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orsobruno
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Inviato: 7 ago 2011, 10:31 |
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Iscritto il: 22 mag 2011, 10:35 Messaggi: 268 Località: Era Zurigo, ora Pistoia
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Salve, purtroppo non sono sempre gioie quelle che mi danno le mie orchidee, e oggi sono a chiedere il vostro supporto per un problema di marciume radicale sulle mie phal ibride. L'ho appena scoperto su 3 piante, mentre le altre phal non sembrano avere problemi. Coltivo tutte le phal allo stesso modo, sono tutte una vicina all'altra di fronte ad una finestra esposta a nord-est, hanno tutte lo stesso substrato fatto di corteccia e poco sfagno (a occhio direi un 10%) mischiato, concimo a 0.5 gr/l con il cifo 19.19.19 ad ogni bagnatura tranne 1 al mese, annaffio osservando il colore delle radici e soppesando i vasi.
Ora mi sono fatta una ricerchina qui sul forum e mi pare di capire che con il marciume radicale o si tratta di errori di coltivazione/stress, oppure è dato da attacco fungino e il farmaco più indicato è l'Aliette (fosetil-alluminio). Mi potete confermare o correggere pre favore? Perchè non capisco quale errore posso aver commesso, anche dato che le altre piante stanno bene, ma forse sono solo più robuste.... Quindi pensavo di fare il trattamento con fosetil-alluminio, eventualmente anche su quelle apparentemente sane. Che mi consigliate?
Nel frattempo ho tagliato le radici marce e lasciato le phal in questione a “zampe all'ariaâ€.
Grazie, saluti, Laura
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piera
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Inviato: 7 ago 2011, 10:58 |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao, se hai tagliato le radici e tutto il resto è a posto, lasciando asciugare *benissimo* prima di rinavasare, puoi lasciare perdere qualsiasi trattamento avendo eliminato la fonte, sempre se si tratta di marciume. Se hai avuto questo problema su 3 piante e quasi in contemporanea, mi viene da dirti che hanno, o hanno avuto, problemi che le accomunano, dovresti verificare - che i substrati siano ben aerati in tutto in vaso. In pratica che non ci siano ristagni da qualche parte. - quando hai rinvasato le tue piante l'ultima volta e che acqua utilizzi per le innaffiature - forse aspetti troppo ad innaffiare e le radici si seccano piano piano per poi marcire come è la loro normale decomposione? - utilizzi l'acqua percolata per innaffiare altre piante - queste piante avevano già altri problemi, per esempio più deboli delle altre - che temperature minime hanno le piante, durata di queste temperature e substrati *troppo bagnati* a lungo Altro non mi viene in mente, ma se volessi confrontarti a voce alta...
_________________ ciaociao piera
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orsobruno
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Inviato: 7 ago 2011, 12:29 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 22 mag 2011, 10:35 Messaggi: 268 Località: Era Zurigo, ora Pistoia
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Ciao, dunque, cerco di rispondere alle domande e di inquadrare meglio il tutto. - ristagni li escluderei, uso bark medio e qualche ciuffo di sfagno; - ho usato acqua di rubinetto (molto calcarea) e poche volte piovana fino ad un mese fa, ora solo piovana o da osmosi inversa; - per i rinvasi la storia è un po' lunga: 2 delle piante con marciume le ho da un paio o più anni e hanno subito maltrattamenti vari fino a quando, da perfetta ignorante, l'anno scorso non gli ho fatto un vero “attentato†aggiungendo normale terriccio al substrato, cosa che portò a perdita totale delle radici. Fu in quella occasione che non sapendo che pesci pigliare mi misi a cercare su internet e trovai orchidando... Le ho tenute poi in sfagnoterapia per circa 4 mesi e quando le radici nuove mi sembravano sufficienti le ho invasate. Ora erano in vaso da 6 mesi. In totale quindi da 10 mesi sono in fase di ripresa, lenta ma costante, tranne questo scivolone ora... Il campanello di allarme è stato l'ingiallimento repentino di un paio di foglie vecchie. La terza pianta con problemi di marciumi è con me da un mese, non l'avevo ancora svasata ed era in bark fine e sfagno, non deteriorato. Per questa il campanello d'allarme è stato il vedere dal vaso una radice bruttina. - Il tempo d'attesa fra le bagnature potrebbe essere un mio errore, grazie per lo spunto Piera! Le piantine “malandate†di cui ho fatto la storia qui sopra stavano in vasetto piccolo che trovavo asciutto in 4-5 giorni. Per l'altra pianta invece lasciavo passare anche 10gg, finchè cioè il vaso non mi sembrava “abbastanza leggeroâ€... ma il mio è un giudizio da principiante... Anche se però alcune delle radici presentavano marciume solo per una parte della loro lunghezza, mentre ho l'impressione che se la causa originaria fosse la secchezza dovrebbero essere interamente secche.... non so se mi spiego, fammi sapere che ne pensi per favore. -Di solito, quando più phal devono essere bagnate, le metto tutte insieme in una bacinella e vado per immersione. Ora che ci penso questo potrebbe favorire il passaggio di eventuali patogeni dall'una all'altra. Accidenti! Non lo farò più!! - per il discorso temperature, min. 20°C e max 25°C nell'ultimo mese, e umidità ambientale (ora sono attrezzata) 40-70% di UR (è un'estate piovosa questa in Svizzera... ufff...) Scusate la lunghezza... stavolta l'ho scritta io la Divina Commedia Ma mi piace tanto confrontarmi e approfitto volentieri dello spirito di collaborazione. Saluti, Laura Edit aggiungo un paio di particolari che forse aiutano a inquadrare ancora di più: - uso sempre bark e sfagno nuovi nei rinvasi; - alcune delle radici che erano marce, si presentavano completamente nere, come mai avevo visto prima nei miei rinvasi... significa qualcosa?
