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MessaggioInviato: 26 gen 2009, 21:37 
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Iscritto il: 17 lug 2008, 14:12
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Località: Pisa
Ciao
grazie per i consigli..ne farò tesoro..!!
Mi è anche venuto un dubbio,ma la gemma che sembra partita di sicuro svilupperà un keiki o potrebbe essere anche uno stelo?Ora a quanto ne so io di solito so che "alcune" cellule vegetali si differenziano in base alla necessità della pianta,quindi mi verrebbe da rispondermi che di sicuro se continuerà a svilupparsi dovrebbe essere un keiki..ma poichè non ne so molto preferisco chiedere a voi,che di sicuro siete molto più preparati.
Grazie.
Un saluto.


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MessaggioInviato: 27 gen 2009, 2:23 
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Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22
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Località: prov. Cremona
arya ha scritto:
Ciao
grazie per i consigli..ne farò tesoro..!!
Mi è anche venuto un dubbio,ma la gemma che sembra partita di sicuro svilupperà un keiki o potrebbe essere anche uno stelo?


Potrebbe essere uno stelo. Ma anche se fosse, il nutrimento lo prende dal terreno e poi sviluppandosi produrrà non solo meristemi di boccioli, ma anche gemme. Da queste nuove gemme avrai la possibilità di far sviluppare keiki... o ancora steli.

Nel caso di halioscia, da quello che si vede dalle foto, si è sviluppato una via di mezzo tra uno stelo e un keiki... o forse il birrino inserito nei passaggi dell'esperimento ha avuto strani effetti. :lol: :drink: (ovviamente scherzo).

arya ha scritto:
Ora a quanto ne so io di solito so che "alcune" cellule vegetali si differenziano in base alla necessità della pianta,quindi mi verrebbe da rispondermi che di sicuro se continuerà a svilupparsi dovrebbe essere un keiki...


Non sono d'accordo. Soprattutto in vitro, ti assicuro che ho visto cose molto strane. Lo sviluppo di nuovi tessuti è regolato dai fattori chimici (nutrienti, vitamine, ormoni...) e da fattori fisici (luce, temperatura, posizione nel tessuto di determinate cellule).
I tessuti che si sviluppano non sono quindi sempre per il bene della pianta. Un esempio che ho visto in laboratorio su tessuti di melo è che in determinate condizioni sviluppavano radici avventizie che però non servivano alla pianta perchè non erano in collegamento con i tessuti vascolari dei fusticini.
Il bello (per me) della coltura in vitro è proprio che i limiti dei tessuti vegetali coltivati in modo tradizionale possono essere in alcuni casi superati.

Se nascerà uno stelo, sei obbligata a mettere foto in continuazione e a rispondere a tutte le nostre domande. :P

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L'amico è una persona che ignora la palizzata rotta e ammira i fiori del tuo giardino

http://www.youtube.com/watch?v=U-wHL_Bp6N0


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MessaggioInviato: 27 gen 2009, 13:14 
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Iscritto il: 17 lug 2008, 14:12
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Località: Pisa
Ciao
grazie per aver risposto.
Io a dire la verità spererei in un keiki..perchè "rivorrei la mia pianta" e dalla tua spiegazione mi sembra che se sviluppasse uno stelo mi sembra che sarà molto più complicato avere la pianta..sicuramente mi sbaglio..ma mi sembra una cosa difficilissima.Ma scusa, se fosse uno stelo,dici che dalle gemme potrei ottenere keiki..o altri steli..ma in quest'ultimo caso diventa una cosa ricorsiva quasi senza fine..accidenti è una cosa complicatissima!!
Sisi se va avanti non ci sono problemi vi posterò tutte le foto che volete,e risponderò a tutte le domande,sempre che sia in grado di farlo!!Anche perché se non mi aiutate voi, sicuramente qualunque cosa viva sia,creperà di sicuro se sono sola.
Infatti non sono preparata in merito,e nella vita faccio una cosa che non ha niente a che fare con "organismi viventi"!!
Grazie per aver abbattuto una mia teoria sbagliata è sempre bello scoprirlo,perché si ha la possibilità di crescere senza perdere ulteriore tempo in qualcosa che era sbagliato e non lo sapevi.
Ho capito che l'unica cosa che posso fare è aspettare e sperare!!Vedremo che succede!!
Grazie.
Ciao.


