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 Oggetto del messaggio: Propagazione Phalaenopsis dallo Stelo
MessaggioInviato: 6 giu 2008, 8:32 
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Ciao a tutti!
Vorrei cominciare col ringraziare Giulio, Piera e Roby, che con i loro esperimenti mi hanno ispirata tanto :)! Quindi…via con l’esperimento!

Formula impiegata per il terreno di coltura
1 l di acqua demineralizzata
8 gr di Agar Agar
2 gr di Carbone attivo
1,5 gr di Fertilizzante NPK (10-10-10)
20 gr di zucchero
1 vasetto di Omogeneizzato alla banana
2 cucchiaini di Latte di cocco condensato

Nota:Rispetto alle altre formule ho aumentato il carbone attivo per l’assorbimento degli essudati, non ho usato il 66F perché non lo trovavo e ho aggiunto il latte di cocco al suo posto. Misuro il pH ed è 6…vediamo :)!

Preparazione dei vasetti
Ho lavato bene vasetti e tappi con detersivo, lasciandoli a mollo per togliere le etichette. Successivamente li ho lavati di nuovo, sciacquati e messi a scolare su un piano pulito con alcool etilico. Quando erano quasi asciutti li ho passati con un panno pulito e li ho tappati.

Preparazione del terreno di coltura
Ho messo tutti i componenti in una pentola (tranne l’agar), ho aggiunto l’acqua e ho mescolare bene. Poi ho aggiunto anche l’agar scaldando a fuoco basso senza far bollire, mescolando fino a quando si è sciolto. Quindi ho versato il composto nei vasetti utilizzando un imbuto, mettendo circa 2-3 cm di terreno per vasetto.
Problema: il carbone attivo per acquari che non era abbastanza “in polvere”…quindi non si è sciolto e ho dovuto recuperarlo alla fine sul fondo della pentola!

Sterilizzazione dei vasetti
Ho tappato i vasetti ben stretti e li ho messi nella pentola a pressione…non riuscivo a chiuderla!
Quindi ho ripiegato su una pentola abbastanza alta, con qualche straccio per non farli sbatacchiare, un paio di manciate di sale e cercando di coprirli con l’acqua…solo che, non essendo pieni, questi galleggiavano beatamente! Sperando funzionasse lo stesso ho acceso il gas e coperto con un coperchio. Da quando ha iniziato a bollire ho calcolato 40 minuti, sempre con il coperchio, controllando a vista che l’acqua non uscisse…che pazienza! :)
Dopo aver spento ho lasciato raffreddare i vasetti nell'acqua, senza toccarli, per tutta la notte. La mattina li ho trovati tutti sottovuoto :D !

Ho sistemato i vasetti su una mensola che prende luce tutto il dì (NON diretta).
Avrei voluto aspettare una settimana prima di procedere per controllare l’eventuale formazione di muffe o altro, ma al quarto giorno mi sono accorta che lo stelo della phalaenopsis che volevo usare stava cominciando a perdere tutti i fiori...quindi ho dovuto procedere in velocità!

29 maggio 2008

Sterilizzazione dell’area di lavoro
Ho rassettato la cucina e pulito bene il piano di lavoro, sgomberando i piani vicino a fornelli e lavandino e passando la scopa per terra.
Quindi ho preparato tutto ciò che mi sarebbe servito:
• i vasetti sterilizzati (chiusi),
• uno spruzzino con una soluzione al 20% di alcool.
• bicchiere con soluzione 30% di alcool
• una pinzetta metallica
• un paio di forbici
• un cutter (taglierino)
• uno spazzolino da denti
• rotolo di carta da cucina
• guanti di gomma
• griglia per lavorare sulla pentola
• pentola larga con acqua
• un contenitore con soluzione 50% di candeggina e una goccia di detersivo per piatti
• un contenitore con soluzione 15% di candeggina e una goccia di detersivo per piatti
• un contenitore con soluzione 3% di candeggina e acqua demineralizzata

Ho lasciato pinzette, spazzolino, forbici e taglierina nel bicchiere con la soluzione 30% di alcool. Poi chiudo le finestre e la porta e, invece di aspettare 20 minuti (come da manuale), aspetto un’oretta e mezza...giusto il tempo di un birrino al pub :drink: !!

Dopo il birrino procedo allegramente ad una pulizia più approfondita spruzzando sul piano di lavoro la soluzione nello spruzzino.

