Bulbophyllum e Cirrhopetalum, sono due generi affini che insieme contano più di mille specie distribuite su tutte le zone tropicali della terra. Anche se le dimensioni delle piante variano da pochi millimetri a 50-60 centimetri, tutte presentano una struttura ben definita, con pseudobulbi sviluppati portanti una, massimo due foglie coriacee che presentano un picciolo ben evidente. Spesso i bulbi sono abbastanza distanziati su di un rizoma strisciante. Le piante presentano quindi un aspetto "disordinato", e diventano attraenti solo se montate su zattera o cestino appeso, in quanto, crescendo, lo ricoprono formando una "palla" compatta di foglie (a forma spesso di calzascarpe) di un bel verde scuro.

Quasi tutte le specie preferiscono temperature calde e luce non troppo intensa, da evitare quindi il sole vivo, ed un'alta umidità ambientale.

I fiori, spesso più strani che belli, possono, a seconda della specie, essere solitari, distribuiti in file parallele su racemi, oppure aperti a ventaglio sulla sommità di uno stelo. Molte emanano odori non proprio gradevoli, anche se molte altre sono soavemente profumate. Molte specie hanno il labello snodato che ondeggia al minimo movimento d'aria.

Il genere Bulbophyllum è stato suddiviso in tempi non lontani (qualche decina d'anni) in Bulbophyllum, Cirrhopetalum e Megaclinium e c'è ancora molta confusione sui nomi da adottare, però ci possiamo orientare sul fatto che diversamente dai Bulbophyllum, i Cirrhopetalum presentano i fiori riuniti in ventagli o pannocchie, ed i Megaclinium li presentano distribuiti in due file parallele su un racemo schiacciato.

Bulbophyllum lobbii: è una pianta di medio/grandi dimensioni, con bulbi a forma di uova alti anche 10 cm, sormontati da una sola foglia a forma di calzascarpe di 20-25 cm. I fiori sono solitari, grandi 7/8 cm, e presentano un labello assai mobile.

Cirrhopetalum rothschildianum, alto una ventina di centimetri, porta un ventaglio di fiori allungati, rosa con macchie rosse.