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MessaggioInviato: 27 gen 2009, 13:48 
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Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22
Messaggi: 838
Località: prov. Cremona
arya ha scritto:
Io a dire la verità spererei in un keiki..perchè "rivorrei la mia pianta" e dalla tua spiegazione mi sembra che se sviluppasse uno stelo mi sembra che sarà molto più complicato avere la pianta..sicuramente mi sbaglio..ma mi sembra una cosa difficilissima.Ma scusa, se fosse uno stelo,dici che dalle gemme potrei ottenere keiki..o altri steli..ma in quest'ultimo caso diventa una cosa ricorsiva quasi senza fine..accidenti è una cosa complicatissima!!


Più che altro si allungherebbero i tempi. Comunque è molto più probabile che si sviluppino keiki.
La cosa più complicata è che è molto probabile che dovrai trasferire i tuoi steli su terreno fresco senza inquinare.

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MessaggioInviato: 27 gen 2009, 17:28 
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Iscritto il: 17 lug 2008, 14:12
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Località: Pisa
celtico ha scritto:
La cosa più complicata è che è molto probabile che dovrai trasferire i tuoi steli su terreno fresco senza inquinare.


Ciao,
Ahi,mi viene già il mal di pancia..Comunque ci proveremo.
Ciao.


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MessaggioInviato: 27 gen 2009, 18:27 
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celtico ha scritto:
Nel caso di halioscia, da quello che si vede dalle foto, si è sviluppato una via di mezzo tra uno stelo e un keiki... o forse il birrino inserito nei passaggi dell'esperimento ha avuto strani effetti. :lol: :drink: (ovviamente scherzo).


:tongue: prrrrr!!! :D
Per essere davvero "scientifici" dovrei ripetere l'esperimento SENZA birrino e fare altre prove con diverse "dosi" di birra...poi potremmo fare un confronto!! :mrgreen:
Eccovi il link del "genio del male" della cappa-fai-da-te!!!
http://picasaweb.google.com/knguyen101/MyOrchidTools#

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MessaggioInviato: 27 gen 2009, 19:37 
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Località: Pisa
Grazie Halioscia!!
Comunque. penso che il birrino ha dato una svolta positiva,forse ne hai preso poco..io proverei con più birrini :lol: :lol:
Grazie per il link.
Ciao


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MessaggioInviato: 27 gen 2009, 21:22 
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Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
Ciao,

celtico ha scritto:
arya ha scritto:
Ciao
grazie per i consigli..ne farò tesoro..!!
Mi è anche venuto un dubbio,ma la gemma che sembra partita di sicuro svilupperà un keiki o potrebbe essere anche uno stelo?


Potrebbe essere uno stelo. Ma anche se fosse, il nutrimento lo prende dal terreno e poi sviluppandosi produrrà non solo meristemi di boccioli, ma anche gemme. Da queste nuove gemme avrai la possibilità di far sviluppare keiki... o ancora steli.
..............................
:P

@ Arya, effettivamente è un terno al lotto: non si sa che ne uscirà! :shock:
si spera sempre nel keiki, visto che è questo che si vuole ottenere.
Vero che mi permetti di dirti di tenere d'occhio lo stelo? oltre agli inquinamenti?
Per favore, posso chiederti come hai fatto a recuperare i vasetti inquinati?
Grazie! se vuoi naturalmente :D


@ Al mio collega Celtico, calma!!
un conto è la teoria messa in pratica in laboratorio, ma anche qui ho i miei dubbi in quanto c'è parecchia differenza dalla teoria alla pratica come in tutte le cose e in tutti i campi.
Un conto invece è "propagare", sperimentare *in casa*, usando ed adattandoci a quel che passa il convento.

Non credo che nei "nostri esperimenti", o prove sceme, si possa, da uno stelo nato su terreno di coltura *artigianale, molto artigianale*, arrivare a riutilizzare *quello* stelo per ulteriore coltura in vitro: i nostri terreni di coltura sono quello che sono e veramente io avrei parecchi dubbi che ce la possa fare.


@ Halioscia, grazie per il link, poi con calma me lo studierò a fondo! :mrgreen:
Inoltre la mia smemoranda avanzata non mi dice niente leggendo "birrini", mi sono persa qualcosa? :? :oops: :mrgreen:

Credo di poterlo dire a nome di tutti gli "sperimentatori" di questa sezione, che tifiamo tutti per te Arya!!

E' bellissimo parlare, conversare con voi, soprattutto scambiarci le idee, i ragionamenti o le nostre convinzioni e ragionarci di nuovo sù: imparo un sacco di cose, grazie!

