borneo, tra radici di mangrovie a livello del mare e si distingue per avere lo staminodio privo del dente centrale (che pure non è marcatissimo neanche in P. bullenianum) e per avere petali con maggior numero di macchie.
P. robinsonii merita un po' più di attenzione. Descritto da Ridley nel 1911P. linii sulla base di piante raccolte nella penisola Malese ha fiori che sono una via di mezzo tra P. bullenianum e P. appletonianum, ma con un labello che si avvicina anche a P. hookerae, mentre lo staminodio e diverso da entrambi. Inoltre la pianta ha P. robinsoniiun comportamento stolonifero, soprattutto in natura, che si distingue nettamente dalle altre specie del complesso. Lo stesso Cribb ha qualche dubbio sullo status di questa pianta, rimanendo in bilico tra l'ipotesi di specie 'buona', forma di bullenianum o ibrido tra bullenianum ed un'altra specie, forse, appunto, P. hookerae.
P. tortipetalum è una delle 'scoperte' più recenti, infatti la descrizione è opera di Fowlie del 1985, fatta in base a piante provenienti da Sumatra e distingue questa 'specie' per alcuni caratteri generali di portamento e forma dei petali e dell'apice del labello, nonché per la tassellatura delle foglie.

P. tortipetalum

Paphiopedilum hookerae (Reichb. f.) Stein
Sez. Spathopetalum, sottosez. Macronodium
Questa vistosa specie, è stata scoperta in Borneo ed è stata introdotta in Europa per conto della ditta Low & Son dove è stata descritta da Reichembach nel 1863.
P. hookeraeDescrizione a dir poco 'particolare' visto che (parole sua) " … ha il fiore come P. hirsutissimum e foglie come Phalaenopsis schilleriana, o suppergiù" (or nearly so) … e si, pare abbia detto proprio 'Phalaenopsis schilleriana'. Insomma, una descrizione veramente puntigliosa, questa di Reichenbach ;-)
Il fiore, portato su steli di oltre 50 cm, è largo una decina di cm, con bei petali che sfumano dal verde al rosa/porpora, finemente maculati, ciliati, sepalo dorsale verde con righe longitudinali leggermente più scure , staminodio tondeggiante, colorato di rosa/porpora ed un grande labello di 3/3,5 cm di larghezza per circa 6 di altezza, di forma particolare.
Pur rimanendo in coltivazione sin dalla prima immissione nel 1863, seguita a ruota da un'altra fatta da Veitch nel 1865, non è più stato trovato in natura (e ritenuto estinto) fino al 1975, quando una pianta importata nel '72 dal Sarawak dal giapponese Fuminasa Sugiyama è fiorita dimostrando di essere appunto un P. hookerae. Subito dopo un altro giapponese, Hali Handoyo ha riscoperto la specie nel Kalimantan e finalmente Fowlie, nel 1981, descrive l'habitat dove queste ultime piante sono state scoperte, ad altezze sui 600-800 metri in colline di arenaria. Qui questa specie cresce sotto una foresta piuttosto aperta, in accumuli detritici alla base di alberi o di costoni rocciosi.P. hookerae x volonteanum Fowlie riporta anche che nello stesso habitat convivono due forme che si distinguono P. volonteanumper una diversa tassellatura delle foglie: una con macchie verde scuro e grigio ed una verde scuro e verde chiaro. In coltivazione vuole luce non troppo tenue, annaffiature abbondanti per gran parte dell'anno e temperature medio/calde.

Paphiopedilum hookerae var. volonteanum (Sander) Braem
Sez. Spathopetalum, sottosez. Macronodium
P. volonteanum è una notevole varietà di P. hookerae. Il fiore simile ha però un sepalo dorsale che di solito è leggermente più piccolo e dei petali più larghi e più punteggiati. Lo stelo fiorale è solitamente più alto della specie tipo ma la pianta presenta foglie più strette. Curiosamente è stato trovato in ambienti molto diversi tra loro, tra i 200 ed i 2.300 metri di altezza, nel Sabah. Quindi sembrerebbe che sia una pianta assai adattabile a fattori di coltivazione anche molto diversi.

Tutte le foto by Toshinori Tanaka

Indietro         |       Avanti

© Giulio Farinelli 1997-2005