Eccomi alla parte più delicata, da cui dipende buona parte dell’esperimento :shock: !
Porto le piante in cucina, indosso i guanti e…via!

Preparazione dei nodi.

• Rimuovo gli steli dalla pianta con le forbici disinfettate
• Taglio i nodi col taglierino lasciando 2 cm sopra e 3,5 cm sotto, su un piattino su cui era stata spruzzata la soluzione nello spruzzino
• Sul piattino nuovamente disinfettato pulisco per bene i pezzi di stelo con lo spazzolino sciacquato sotto l’acqua e imbevuto della soluzione al 50% di candeggina
• Spazzolati per bene tutti i nodi li lascio 2-3 minuti nella soluzione 50% di candeggina, muovendoli ogni tanto

Immagine

• Dopo 2-3 minuti sciacquo i pezzi di stelo nella soluzione 15% di candeggina e procedo alla rimozione della pellicina che copre la gemma, avendo cura di eliminarla bene
• Metto poi i pezzi nella soluzione di candeggina al 15% per 15 minuti “mescolando” ogni tanto
• Quando mancano ancora 5 minuti accendo la pentola con l’acqua per portarla ad ebollizione
• Dopo i 15 minuti sciacquo i pezzi di stelo nella soluzione 3% e, sterilizzato di nuovo il piattino, taglio ad ogni pezzo 0,5 cm sopra e sotto (nella soluzione 15% si cuociono un po’ le estremità!)

Immagine

Nota: In teoria sarebbe meglio usare fusti sani, vigorosi, su cui solo pochi fiori sono fioriti, ed evitare i fusti vecchi! Siccome volevo godermi le fioriture delle mie prime phal…e considerati i miei tempi “biblici” i fusti che ho utilizzato son sani…ma avevan tutti i fiori già fioriti, alcuni dei quali anche già appassiti.


Procedura di impianto
Quando l’acqua bolle, sistemo la griglia sulla pentola.

Immagine

Procedo nel seguente modo:
• Sul piattino taglio la parte sotto del pezzo di stelo in diagonale, in modo che la superficie a contatto col mezzo di coltura sia maggiore

Immagine

• Apro il vasetto sul vapore
• Appoggio il tappo su un pezzo di carta da cucina spruzzata per bene con la soluzione nello spruzzino
• Prendo il pezzo di nodo pronto con le pinzette
• Posiziono il nodo nel vasetto orientato con la gemma verso l’alto
• Chiudo il vasetto sul vapore
• Passo al successivo

Alla fine, chiusi bene i barattoli li metto tutti su una mensola luminosa…aspetto e spero!!!
Devo dire che è stato più facile a farsi che a dirsi ;)

Immagine Immagine
(…scusate la pessima qualità delle foto…era solo per fare vedere la sistemazione finale!)

5 giugno 2008 (1 settimana dopo)
Ecco le foto dopo una settimana.

Una visione d'insieme
Immagine Immagine

La phal gialla
Immagine

la phal viola
Immagine

Nel complesso mi sembra proceda...le gemme si sono gonfiate...nella prima non mi piace quell'alone nero in corrispondenza del tessuto che ho rimosso! Lo tengo d'occhio ;)!

Nota finale: Poiché le variabili in gioco sono molte…non mi aspetto nulla…ma ci spero tanto :love: . Infatti i possibili punti deboli di questo esperimento potrebbero essere i seguenti:
1. Non ho usato il 66F nel terreno di coltura
2. Non ho potuto aspettare almeno una settimana per vedere la “bontà” della sterilizzazione
3. Gli steli potrebbero essere già “vecchi”…da qualche parte ho letto che bisognerebbe usare quelli in cui si è aperto solo un fiore!
4. Forse, mossa da eccesso di zelo nell’eliminare il tessuto che copre la gemma, ho danneggiato un po’ lo stelo…

Ho deciso di postare l’esperimento solo dopo una settimana perché spero che molti di voi più pratici in questo campo possano darmi qualche suggerimento per portare avanti l’esperimento al meglio ;)!