:D :P

_________________
ciaociao
piera


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MessaggioInviato: 28 gen 2009, 0:52 
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Località: Milano
piera ha scritto:
@ Halioscia, grazie per il link, poi con calma me lo studierò a fondo! :mrgreen:
Inoltre la mia smemoranda avanzata non mi dice niente leggendo "birrini", mi sono persa qualcosa? :? :oops: :mrgreen:

Niente...è che mi prendono in giro perchè quando ho messo gli steli nel terreno di coltura mi sono andata a fare un birrino col moroso al pub vicino a casa mia mentre aspettavo che in cucina "si depositassero le polveri" dopo averla pulita per benino e aver chiuso porte e finestre ;) :drink: :oops: :oops: :)!!

piera ha scritto:
Credo di poterlo dire a nome di tutti gli "sperimentatori" di questa sezione, che tifiamo tutti per te Arya!!
E' bellissimo parlare, conversare con voi, soprattutto scambiarci le idee, i ragionamenti o le nostre convinzioni e ragionarci di nuovo sù: imparo un sacco di cose, grazie!

:D :P

Quoto...tutto!!! :mrgreen:

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MessaggioInviato: 28 gen 2009, 18:01 
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Ciao,
ehi...mi fate arrossire!!!:oops: :oops:
Grazie!!
Nel frattempo gli altri barattoli sono stati aggrediti da muffa,e li ho dovuti manutenere,ma per fortuna quello in cui c'è la gemma che vi ho postato no.
Comunque nel fine settimana vi metto una foto..così mi dite, a me sembra sia cresciuto un pochino..
Un grazie a tutti tutti
Ciao.


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MessaggioInviato: 29 gen 2009, 16:44 
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piera ha scritto:
@ Al mio collega Celtico, calma!!
un conto è la teoria messa in pratica in laboratorio, ma anche qui ho i miei dubbi in quanto c'è parecchia differenza dalla teoria alla pratica come in tutte le cose e in tutti i campi.
Un conto invece è "propagare", sperimentare *in casa*, usando ed adattandoci a quel che passa il convento.

Non credo che nei "nostri esperimenti", o prove sceme, si possa, da uno stelo nato su terreno di coltura *artigianale, molto artigianale*, arrivare a riutilizzare *quello* stelo per ulteriore coltura in vitro: i nostri terreni di coltura sono quello che sono e veramente io avrei parecchi dubbi che ce la possa fare.


Sicuramente c'è un bel salto dalle condizioni standard di laboratorio alle nostre casalinghe, ma c'è anche da dire che la teoria si scrive dopo aver avuto riscontri pratici.
Il discorso di riutilizzare le gemme da uno stelo cresciuto in vitro l'ho letto in un sito in inglese dove si parla appunto di coltura di steli in vitro, ma non mi ricordo più il nome del sito. :?
Però se ci pensi, coltivare una gemma di uno stelo da poco spuntato in vitro dovrebbe essere ancora più semplice data la sua giovane età.

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MessaggioInviato: 29 gen 2009, 23:39 
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Ciao,


celtico ha scritto:

Sicuramente c'è un bel salto dalle condizioni standard di laboratorio alle nostre casalinghe, ma c'è anche da dire che la teoria si scrive dopo aver avuto riscontri pratici..

Sarà...... :lol: non metto in dubbio il tuo dire, ma le mie pochissime conoscenze!
Non so se hai letto qua quel che sta accadendo alla nostra amica Tizi.

Da come la penso io e dalla mia esperienza.
La natura va ben oltre la teoria di qualsiasi luminare della scienza: come hai potuto leggere senza tante storie di auxine, ormoni, parauxine e paraormoni :lol: sterilizzazioni, terreni di coltura, temperature, luce, pensamenti vari e chi ne ha, più ne metta!! a lei sono cresciuti i keiki mettendo il semplice stelo in acqua!!! ma non solo a lei, visto che ho già letto di altre persone.
Credo che in queste cose, la cosa importante sia lasciare "la nostra mente apertissima" e libera da ogni condizionamento per provare sempre e comunque.



celtico ha scritto:
Il discorso di riutilizzare le gemme da uno stelo cresciuto in vitro l'ho letto in un sito in inglese dove si parla appunto di coltura di steli in vitro, ma non mi ricordo più il nome del sito. :?
Però se ci pensi, coltivare una gemma di uno stelo da poco spuntato in vitro dovrebbe essere ancora più semplice data la sua giovane età

il tuo ragionamento non fa una grinza se non fosse che ti sei scordato che il nostro terreno di coltura non ha tutti gli elementi necessari affinchè lo stelo sia davvero "forte" per sopportare un'altra coltura in vitro.
Credo che dopo essere nato in vitro, non abbia più le forze/nutrienti necessari, o sono molto diminuiti, rispetto ad uno stelo nato dalla pianta.

