Questo è un post che non contiene fioriture...avverto prima,così chi non ama vedere foglie,radci e stelini in formazione può evitare di caricare le foto e passare ad altro.Purtroppo al momento questo passa il convento...
Meiracyllium trinasutum: miniatura epifita a sviluppo simpodiale originaria di Messico,Guatemala ed El Salvador.La si trova fino a 1300 m di altitudine ed è fortunatamente una specie che sopporta range di temperatura molto ampi (cool-hot growing,afferma orchidspecies).
La coltivo da due anni in orchidario,con 65-70% di U.R.,fornendole livelli di luminosità pari a quelli che do' alle Cattleya.Quest'anno nella fogliolina nuova si è formato un piccolo stelino:
Aerangis citrata: miniatura monopodiale,originaria del Mdagascar.Radici molto fini,per cui è consigliata la coltivazione in vaso (ma io ne ho viste anche di bellissime montate su corteccia e tenute in ambienti con elevata umidità relativa).Anche questa orchidea ha dei range di temperatura di coltivazione molto ampi (cool-hot).Dopo due anni dal suo acquisto mi pregia di uno stelo:
Phragmipedium "Eric Young" : ibrido primario abbastanza datato di
P. bessae x
P. longifolium,lo considero un "peccato di gioventù"...(appena due anni fa compravo qualsiasi cosa!!!!),ma sebbene adesso preferisca di gran lunga i Phragmipedium botanici (
schlimii,bessae,fischerii),a questo sono molto affezionata,poichè è stato il primo.
Lo coltivo in bark e lapillo vulcanico,senza il tanto declamato "sottovaso con due dita d'acqua"...credo che quello serva soltanto in condizioni di coltivazione in cui la temperatura sia molto elevata e l'umidità scarseggi.In caso contrario può fare molti danni...
Dopo due anni di coltivazione (ed uno scampato marciume del colletto dovuto alla lana di roccia che qui da me proprio non funziona) arriva uno stelo:
Per finire,un piccolo gioiello:
Mexipedium xerophyticum.Originario del Messico,con un patrimonio genetico che lo rende molto vicino ai
Phragmipedium,occupa un areale molto ridotto ed altamente a rischio,poichè predilige le poche "macchie" umide (muschi e felci crescono attorno a lui) presenti su affioramenti rocciosi in un ambiente per definizione molto arido (occupato da vegetazione xerofitica,cioè specializzata per limitare al minimo l'evaporazione attraverso le foglie e così sopravvivere in zone molto secche).Si trova ad un'altezza di circa 350 m s.l.m.
Pochi esemplari sono stati censiti in natura,e molti di loro sono stati distrutti da un incendio alcuni anni fa.
In condizioni di coltivazione piuttosto "secche",si comporta come in natura:emette cioè lunghi stoloni con le nuove vegetazioni.Se coltivato innaffiando più generosamente,sembra crescere in maniera più compatta ed accestita.
Necessita di un periodo di secco tra l'inverno e la primavera.Coltivazione da serra intermedio-calda.
Il mio,(una divisione costituita da una sola vegetazione che ho da circa un anno) ha emesso uno stoloncino che sta radicando nel substrato (bark,marmo di carrara,carbone,lapillo,poco sfagno)in questi giorni:
Spero di non avervi annoiato e a presto!