Grazie a tutti!
Alice

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MessaggioInviato: 6 giu 2008, 10:16 
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Complimentoni
Sei stato bravissimo, vedrai che i risultati non tarderanno a venire.
Io purtroppo ho una brutta notizia il mio nodo il cui keiki era in crescita sta cominciando ad ingiallire le foglie.
Niente muffe e lo stelo e ancora sano, comincio a pensare che avrei dovuto sostituire il terreno.
Forse 3 mesi circa nello stesso terreno sono letali alla pianta.
Ma è solo una supposizione, però prendi nota e visto che hai più di un nodo, potresti ai 2 mesi sostituire il terreno di un vasetto.

Complimenti ancora ottima esposizione e
In bocca al lupo!!!!


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complimenti per il lavoraccio :wink:
mi piace un sacco leggere questi esperimenti...
voglio però farti una domanda.. perchè hai usato assieme alla candeggina anche il detersivo dei piatti?
... e speriamo "nasca" qualcosa...
Roberta


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Ciao,

complimentissimi Alice!!!! :clap:

Per favore, quando hai sterilizzato lo stelo, mi sapresti dire se è andato a fondo o se galleggiava?
Perchè usare l'alcool nei barattoli se dopo avviene la sterilizzazione? non so mi verrebbe da dire che sia un passaggio inutile, che dici?

grazie! Tienici aggiornati così ci scambiamo le esperienze fatte.



@ Roby! :D
roby ha scritto:
..................... brutta notizia il mio nodo il cui keiki era in crescita sta cominciando ad ingiallire le foglie.
Niente muffe e lo stelo e ancora sano, comincio a pensare che avrei dovuto sostituire il terreno.
Forse 3 mesi circa nello stesso terreno sono letali alla pianta.
Ma è solo una supposizione, però prendi nota e visto che hai più di un nodo, potresti ai 2 mesi sostituire il terreno di un vasetto......................

Secondo il mio modesto parere e da quel pochissimo che ci capisco io :roll:
Se le tue conclusioni sono queste, io ti direi, visto che lo stelo è ancora in ottima forma, di sostituire il terreno di coltura ora!
Potrebbero essere le tossine che lo stelo rilascia, (dai, non ricordo il nome esatto :oops: ) entrano nel terreno di coltura e il nodo assorbe. (sempre che il nodo assorba tutto quanto e non scarti a priori quel che non gli piace) Se il mio ragionamento fosse giusto si sta suicidando......
Se non ricordo male la foto di un mese fa, il substrato introrno allo stelo già stava diventanto nero. Che sia questo il segnale che indica il ripiecchettaggio in substrato nuovo?

Mentre scrivo mi sovviene e ti chiedo, potrebbe essere un normale riciclo delle foglie? anche se ho visto che i keiki non lo fanno...

Scusami Alice se ho divagato....

:roll: :P

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ciaociao
piera


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Hey!
@ roby
Grazie!!
Mi spiace per il tuo nodo...ma grazie per la dritta! Vedrò di stare attenta e verso i due mesi metto in conto di sostituire il terreno!;)

@ tina
Grazie!!
Cita:
perchè hai usato assieme alla candeggina anche il detersivo dei piatti?

Prima di procedere mi sono documentata un po' e ho trovato un paio di articoli in inglese dove consigliavano di aggiungere una goccia di sapone per piatti. Credo perchè i tensioattivi contenuti nel sapone consentano alla soluzione di "aderire" meglio allo stelo...

@ Piera
Grazie!! :oops:
E' un onore ricevere i complimenti da te!;)
Cita:
Per favore, quando hai sterilizzato lo stelo, mi sapresti dire se è andato a fondo o se galleggiava?

Quando ho sterilizzato i pezzi di stelo nelle diverse soluzioni (15% e 50%) sono andati a fondo...è un buon segno?!

Cita:
Perchè usare l'alcool nei barattoli se dopo avviene la sterilizzazione? non so mi verrebbe da dire che sia un passaggio inutile, che dici?

Ti riferisci alla frase "messi a scolare su un piano pulito con alcool etilico"?
Forse non mi son espressa bene :? ...l'alcool non l'ho messo nei barattoli...ma l'ho passato sul piano per pulirlo...cmq l'ho fatto solo perchè ho letto ovunque che per questo esperimento era fondamentale curare la "sterilizzazione" di qaulsiasi cosa...e mi son fatta prendere un po' la mano! :D
Vi terrò aggiornati con piacere...sperando che tutto vada per il meglio ;)
Grazie ancora!
Alice

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Complimenti per il tuo esperimento! :P :D
Hai fatto bene ad essere pignola nella pulizia e sterilizzazione. Per esperienza personale, non è mai troppo.

