Per l'esposizione, direi che è ok.
Per il gatto magari evita che il prossimo anno la attacchi
: se i danni meccanici si ripretono troppo spesso le terricole non vanno molto bene, sono piuttosto suscettibili ai danneggiamenti che subiscono durante la stagione vegetativa.
Gli afidi sono un problema, anche se la
palustris non è molto colpita rispetto ad altre epipactis (la
veratrifolia e la
gigantea li attirano di più, mi pare): in ogni caso basta un po' di confidor e spariscono.
Per il composto, io uso una miscela fatta "a caso" composta da sabbia grossolana, lava e pomice fini (poco di entrambe), perlite, poca vermiculite (10% circa), graniglia calcarea (tipo grit per uccelli), seramis (pochissima), ghiaino par acquari (molto poco); in tutto circa l'80-90%, il resto terriccio per semine (cioè fine), il tutto una volta miscelato si presenta come un composto minerale piuttosto fine appena "sporcato" di terriccio.
In ogni caso, non va assolutamente toccata mentre è in vegetazione, ma quando è in riposo (io in genere con le epipactis rinvaso un po' avanti nella stagione, giusto qualche settimana prima che rispuntino).
Per la concimazione... per anni ho concimato in dose moooolto diluita (tipo 0,2 g/l) e sporadicamente (forse 2-3 volte in una stagione); da un paio metto solo alcuni grani di concime a lenta cessione (6 mesi) sulla superficie del composto all'inizio della stagione perchè è più comodo, ma mi pare che entrambi i metodi siano equivalenti.
Ultima cosa: è assolutamente normale che gli internodi siano più brevi verso l'apice.
P.S.: la
palustris è tipica di ambienti paludosi alcalini, ma non di torbiere (se non a torba nera, quindi basiche).