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celtico
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Inviato: 15 gen 2010, 17:43 |
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Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22 Messaggi: 838 Località: prov. Cremona
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Alfredo ha scritto: l'acqua serve principalmente per mantenere il turgore (in pratica mantenere tonici i tessuti) e per trasportare. Oltre che per far avvenire tutte le reazioni cellulari, mantenere le strutture molecolari ecc... , ma comunque hai ragione nel dire che le due funzioni indicate da te consumano la stragrande maggioranza dell'acqua assorbita. Alfredo ha scritto: praticamente internamente alla pianta c'è come una colonna d'acqua che dalle radici va fino allo stoma dell'ultima fogliolina apicale dalla quale esce come vapore acqueo... ...ne deduco che finche lo stelo è verde si sovrebbe avere il passaggio di acqua dalle radici della painta madre fino al keiki, l'eventuale attivita radicale di assorbimentto da parte delle radici della "pianta figlia" avrebbe un' azione complementare. il flusso si fermerebbe solo nel caso in cui il percorso sarebbe interrotto dalla formazione di un setto di cellule morte suberificate
Ti ricordi bene.
In pratica è un meccanismo fisico, non chimico: una pressione negativa, cioè un risucchio (l'effetto che si vede se si mette la punta di una siringa in un liquido e si tira lo stantuffo). L'acqua viene risucchiata dalle foglie, quando si disidratano aprendo gli stomi.
Le foglie risucchiano acqua dal picciolo, che a sua volta la risucchia dal ramo al quale è attaccato, che a sua volta la risucchia dal tronco, che la risucchia dalle radici, che la risucchiano dal terreno.
Questo meccanismo di base avviene per tutte le piante vascolari, anche se con qualche variazione.
Io credo che, se le radici di un keiki assorbissero acqua da un substrato che si applica (nel mio caso il vaso sospeso), questo farebbe variare la forza di "risucchio" che il keiki applica sullo stelo e potenzialmente potrebbe anche non risucchiare più acqua.
Bisogna tuttavia precisare che parlo di acqua e sali minerali (linfa grezza), cioè quello che viene assorbito dalle radici, non di molecole complesse come zuccheri, aminoacidi ecc (linfa elaborata).
In pratica, andando a ragionamento, per quanto riguarda la linfa grezza, le radici di un keiki che assorbono acqua, possono ridurre l'effetto disidratante che un keiki causa alla pianta madre. Questo però non ha a che fare con il deperimento della pianta madre: potremmo avere la pianta madre con foglie belle turgide, ma deperita perchè impoverita di molecole complesse.
_________________ L'amico è una persona che ignora la palizzata rotta e ammira i fiori del tuo giardino
http://www.youtube.com/watch?v=U-wHL_Bp6N0
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Alfredo
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Inviato: 16 gen 2010, 22:22 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 15 set 2007, 21:47 Messaggi: 298 Località: piacenza, pianura padana 60m slm
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certamente la funzione di assorbimento delle radici del keiki alleggerira il compito delle radici della pianta madre. per quanto riguarda la produzione di nutrienti penso che le foglie del keiki dovrebbero fungere da organismi fotosintetici e produrre di conseguenza le sostanze complesse necessarie per lasopravvivenza e la crescita, infatti se tu separi il keiki dalla pianta madre questo tende a svilupparsi come organismo autonomo. A mio avviso nel caso di formazioni di keikis sullo stelo fiorale la phal tiene un comportamente forse assimilabile a quello di una pianta stolonifera come le fragole ed il problema di deperimento (ma parlo solo in termini teorici)potrebbe porrre se i keiki non svolgano parte attiva nella fase di assorbimento.
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celtico
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Inviato: 17 gen 2010, 11:37 |
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Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22 Messaggi: 838 Località: prov. Cremona
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Alfredo ha scritto: il problema di deperimento (ma parlo solo in termini teorici)potrebbe porrre se i keiki non svolgano parte attiva nella fase di assorbimento. Se intendi assorbimento di liquidi da parte delle radici, non credo sia qui il problema. Come ho detto qualche intervento prima, credo che il problema rimanga questo: celtico ha scritto: Bisognerebbe capire se i maggiori nutrienti prodotti dal keiki vengono restituiti alla madre e il keiki usa solo quello che gli serve, o se il keiki usa i nutrienti della madre + tutti quelli prodotti da lui per accelerare la crescita. Dagli interventi degli altri utenti, sembrerebbe che sia più probabile la seconda ipotesi.
_________________ L'amico è una persona che ignora la palizzata rotta e ammira i fiori del tuo giardino
http://www.youtube.com/watch?v=U-wHL_Bp6N0
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piera
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Inviato: 25 gen 2010, 0:54 |
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VIP |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao,
@ Celtico!
celtico ha scritto: ....... Mi segnali il thread dove c'è il keiki da stelo con pianta senza apice? ................
Scusa il ritardo, ti ho trovato il Topic
poi ci aggiornerai vero sul tuo esperimento?
Grazie!
_________________ ciaociao piera
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celtico
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Inviato: 25 gen 2010, 13:02 |
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Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22 Messaggi: 838 Località: prov. Cremona
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Ho guardato il thread segnalatomi e ho una domanda: la pianta madre senza apice, aveva delle gemme dormienti? Dal poco fusto che era rimasto (da quello che riesco a vedere dalle foto, ma potrei sbagliarmi), forse le uniche gemme erano quelle dello stelo ed allora l'unica cosa che poteva fare era proprio quello che ha fatto.