Non vorrei fare l'antipatico, ma mi pare che, alla base del secondo stelo, ci siano colonie di batteri. Spero di sbagliarmi, dato che la foto non è limpidissima. Prova a farne una un poco più chiara, così si può essere sicuri e intervenire in tempo.

halioscia ha scritto:
Prima di procedere mi sono documentata un po' e ho trovato un paio di articoli in inglese dove consigliavano di aggiungere una goccia di sapone per piatti. Credo perchè i tensioattivi contenuti nel sapone consentano alla soluzione di "aderire" meglio allo stelo...


Esatto, serve per l'adesione e migliora la sterilizzazione. Ottima idea! :P

roby ha scritto:
Forse 3 mesi circa nello stesso terreno sono letali alla pianta.
Ma è solo una supposizione, però prendi nota e visto che hai più di un nodo, potresti ai 2 mesi sostituire il terreno di un vasetto.


In laboratorio, la consuetudine è di mettere in terreno fresco ogni 4 settimane, ma anche 5 o 6 sono tollerate (piante in genere, non orchidee).
Andando oltre si inizia a vedere di tutto. :shock: :lol:

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Grazie celtico!!

celtico ha scritto:
Non vorrei fare l'antipatico, ma mi pare che, alla base del secondo stelo, ci siano colonie di batteri. Spero di sbagliarmi, dato che la foto non è limpidissima. Prova a farne una un poco più chiara, così si può essere sicuri e intervenire in tempo.


:shock: Aiuuuto!
In questi giorni cercherò di fare foto un po' più decenti...il problema è che nei vasetti c'è molta condensa...e fare le foto è un delirio :)!!
Cmq in generale il terreno di coltura non è come quello che ho visto negli altri esperimenti (ex. roby)...ma è più torbido...mi sa a causa dell'omogeneizzato di banana e del cocco..che non era liquido ma "pastoso"!...spero che sia questa la presunta spiegazione della colonia batterica!
Ma grazie!!...La prudenza non è mai troppa :)
Ciao.
Alice

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Hai usato tutti i vasetti che hai preparato?
Se qualcuno non l'hai usato ed è ancora chiuso, confronta. E' abbastanza improbabile che sia sopravvisuto qualche microorganismo alla bollitura.

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celtico ha scritto:
In laboratorio, la consuetudine è di mettere in terreno fresco ogni 4 settimane, ma anche 5 o 6 sono tollerate (piante in genere, non orchidee).
Andando oltre si inizia a vedere di tutto. :shock: :lol:


Hooo ti ringrazio della conferma, non riuscivo a spiegarmi la cosa.
Mi dispiace solo di non aver aperto bocca prima, so che ormai ho perso lo stelo ma di sicuro sui futuri potrò evitare questo errore.

Certo Fare una sostituzione al mese la vedo dura. (come sarà contenta mia moglie) :nono: :D :D :D


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roby ha scritto:
Certo Fare una sostituzione al mese la vedo dura. (come sarà contenta mia moglie) :nono: :D :D :D


Se hai tanti barattoli, puoi decidere di "congelarne" alcuni e porti avanti solo quelli che puoi gestire.
Se ti interessa, ti posso dare qualche dritta.
Cosi siete tutti contenti! :wink:

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celtico ha scritto:
roby ha scritto:
Certo Fare una sostituzione al mese la vedo dura. (come sarà contenta mia moglie) :nono: :D :D :D


Se hai tanti barattoli, puoi decidere di "congelarne" alcuni e porti avanti solo quelli che puoi gestire.
Se ti interessa, ti posso dare qualche dritta.
Cosi siete tutti contenti! :wink:


Interessante l'affare del congelamento!:) Vogliamo le dritteee!!! :D heh ehe

celtico ha scritto:
Hai usato tutti i vasetti che hai preparato?
Se qualcuno non l'hai usato ed è ancora chiuso, confronta. E' abbastanza improbabile che sia sopravvisuto qualche microorganismo alla bollitura.

Usati tutti!...non cerdo che sia sopravvissuto qualcosa alla bollitura...credo che umidità interna più strana consistenza del terreno di coltura (e pessima foto) diano l'effetto colonia batterica...spero:)!