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piera
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Inviato: 7 ago 2011, 19:34 |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao, scusa, il confronto, di cui mi piace moltissimo richiede parecchio tempo per scrivere. Mi viene in mente una cosa dopo aver letto la tua Divina Commedia (troppo simpatica, grazie!) Scusami la domanda ma mi viene spontanea..... non è che hai confuso le radici ormai esaurite per radici marce? Non so come spiegare.... dopo un pò, anni direi se le piante vengono coltivare giustamente, il fusto vecchio della pianta muore portanto con se anche le radici nate in quel pezzo di fusto. Tutto questo perchè le piante "monopodiali" si sviluppano in questo modo. Non sono certa di essermi spiegata però .... Poi ripasso a scrivere, appena la mia mente torna a lavorare
_________________ ciaociao piera
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piera
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Inviato: 7 ago 2011, 20:11 |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao, adesso ti scrivo la *mia* Divina Commedia orsobruno ha scritto: - ho usato acqua di rubinetto (molto calcarea) e poche volte piovana fino ad un mese fa, ora solo piovana o da osmosi inversa Sarebbe sempre bene in questi casi cambiare il substrato precedente. Tieni presente che un "trasloco" come potrebbe essere in questo caso alla pianta non fa nulla di negativo in qualsiasi momento dell'anno venga eseguito, ma molte volte si ha un risultato positivo: si elimina il substrato contenente o saturo di sali. Si può usare l'acqua del rubinetto, solo che poi bisogna pensare di rinvasare le piante ogni anno o due al massimo. Inoltre, bisognerebbe sapere che conducibilità ha l'acqua, cosa di cui potresti informarti da chi la fornisce. Cita: - per i rinvasi la storia è un po' lunga: 2 delle piante con marciume le ho da un paio o più anni e hanno subito maltrattamenti vari fino a quando, da perfetta ignorante, l'anno scorso non gli ho fatto un vero “attentato†aggiungendo normale terriccio al substrato, cosa che portò a perdita totale delle radici. Fu in quella occasione che non sapendo che pesci pigliare mi misi a cercare su internet e trovai orchidando... Le ho tenute poi in sfagnoterapia per circa 4 mesi e quando le radici nuove mi sembravano sufficienti le ho invasate. Ora erano in vaso da 6 mesi. In totale quindi da 10 mesi sono in fase di ripresa, lenta ma costante, tranne questo scivolone ora... Il campanello di allarme è stato l'ingiallimento repentino di un paio di foglie vecchie. A volte il repentino ingiallimento di foglie vecchie, segna l'avvia della crescita della pianta in generale proprio. Dopo aver tolto le piante radicate dalla sfagnoterapia vanno comunque seguite maggiormente rispetto a piante normali e fino alla radicazione completa. E' la pianta che ti dice questo: le foglie sono ben idratate anche senza UR alta. Cita: La terza pianta con problemi di marciumi è con me da un mese, non l'avevo ancora svasata ed era in bark fine e sfagno, non deteriorato. Per questa il campanello d'allarme è stato il vedere dal vaso una radice bruttina E' stata questa radice bruttina che mi ha detto di chiederti se non hai scambiato la morte normale delle radici con marciume. Spero non me ne voglia della mia domanda. Cita: - Il tempo d'attesa fra le bagnature potrebbe essere un mio errore, grazie per lo spunto Piera! Le piantine “malandate†di cui ho fatto la storia qui sopra stavano in vasetto piccolo che trovavo asciutto in 4-5 giorni. Per l'altra pianta invece lasciavo passare anche 10gg, finchè cioè il vaso non mi sembrava “abbastanza leggeroâ€... ma il mio è un giudizio da principiante... Anche se però alcune delle radici presentavano marciume solo per una parte della loro lunghezza, mentre ho l'impressione che se la causa originaria fosse la secchezza dovrebbero essere interamente secche.... non so se mi spiego, fammi sapere che ne pensi per favore Dipende da dove si seccano e SOLO quella parte marcisce in presenza di acqua/umidità , che come già ti ho scritto, è la normale decomposizione delle parti secche appunto. Cita: -Di solito, quando più phal devono essere bagnate, le metto tutte insieme in una bacinella e vado per immersione. Ora che ci penso questo potrebbe favorire il passaggio di eventuali patogeni dall'una all'altra. Accidenti! Non lo farò più!! Faccio anch'io l'immersione quando trovo le piante più assetate del solito con la stessa acqua usate per le altre piante, ma sono certa che le mie piante non hanno problemi. Se ne avessi anche solo un minimo dubbio evito appunto: molti malanni vengono trasmessi via acqua. Usando acqua piovana devo cercare di risparmiarla il più possibile: quando terminata devo passare all'acqua dell'acquedotto. - Cita: per il discorso temperature, min. 20°C e max 25°C nell'ultimo mese, e umidità ambientale (ora sono attrezzata) 40-70% di UR (è un'estate piovosa questa in Svizzera... ufff...) Direi che va tutto benissimo! Non solo in Svizzera l'estate è piovosa, anzi! da me proprio mica s'è vista l'estate. Buoni pensamenti e grazie a te per la chiaccherata! se avessi altro..
