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 Oggetto del messaggio: Re: Fertilizzanti
MessaggioInviato: 7 giu 2011, 13:29 
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Iscritto il: 9 giu 2007, 15:00
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Località: Napoli
A me pare che questo discorso della concimazione fogliare, sia una finezza, e mi spiego meglio così che ci si possa capire a 360 gradi.
Posso capire che quando si hanno delle piante che sono coltivate al top, si cerchino in tutti i modi di far dare loro il meglio, vivono in un ambiente perfetto, hanno radici perfette, il nostro programma di concimazioni radicale è perfetto, illuminazione quella giusta, ne più ne meno, e allora che ci rimane da fare? sfruttiamo anche altro per ottenere il massimo dalla nostra pianta, e gli diamo anche la concimazione fogliare.
A me pare da molti post che leggo, e dalle piante (quelle mie e quelle altrui) che nel 99,9% dei casi siamo di fronte a delle piante che vivono, alcune sopravvivono, alcune se la passano meglio alcune peggio, ora stare li a guardare il pelo nell'uovo sperando che la concimazione fogliare faccia miracoli, insomma mi sembra un paradosso!
Non sarebbe meglio concentrarsi e sforzarsi di dare alla pianta le giuste condizioni ambientali, la giusta luce, la giusta concimazione, piuttosto che stare li a ravanare finezze di questo genere?
Poi se pensate che per tutto il resto sopra descritto già state dando il top per le vostre piante, allora quanto da me affermato è una fesseria, ma a giudicare da quello che vedo in giro non mi pare. :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: Fertilizzanti
MessaggioInviato: 7 giu 2011, 13:49 
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Ciao,

@ Roby, il tuo discorso non fa una piega e sai bene che la penso esattamente come te.

Chiedo scusa, ma non avendo visto la risposta di Roby, ho modificato il mio messaggio parecchie volte. :oops:

:D

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ciaociao
piera


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 Oggetto del messaggio: Re: Fertilizzanti
MessaggioInviato: 7 giu 2011, 14:06 
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ha ragioni ma l'idea m'è venuta in mente perchè se dalle radici i nutrimenti vengono prelevati in maggior quantità è anche vero che prima di arrivare alle cellule ce ne mettono di tempo (ditemelo voi non lo so) se si procede per via fogliare i nutrienti come dice piera vengono assorbiti nel giro di qualche ora dagli stomi anche se in piccole quantità. il fatto sta, e questa è una mia supposizione ditemi se erro, che dagli sstomi i nutrienti entrano subito a far parte delle cellule epossono essre sfruttati dalla pianta al quale in un secondo momento arrivano quelli dalle radici. ovvio che poi se non si fanno è uaguale e che se i parametri sono ad hoc non importa ma mi piace sperimentare e vedere come andranno le cose e soprattuto io le sperimento su piante sanissime e su questo vi do la mia parola anche perchè come ho già detto ad una pianta messa male non servirebbea niente.

ciao

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 Oggetto del messaggio: Re: Fertilizzanti
MessaggioInviato: 7 giu 2011, 14:46 
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Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
Ciao,

mi sa che non mi sono spiegata bene, arrivano prima dalle radici ed in grande quantità che dagli stomi.
Per il resto buona sperimentazione.

:D

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ciaociao
piera


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 Oggetto del messaggio: Re: Fertilizzanti
MessaggioInviato: 7 giu 2011, 14:51 
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okappa comunque precisando la sperimentazione non centrava affatto con le concimazioni fogliari la mia era la spreimentazione all'azzoto fosforo ( sono pazzo direte voi) è leggendo l'etichetta dell 6-20 che mi sono messo a fare le concimazioni fogliare.

ritornando sul calcio ripongo la solita domanda dove reperisco il nitrato di calcio?
quando lo somministro la pianta riceve anche azzoto nitrico? graaazieee

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 Oggetto del messaggio: Re: Fertilizzanti
MessaggioInviato: 7 giu 2011, 15:14 
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certo è un composto azotato

