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Caldo, freddo e temperato


Ritorniamo alle condizioni di coltivazione delle orchidee tropicali. Parlando genericamente possiamo dire che le condizioni ottimali sono:
1 - tanta luce;
2 - innaffiare solo quando necessario e non tenerle mai bagnate a lungo;
3 - fertilizzanti molto diluiti (solitamente diluito il doppio o più rispetto alle indicazioni per le altre piante da appartamento);
4 - molta umidità atmosferica (50%-60% è l’ideale).

Queste sono le condizioni base, che vanno applicate solo fino a che non abbiamo scoperto quali sono le condizioni più idonee.

Inoltre bisogna tener conto che ad habitat differenti corrispondono differenti fasce di temperatura e quindi possiamo distinguere tre regimi fondamentali di temperature, dette serra calda , serra temperata o intermedia e serra fredda:

a -serra fredda : Per le piante che vivono sulle catene montuose, ad altezze tra i 2.000 ed i 3/4.000 metri di quota. Minimo invernale notturno 9-12 gradi, massimo diurno estivo 24 gradi, con escursioni di circa 5° tra giorno e notte. Le piante caratteristiche di questo regime di temperatura sono Cymbidium, Odontoglossum e Masdevallia;

b - serra temperata : minimo invernale notturno 13-15 gradi, massimo diurno estivo 26-28 gradi, con escursioni di anche 10° tra giorno e notte; questo è il regime caratteristico delle Cattleya, infatti si sente spesso parlare anche di "serra delle Cattleya".

c - serra calda : minimo invernale notturno di almeno 16-18 gradi, massimo diurno estivo 30-32 gradi, con escursioni di 5/10° tra giorno e notte. Queste sono invece le temperature caratteristiche delle Phalaenopsis e indicativamente va ad interessare tutte quelle specie che vivono in foreste equatoriali in prossimità del mare o comunque a basse quote.

Oltre a ciò si deve anche sapere che molte specie praticano una sorta di letargo invernale durante il quale spesso gradiscono temperature più fresche ed andrebbero innaffiate poco o nulla (ad esempio il Dendrobium nobile in primavera, estate ed autunno gradisce temperature da serra intermedia, mentre in inverno vuole temperature da serra fredda durante il quale non va praticamente annaffiato).

Per avere un ambiente adatto alla coltivazione delle orchidee, non occorre quindi avere una serra iperriscaldata, dotata di complicate e costose attrezzature, ma basta avere una certa accortezza su dove posizionare le nostre piante. Posso darvi alcuni consigli:

- serra fredda : in inverno un vano scale luminoso non riscaldato va benissimo, da giugno a settembre invece conviene portare le piante che vogliono il fresco in una posizione abbastanza ombreggiata, vaporizzando spesso sia le piante che l’ambiente in cui vivono (perfetto sotto un grande albero).Se avete l’aria condizionata potrete tenerle in casa con gran gioia delle piante stesse. Se abitate nelle regioni meridionali, in inverno potrete tenerle anche all’aperto, magari in un balcone riparato esposto a sud, però dovrete stare molto attenti d’estate.

- serra temperata : in inverno tenetele in un punto fresco e luminoso della casa, come il davanzale di una finestra, lontano dal termosifone, possibilmente ponendole sopra grossi sottovasi con argilla espansa bagnata (l’acqua, evaporando, fornirà l’umidità atmosferica che di solito è "consumata" dai termosifoni). In primavera ed estate portate le piante in terrazzo o in giardino in posizioni abbastanza luminose vaporizzando le piante e l’ambiente quando è molto secco e/o molto caldo.

- serra calda : in inverno tenete le piante in casa in posizione luminosa (eventualmente va bene anche illuminazione artificiale per 14-16 ore al giorno) sopra grossi sottovasi con argilla espansa bagnata. In estate portatele fuori usando le stesse accortezze precisate per la serra temperata.

Il maggior problema di coltivazione in Italia è per le specie da serra fredda, in quanto in inverno le temperature richieste sono troppo alte per tenerle all’aperto e troppo basse per tenerle in casa, mentre d’estate le temperature sono generalmente troppo alte.

Tuttavia ci sono molte specie che ci vengono incontro, quali ad esempio quelle himalayane (Cymbidium, Pleione, alcuni Dendrobium) ed alcune specie sudamericane, in particolare quelle provenienti dalle montagne dell’Organo, in Brasile. Tutte queste infatti sono originarie di luoghi con inverni freddi (possono resistere anche a leggere gelate) ed estati calde. Condizioni perfette per il clima delle nostre regioni costiere.

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© Giulio Farinelli 1997-2005