_________________ ciaociao piera
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orsobruno
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Inviato: 8 ago 2011, 22:16 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 22 mag 2011, 10:35 Messaggi: 268 Località: Era Zurigo, ora Pistoia
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Salve, innanzitutto grazie per la risposta articolata. Questa chiacchierata mi offre spunti interessanti per migliorare delle condizioni di coltivazione e vorrei approfondire ancora un po' per cercare di capire meglio. Spero che il thread possa essere di qualche utilità anche per altri cui si presentassero problematiche analoghe. Quidi... posso continuare con la Divina Commedia? (troppo simpatica anche tu Piera!) In merito ai rinvasi, li ho fatti in primavera a tutte le mie piante, tranne l'ultima arrivata, che in questo thread stiamo battezzando la terza Non credo che in così pochi mesi si siano accumulati così tanti sali da richiedere un ulteriore rinvaso o da compromettere in qualche modo le radici (anche se sinceramente la manovra di rinvaso non mi spaventa per niente, ogni volta che l'ho fatto le mie piante, non solo orchidee, ne hanno sempre e solo giovato, a parte il disastro di cui dicevo nel post precedente). Riassumendo, è solo che non mi sembra il caso. Mi faresti gentilmente sapere se sei d'accordo o meno? grazie Il repentino ingiallimento delle foglie delle 2 piante che sono state in sfagnoterapia mi sta lasciando di stucco, specialmente su questa piantina di cui posto una foto fatta ieri mattina verso le 10:00 (avevo già tagliato il marcio), e una fatta stasera alle 20:00 scusate se la qualità non è granché, ma credo si veda bene la rapidità d'ingiallimento. Naturalmente stanno ingiallendo le foglie più vecchie, che non avevano mai recuperato il turgore neanche in sfagnoterapia, anche se fino pochi giorni fa vivacchiavano verdi, mosce ma verdi da mesi. Per la terza piera ha scritto: ...se non hai scambiato la morte normale delle radici con marciume io onestamente non credo... non erano neanche le radici più vecchie ad essere marce, ma random, qua e là Riguardo questo piera ha scritto: Spero non me ne voglia della mia domanda stai scherzando vero? Mi fa solo piacere potermi confrontare costruttivamente. Però mi rendo conto che non è così per tutti... peccato, peggio per loro. Il resto delle osservazioni fatte mi sono chiare, grazie mille! Nel frattempo le piante sono ancora a “zampe all'ariaâ€, voglio farle asciugare bene prima di qualsiasi cosa. Intanto oggi mi sono procurata il famoso fosetil-Allumunio, perchè non sono convinta che la causa di questa fenomeno sia da attribuire ad un chiaro errore di coltivazione. Ma sono qui a chiedere appunto perchè non ho le idee proprio chiare sul da farsi... Grazie, saluti Laura
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piera
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Inviato: 8 ago 2011, 22:51 |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao, bene! ho trovato una persona a cui piace confrontarsi costruttivamente, grazie davvero perchè ne ho trovati davvero pochi, anzi pochissimi.... Sicura che non ti pentirai delle Divine Commedie? Ti dico la mia su due punti e mi riservo con calma di continuare domani per i restanti: ti devo dare una bella notizia!!! Scusa, mi permetto riportare una foto. orsobruno ha scritto: Il repentino ingiallimento delle foglie delle 2 piante che sono state in sfagnoterapia mi sta lasciando di stucco, specialmente su questa piantina di cui posto una foto fatta ieri mattina verso le 10:00 (avevo già tagliato il marcio), e una fatta stasera alle 20:00 .......... scusate se la qualità non è granché, ma credo si veda bene la rapidità d'ingiallimento. Naturalmente stanno ingiallendo le foglie più vecchie, che non avevano mai recuperato il turgore neanche in sfagnoterapia, anche se fino pochi giorni fa vivacchiavano verdi, mosce ma verdi da mesi. No! La cosa che sta succendendo alla tua pianta non ti deve lasciare di stucco, ma è una cosa positiva! e te lo sta dicendo proprio la tua pianta.... acci, io mi commuovo spesso di fronte a queste cose..... Se le mie piante mi hanno insegnato giustamente. La piccola piantina, nata al centro della pianta madre usando il suo fusto - molto volte succede ma non so se si possa chiamare keiki - è in grado d'ora in avanti di cavarsela da sola ed ecco perchè la parte vecchia se ne va. Anche le radici che la pianta ha perso, e che hai trovato marce, potrebbero proprio essere quelle della pianta madre che attualmente non hanno più logica di esserci: non ha più foglie e non servono a nulla. Le foglie gialle NON le staccare e lascia che si stacchino da sole. Tieni presente che se una pianta rimane senza radici e le relative foglie sono molto disidratate, le suddette sono irrecuperabili come idratazione poichè i tessuti/cellule sono in qualche modo rovinate e anche se la pianta radica le foglie NON torneranno mai belle lisce. Non sono molto brava a spiegarmi, ma spero tu abbia capito. Scusa i termini non tecnici. Guardando le foto e se non ingannano, credo che potresti rinvasarla e non lasciare che il substrato si asciughi troppo tra una innaffiatura e l'altra. Mi pare di capire, sempre dalle foto, che le radici non siano proprio abituate a stare umide a lungo, ma potrei benissimo sbagliarmi. Cita: Intanto oggi mi sono procurata il famoso fosetil-Allumunio, perchè non sono convinta che la causa di questa fenomeno sia da attribuire ad un chiaro errore di coltivazione. Ma sono qui a chiedere appunto perchè non ho le idee proprio chiare sul da farsi... Va bene, se lo vuoi utilizzare devi sapere che è l'unico funghicida sistemico con mobilità discendente e ascendente. Ossia lo puoi dare via radicale oppure tramite vegetazione, meglio se attiva, spruzzando la soluzione per bene. Leggere il foglio illustrativo e seguire le istruzioni Personalmente usandolo immergendo direttamente le radici nella soluzione, mi sono accorta che il velamen si secca troppo con questo trattamento e di solito le radici hanno problemi successivamente al rinvaso, o meglio fanno fatica a ripartire, le vedo all'interno del vaso come mosce, inattive, quasi come mi stiano salutando e ogni volta è un colpo al cuore Tieni presente che è solo mia esperienza personalissima e che potrei sbagliare in qualche cosa, anche se l'ho provato veramente per molte volte all'inizio, con dosaggi diversi, e sempre con lo stesso risultato alle radici. Visto questo "disguido mio", ecco chiamiamolo così (ho solo letto una persona che ha mostrato foto delle radici dopo il trattamento) l'ho sempre dato via fogliare e qui la cosa va benissimo. Questo è il mio metodo trovato per usare questo prodotto, che ripeto potrei essere IO super imbra per l'uso di questo prodotto.. Scusami, a domani!
