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 Oggetto del messaggio: laelie rupicole
MessaggioInviato: 22 feb 2006, 17:50 
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Località: Parma
Ciao a tutti,

sono un appassionato di orchidee non da molto tempo, per cui leggo molto e scrivo molto poco (ho poche esperienze da condividere).
Mi piacciono molto le laelie in oggetto in particolare mi piacerebbe trovare e coltivare (o almeno provare a coltivare) Laelia bradei, Laelia reginae Laelia liliputana (in particolare quest'ultima mi attira molto).
Visto che si legge molto poco su queste bellissime orchidee vorrei aprire uno scambio di esperienze / opinioni con altri che condividono la mia passione.


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MessaggioInviato: 22 feb 2006, 18:30 
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Ok Fabrizio, eccomi qui. Da dove cominciamo?
L'argomento mi trova molto disponibile, ma è talmente vasto...
Per non rendere troppo pesante la cosa, magari comincia tu a fare qualche domanda: se parto io a parlarne la cosa temo possa diventare pesante o noiosa ai più... :D

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"Infilerò la penna ben dentro il vostro orgoglio
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MessaggioInviato: 22 feb 2006, 18:58 
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Iscritto il: 23 ott 2005, 15:52
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Località: Parma
Iniziamo da un pò di nozioni di coltivazione, possibilità di coltivarle in casa, principali difficoltà e anche un pò di descrizione di come vivono in natura (per il momento restringerei alle 3 che ho citato, ma non credere di cavartela con poco, visto la tua esperienza su queste piante e la tua disponibilità....sarai costretto a scrivere a lungo).
Poi parlerei anche di dove è possibile procurarsi le piante e magari di altre orchi che condividono le setsse esigenze
Io ho preferito postare qui, magari interessa altre persone, se invece il post non interessa nessuno possiamo passare in privato.
Attualmente ho provato con una Lundii, la ho da poco ma (per il momento) sembra che stia bene.
e' montata su un pezzo di corteccia, io ho aggiunto un pò di sfagno per mantenere una certa umidità, pochi giorni fa ho fatto una prova ne ho staccato un paio di bulbi e li ho messi in un vasetto, vedremo...


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MessaggioInviato: 22 feb 2006, 19:28 
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Località: Cologna Veneta (Verona)
Allora, cominciamo: le rupicole sono delle vere dure, adattate ad ambienti piuttosto estremi, infatti sovente si rinvengono in associazione con alcune cactacee.
Altre volte invece vicino ad esse si trovano piante carnivore, quindi ce n'è per tutti i gusti :D
Rispondendo alle tue richieste, Laelia bradei, Laelia reginae e Laelia liliputana non sono piante che si possano coltivare con facilità in casa, proprio perchè sono piante di ambienti estremi: tra tutte le specie delle sezioni esalqueanae e liliputanae mi sembrano quelle più adattate ad ambienti in pieno sole -tropicale brasiliano e d'altura- e proprio per le zone di crescita ritengo mal sopportino le condizioni di temperatura quasi costante delle nostre case :(
In natura, anche d'estate, le temperature possono arrivare anche a soli 12-13° C, con temperature però che di giorno arrivano agevolmente a 30°C. D'inverno, poi, soprattutto per la reginae, le temperature possono andare giù di parecchio, per rupicole di altitudini simili (la meravigliosa itambana) sono riportati casi (molto sporadici) di leggerissime brinate alle quote più elevate (intorno ai 2000 metri).
Delle specie ad esse associate in commercio finora ho visto solo la Pleurothallis teres, ma in natura ci sono dei Bulbophyllum, delle Encyclia, alcuni Epidendrum ed altre specie...
La reperibilità? Tasto molto dolente, infatti non si trovano facilmente, ne' spesso si ha la certezza della specie...
Hai visto la presentazione del viaggio in Brasile fatta girare a Padova sul computer presso il tavolino ATAO? Era centrata proprio sulla visita ad habitat di laelie rupicole (e non) negli stati di Bahia e Minas Gerais, ora gli autori stanno preparando una relazione che verrà presentata presso alcune associazioni...
Altre domande? 8)

