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ENCYCLIA ed EPIDENDRUM Epidendrum ed Encyclia sono due generi molto vicini tra loro, ed infatti fino a poco tempo fa erano riuniti nel solo genere Epidendrum. Il nome Epidendrum deriva dal greco e significa "sopra l'albero", perché queste piante si presentano epifite (come la maggior parte delle orchidee tropicali). In europa, i primi botanici classificarono tutte le orchidee epifite come epidendrum, prima di rendersi conto che stavano facendo un po' di confusione.
Questi generi fanno parte della tribù delle Lealinee, e molte specie sono state usate per ibridazioni con Cattleya, Laelia ecc. Uno dei primi ibridi fu la Epiphronitis Veitchii, incrocio tra l'Epidendrum ibaguense e la Sophronitis coccinea, due piante incredibilmente diverse tra loro. La prima infatti ha dei fusti a canna alti anche due metri con una foglia ad ogni nodo e porta un ciuffetto di fiori frangiati di colore rosso/arancio e di dimensioni ridotte sulla sommità di lunghi steli che partono dalla cima del fusto, mentre la seconda è alta pochi centimetri, è fornita di pseudobulbi ben evidenti con una sola foglia e fa un solo fiore rosso di 7/8 cm ben più grande della pianta stessa. Ciò che ne è risultato è una pianta dal portamento dell'E. ibaguense solo molto più piccola (25/30 cm), con alcuni fiori rossi di forma simile a quella della specie, però un po' più grandi e non frangiati.
Essendo i due generi composti da centinaia di specie diffuse in tutta l'America centromeridionale è difficile dare delle indicazioni colturali standard. In generale gli Epidendrum crescono bene insieme alle Cattleya, quindi con buona luce, annaffiature e concimazioni medie, mentre le Encyclia preferiscono temperature più fresche e minori quantità d'acqua (molte hanno bisogno di un periodo di riposo invernale ben marcato). La Encyclia citrina (che per molto tempo è stata inclusa nel genere Cattleya), addirittura cresce senza apparente bisogno d'acqua (nel suo habitat naturale sulle montagne messicane, riceve solo una certa quantità di rugiada mattutina) e deperisce se annaffiata troppo (cioè normalmente).
Epidendrum ibaguense è una specie molto discussa. Spesso è chiamato E. radicans che però forse è un'altra specie anche se non si sà bene cosa distingua l'una dall'altra. Inoltre entrambe (o forse sono la stessa cosa) sono molto variabili e presentano forme con colori dal giallo al magenta e dimensioni dai 60/70 cm ai due metri (che dipendono anche dal regime di coltivazione). Le varie bibliografie infatti riportano infatti l'E. ibaguense e l'E. radicans talvolta come sinonimi, talvolta l'uno varietà (o sottospecie, che è una cosa diversa) dell'altro (o viceversa) oppure come specie distinte. Insomma, ancora non ci ho capito niente ... anzi, se qualcuno che legge questa pagina sa quale è la verità è pregato di mandarmi una mail! Comunque sia, è (sono ??) una pianta molto resistente e di facile coltivazione, che vegeta bene sia con temperature fresche che medie o medio/alte, preferisce una buona umidità atmosferica (per le radici aeree che emette in quantità) ed una buona luminosità anche se è bene ombreggiare nei momenti più caldi della giornata. I piccoli fiori durano a lungo anche in considerazione del fatto che si aprono in successione e gli steli sono rifiorenti. Una pianta ben accestita può rimanere in fioritura continua per anni! Inoltre, oltre ad emettere nuove vegetazioni dalla base degli pseudobulbi a canna, può emettere dei "keiki" (germogli=nuove vegetazioni=nuovi pseudobulbi) da qualsiasi nodo del fusto, i quali possono essere staccati e invasati separatamente appena hanno radici a sufficienza.
Encyclia vitellina: è una specie molto bella, con lucenti bulbi ovali che portano una/due foglie alla sommità. In autunno porta dei racemi con 10-15 fiori stellati di 4/5 cm di un bel rosso/arancio brillante. Vuole temperature fresche ed una buona luminosità
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© Giulio Farinelli 1997-2005