Orchidando.forum

Ciao a tutti , vorrei condividere con voi questa mia esperienza
"alternativa" alla coltivazione in zattera.Purtroppo ho sempre problemi a
creare la giusta UR, per certe piante è fondamentale un ambiente umido e
quindi dovrei rinunciare ad avere con me piate molto belle come la
Phalaenopsis Parishii di cui vi scriverò.
Ho acquistato questa pianta in zattera da Nardotto in occasione di un open
weekend a Roccastrada, non aveva fiori ma dopo un mese a casa ha messo
due steli e quindi ero fiduciosa che l'avrei potuta tenere
tranquillamente.Si dice sempre che una pianta appena comprata tiene in
"memoria" i dati buoni del coltivatore precedente e quindi , per un pò
di tempo,ho pensato stesse bene.Al momento della schiusa dei boccioli i
primi problemi perchè quasi tutti sono ingialliti e ho potuto apprezzare
due soli fiori su tre steli.La pianta ha iniziato a deperire , le foglie
disidratate e ho pensato che la situazione non fosse delle migliori. Da
qui l'idea di crearle più umidità e allora mi sono ingegnata....

1° tentativo:
26.11.2010

copro la zattera con parecchio sfagno, spunta il 1° stelo
lascio sfagno sopra le radici e....
2°tentativo26.01,2011

ho messo la zattera su un substrato di pomice, seramis ed altro che
bagnavo e ho lasciato lì per un pò
8.03.11

si vedono gli steli

la zattera è appoggiata al substrato e rimane più umida rispetto alla
collocazione appesa che dovevo nebulizzare quotidianamente
13.04.11

iniziano ad aprirsi un bocciolo ma sono evidenti le perdite di quasi tutti
i fiori
14.04.11
porterà a fioritura solo due fiori mentre tutto il resto prenderà una
colorazione gialla per poi seccarsi tutto
.
Dopo la fioritura la pianta ha un repentino peggioramento, le radici si
macchiano di marrone, probabilmente sali per l'acqua che uso che non è ne
piovana , ne da osmosi ma semplicemente acqua fatta riposare qualche
giorno prima dell'utilizzo .Vado incontro all'estate e quindi ha sempre
più bisogno di umidità che non riesco a darle.Inizia a perdere una
foglia e sono veramente disperata, all'improvviso vedo un getto nuovo e
credo sia un nuovo stelo e penso che la pianta a poco a poco si stia
riprendendo, invece è un ultimo tentativo per dirmi "fammi qualcosa" e
non lasciarmi morire .Nasce un keiki.Penso che la mia pianta deve avere
un'altra possibilità e allora penso di fare un tentativo
estremo....togliere la pianta dalla zattera e metterla in substrato.La
cosa non è semplice perchè so che le radici abituate all'aria le posso
perdere e quindi compromettere ulteriormente la pianta. L'operazione di
distacco è difficile ,impossibile e quindi decido di smussare i bordi del
sughero e di mettere la pianta dentro un vaso da bonsai di coccio non
smaltato...con tutta la zattera!!!!!
3°tentativo07.06.2011

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dopo un mesetto.....25.07.11

la pianta reagisce bene, persino le radici si "mostrano"più verdi

anche una se cerca di scappare dal vaso
A distanza di quasi un anno , la pianta si è ambientata, ho cambiato il tipo di acqua mettendo solo quella piovana e la pianta sembra davvero gradire, il substrato ha preso un aspetto più naturale colorando di verde lo sfagno.Il vaso sta in serretta dove non c'è un impianto di irrigazione perchè bagno personalmente le piante....mi piace di più seguirle quotidianamente visto che posso, il vaso è posizionato su una vaschetta di plastica e bagno fino a far uscire acqua da sotto , lascio evaporare da sola l'acqua in eccesso e la pianta rimane umida anche una settimana in inverno , l'UR è di circa il 60,70% sul vaso.Il keiki è cresciuto e lo scorso autunno la pianta ha messo 2 steli dal keiki ed uno dalla pianta madre....ecco come è oggi tutta fiorita anche se ha seccato due boccioli, ma non posso davvero dirle nulla, sono molto soddisfatta

particolare dei fiori

a fioritura quasi ultimata

Posso dire che , a distanza di un anno, la mia pianta ha trovato la sua dimensione. di fatto oltre ad aiutare la mia pianta ha guadagnato anche esteticamente , il vaso da bonsai a me piace moltissimo.Un'altra testimonianza della validità del vaso di coccio....
Per il momento è tutto ....datemi il tempo e vi mostreò un altro tentativo alternativo alla zattera......a presto

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Impara a conoscere la forza del sorriso che non costa nulla e arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona....
Maga magò

Complimenti Gianfri, è davvero splendida la tua piantina poi hai ragione ci sta proprio bene in quel vasetto ma come fai a sapere quando innaffiare??

Quando lo sfagno sopra è asciutto ,aspetto ancora un altro giorno e poi bagno abbondantemente .......adesso che è fiorito bisogna stare attenti che non si bagnino i fiori ...

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Maga magò

Gianfri è sempre un piacere leggere dei tuoi esperimenti Quasi quasi provo con la mia che ha portato a fioritura solo 3 dei 10 bocciolini... magari non ho capito cosa non andasse!

Alla prossima avventura!