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MessaggioInviato: 22 feb 2006, 20:48 
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Iscritto il: 2 ago 2005, 7:28
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anke io sn un appassionato d rupicole... io le ho tenute in zattera(messa in orizzontale) xkè ero convinto che volessero stare piuttosto asciutte... xò così nn è perchè ho notato che, soprattutto le +grandi(flava x esempio), crescono piccole e male... quelle tipo la reginae e la liliputana sembrano invece tollerare questa maggior carenza d'acqua...probabilmente in habitat sn + esposte a periodi d siccità... ora sto tentando in vaso (d coccio) con un composto fatto così:
2 parti d lapillo
1 parte d perlite
1 parte d ghiaino d quarzo (d 4-5 mm)
1 parte d argilla espansa
1/2 parte d vermiculite
tra un mese ti posso dire cm mi trovo...
ciao

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~ Matteo ~


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MessaggioInviato: 23 feb 2006, 12:35 
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Iscritto il: 11 gen 2006, 18:30
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Località: Cologna Veneta (Verona)
Aggiungo le ricette che sto valutando io:

1 parte ghiaino fine siliceo (grana 1-3 mm)
1 parte pomice
1 parte seramis
1/4 di parte di vermiculite fine,
ma devo dire che mi pare troppo compatta, oppure:

2-3 parti seramis;
2-3 parti miscela lava-pomice fine per piante grasse setacciata e lavata;
2 parti ghiaino di quarzo o comunque non calcareo grana 3-5 mm;
1-2 parti perlite;
1/2-1 parte argilla espansa sottile;
1/2 parte vermiculite;
1/2 parte corteccia fine (che comunque si può eliminare)
il tutto in vasi di coccio di piccole dimensioni e bagnate solo con acqua piovana, che per me è davvero essenziale per avere dei buoni risultati con esse nel lungo periodo...

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MessaggioInviato: 23 feb 2006, 12:36 
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Grazie della risposta, allora andiamo avanti, per una coltivazione casalinga tenendo conto che non ho problemi di non fargli superare i 27/30 gradi d'estate ma non riesco ad avere una escursione termica così elevata quali laelie (miniatura) si potrebbero coltivare.
Quale potrebbe essere il supporto di coltivazione migliore.
Purtroppo a Padova ho potuto fare solo un salto veloce, non ho visto lal presentazione, pensi che sarà possibile reperirla da qualche parte?
Ho visto un bell'articolo sul sito Internet Orchid Species Photo Encyclopedia.
Cosa ne pensi è attendibile?
Nel frattempo ho ordinato il libro Cattleyas and Their Relatives: The Laelias by Carl L. Withner e lo attendo con ansia
Grazie Fabrizio


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MessaggioInviato: 23 feb 2006, 12:46 
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io comunque proverei con tutte, sono piante affascinanti, magari scopri di potercela fare anche con le nane...
L'articolo l'avevo visto, non mi pare dica cavolate, però devo rivederlo...
Ti suggerisco altri due siti: http://mirandaorchids.com/ (molto ben strutturata la parte relativa alle specie) e http://www.orchidworks.com/brazil/laelias.html con splendide foto in natura che ti aiutano a capire quanto dure siano queste piante.
Poi leggiti un po' anche questo: http://www.geocities.com/~marylois/arch113.html , per iniziare ci trovi molte utili indicazioni e spunti di riflessione...
C'è qualcun altro che può suggerire siti sull'argomento?

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MessaggioInviato: 23 feb 2006, 15:16 
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il libro d withner dove lo hai trovato? lo sto cercando da un po'... fino ad ora ho solo trovato gli altri volumi...