_________________ L'amico è una persona che ignora la palizzata rotta e ammira i fiori del tuo giardino
http://www.youtube.com/watch?v=U-wHL_Bp6N0
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piera
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Inviato: 25 gen 2010, 15:48 |
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VIP |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao,
hehehe Celtico, mi chiedi troppo, non ricordo
Di sicuro c'erano, ma essendosi riammalata varie volte, come hai potuto vedere dalle immagini del fusto è rimasto niente e il keiki era già nato prima.
_________________ ciaociao piera
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celtico
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Inviato: 26 gen 2010, 12:52 |
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Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22 Messaggi: 838 Località: prov. Cremona
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piera ha scritto: poi ci aggiornerai vero sul tuo esperimento? Si, lo farò. Qualche keiki lo staccherò come consigliatomi, dato che la pianta madre mi sembra un po' stanca. Lo farò appena le radici che si stanno formando, saranno qualcosa di più che abbozzi. Qualche keiki lo lascierò, probabilmente quelli in posizione più stabile. Volevo verificare quanto detto sui trasporti dello stelo, ma per ora non mi viene in mente come si possa fare. Se qualcuno ha qualche idea... piera ha scritto: Di sicuro c'erano, ma essendosi riammalata varie volte, come hai potuto vedere dalle immagini del fusto è rimasto niente e il keiki era già nato prima.
Ok, grazie.
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Alfredo
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Inviato: 26 gen 2010, 16:08 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 15 set 2007, 21:47 Messaggi: 298 Località: piacenza, pianura padana 60m slm
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aprofondire il discorso sui trasporti sarebbe interessante. ma onestamtne non so come protrebbe effettuarsi. Se intendi il trasporto di sostanze complesse da keiki a madre la mia prima idea sarebbe di eliminare le parti fotosintetiche della madre (foglie) e vedere se viene sostenuta dai keiki o se schiatta...pero onestamtne non lo proverei mai su una mia pianta....mi sembra un'idea un po insana ma è l'unica cosa che mi è venuta in mente. comunque penso che per fare questi gli esperimenti la equestris sia la migliore proprio per la sua capacita di produrre keiki che in pratica sono cloni (in quesot modo si puo anche testare la risposta di un organismo a diverse condizioni e i risutait dovrebbero essere abbastanza attendibili perche tutti gli individui avrebbero lo stesso corredo genetico)
se stacchi i keiki e ti va difare uno scamio fammi sapere.
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celtico
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Inviato: 28 gen 2010, 12:12 |
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Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22 Messaggi: 838 Località: prov. Cremona
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Non farò gesti malsani, come privare la mamma delle foglie.
Stavo invece pensando, quando staccherò i keiki, di staccarne due e lasciarli attaccati tra loro con un pezzo di stelo. Pianto quello più in cima e lascio a radice nuda quello più a valle. Se quello più a valle cresce, significa che quello in cima fa scendere nutrienti attraverso lo stelo.
Che ne dite?
X alfredo: Per il keiki, ti faccio sapere quando li staccherò. Ora è comunque troppo freddo.
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Alfredo
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Inviato: 28 gen 2010, 12:30 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 15 set 2007, 21:47 Messaggi: 298 Località: piacenza, pianura padana 60m slm
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mi sembra una buona idea, molto migliore del "gesto malsano". io pero ti proporrei di fare la prova in doppio ossia uno con entrambi i keiki entrambi piantati. forse è una paturnia ma in questo modo forse si puo vedere anche quanto influisce (se influicse) il keiki a radici nude
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celtico
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Inviato: 28 gen 2010, 12:37 |
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Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22 Messaggi: 838 Località: prov. Cremona
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Alfredo ha scritto: io pero ti proporrei di fare la prova in doppio ossia uno con entrambi i keiki entrambi piantati.
Ottima idea. Le prove in parallelo sono sempre molto utili.
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Alfredo
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Inviato: 29 gen 2010, 11:48 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 15 set 2007, 21:47 Messaggi: 298 Località: piacenza, pianura padana 60m slm
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bene...dato che ormai sono partito per la tangente...spero solo di non essere troppo invadente ....forse sarebbe bene fare anche un "bianco" ossia un keiki singolo posto nelle stesse condizioni di acqua luce temeprature nutrientei degli altri due "campioni" per vedere come invece crescerebbe una pianta isolata senza figli o fratelli....come avevo accennato prima sarebbe molt ointeressante anche eprche tutti gli individui avrebbero lo stesso corredo genetico e quindi le stesse potenzialita
mi sembra di essere tornato indietro a quando lavoravo all'universitÃ
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celtico
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Inviato: 29 gen 2010, 12:49 |
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Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22 Messaggi: 838 Località: prov. Cremona
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Le idee non sono mai invadenti, almeno per me. Ogni proposta aiuta a migliorare e a non trascurare particolari.
Valuterò anche il keiki singolo, nel momento del taglio, sempre avendo keiki di dimensioni simili.
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Alfredo
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Inviato: 29 gen 2010, 12:53 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 15 set 2007, 21:47 Messaggi: 298 Località: piacenza, pianura padana 60m slm
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se fossero di dimensioni singole sarebbe i ltop, altriment is idovrebbe cercare di individuare un "marker" per valutare l'intensita di crescita. per le cavie io usavo i lepso ma no npens osiafattibile perche prevederebbe la continua rimozione rimozione dal substrato
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celtico
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Inviato: 29 gen 2010, 13:14 |
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Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22 Messaggi: 838 Località: prov. Cremona
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