_________________ ciaociao piera
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cscarfo
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Inviato: 9 ago 2011, 14:23 |
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Iscritto il: 16 set 2010, 23:26 Messaggi: 80 Località: Roma
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Ciao orsobruno, mi dispiace che trovi delle difficoltà malgrado le cure continue che dedichi alle tue piante. Senza foto delle radici marce, manca un riscontro importante, perciò è difficile darti dei consigli mirati, Comunque, da quello che scrivi e dalla foto, ti consiglierei questo: 1° regola d'oro: pazienza, pazienza e poi ancora pazienza. Le orchidee sono piante "lente". Non eccedere con interventi, irrigazioni, fertilizzazioni perché non puoi accelerare la crescita delle piante. E' meglio mettersi nell'ottica di assecondare la pianta e, se non si hanno le idee chiare di quanto irrigare, fertilizzare, etc., meglio partire con poco, osservare la pianta, incrementare del 20 % o giù di lì irrigazioni e fertilizzazioni, osservare per un mese, e così via. Sempre considerando la stagione, le temperature, etc. Se del caso annotare quello che hai fatto e ti servirà l'anno successivo. Nell'arco di un anno ti fai il quadro della situazione e capisci molte cose. Dopo questa bella sparata, mi sembra che le tue condizioni siano ottime (non ci dici bene l'illuminazione), ma credo che eccedi con le fertilizzazioni. Se la pianta non cresce, fertilizzare anche a 0,5 gr con il 19-19-19 tre volte su quattro è inutile. Non è dannoso, probabilmente, perché innaffi per immersione, ma insomma non ottieni niente. Per quanto riguarda le foglie gialle, quando una pianta sana decide che una foglia non gli serve, la lascia ingiallire e in 7-10 gg ingiallisce e si stacca. Questo è l'unico fenomeno rapido nelle Phal e altre orchidee. Io lo leggo così: c'è stato qualche cambiamento (più caldo o luce, ad es.), la pianta ha pensato che può crescere e dato che le poche radici non sono sufficienti, se ne disfa a favore delle nuove. Quindi è un buon segno, la pianta cresce.
Quindi la situazione non è negativa, anzi, considerando che hanno subìto dei maltrattamenti nel passato. Per quanto riguarda il Phosetyl è un ottimo prodotto preventivo contro Pythium e Phytophtora e fare trattamenti per immersione (meglio) o fogliari ogni mese è una soluzione possibile. Ma come al solito c'è l'altro lato della medaglia: i funghi attaccano le piante quando sono esse sono deboli e in presenza di forte umidità nel substrato. E' un po' come prendere sempre la novalgina perché ti fanno male i denti: non è meglio controllare se c'è qualche carie? Insomma, fare continuamente interventi preventivi nasconderebbe errori di coltivazione. Nel caso limite diventa obbligatorio l'applicazione continua del Phosetyl perché se interrompi le radici marciscono.
Spero di aver reso il concetto, mio personale. Ho Previcur e Aliette in casa, ma resisto all'idea di utilizzarli. Anche perché ho letto che solo dopo aver ammazzato almeno 100 orchidee sarò considerato dai big un coltivatore esperto. Non ho raggiunto nemmeno quota 10!! Non ce la farò mai... (Scherzo, ovviamente).
