Orchidando.forum

Salve a tutti! Ho qualche problema da un po' di tempo con alcune orchidee nella teca in camera, quella dove tengo tutte le specie da "fresco" che non sopporterebbero la calura estiva all'esterno. Le piante in questione sono soprattutto una Dracula radiella e un Porroglossum nutibara...da alcune settimane hanno arrestato la loro crescita e in più tendono a regredire perdendo la gran parte delle loro foglie e soprattutto la Dracula sembra che abbia i giorni contati...
La Dracula si presenta così:


Questo è il Porroglossum:


Potrebbe essere una malattia fungina tipo ticchiolatura? Potrebbero anche essere bruciature? Ho recentemente sostituito l'illuminazione che era di 70 w con una CFL distante 30-40 cm dalle piante. Adesso sono illuminate da un farsetto a LED a luce bianca(6500°K) da solo 10 W a 25-30 cm che non credo possano aver bruciato così le foglie...
Qualcuno sa darmi qualche consiglio?

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Alberto

Ciao Rauli provo a buttarla li anche se non sono sicuramente un esperto come te ma a me pare sicuramente una malattia fungina forse oidio? mi riferisco alla patina bianca la cui conseguenza potrebbe essere la macchia nera sulle foglie. Se fosse lui Non è facile da debellare molto insistente e aggressivo. Ci sono certamente dei prodotti specifici non so se possano andare bene per le orchidee però...se non erro sono a base di zolfo spero di esserti stato in qualche modo di aiuto in bocca al lupo

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Andrea

Ciao Rauli, io mi farei queste domande (magari lo hai già fatto) :
- quei sintomi si sono presentati prima o dopo aver cambiato il tipo di illuminazione?
- è stato modificato il regime delle annaffiature e/o concimazioni?
- le altre orchidee nella teca hanno anch'esse problemi?
- Ci sono stati dei cambi repentini di temperatura?
Altro per il momento non mi viene in mente....

Grazie per l'interessamento a entrambi!
Rispondo ad Androide: siamo sicuri che le orchidee siano soggette all'oidio? Di solito colpisce molte piante in condizioni di eccesso di umidità accompagnato da alte temperature, che io sappia...ero convinto che le orchidee nel loro naturale ambiente umido avessero sviluppato una totale immunità nei confronti di tale patologia, ma...POTREI SBAGLIAMI! Per quanto riguarda i trattamenti ho fatto circa un'anno fa un trattamento su tutte le orchidee sia nella serrata che nella teca con poltiglia bordolese(4-5 gr/l). Speravo di scongiurare i marciumi invernali dovuti ai miei soliti eccessi idrici, ma ho ottenuto il risultato contrario: ho bruciato varie piante e quasi tutte hanno smesso di crescere, alcune continuano ad essere bloccate tutt'ora ! Forse ho esagerato con la concentrazione del prodotto...
Rispondo a Gregor: il bello è che queste domande me le sono già fatte ma non sono stato in grado di rispondere, se non avendo coscienza del fatto che le ho leggermente trascurate...mi viene quasi da pensare che l'insufficienza luminosa abbia causato qualche patologia fungina.
Qualcuno di voi ha esperienza con qualche prodotto tipo Previcur sulle orchidee? Io per ora l'ho usato solo come preventivo per i marciumi in genere...

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Alberto

Ciao Rauli, non so dirti se le orchidee siano immuni o meno dal micelio dell'oidio comunque ho guardato un po' e ho trovato che le condizioni ambientali favorevoli per l'oidio sono temperature moderate con optimum a 20 22 gradi minimi termici di 3-4 gradi e massimi 32-34 con moderata umidità,. Se quella è la teca dove tieni le specie da fresco credo che saresti perfetto come temperature per il suo sviluppo anche se immagino che nella tua teca non ci sia certo umidità moderata. Vedi tu se l'ipotesi ti possa sembrare plausibile. Comunque ti faccio il mio in bocca al lupo e spero che tu riesca a risolvere un saluto.