Naturalmente è solo un mio pensamento supportato da niente! nè dalla teoria e nemmeno, in questo caso, da "prove sceme".

:oops: :?

Ciao Collega e grazie!

:D :P

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MessaggioInviato: 30 gen 2009, 17:02 
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piera ha scritto:
Da come la penso io e dalla mia esperienza.
La natura va ben oltre la teoria di qualsiasi luminare della scienza: come hai potuto leggere senza tante storie di auxine, ormoni, parauxine e paraormoni :lol: sterilizzazioni, terreni di coltura, temperature, luce, pensamenti vari e chi ne ha, più ne metta!! a lei sono cresciuti i keiki mettendo il semplice stelo in acqua!!! ma non solo a lei, visto che ho già letto di altre persone.
Credo che in queste cose, la cosa importante sia lasciare "la nostra mente apertissima" e libera da ogni condizionamento per provare sempre e comunque.


Io sicuramente non sono un esperto e sicuramente i ricercatori hanno ancora molto da scoprire, ma dato che conosco i metodi che usano ed anche che, prima di pubblicare un articolo il loro lavoro viene controllato da altri ricercatori, che spesso non si conoscono nemmeno, preferisco credere a loro che ai risultati di dieci prove delle mie. Se a me non viene il loro risultato, ho sbagliato sicuramente io e non loro, anche perchè loro utilizzano centinaia di piante, usano un sacco di controlli e non lasciano variabili al caso.
Sono tuttavia d' accordissimo con te di lasciare la mente apertissima e seguo con interesse l'esperimento di tizi. :P
Penso però che le conoscenze servano e siano condizionamenti utili al fine di cercare nella direzione giusta e non andare a caso.

piera ha scritto:
il tuo ragionamento non fa una grinza se non fosse che ti sei scordato che il nostro terreno di coltura non ha tutti gli elementi necessari affinchè lo stelo sia davvero "forte" per sopportare un'altra coltura in vitro.
Credo che dopo essere nato in vitro, non abbia più le forze/nutrienti necessari, o sono molto diminuiti, rispetto ad uno stelo nato dalla pianta.


Io non ne sarei tanto sicuro. Io sto avendo molti problemi con i miei esperimenti pur utilizzando il phytamax che ha tutto ciò che serve e anche molto di più. Nel mio caso credo che siano le temperature a dar problemi infatti riprenderò con la coltura di tessuti diversi dai semi quando farà un po' più caldo.
Per i terreni artigianali mi sembra che almeno il necessario ci sia, infatti se crescono i semi che non hanno alcuna riserva, significa che gravi carenze minerali non ce ne sono, al massimo le dosi non saranno correttissime.

Ci tengo a precisare che tutto ciò è detto con spirito positivo e senza polemiche. Un normale dibattito per crescere insieme. :P

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MessaggioInviato: 30 gen 2009, 20:52 
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Ciao,

leggendo la tua ultima frase mi fai sentire in colpa e perciò vorrei fugare qualsiasi dubbio. Sappi che anch'io non scrivo per polemizzare, ma solo per imparare, dialogare, scambiare opinioni...ecc.ecc. che per me sono le cose essenziali.
Se ti fosse arrivato anche solo un piccolissimo accenno di polemica, caro collega, ti chiedo scusa: non era assolutamente mia intenzione. :oops:

Per quanto riguarda la conversazione in atto, mi dispiace assai assai, ma non riesco a farmi capire.
Ieri sera ci ho impiegato parecchio a scriverti il messaggio sopra e pensavo di esserci riuscita.... invece devo chiederti scusa: non ci riesco ... ma sappi che prima o poi ci riuscirò a spiegarmi!! :?

Fuppa!! :oops: :? :cry:

Come sempre, grazie collega!

:D

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MessaggioInviato: 30 gen 2009, 21:28 
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Se hai impiegato parecchio tempo, allora grazie del tempo dedicatomi! :P
E poi è pure possibile che non abbia capito io qualcosa.
Alla prossima collega! :drink:

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