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~ Matteo ~


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MessaggioInviato: 23 feb 2006, 15:39 
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Ciao Matteo,

il libro lo ho trovato qui:

http://www.keithsplantbooks.co.uk/

puoi fare il download dell'elenco completo dei libri i disponibili sono il volume 1 - 2 - 3 - 6, io ho acquistato il 2 e il 3, cercavo il 5 ma non è disponibile.
Il costo 55 sterline per 2 volumi compreso spese di spedizione
Keith è molto disponibile e gentile, io ho pagato con paypall martedì, oggi mi ha scritto che i libri sono stati spediti ieri, ti saprò dire quando e come arrivano, ma trattandosi di libri non dovrebbero esserci problemi.

Ronin grazie dei link, visto che questo fine settimana sarò in Grecia per lavoro (purtroppo) credo che avrò il tempo di leggermeli bene. Un'altra domanda hai qualche consiglio per gli acquisti, qualche link o qualcuno di cui ci si possa fidare (se non sono fiorite è facile comprare fischi per fiaschi...)


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MessaggioInviato: 23 feb 2006, 15:42 
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Ciao Ronin altra domandina,
per la prova che ho fatto con la piccola divisione di lundii nel vaso ho usato sfagno con un pò di corteccia, la divisione ha veramente pochissime radici e ho letto che lo sfagno in questo caso aiuta molto, visto che è stata invasata da pochi giorni mi consigli di lasciarla così ed eventualmente trapiantarla quando ha radici o conviene cambiarla subito.

Grazie Fabrizio


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MessaggioInviato: 23 feb 2006, 15:48 
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se lo sfagno è fresco a appena reidratato è un toccasana, all'umidità unisce le proprietà antisettiche (del formolo, mi pare).
Seinvece è di recupero, e comunque dopo un po', è solo una spugna che tiene fradicie le radici, cosa che nelle laelia epifite sarebbe assolutamente da evitare!
Dì a renantera del libro, è un po' che lo cerca senza successo...

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MessaggioInviato: 23 feb 2006, 20:09 
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credo ne avessero una copia sola perchè li hanno già tolti dall'elenco... grazie cmq!!! il 5, se nn ricordo male, su amazon ce l'hanno...

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MessaggioInviato: 23 feb 2006, 23:25 
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Ciao,

prova questi link, sembrerebbe disponibile

http://store.fairchildonline.com/caandthrevol1.html
http://touchwoodbooks.co.nz/New/cattleya2.html
http://www.orchidaceousbooks.com.au/OB12113.html

http://www.nybgshopinthegarden.org/inde ... ProdID=359

http://touchwoodbooks.co.nz/torchidtitles.html
http://www.zoo.co.uk/~z0001324/booklist.htm
http://shop.summerwindsgc.com/s/shop/li ... s&catalog=

http://www.clanorchids.com/bygenus.htm

Ciao Fabrizio


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MessaggioInviato: 24 feb 2006, 1:15 
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Località: Rotondella MT
Oè Ronin... Anche se non approvo tutto questo interesse verso le laelie rupicole (ognuno ha i suoi gusti, per fortuna)...
Pure io ci provo: ho preso una Laelia sincorana che sta messa davvero bene (4-5 getti e un sacco di radici in uscita).
Devo dire che coi composti pietrosi non mi trovo bene con altre orchidee perchè accumulano troppi sali e a lungo andare le radici sono costrette a migrare verso l'esterno del vaso.
Soprattutto la pomice (che ho usato molto in passato) mi convince sempre meno. St preferendo la seramis in aggiunta a sfagno e bark medio-piccolo per tutte le piante che vgliono composti più compatti. Con tante altre (la maggior parte) uso sfagno per la maggiore, con aggiunte di polistirolo o bark in base alle esigenze.
Dato che sto notando che le cattleye in sfagno puro se la spassano (con abbondante drenaggio di polistirolo)....
Sta sincorana l'ho messa in vasetto di terracotta con sfagno puro.
Andrà davvero male? Anche in ambienti con essiccazione estiva molto veloce?
Sinceramente la prova la voglio fare così. Vi saprò dire fra qualche mese.

Ciao,
fil.


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