Le Orchidee di Khao Yai
Questa è il racconto di un viaggio.
Anzi, per la precisione è il racconto di 3 dei diciotto giorni della mia luna di miele (ma questa è un'altra storia ;-)
Scelta come destinazione la Thailandia, qualche giorno dedicato alla natura non poteva mancare (comunque con la benedizione e l'appoggio della neo-moglie, che, poveretta, si è dovuta subire lunghe scarpinate nella foresta pluviale, con annessi e connessi di zanzare, sanguisughe e via dicendo).
La meta prescelta è il parco nazionale di Khao Yai, a soli 150 chilometri da Bangkok. Il parco è molto ben dotato di strutture ricettive, infatti la vicinanza a Bangkok ne fa una meta piuttosto visitata sia da stranieri che dagli stessi thailandesi che arrivano nei weekend per prendersi una pausa dal frastuono della vicina metropoli.
La vicina cittadina di Pakchong ha un gran numero di hotel e lungo la strada tra questa e l'ingresso al parco vi sono, in qua e là, alcuni hotel, resort e residence più o meno lussuosi dove pernottare e che possono programmare visite ed escursioni guidate.
Noi ci siamo 'appoggiati' al Khao Yai Garden Lodge (www.khaoyai-garden-lodge.com) il cui proprietario è un simpatico e vispo sessantreenne tedesco là residente (pubblicità non occulta, la sistemazione è gradevole e non particolarmente cara).
Ma torniamo al parco. Questo è diviso da alcune strade asfaltate ben tenute, più alcune strade sterrate ed un paio di percorsi più o meno pavimentati che attraversano la foresta da e per le cascate principali. Oltre a questi vi sono naturalmente numerosi sentieri da trekking che attraversano la foresta e le poche zone di 'savana', alcuni dei quali portano a cascate lontane, laghetti o punti panoramici. Alcuni sentieri sono piuttosto frequentati, per altri occorrerebbe il machete.
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Demone guardiano al Wat Phra Keo (Bangkok)
In camera al Khao Yai Garden Lodge
Un milione di pipistrelli prendono il volo al tramonto
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