Ciao
Carlo
_________________ Provando e riprovando - Motto dell'Accademia del Cimento - Firenze 1657
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piera
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Inviato: 9 ago 2011, 15:24 |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao, continuo, visto che mi sto riposando e rilassando orsobruno ha scritto: In merito ai rinvasi, li ho fatti in primavera a tutte le mie piante, tranne l'ultima arrivata, che in questo thread stiamo battezzando la terza Non credo che in così pochi mesi si siano accumulati così tanti sali da richiedere un ulteriore rinvaso o da compromettere in qualche modo le radici (anche se sinceramente la manovra di rinvaso non mi spaventa per niente, ogni volta che l'ho fatto le mie piante, non solo orchidee, ne hanno sempre e solo giovato, a parte il disastro di cui dicevo nel post precedente). Riassumendo, è solo che non mi sembra il caso. Mi faresti gentilmente sapere se sei d'accordo o meno? grazie Dipende! In linea generale sono daccordo con te: sono pochi i mesi trascorsi e sarebbe impossibile trovare il substrato quasi saturo di sali, ma lo puoi sapere osservandolo se presenta patina bianca sulla superficie e soprattutto nel vaso quando il substrato fosse asciutto. Tuttavia bisogna considerare, (a mio modestissimo parere) - che tipo di sfagno hai utilizzato. Esiste sfagno che anche solo dopo poche innaffiature sarebbe da sostituire. Lo si capisce perchè diventa nero/grigiastro. - se il bark utilizzato assorbe troppo da subito, nonostante sia nuovo e non deteriorato. Questo a mio parere puramente personale: ne esistono diversi tipi. - se il fertilizzante utilizzato viene assorbito dalla pianta oppure no rimandendo tutto, o in gran parte, nel substrato e via via accumulandosi. - il lavaggio mensile del substrato, se viene effettuato con parecchia acqua e *da sopra il vaso* o se invece lo si fa come se fosse una normale innaffiatura che non serve a nulla. - se vogliamo essere pignoli assai assai, non credo si possa considerare la conduciblità dell'acqua alta, visto che dici di usare quella da osmosi inversa o piovana, per tutte le altre acque andrebbe controllata con il conduttivetro, se non riportata in etichetta, come partenza base. Successivamente aggiungere il fertilizzante ed effettuare nuovamente la misurazione onde sapere il totale. Osservando le piante, invece, - sono ferme nonostante la stagione e la nostra coltivazione con i parametri che la pianta stessa richiede. - le radici attraverso il vaso ad *occhio* si vedono che non sono "vispe" Scusami ma non saprei che termine usare. - l'apice delle radici si secca e successivamente riparte, o parte della radice stessa. Personalmente all'interno del vaso ho visto tratti/pezzi, anche piccoli, di colore quasi nero. Quando ciò accade tengo d'occhio e se dovessero aumentare non ci penso due volte a rinvasare la pianta con tutta la pulizia che ne consegue senza eseguire nessun trattamento con fitofarmaci. e per ultimo, bada bene, NON per importanza, anzi! potresti trovare molto utile leggere il Grande Giulio . Mi sembra di averti detto tutto quanto mi ricordo Non mi ringraziare! ti prego, per me è un piacere trasmettere quel pochissimo che so unito alla mia personale esperienza Se avessi altro...
_________________ ciaociao piera
Ultima modifica di piera il 9 ago 2011, 22:03, modificato 1 volta in totale.
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orsobruno
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Inviato: 9 ago 2011, 21:18 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 22 mag 2011, 10:35 Messaggi: 268 Località: Era Zurigo, ora Pistoia
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Salve, grazie per le risposte! (Piera ti prego rassegnati, ringrazierò sempre forse per un eccesso di... buona educazione? O passate esperienze?? Ma anche te hai notato che non è per niente scontato trovare persone aperte e pronte a spendersi in confronti/discussioni, anche considerando il tempo che ci vuole) piera ha scritto: La cosa che sta succedendo alla tua pianta non ti deve lasciare di stucco, ma è una cosa positiva! Ecco, io non l'avrei mai immaginato che l'ingiallimento potesse essere un buon segno. E ovviamente mi fa molto piacere sentire questa bella novità . Farò come suggerito, lascerò che le foglie vecchie si incartapecoriscano (incartapecorire... oddio, certe volte non so neanche io come mi vengano certe parole, l'italiano è così bello e ricco ) senza toccarle e terrò il vaso mai troppo asciutto. Per le considerazioni in merito all'opportunità di rinvaso, tutto chiaro, grazie. Le 3 piante di cui ho parlato qui, ovviamente avranno substrato nuovo. Per le altre mi riservo di osservare più attentamente la superficie del bark quando sarà asciutto. L'unico aspetto per cui mi sento di fare una battuta è.... mi rifiuto di mettermi a misurare la conducibilità per poche piante coltivate in casa. Magari se un giorno mai diventassero centinaia... Dall'osservazione delle piante, posso dire che sono tutte in fase vegetativa sia fogliare che radicale tranne questa, che è in altre faccende affaccendata Scusate l'OT, è che mi piace tanto la mia fioritura e mi tentava piera ha scritto: all'interno del vaso ho visto tratti/pezzi, anche piccoli, di colore quasi nero Questa cosa che racconti mi risulta normale, cioè tutte le volte che ho rinvasato una phal c'era qualcosina di questo genere, e ho sempre solo pulito e non ho mai trattato con farmaci. Mentre quello che ho trovato stavolta aveva un aspetto un po' diverso. Mi spiace ma ieri mattina appena ho visto mi è venuto istintivo tagliare subito e buttare, non ho foto da mostrare. Era nero nero e mi dava la sensazione come gonfio. In conclusione, questa volta mi sento orientata al trattamento chimico con Aliette. Data l'esperienza di Piera, che non posso credere sia imbra ( ), opterei per spruzzare le foglie dopo aver rinvasato le piante. Dico una cavolata? Mi rendo conto che il trattamento è opinabile, e non è assolutamente mia intenzione farla diventare un'abitudine. cscarfo ha scritto: fare continuamente interventi preventivi nasconderebbe errori di coltivazione Sono perfettamente d'accordo. Infatti io e Piera siamo qui a spaccare il capello in 4 su ogni dettaglio per aiutarmi a capire come coltivare al meglio. D'altra parte, io me ne infischio di come mi considerano i big e non ci tengo per niente ad ammazzare le mie orchidee Comunque, è mia personale opinione che alla fine della fiera l'unica verità inconfutabile sulle orchidee sia quella qui riportata nooooo Piera mi hai bruciato sul tempo!!! Ciaociao, Laura
