Orchidando.forum

Matteo complimenti per i tuoi cimby, davvero belle piante. Per caso hai seguito le indicazioni del carissimo Andre_mi_74 che le tiene in letame puro di cavallo? Hai avuto delle fioriture bellissime.

Il gastrochilus calceolaris un vero gioiellino.

Ciao
Luciano

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Se puoi sognarlo, puoi farlo !

Grazie luciano!!
i cymbidium che hai visto stanno in un substrato composto da bark, perlite, seramis e qualche fibra di sfagno secco, ma avevo intenzione di aggiungere (almeno per i mega ibridoni) del letame di cavallo, forse questa primavera lo userò per aumentare i nutrienti nel substrato..
ciao!

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altro Cymbidium ibrido,

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Un fiore particolarmente delicato Hai un ottimo gusto nello scegliere le piante!

non sono solo le piante meravigliose ma anche le foto:
complimenti Pompeo

Caspita, sto Cymbidium lo stai pure coltivando alla maniera giapponese....Mi complimento per la raffinatezza (un dettaglio spesso trascurato)

fil.

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Io ...E tu?

Filippo come si coltiva un cymbidiunm alla maniera giapponese?
lasciando crescere la pianta liberamente , senza stecche per gli steli?
ciao Salvo

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non posso rimanere senza le mie orchidee!

ognuno basta a se..ma il conto non torna!

Non proprio: innanzi tutto non si vedono quasi mai i vasi di plastica ma si preferiscono i bellissimi vasi smaltati tipici della cultura orientale, che poi devono anche avere una forma adatta al tipo di pianta che ci si coltiva dentro (nel caso dei Cymbidium si usano molto i vasi alti a campana molto stretta, quasi dei cilindri che si allargano solo nella parte alta).
Poi la base della pianta, che potremmo definire il colletto e che loro chiamano "nebari" va tenuta molto in alto rispetto al bordo del vaso e che si veda il più possibile, come se fosse cresciuta su una collinetta.
Ovviamente non sto parlando delle orchidee in particolare, loro amano richiamare ed imitare ciò che avviene in natura un pò su tutte le cose.
Diciamo che lo scopo è riprodurre un effetto estetico "naturale" ma con sapienti interventi e spesso con tanta diligenza e cura che non hanno niente di "naturale".
Un pò come avviene per i bonsai: si riproduce un albero in miniatura che in natura non esisterebbe, ma che presenta la stessa forma che avrebbe avuto in natura, ed anche con gli stessi "difetti" che vengono creati appositamente (nei migliori bonsai si vedono spesso dei rami secchi o piegati dal vento).
I sostegni, se necessari, si mettono solo per indirizzare le crescite in una direzione precisa (a volte inclinati tutti su un lato), ma poi si tolgono per lasciare che gli steli o i germogli prendano la loro naturale inclinazione come se non ci avesse messo mano nessuno.
Insomma tutto deve apparire come se fosse venuto per caso ma in realtà è tutto studiato a priori.

Io comunque ho fatto più che altro una battuta, non so se Matteo abbia seguito tutto questo ragionamento: può darsi che in questo caso sia venuto davvero tutto "per caso".


fil.

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Io ...E tu?

innanzitutto grazie per i complimenti!



e infatti si tratta di un caso, comunque la posizione della pianta mi ha ricordato subito lo stile giapponese, e quando rinvaso sono sempre tentato a lasciare il rizoma piu in alto possibile (esteticamente gradevole e pure comodo), stavo pensando di farlo anche con la Sedirea, e con altre specie..
comunque nulla a che vedere con il vero metodo japan, che come hai detto tu Fil, è spesso trascurato, comunque al massimo possiamo solo copiarli, se si trovassero i vasi giusti (che a quanto pare per i giapponesi sono di estrema impostanza)
qua si possono vedere alcune meraviglie: http://homepage3.nifty.com/plantsandjapan/page039.html
ho notato un particolare, le piante non sono mai troppo folte.

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Perchè una pianta troppo folta è anche disordinata, a noi piace l'effetto "cespuglione" perchè lo associamo ad una buona coltivazione e molti anni di età, a loro interessa mettere in evidenza le varie caratteristiche della pianta una per una e renderle ben visibili.
Anche certi cespi di miniature, a guardarli bene sembra che anche le foglie siano tutte perfettamente allineate, insomma non ci devono essere elementi di disturbo e in una pianta molto grande è difficile evitarli.

fil.

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Io ...E tu?

Dimenticavo: Matteo io non mi riferivo al fatto che la coltivazione alla maniera orientale viene trascurata, intendevo un senso più lato: che purtroppo dalle nostre parti ci si preoccupa solo di coltivare bene LA pianta, nel senso che per noi l'unica cosa importante è avere una pianta sana, grande e fiorifera.
Poi non ci interessa il vaso, la posizione, ed ignoriamo per una questione culturale tutti gli accorgimenti che invece altri popoli hanno.
I giapponesi sono un tantino esagerati se pensiamo ad esempio alle loro regole per costruire un giardino (non parlo solo di quello zen, che se vogliamo è anche il più semplice).

Ma per come la vedo io, un minimo di estetica bisognerebbe ricordarsela. Già con la coltivazione su zattera spesso è molto più interessante visivamente che non quella in vaso di plastica.
Ma sappiamo bene anche che la coltivazione in plastica è la più comoda e sicura per tanti motivi che non sto ad elencare...
Quindi a farla breve la coltivazione con senso estetico è sempre un bel vedere, quando si può. E quando se ne vede un bell'esempio va sottolineato, senza discriminare assolutamente quelli a cui non gliene importa un fico secco del vaso. Tanto ci possiamo girare e rigirare intorno, ma alla fine quel che conta è che la pianta sia sana, bella e fiorita(cosa che però ai giapponesi non basta per entusiasmarsi...).

fil.

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Io ...E tu?

io credo che in certi casi una pianta troppo folta perda di fascino, mi capita spesso di vedere in rete enormi esemplari da "primo premio" molto belli e ordinati che tutto sommato levano alla pianta il suo fascino "wild", facendo molto peso sull'aspetto "coltivazione" magari piu superficiale, comunque non di poco conto, (non a caso esistono mostre, partecipanti, giudici e premi).
poi ogni coltivtore si affida ai propri gusti o come hai detto tu se ne infischia altamente di vasi e roba varia.
per il resto concordo pienamente con te..

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ultime fioriture:
Dendrobium kingianum di tre varietà diverse:








Coelogyne cristata:


in seguito a una brutta caduta accidentale, a questa pianta gli si sono staccati i 2 pseudobulbi che portavano gli steli, ma ha voluto regalarmi lo stesso la sua splendida fioritura.

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Bravo Matteo, bellissimi i Kingianum.


Luciano

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Se puoi sognarlo, puoi farlo !

belli nelle loro varietà,mi dispiace x la coelogyne.cmq bella fioritura

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contro il malumore,regalati un fiore:-)

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