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 Oggetto del messaggio: Re: Fertilizzanti
MessaggioInviato: 7 giu 2011, 15:51 
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grazie roby :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Fertilizzanti
MessaggioInviato: 7 giu 2011, 16:34 
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Località: Venezia
roby ha scritto:
A me pare che questo discorso della concimazione fogliare, sia una finezza, e mi spiego meglio così che ci si possa capire a 360 gradi.
Posso capire che quando si hanno delle piante che sono coltivate al top, si cerchino in tutti i modi di far dare loro il meglio, vivono in un ambiente perfetto, hanno radici perfette, il nostro programma di concimazioni radicale è perfetto, illuminazione quella giusta, ne più ne meno, e allora che ci rimane da fare? sfruttiamo anche altro per ottenere il massimo dalla nostra pianta, e gli diamo anche la concimazione fogliare.
A me pare da molti post che leggo, e dalle piante (quelle mie e quelle altrui) che nel 99,9% dei casi siamo di fronte a delle piante che vivono, alcune sopravvivono, alcune se la passano meglio alcune peggio, ora stare li a guardare il pelo nell'uovo sperando che la concimazione fogliare faccia miracoli, insomma mi sembra un paradosso!
Non sarebbe meglio concentrarsi e sforzarsi di dare alla pianta le giuste condizioni ambientali, la giusta luce, la giusta concimazione, piuttosto che stare li a ravanare finezze di questo genere?
Poi se pensate che per tutto il resto sopra descritto già state dando il top per le vostre piante, allora quanto da me affermato è una fesseria, ma a giudicare da quello che vedo in giro non mi pare. :mrgreen:


Ciao, concordo pienamente con te, ho letto tutto il thread ci sono un sacco di informazioni, alcuni parziali altre un po' confusionarie, spesso capita che si passa da far fiorire una semplice phal ad usare conchiglie sminuzzate di ostrica nei composti avendo magari 1 mese di esperienza nella coltivazione delle orchidee, ma tutto questo fa parte anche dell'entusiamo nell'ottenere un fiore, nel clompesso mi sento solo di aggiungere un paio di cose la concimazione è importante nelle coltivazione delle piante, ma non essenziale e soprattutto deve tener conto della qualità dell'acqua, del sistema di allevamento, delle condizione climatiche e in primis dello stato di salute delle piante.
Personalmente la mia esperienza è legata per scelta solo ed esclusivamente ai paphiopedilum, dove in questo caso vista la lentezza della crescita dell'apparato radicale e bene andarci molto piano, leggo spesso che molti fanno un uso improprio del concime, utilizzano concimi sbaglati con titoli inutili con 20 parti di azoto di cui 10 di ureico e già hanno preventivato che tra un mese devono rinvasare...
Per tanto mi sento di solo di consigliare per la salute delle piante, per l'ambiente e anche per il portafoglio di usare i concimi in modo adeguato tenendo presente che il bark accumula elevate concentrazioni di sale gran parte dovute ad eccessi di concimazione e che rimanere senza radici per eccesso di sali è fin troppo semplice specialmente se si bagna molto poco.

La concimazione fogliare è un ottima soluzione per le piante con apparati radicali in crisi.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fertilizzanti
MessaggioInviato: 7 giu 2011, 17:19 
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Località: barberino di mugello(fi)
hai ragione anche tu neno :wink:

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Ultima modifica di dany il 7 giu 2011, 20:05, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fertilizzanti
MessaggioInviato: 7 giu 2011, 18:05 
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Ciao,

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@ Dany! :fionda:
dany ha scritto:
..............

neno74 ha scritto:
La concimazione fogliare è un ottima soluzione per le piante con apparati radicali in crisi.


permetti solo questa cosa.
la tua affermazione è falsa per quanto ho appreso la concimazione fogliare è tnto inutile quanto l'apparato radicale è poco sano .



NON ti è assolutamente permesso di dire che qualcuno dice cose "false"!!!

Intervengo come moderatrice riferendomi alla tua affermazione messa da me in grassetto e sottolineata senza voler entrare nel merito delle questione.
Questa volta mi dispiace hai superato i limiti, pertanto segnalo al Grande Capo il tuo modo di comportarti, seppur ripreso un miliardo di volte pensi sempre di sapere tutto tu!
eppure hai appena iniziato a coltivare piante e hai solo 15 anni!!!
un pochino di umiltà, molta buona educazione e tutto quanto ad essa attinente, non guasterebbe, anzi!

Vista la tua giovanissima età, la NON conoscenza profonda delle piante e di tutto quanto sta loro attorno, l'assenza di esperienza personale, dovresti nella maggior parte dei casi CHIEDERE, poichè le varianti nella coltivazione sono davvero infinte prima di trarre le TUE conclusioni e di venire a raccontarcele!
Come già ti ho detto metti in seria difficoltà chi ti ascolta poichè essendo anche loro alle prime armi con le piante, non sanno se la racconti giusta o meno!!
Personalmente sono stanchissima ed amareggiata di doverti sempre correggere poichè la cosa non mi garba affatto.
Come ti ho detto una infinità di volte bisognerebbe essere in grado di *stare ad ascoltare* IMPARANDO, confrontarsi e nulla più, aspettando che la tua esperienza TI insegni e che le tue conoscenze siano maggiori e concrete = tra qualche anno!...che non sono due o tre.....