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celtico ha scritto:
roby ha scritto:
Certo Fare una sostituzione al mese la vedo dura. (come sarà contenta mia moglie) :nono: :D :D :D


Se hai tanti barattoli, puoi decidere di "congelarne" alcuni e porti avanti solo quelli che puoi gestire.
Se ti interessa, ti posso dare qualche dritta.
Cosi siete tutti contenti! :wink:


Sono tutto orecchie :D , non chiedo altro :roll:


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Ciao,

halioscia ha scritto:


Cita:
Per favore, quando hai sterilizzato lo stelo, mi sapresti dire se è andato a fondo o se galleggiava?

Quando ho sterilizzato i pezzi di stelo nelle diverse soluzioni (15% e 50%) sono andati a fondo...è un buon segno?!

dalla mia esperienza sembra proprio di si! :wink:
Un pò meno la partenza immediata della gemma, ma stiamo a vedere come prosegue a te.

Per le foto, se anche a te sul substrato di coltura si forma un pò di acqua, basta farla passare sulle pareti del contenitore girandolo e la condensa se ne va :wink:
Scusami, non avevo capito bene l'uso dell'alcool. Buon proseguimento e, per favore, tieni aggiornato il post che mi piace assai. :D



@ Celtico, anch'io sono tutt'orecchi!! Se fosse una cosa completa quel che hai da dirci, forse sarebbe il caso di fare un topic apposito sul terreno di coltura e raccontarci la tua esperienza in merito? vedi tu: rimarrebbe una cosa a se stante e di più facile consultazione, oltre a poter parlare liberamente cosi riusciamo a seguire bene questo e il tuo topic con tranquillità. Grazie! Però sbrigati :mrgreen: che sono felicissima di apprendere :D :P

@ Roby, ciao!!

:D :P

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piera ha scritto:
Ciao,

halioscia ha scritto:


Cita:
Per favore, quando hai sterilizzato lo stelo, mi sapresti dire se è andato a fondo o se galleggiava?

Quando ho sterilizzato i pezzi di stelo nelle diverse soluzioni (15% e 50%) sono andati a fondo...è un buon segno?!

dalla mia esperienza sembra proprio di si! :wink:
Un pò meno la partenza immediata della gemma, ma stiamo a vedere come prosegue a te.

Bene ;)...grazie Piera!!
Per la gemma, su uno dei siti consultati per la procedura diceva che dopo una settimana la gemma si sarebbe dovuta "ingrossare"...sperem :) !

Ho pensato di mettervi qualche link che ho consultato...se volete curiosare un po'...purtroppo son tutti in inglese!
Il più famoso...Lotte & Thomas Orchids
http://www.orchideenvermehrung.at/english/index.htm

Questo mi ha dato un sacco di dritte ;)
http://www.phoenixorchids.com/article010.htm

Questo è minimal ma carino
http://www.cedar-lodge.co.uk/page2.htm

Questo è curioso per un "laboratorio fai da te" :)
http://www.kitchenculturekit.com/index.htm

Ciao!

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piera ha scritto:
Se fosse una cosa completa quel che hai da dirci, forse sarebbe il caso di fare un topic apposito sul terreno di coltura e raccontarci la tua esperienza in merito? vedi tu: rimarrebbe una cosa a se stante e di più facile consultazione, oltre a poter parlare liberamente cosi riusciamo a seguire bene questo e il tuo topic con tranquillità. Grazie!


x Piera: Grazie del suggerimento, ma al momento il tempo scarseggia come pure le foto (e l'esperienza sulle orchidee). Forse fra qualche tempo, se cambiano le condizioni, farò un topic a parte. :P

Per "congelare" i vasetti:
Al momento di trasferire su terreno fresco (4 settimane), si prende il vasetto, lo si avvolge con un foglio di alluminio (per creare il buio) e si mette il pacchettino in frigorifero (4°C).
In questa condizione le piante rimangono vive per qualche mese, ma si bloccano.
Quando le apriamo, troviamo le parti verdi che avranno assunto un colore tra il verdino sbiadito e il giallo chiaro (degradazione clorofilla).
Si rimettono una settimana alla luce e a 24°C, per acclimatarle, poi si procede a trasferirle su terreno fresco.
Purtroppo, le piante da me usate non sono neanche lontane parenti delle orchidee, quindi il dubbio che mi viene è come reagirebbero le orchidee ai 4°C.
Bisogna provare. :D :P

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