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CATTLEYA
Le Cattleya, sono le
più classiche, le più amate, le più appariscenti, le più ... orchidee delle orchidee.
Il genere conta circa 65 specie suddivise in due gruppi principali, uno con piante che
portano una sola foglia ed uno con piante che portano 2 o 3 foglie, tutte originarie del
centro-sud America con una grande concentrazione di specie in Brasile. Le piante del primo
gruppo sono quelle con i fiori più grandi, anche se meno numerosi e con colori meno
vivaci, mentre il secondo gruppo comprende piante che hanno fiori più piccoli ma spesso
molto numerosi e variamente colorati . La pianta capostipite è senza dubbio la Cattleya
labiata, con i suoi grandi ed eleganti fiori di color lavanda.
In coltivazione queste sono le piante che amano le condizioni medie per eccellenza
(temperatura media, concimazioni medie, innaffiature medie, luce medio/alta), anche perché
spesso ci si è basati sulle loro preferenze per coltivare le altre orchidee. Quindi diamo
loro temperature tra i 13/14° di temperature minime invernali ed i 26/28° di temperature
massime estive, luce intensa ma evitando il sole diretto durante le ore centrali della
giornata, innaffiamo solo quando il composto è realmente asciutto, e concimiamo ogni
10/15 giorni con un fertilizzante bilanciato (se coltivate in corteccia è meglio un più
alto tenore di azoto) diluito il doppia di quanto consigliato.
Queste sono comunque le condizioni più comuni per la coltivazione di
orchidee. Sono comunque piante molto resistenti, anche se non si deve eccedere con l'acqua
e devono ricevere molta luce per ben crescere e fiorire. Durante l'inverno gradiscono un
periodo di riposo, per cui si deve interrompere (o per lo meno diradare molto) le
innaffiature. Come composto si può usare anche solo corteccia di pezzatura media, oppure
con aggiunte di polistirolo, spugna ecc. Si può anche coltivare su zattera o tronchetto.
Le specie di questo genere hanno prodotto un'infinità di ibridi, sia con altre
Cattleya sia con specie di generi vicini, soprattutto Laelia, Brassavola, Sophronitis, ma
anche Epidendrum, Encyclia, Diacrum, Broughtonia, Schomburgkia ecc. In particolare le
Laelia hanno portato colori più vivi, le Brassavola (soprattutto la Brassavola, adesso chiamata Rhyncholaelia, digbyana) il
labello largo e frangiato, mentre la Sophronitis coccinea ha lasciato in eredità il
colore rosso (che non esiste tra le Cattleya) e le dimensioni più contenute e
"maneggevoli".
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