Massimiliano, Pelagia, avete ragione...
. Essendo la vermiculite un silicato idrato di magnesio alluminio e ferro ha caratteristiche diverse dalla perlite, più che altro riguardo la capacità di scambio cationico, compresa per la vermiculite tra 100-150 me/100gr, similie a quello della torba, ma nei confronti di quest'ultima presenta tuttavia una più elevata disponibilità di elementi nutrivitvi, circa il 5-8% di potassio e il 9-12% di magnesio, da quì le minori necessità di fertilizzazione.
Nei confronti degli anioni presenta una scarsa capacità adsorbente per Cl-, NO3- e SO4-, mentre adsorbe in maniera più stretta lo ione PO4- che viene fissato per oltre il 75% in maniera irreversibile; similmente si comporta nel confronti dell'ammonio, ma in questo caso l'azione dei batteri nitrificanti ne consente il recupero.
La perlite, invece, ricavata da rocce vulcaniche silicee, ha una capacità di scambio cationico molto bassa, circa l'1,5 me/100gr. Infatti, in caso di utilizzazione come mezzo di coltura la perlite deve essere fertilizzata ed irrigata frequentemente.
Per quanto riguarda invece la capacità di trattenere l'acqua, la vemiculite ha un forte potere idroassorbente, tattenendo quantità d'acqua fino 5 volte il suo peso ed una struttura che consente un elevata porosità (circa l'80% in volume).
La perlite ha anch'essa una porosità elevata del tutto simile a quella della vermiculite (80% in volume), ma con una capacità di ritenuta del 34% in volume, con caratteristiche drenanti più accentuate. Il pH è neutro, come nel caso della vermiculite ma, al contrario di questa il potere tampone è nullo.
Ho rispolverato un po' di testi universitari di chimica del suolo ed ortoflorovivaismo
. Invece, documentandomi sulla rete, ho trovato questo interessante sito:
http://www.isolantenaturale.it/vermiculite.html
Con simpatia.
Rocco.