Orchidando.forum

grazie Uravale, grazie Piera, sto facendo tesoro di quel che mi dite

Volevo fare i complimenti a tutti ma in particolare a Piera, i suoi consigli
sono le sue spiegazioni particolareggiate sono una manna per i principianti.
Grazie anna

Ciò è possibile perchè, a differenza dei germogli, le cellule responsabili della formazione delle nuove radici sono in profondità. Nel tuo caso la necrosi delle punte non era profonda e non è quindi arrivata fino a quelle cellule.
Ripeto: non vale per i germogli, ma solo per le radici.
Spero di essere stato utile.

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L'amico è una persona che ignora la palizzata rotta e ammira i fiori del tuo giardino

http://www.youtube.com/watch?v=U-wHL_Bp6N0

Ciao,

ma daiiiii!! very, very, very

Certo che mi sei stato utile, no! anzi utilissimo! grazie mille!

Tu mi sai dire il perchè a un certo punto le punte delle radici possono seccare? come ho mostrato in foto? la mia ipotesi potrebbe essere giusta?

Davvero tante grazie, non puoi nemmno sapere quanto io sia felice di apprendere.

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ciaociao
piera

Putroppo, qui usciamo dalla teoria delle piante in generale e si entra nella pratica della coltivazione delle orchidee, quindi per me diventa tutto buio.
La prima phal l'ho acquistata un mese e mezzo fa, stimolato anche dai tuoi esperimenti di sfagnoterapia.
Comunque in un altro topic mi hanno detto che troppo concime, e non poco, brucia le radici.
Aggiungo che le punte delle radici sono formate da cellule non ancora differenziate che sono le responsabili dell'allungamento della punta. Forse sono più delicate delle altre. Morendo quelle, la radice è ripartita dalle cellule in profondità.
Questo è purtroppo il massimo che posso fare.
Speriamo che anche qualche guru venga in aiuto.

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http://www.youtube.com/watch?v=U-wHL_Bp6N0

Ciao,

grazie per la gentile risposta,

prima o poi lo scoprirò

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ciaociao
piera

Non so se possa servire a qualcosa, ma dopo avere letto questo thread sono andata a controllare le radici della mia orchy, che ora sono all'aria. Alcune, infatti, si sono comportate allo stesso modo. Ora, sono stata avare di fertilizzante, ultimamente, temendo la troppa umidità. Ho notato anche che alcune radici, avvizzite e quasi rinsecchite, hanno poi emesso la continuazione, che risulta ben idratata e più larga (c'è un vero e proprio restringimento, poi la radice diventa da marroncino-secco a giallina e si ingrossa di colpo), il che mi ha fatto venire in mente quanto è successo ai cavoli capussi di mio padre nell'orto due estati fa: la pianta aveva sofferto di siccità, come tutto l'orto, e si era quindi sviluppata poco, la parte esterna leggermente indurita. Poi una serie di piogge abbondanti hanno rifatto partire la crescita dall'interno del cavolo e il risultato è stato che... il cavolo è scoppiato! Piera, tu che dici?

ciao Piera mi piacerebbe sapere come sta quel keiki, per la prima volta ne ho uno e vorrei imparare dai tuoi esperimenti preziosi e ben documentati

Ciao,

@ Rubricappola, non so che dirti, non sono così "sapiente" di poter dire, mi dispiace.
L'unica cosa che so è che quello che noi chiamiamo radice e che si vede è il "velamen". Una sorta di "spugna" che copre e ripara la vera radice che sta all'interno appunto del velamen e si presenta come un filo.

@ Bricciola, il keiki credo stia bene in quanto l'ho regalato.
Se vuoi sapere qualcosa di preciso poni le domande e se nel mio piccolo sarò in grado di risponderti lo farò ben volentieri.

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ciaociao
piera

Ecco, Piera e Celtico, ho scattato la foto e l'ho pubblicata qui: http://www.orchidando.net/forums/viewto ... 8&start=15
Purtroppo non ho scelto l'inquadratura migliore...

Qui servirebbero informazioni istologiche sul velamen, che io non ho ancora trovato, quindi se qualcuno ne conosce di più, sarò molto felice del suo intervento.
Quello che suppongo, in base alle mie scarse conoscenze nello specifico, è che a differenza dei tessuti radicali della vera radice, quelli profondi, per quanto riguarda il velamen non serva una continuità lungo l'asse maggiore (per intenderci la continuità tra le cellule che formano i cambi e i vasi).
Se il velamen fosse originato solo dal meristema apicale della radice (cellule indifferenziate presenti sulla punta della radice), il suo spessore non dipenderà dal diametro della radice che lo origina, ma da altre condizioni come quelle ambientali presenti in quel momento.
Ripeto, è tutto frutto di puro ragionamento, quindi correggetemi pure se sbaglio.

OT: io direi che anche questo topic andrebbe nella sezione xfiles, voi che dite?

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http://www.youtube.com/watch?v=U-wHL_Bp6N0

Oggi, facendo ricerche, ho scoperto che le cellule che formano il velamen sono cellule morte e al microscopio il velamen assomiglia a un "alveare" (a parte l'esagonalità).
Questa caratteristica permette a questo tessuto di incamerare acqua libera.

Non sono ancora risposte, ma almeno qualche informazione in più...

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http://www.youtube.com/watch?v=U-wHL_Bp6N0

Come funzione e struttura il velamen nelle orchidee è uguale ai tricomi delle tillansie....serve a catturare l' umidità.

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Ste

Non l'umidità ma l'acqua...

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"Infilerò la penna ben dentro il vostro orgoglio
perchè con questa spada
vi uccido quando voglio."
F. Guccini, Cirano