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piera
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Inviato: 9 ago 2011, 22:39 |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao, @ Laura orsobruno ha scritto: ............. (Piera ti prego rassegnati, ringrazierò sempre forse per un eccesso di... buona educazione? O passate esperienze?? Ma anche te hai notato che non è per niente scontato trovare persone aperte e pronte a spendersi in confronti/discussioni, anche considerando il tempo che ci vuole) Okappa mi rassegno a sentire i ringraziamenti, che comunque fanno sempre piacere, ma sappi che poi divento rossa come un peperone!! Per i confronti/discussione sono daccordo con te, ma soprattutto sono quasi introvabili le persone che si mettono sullo stesso piano onde recitare la Divina Commedia Scusa, torno seria, forse! Cita: anche se sinceramente la manovra di rinvaso non mi spaventa per niente, ogni volta che l'ho fatto le mie piante, non solo orchidee, ne hanno sempre e solo giovato Per prima cosa ti devo ringraziare per questa conferma che mi hai dato e che mi sono scordata nel messaggio precedente. Cita: Ecco, io non l'avrei mai immaginato che l'ingiallimento potesse essere un buon segno. Nel tuo caso specifico si, eccome! Per altri casi. Tieni presente che nelle orchidee, le foglie vecchie, gli pseudo vecchi, i fusti vecchi, una volta maturi passano i nutrienti alla nuova vegetazione e nel mentre piano piano ingialliscono e si incartaperoriscono (mi sa che hai trovato il termine corretto!! grazie infinite!! ) Il discorso del passaggio dei nutrienti lo si capisce benissimo osservando la tua pianta, anche se è un caso a sè. Io lo vedo dalle tue foto, ma tu prendi in mano la pianta e osserva attentamente le foglie gialle, vedrai che verso il fusto sono ancora verdi: non hanno ancora finito il loro lavoro. Ecco perchè ti ho detto di lasciarle cadere da sole. Scusa se mi permetto, non so se hai letto e nel dubbio preferisco dire, l'interessante, a mio modesto parere, topic su Madre Natura.... che ogni qualvolta ci aiuta/stupisce lo segnaliamo nel thread. Cita: L'unico aspetto per cui mi sento di fare una battuta è.... mi rifiuto di mettermi a misurare la conducibilità per poche piante coltivate in casa. Magari se un giorno mai diventassero centinaia... Permettiti pure, anch'io mi sono sempre rifiutata, e mi rifiuto tutt'ora, di comprare acqua per le piante fino a quando mi sono trovata oltre le 30/40 orchidee da rinvasare ogni anno, allora mi sono presa la briga di raccogliere acqua piovana perchè effettivamente avevo problemi se non rinvasavo. Naturalmente mai nessuno mi ha detto che usando l'acqua della fontana bastava rinvasare le piante annualmente, mentre mi era stato suggerito di comprare appunto l'acqua e sostituire il substrato superiore avente la patina bianca. Solo che io leggo tutto quanto *penso mi possa insegnare* e tra le tante letture ho trovato appassionati, anche con tante piante, che usavano a loro dire l'acqua di casa anche con conducibilità elevata ........ la conclusione la lascio fare a te A parte questo, devo però dirti che tramite l'azienda fornitrice di acqua potresti sapere la conducibilità della *tua* acqua: potrebbe sorprenderti e se così fosse eviti di comprare altra acqua per le piante. Era per questa cosa il mio dire. Per le misurazioni personalmente l'ho fatto insieme ad un mio Carissimo AMICO solo questo anno e siamo rimasti sorpresi dei dati riscontrati. No sorpresi no! quasi quasi cascavamo per terra Naturalmente abbiamo imparato altro, abbiamo deciso di continuare come abbiamo sempre fatto e nel frattempo ci siamo divertiti un mondo! L'unica cosa che abbiamo deciso con le piante aventi radici sensibili ai sali di abbassare il dosaggio di fertilizzante attuale ogni volta che innaffiamo. Cita: Dall'osservazione delle piante, posso dire che sono tutte in fase vegetativa sia fogliare che radicale tranne questa, che è in altre faccende affaccendata .................. Scusate l'OT, è che mi piace tanto la mia fioritura e mi tentava Hai fatto bene a rimettere la foto della tua prima fioritura che tra l'altro è da sballo!!! ti rifò pure i complimenti. Se sono tutte in fase vegetativa fai bene a fertilizzare come hai riferito. Cita: ..........Mentre quello che ho trovato stavolta aveva un aspetto un po' diverso. Mi spiace ma ieri mattina appena ho visto mi è venuto istintivo tagliare subito e buttare, non ho foto da mostrare. Era nero nero e mi dava la sensazione come gonfio. Non ti preoccupare per le foto, a mio parere se è marciume, marciume resta: mi fido di quel che dici, tranqui!! Cita: ......... questa volta mi sento orientata al trattamento chimico con Aliette.............opterei per spruzzare le foglie dopo aver rinvasato le piante. Dico una cavolata? Se propriosenti di farlo, fai pure e NON hai detto nessuna cavolata: leggi attentamente il foglio illustrativo o la scatola e capirai da te Cita: D'altra parte, io me ne infischio di come mi considerano i big e non ci tengo per niente ad ammazzare le mie orchidee Ecco perchè ci capiamo al volo! Siamo uguali!! e ci aggiungeri basta imparare! Perfetto! hai ragionissima che l'unica verità l'ha scritta il nostro Grande Giulio!!!! uhmmm..... mi dispiace averti bruciato sul tempo!!! Grande sei, grazie! Se avessi altro...
