Ciao a tutti! Mi presento, mi chiamo Karin, sono di Ferrara e mi sono appena iscritta a questo forum, quindi mi scuso in anticipo nel caso facessi qualche castroneria
Sono già diversi anni che ho alcune orchidee (tutte phalaenopsis ibride) in casa, regalatemi nel tempo da amici.
Finora le ho sempre curate abbastanza inconsapevolmente mettendo in pratica gli accorgimenti più basilari, e mi hanno sempre dato buone soddisfazioni e belle fioriture
Solo recentemente con l'aumentare della "famiglia" (ora sono a quota 10 phal) ho cominciato a informarmi più nello specifico e per questo volevo chiedervi consiglio sulla situazione di una pianta in particolare.
Si tratta di una delle phal più vecchiotte, direi che ha almeno 5-6 anni, ve la presento con la foto qui sotto:
Inutile dire che avrei dovuto rinvasarla molto tempo fa
anche se effettivamente tra quelle che ho questa è l'unica ad aver sviluppato così tante radici aeree. Ora che faccio con queste radici? Durante il rinvaso posso cercare (mooolto delicatamente) di ricondurle all'interno del vaso, utilizzandone uno più grandino? Ho letto in giro che le radici aeree, siccome sono fatte per assorbire l'umidità dell'aria, sono diverse da quelle cresciute nel substrato, e anzi se messe in un ambiente umido marciscono velocemente: è vero o c'è comunque un margine di adattabilità?
Chiedo perchè le due foglie basali sono leggermente raggrinzite e danno segni di disidratazione, dovuta probabilmente al fatto che la metà delle radici si asciugano pochi minuti dopo l'innaffiatura.
Carico anche una foto delle radici dentro al vaso: il colore non è dei migliori ma comunque appaiono sode, anche se si vede che il substrato è molto degradato.
La vostra esperienza e i vostri consigli sono i benvenuti