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Monica

ciao Gianfri, bell'esperimento - come al solito complimenti!! io ne ho una in orchidario ma ancora in vaso... dalla pianta originaria (presa a settembre dell'anno scorso) sono nati dei keiki ... due o tre piantine a fianco della pianta madre ma niente altro, nessun accenno a steli non vorrei che avesse troppo caldo...

Non so pero' che età abbia la pianta sinceramente e il mio dubbio è se zatterarla o lasciarla nel vasetto...

Ciao,

Gianfri!

In pratica hai trasferito la tua pianta dalla zattera al vaso senza togliere la zattera per non rovinare le radici.

A mio modo di vedere ora che la pianta sta in vaso puoi anche coltivarla fuori dall'orchidario: l'umidità alle radici è assicurata dal substrato, cosa che sulla zattera non aveva giustamente e da qui i vari problemi avuti.

Grazie per aver riportato la tua esperienza.
OT, per favore, posso chiederti come mai hai postato in x-file? mi sembra più opportuna la sezione "tech" - piera


@ Paolog, se la tua non ha fiorito è sicuramente per mancanza di luce adeguata, sempre se la pianta ha la forza per fare visto che nel frattempo ha fatto crescere i keiki, abbi fede!
Il dubbio se zattera o vasetto lo risolve solo se il tuo ambiente è adatto per la coltivazione di piante su zattera, ossia UR alta, altrimenti la coltivazione in vaso risulta molto più semplice e con meno impegno.

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ciaociao
piera

Bene hai trovato una buona soluzione ,
questo metodo è molto usato in realtà..
conosco diverse persone che per non saper ne leggere ne scrivere infilano la zattera in un vaso con del bark,
così la pianta se le va sta sulla zattera, se invece preferisce affonda le radici nel vaso....è soprattutto usata con Phalaenopsis e affini, a differenza di te usano vasi di plastica normali che usiamo per tutte le orchidee, quella di aver usato un vaso basso è largo sicuramente aiuta di più....

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Occhio al misfatto - www.facebook.com/MisfattiDarte

Ciao Gianfri!!!
Mi hai dato un'idea per il nuovissimo Angraecum rutenbergianum..
Al momento ha solo 2 cm di radice attaccati al tronchetto, ma non riuscirò mai a tenerla umida d'estate. Inoltre prima era in vaso e poi deve essere stata spostata su tronco (le radici sono ancora a pezzi di bark residuo..).

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« L'unico modo per allungarsi la vita è cercare di non accorciarsela »

Ben contenta di aver dato un'idea a starbuks,
concordo con Diletta, in effetti il vaso basso aiuta parecchio a disperdere acqua, ma non troppa per lasciarla umida
@piera
beh , se non sbaglio in questa sezione dice "famolo strano" e a me sembra di aver applicato la descrizione .A proposito del levarla dalla serretta non sono dello stesso parere perchè questi giorni che me la sono portata a casa per godermela ha seccato il substrato molto più velocemente e non vorrei alterarle un equilibrio raggiunto ....domani riparte a scuola
@momix, io ci ho messo quasi un anno per raggiungere questo risultato e le ho studiate tutte e ti dico ....perchè non provarci?Facci sapere

se ho tempo posto il "famolo strano " dell'oncidium così possiamo avere diverse modalità per trattare piante dalla zattera a....vi invito a mettere le vostre esperienze per scambiare opinioni.

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Maga magò

Vedere una Parishii in salute è sempre un piacere!!!... l'ultima foto è veramente bellissima! ... complimenti e grazie per aver condiviso l'esperienza! Ottimo anche il colpo d'occhio, mi piace molto nel vaso bonsai!

Come ti comporti con le fertilizzazioni? con che cadenza e a che dosi?...

richy

In genere concimo con Akerne , non sono un'abitudinaria , ma visto che ci tenevo parecchio a farla riprendere ho somministrato il concime circa una volta al mese.

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Maga magò

Ciao,

@ Gianfri,
Scusa, non mi sembra nulla di strano, in pratica come ho già scritto, e confermato anche da Diletta, hai trasferito una pianta dalla coltivazione in zattera alla coltivazione in vaso.
Quel che invece mi sembra interessante dalla tua esperienza è l'essere riuscita a capire la tua pianta e di conseguenza *trovare* la sistemazione da lei richiesta.
Per quanto riguarda l'equilibrio raggiunto, scusa anche qua, ma ti devo dire sempre tutto!!
E' normale e anche logico che una pianta tolta da un ambiente con UR alta, richieda di essere bagnata più frequentemente rispetto a prima.
quindi a mio parere basta fare come la pianta richiede e non basare la coltivazione con la precedente.

Buona continuazione.

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ciaociao
piera

ridiamo?......eccerto che basta fare come la pianta richiede , ma fino a prova contraria ....la pianta fa quello che dico io .A parte gli scherzi , a casa mia dovrei innaffiare tutti i giorni e quindi tutto questo traffico per ritornare come quando stava in zattera non va bene inoltre a scuola sta insieme alle altre in verde compagnia

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Maga magò

Ho visto la pianta dal vivo e devo dire che con tutti i fiori aperti è davvero molto carina.
Nel vaso del bonsai da proprio l'impressione di una phal bonsai

Brava Gianfry.

ciao
francesco

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Sboccia un fiore malgrado nessuno lo annaffierà...