Ciao a tutti, qui sotto potete osservare un Paphiopedilum ibrido. Questa orchidea ha una sua piccola storia: comprata da mia mamma sul finire degli anni ottanta la pianta in questione ha attraversato alti e bassi. Ha sfiorato la morte causa annaffiatture oltre il limite della decenza. Ho recuperato dalla moribonda l'unico punto di crescita rimasto (poco più che un pezzo del rizoma con una foglia o due di colorito prossimo al giallognolo...). Rinvasata la pianta nel famigerato "terriccio per orchidee" della Compo, ho incominciato la ben conosciuta attesa per rivederla fiorire (attesa più lunga o più corta a seconda della specie), passando attraverso i soliti errori (troppa acqua, troppo secco, troppo concime, troppo poco, troppa luce, troppa ombra, acqua troppo ricca di calcio, acqua disitllata e così via andando a sfiorare tutti i folklori che mi sono cresciuti in testa).
Ora la pianta è in fioritura. Osservandola non mi pare un ibrido complesso di quelli che si trovano al giorno d'oggi in commercio. La mia tesi propende di più per un ibrido primario, diciamo Paphiopedilum Lathamianum (
spicerianum x
villsoum)?
Qualcuno è in gradi di dirmi di più?