_________________ ciaociao piera
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cscarfo
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Inviato: 10 ago 2011, 13:35 |
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Iscritto il: 16 set 2010, 23:26 Messaggi: 80 Località: Roma
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Ciao orsobruno, ho riportato questa battuta sui "big" solo per ricordare che l'esperienza te la fai provando e sbagliando. Anche i "big" hanno sbagliato e continuano a sbagliare per poter imparare.
Quando leggo di Aliette, conduttivimetro, etc., che sono mezzi da "big", per la coltura di phalenopsis in casa, mi sento di dirti: ma perché cerchi soluzioni difficili?
Anni fa ho avuto le mie prime Phal per due anni e passa coltivate sul bordo della vasca da bagno, innaffiate sempre e soltanto con acqua del rubinetto di Roma decantata (bella calcarea) e niente concime. Sono cresciute e hanno fiorito!! Non da esposizione, ma insomma.. Mai una malattia, nulla di nulla. Quando ho cominciato a interessarmi di più di orchidee e ho iniziato a leggere di concimi speciali, concentrazioni, lux, conduttivimetri, mi sono veramente impressionato. Mi sono fatto prestare un luxmetro da un amico e ho misurato 300-400 lux. Nei forum gli esperti consigliano 6000-15000, acqua da osmosi inversa, fertilizzanti con Ca e Mg che fanno miracoli. Secondo le indicazioni dei "big" le mie piante non dovevano esistere.
Tengo a mente questa esperienza per ricordarmi, se trovo qualche problema che non capisco, che bisogna prima di tutto cercare soluzioni semplici. Le orchidee, in speciale modo le Phal, campano bene senza tanta, acqua, luce, fertilizzazioni. Mettere tutto al minimo, aspettare con pazienza e osservare la pianta. Ovviamente dipende dalla pianta:se tu avessi delle Disa, Tolumnia, Paranonsochecosa, che non si sa bene come coltivare, quali esigenze abbiano, capirei, ma le Phal sono piante robustissime e vigorose nelle condizioni casalinghe.
Due note: sulla questione dei sali, non ho trovato una prova seria che determini l'effettiva importanza su qualche specie. E' tutto un sentito dire, tabelle che girano redatte da qualche esperto e "i Paph sono più sensibili delle Phal, le Masdevallia più delle Miltoniopsis" e così via. Qualche grosso coltivatore commerciale avrà fatto delle prove, ma tutto lì. Se qualcuno ha trovato qualche sperimentazione seria, sono ben lieto di leggerla. Perciò personalmente uso solo acqua bollita per togliere il calcare. Perché spaccarsi la testa su osmosi inversa, etc. con i problemi di fertilizzazione che comporta proprio non lo capisco Per l'Aliette: ricordati guanti di gomma, mascherina e operare in un locale senza vento, perché è una polvere come lo zucchero a velo.
Ciao
Carlo
_________________ Provando e riprovando - Motto dell'Accademia del Cimento - Firenze 1657
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orsobruno
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Inviato: 10 ago 2011, 21:57 |
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Iscritto il: 22 mag 2011, 10:35 Messaggi: 268 Località: Era Zurigo, ora Pistoia
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Salve, e ri-grazie per le risposte, ogni volta che leggo un vostro messaggio mi rimane la bella sensazione di aver imparato qualcosa. @ Piera i tuoi complimenti mi fanno diventare rossa, mica me li merito cerco solo di fare quel poco che mi riesce quando mi è possibile. Grazie per la segnalazione del topic Madre Natura, poi me lo leggerò con calma. @ cscarfo Sono d'accordo sul tuo discorso sull'esperienza diretta, che secondo me rimane la più grande maestra. Ciò non di meno, siamo su un forum per discutere, e così come vale la tua battuta, spero valga anche la mia. Su questo cscarfo ha scritto: Quando leggo di Aliette, conduttivimetro, etc., che sono mezzi da "big" rimango un po' perplessa perchè, se è vero come è vero che il trattamento con l'Aliette in questo mio caso è discutibile, spero tu non me ne voglia se alla fine mi sento libera di decidere di usarlo. Dato che è un prodotto di libera vendita e fin'ora nessuno m'ha detto che è sconsigliato. Fra l'altro io l'ho comprato al supermercato e non capisco perchè debba essere considerato un mezzo da big come dici te. Per me, è un mezzo per tutti quelli che hanno la fortuna di poterselo comprare, siano big, small or medium. Sulla confezione poi leggo che è indicato anche per lattuga, cucurbitacee, fragole con tempi d'attesa dai 3 giorni (zucchine) alle 4 settimane (fragole), che voglio sperare siano indipendenti dalla taglia del coltivatore o dalla dimensione dell'orto....... è una battuta!!! cscarfo ha scritto: ma perché cerchi soluzioni difficili? Secondo la mia sensibilità e capacità , non lo faccio. Difficoltà e facilità sono concetti molto soggettivi. Per esempio, a me risulta molto più agevole attaccare l'impiantino ad osmosi inversa, che ho per altri usi e così ne giovano anche le orchidee spero, piuttosto che mettere a bollire le pentole d'acqua. Spero non ti dispiaccia. cscarfo ha scritto: Per l'Aliette: ricordati guanti di gomma, mascherina e operare in un locale senza vento, perché è una polvere come lo zucchero a velo. Grazie per il suggerimento, la prudenza non è mai troppa. Saluti, Laura
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cscarfo
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Inviato: 11 ago 2011, 3:16 |
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Iscritto il: 16 set 2010, 23:26 Messaggi: 80 Località: Roma
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Laura, tu sei libera di fare ciò che vuoi, come lo è ognuno di noi. Non ho nemmeno scritto di non usarlo. Scusa se propugno le mie idee con decisione, ma ho conoscenza professionale dell'argomento fitofarmaci e penso che sia bene prendere le proprie decisioni liberamente ma pienamente informati di cosa si va a fare. Purtroppo le etichette non danno informazione completa sul funzionamento e gli effetti di questi prodotti. Dato che ci sono poche e scarne istruzioni si pensa che il fiitofarmaco sia una polverina che si miscela con acqua, si applica ed è tutto finito. Ho letto cose assurde su vari forum, completamente senza senso.