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Andrea

E' difficile consigliare un prodotto chimico piuttosto che un altro se non si sa quale sia la causa... Ripeto, potrebbe non essere un danno di natura fungina. Magari utilizzando un prodotto ad ampio spettro si riesce ad uccidere un determinato fungo, questo potrebbe succedere.
Prova inoltre a controllare che non siano presenti insetti perché vedo nella foto che ritrae la Porroglossum delle decolorazioni nelle foglie....
Da prendere anche in considerazione un'eventuale fitotossicità causata da precedenti trattamenti antifungini/antiparassitari. La fitotossicità potrebbe essere causata da un eccessivo dosaggio o da una sensiblità particolare della specie rispetto ad un principio attivo o magari ad un addittivo del prodotto antifungino/antiparassitario.
Comunque aspettiamo anche il parere dei più esperti.

ragnetto rosso?

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in effetti osservando attentamente le foglie del Porroglossum potrebbe anche essere...

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Alberto

Escluderei il faretto a led da 10w che a distanza di 25-30 cm non procura nessun danno.

direi proprio di si!

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"Infilerò la penna ben dentro il vostro orgoglio
perchè con questa spada
vi uccido quando voglio."
F. Guccini, Cirano

Ma dai ? Lo riconosco ad occhi chiusi su quasi tutte le piante ma in questo caso non ci sarei mai potuto arrivare...direi che ne soffre soprattutto il Porroglossum, giusto?
Quindi trattamento direi generalizzato anche alle vicine di "teca" per stare tranquillo, con acaricida translaminare a 2 cc/litro come da confezione o forse meglio riducendo la dose a 1cc/litro...
Grazie agli esperti del forum !

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Alberto

Io farei la dose piena, già a qulla non è porprio facile eradicarlo...
So che le pleurotallidine spesso sono sensibili ai prodotti, ma qui non c'è molto da scherzare...io tratterei tutta la teca, prevedendo un secondo trattamento tra una decina di giorni, al prodotto (suppongo un larvi-adulticida) aggiungerei anche un ovo-larvicida (Apollo o Matacar, quelli sono...).
Facci sapere come evolve la situazione!

P.S.: in alternativa ti procuri degli acari predatori (fitoseidi, Amblyseius spp.) e li diffondi nella teca, sono altrettanto efficaci e certamente non nocivi per le piante; in più, prosperano dove l'umidità relativa è molto alta, però di contro non puoi usare acaricidi e spesso anche insetticidi... vedi un po' tu quel che ti conviene!

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"Infilerò la penna ben dentro il vostro orgoglio
perchè con questa spada
vi uccido quando voglio."
F. Guccini, Cirano

Allora: ho trattato a tappeto tutta la teca con Acar Combi della Compo che contiene Dicofol ed Exitiazox. Ho usato 2cc/litro. La cosa frustrante è che dopo 24 ore è già seccato uno stelo in formazione della Meyracillium!
Consigli di ripetere un trattamento dopo 10 giorni. Posso riutilizzare questo prodotto magari aggiungendo Apollo o Matacar ? A quale concentrazione ?
Questi acari predatori costeranno molto immagino...

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Alberto

apollo o Matacar vanno assolutamente usati, altrimenti non eradicherai mai l'infestazione, perchè non colpendo le uova ed avendo gli acari un ciclo vitale molto breve non riusciresti mai a eliminare gli adulti prima che depongano... naturalmente i prodotti si usano a dose di etichetta, per evitare l'insorgenza di resistenze.
I fitoseidi non so quanto possano costare, ma per il momento mi concentrerei sui prodotti chimici, visto che li hai a portata di mano... per gli altri informati con calma, potrebbero tornare utili in futuro (speriamo di no!), anche perchè, comunque, avendo trattato per parecchio non li potresti introdurre...

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F. Guccini, Cirano

Scusa ma non ho capito: aggiungo uno di quei 2 prodotti a quello che ho già usato l'altro giorno? Usandoli insieme le dosi sono le stesse che si userebbero col prodotto singolo?
Quindi sempre 2 cc/litro di Acar Combi più Apollo o Matacar a dosi normali, giusto?

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Alberto