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CYMBIDIUM

I Cymbidium, sono, tra le orchidee, quelle più comunemente coltivate ed oramai li vendono anche i supermercati. Il loro successo deriva dal fatto che, in Europa, cymbidium ibridosono quelle che si adattano più facilmente, riuscendo a fiorire e svilupparsi con regolarità senza troppe cure.

Anzi, in Italia, nei posti dove la temperatura scende raramente sotto lo zero (in pratica quasi tutta la fascia costiera) i Cymbidium possono considerarsi piante da esterni.

Questo perché tutti gli ibridi moderni derivano sostanzialmente da incroci effettuati solo tra le piante himalayane (anche se esistono molte specie che vivono nelle zone calde dell'Asia tropicale), che nel loro habitat hanno inverni con temperature minime medie di 5-10 gradi (temperature da frigorifero), e possono sopportare tranquillamente anche brevi gelate. Naturalmente se si abbatte sulla nostra penisola una di quelle tempeste siberiane con temperature di -10, faremmo bene a ripararle un poco.

Vediamo uno specchietto con quello che ricevono in natura:

habitat ideale temp. min temp. max giorni di pioggia al mese
Inverno 6-8° 15° 0-2
Primavera 15° 20-22° 10
Estate 20° 25° 20-25
Autunno 18° 4-6

Osserviamo quindi che ad un inverno fresco e secco (quindi luminoso ... se non piove c'è il sole!) segue una primavera come le nostre ed una estate abbastanza fresca ma molto umida (praticamente piove tutti i giorni ... e cielo coperto da nuvoloni), mentre noi abbiamo inverni freddi e umidi ed estati calde e soleggiate.

Tuttavia queste piante riescono a sopportare bene situazioni non ottimali, l'importante è dare loro temperature fresche da novembre a febbraio (se non sentono il freddo non fioriscono proprio) e dare molta acqua in estate .... e molta luce in ogni stagione.

I Cymbidium sono infatti tra le orchidee che più hanno bisogno di luce, e possono essere coltivate in piena luce in ogni stagione (a patto di dare loro ombra durante le ore più calde dell'estate, altrimenti si bruciano le foglie)

Cymbidium tigrinumAbbiamo visto che i giorni di pioggia cambiano notevolmente a seconda delle stagioni, per cui regoliamoci di conseguenza: daCymbidium aloifolium novembre a febbraio-marzo due o tre annaffiature in tutto sono più che sufficienti, quando la pianta è in fiore (più o meno verso marzo) annaffiamo circa una volta alla settimana, mentre in estate 2-3 volte alla settimana o anche di più. Inoltre in primavera-estate è bene fertilizzare ogni 10-15 giorni con un fertilizzante ricco di azoto (meglio non ureico) sempre diluito il doppio di quanto consigliato.

Quando la pianta sfiorisce (intorno ad aprile), appena si iniziano a vedere i nuovi getti, si può rinvasare se il composto è ormai degradato o se la pianta proprio non entra più nel vaso. Il nuovo vaso deve essere comunque abbastanza stretto (sembra che così fiorisca meglio), e come composto usate il solito bark (meglio se a pezzatura grossa) con pezzi di polistirolo e carbone di legna, a cui si possono aggiungere un po' di torba, o spugna o foglie di faggio sminuzzate. Ricordiamoci di NON annaffiare per almeno dieci giorni dopo il rinvaso, dare solo spruzzate leggere alle foglie.

minicymbidium ibridoIl rinvaso è anche il momento giusto per la divisione (sempre che vogliate farla), si può infatti dividere il ceppo in due o più parti per ottenere nuove piante. Tagliate il rizoma legnoso con l'accortezza di lasciare almeno 3-4 bulbi sani per ogni parte. Ricordate che i Cymbidium non amano essere disturbati molto, quindi è probabile che non fioriranno l'anno seguente al rinvaso e/o divisione, inoltre è più bella e fiorifera una pianta grande di due piccole.

Durante il rinvaso, se non effettuate la divisione, potrete però staccare i vecchi bulbi senza foglie per ottenere nuove piante. Infatti i vecchi bulbi (spessi raggrinziti e senza foglie), hanno ancora l'energia necessaria per emettere germogli in caso di "calamità naturale". Per farli germogliare, dopo averli staccati dal rizoma, occorre tenerli al buio e all'asciutto (ad esempio in una scatola) per 15-20 giorni, dopodiché si sistemano in un piccolo vaso con un po' di composto. In breve emetteranno un germoglio che farà radici e si svilupperà in un piccolo pseudobulbo. Da questo, anno dopo anno si formerà una nuova pianta che dopo 3-4 anni riuscirà di nuovo a fiorire.


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© Giulio Farinelli 1997-2005