Ad es. l'Aliette, che è un caso particolarissimo. E' usato da trent'anni, ma non si sa come agisca, perché è quasi inefficace contro micelio e spore fuori della pianta. Perciò è stato impossibile scoprire in laboratorio come agisca biochimicamente sul fungo. Si ipotizza che stimoli le difese interne della pianta. Di certo entra nella pianta (sistemico) e si distribuisce nei tessuti sia in direzione apicale che basale (unico fitofarmaco che si distribuisce verso il basso). Perciò può essere applicato anche sulle foglie e difende le radici. Però l'efficacia è marginalmente migliore se si applica al terreno. E' attivo contro Pythium e Phytophtora, Armillaria, alcune batteriosi, etc. E' un preventivo/curativo con qualche attività eradicante. Sono noti vari casi di resistenza in vari funghi.
Beh, qualcuno consigliava di applicarlo in polvere sui vasi per eliminare le muffe!!!! Che vuoi fare.
Comunque, è sconsigliata l'applicazione con o dopo il rame, può essere fitotossico su alcune specie (ad es. azalee), non va applicato a piante stressate da mancanza d'acqua (su alcune specie).
Non è tossico per l'uomo, ma può dare origine a dermatiti e non deve essere inalato. Non è tossico per gli insetti, ma lo è per la fauna ittica. Per questo deve essere smaltito come prodotto tossico.
Quanto all'Aliette e i "big", intendevo questo: chi ha serre con centinaia di piante rare che non può seguire individualmente, oppure esemplari di grande valore, oppure 100.000 piante da vendere, fa bene a prendere delle precauzioni. Chi ha 5-10-20 piante può controllarle assiduamente, come fai tu, e tanti altri e prendere contromisure individuali, ragionarci sopra, imparare, etc. e tutto questo fa parte del piacere del nostro hobby. Anch'io anni fa comprai l'Aliette e altri prodotti non ricordo più per cosa. Dovevo applicarlo ogni mese: al quarto mese mi sono ritrovato con il misurino in mano a mescolare stando attento a misurare, a non inalare, a non toccare l'acqua, etc. Mi sono detto che non faceva per me, non era il giardinaggio che mi piace. Da allora le bustine stanno lì da anni, perché devo smaltirle come rifiuti speciali. Dopo la spesa anche la perdita di tempo.
Quanto alle soluzioni difficili, mi riferivo al fatto che aggiungi una variabile alle tante altre della coltivazione. Se la malattia scompare, è stato l'Aliette o le migliori condizioni? Se si ripresenta (facendo gli scongiuri), è l'Aliette che non vale niente, è la bustina vecchia, è errata la concentrazione o sono passati 35 giorni dalla precedente applicazione invece di 30 come prescritto? L'Aliette, come tutti i fitofarmaci, non è una bacchetta magica.
Beh, penso di aver instillato un bel po' di dubbi, spero tu non me ne voglia. Ma solo al fine di fare una scelta ragionata, non per dirti cosa fare.
Ciao
Carlo
_________________ Provando e riprovando - Motto dell'Accademia del Cimento - Firenze 1657
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piera
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Inviato: 11 ago 2011, 19:49 |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao, @ Cscarfo, intervengo come moderatrice, solo per farti notare che hai scritto 3 messaggi e ti sei contraddetto almeno due 2 volte! e non è nemmeno la prima volta.... Se solo io volessi ricercare un altro tuo messaggio arriveresti a 3 contraddizioni in pochissimi giorni sul "Fosetill alluminio"! Mi permetto, scusa, avvertire che scrivere messaggi che non portano a nulla su *questo forum* non si vince nulla!! Sorvolo sul resto che hai scritto: ci sarebbe da scrivere troppo! Se non fossi daccordo su ciò che ho scritto inviami MP per favore e grazie.@ Laura, orsobruno ha scritto: .............In conclusione, questa volta mi sento orientata al trattamento chimico con Aliette..... consiglio spassionato al massimo! Se ti "senti" di fare questo trattamento, fai pure: molte volte, anzi nella quasi totalità , le sensazioni personali *percepite*, quel che dice il cuore, la ragione ed il buon senso riferite alle piante, ma nella vita anche ad altre cose, è la strada migliore indipendentemente da tutto!
_________________ ciaociao piera
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