.

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ciaociao
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 Oggetto del messaggio: Re: Fertilizzanti
MessaggioInviato: 7 giu 2011, 23:33 
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@ dany

Non ti preoccupare, non ti rispondo per l'affermazione che Piera ha giustamente sottolineato per farti capire lo spirito e l'educazione che va tenuta nei forum, l'unico consiglio che mi sento di darti è di rileggere questo articolo che hai citato
http://www.orchids.it/2011/04/27/fertilizzazione-delle-orchidee/
perchè è un buon articolo, perchè Guido ha più di 20 anni di esperienza nella coltivazione di orchidee e in questo momento detiene una delle maggiori collezioni amatoriali europee, ma soprattutto perchè quando si riporatano parte di testi altrui è meglio fare copia incolla citando la fonte piuttosto che tentare di trascrivere informazioni in modo sbagliato.

Nulla di personale..

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 Oggetto del messaggio: Re: Fertilizzanti
MessaggioInviato: 9 giu 2011, 0:22 
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Iscritto il: 16 set 2010, 23:26
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Scusate se mi intrometto in questa discussione, che ha il merito di affrontare un tema generale, quello della fertilizzazione delle orchidee, che spesso è affrontato riguardo a una singola pianta di una certa specie, che ha dei problemi, etc., e si perde di vista il quadro generale. La fertilizzazione, ovvero la nutrizione vegetale, è studiata da 150 anni e di studi ce ne sono una caterva, non sulle orchidee certo, ma alcuni principi valgono sempre.
Riassumo in pochi punti per non annoiare:

1 Le orchidee naturali (non ibridi) sono piante a crescita lenta, non sono tutte uguali, ma in generale è così. Confrontate la crescita di una orchidea e una pianta di grano con la stessa superficie fogliare a maturità. Non parliamo del granturco che in otto mesi può produrre tra granella, fusto, foglie e radici 700 gr di sostanza secca. Queste sono piante che hanno un potenziale genetico di crescita molto maggiore.
Perché le orchidee crescono molto meno? (Vi piacerebbe che le orchidee crescessero come il granoturco, eh!) Nel loro ambiente naturale gli elementi nutritivi sono scarsi. Basta provare a immaginare quale può essere la concentrazione di N, P, K nell'acqua piovana che scorre su un tronco. Qualcosa proverrà dal disfacimento della corteccia, dal guano, da polveri nell'aria, ma la pianta dovrà combattere con funghi, licheni, batteri per accaparrarsi questi elementi e altri.
La pianta adattata a scarsezza di elementi nutritivi (bassa concentrazione nell'acqua che riceve) è geneticamente incapace di accelerare la propria crescita anche mettendole a disposizione abbondanza di elelemeti nutritivi. Se nel suo ambiente la concentrazione di un elemento è di 0,001 gr/l, a 0,002 crescerà del 20% in più, a 0,003 del 25%, a 0,004 del 27%, a 0,005 del 28%, a 0,01 del 30%, a 0,02 del 30% e così via finché avremo capito che è inutile insistere.

2 Tutto questo vale se abbiamo assicurato condizioni ottimali (luce, acqua, umidità) alla pianta. Se non è così (e nelle nostre case e a volte nelle serre, non è così) la fertilizzazione passa decisamente in secondo piano. Che se ne fa di tanto azoto una pianta che ha poca luce? Spreca energia: non dimentichiamo che l'assorbimento dei nutrienti è un processo attivo.
La pianta impiega energia biochimica per estrarre dall'acqua gli elementi che le servono, che si trovano a concentrazioni molto inferiori rispetto alla concentrazione dei liquidi cellulari. Si tratta inoltre di un processo selettivo (la pianta sceglie, non assimila qualsiasi cosa), il che implica processi biochimici molto complessi e dispendiosi di energia.
Per questo motivo una pianta che non sta bene per le condizioni ambientali, assorbirà poco o niente e possiamo scervellarci a trovare la ricetta miracolosa di fertilizzazione senza venirne a capo. Sono certo che le quantità che diamo alle nostre orchidee è in generale molto superiore ai loro fabbisogni. E' probabile che le specie con pseudobulbi immagazzinino anche elementi nutrienti per i periodi di scarsità.

3 Un discorso un po' diverso va fatto per gli ibridi di orchidea (sopra ho parlato delle specie botaniche). Gli ibridi vengono selezionati non solo per il fiore ma anche per la velocità di accrescimento (questione che interessa molto ai vivaisti). Ho letto che sono state selezionate varietà di Phal che in due anni vanno a fiore. Vigoria = forte assorbimento di elementi nutritivi e quindi maggiore concentrazione. A mio parere qualche volta, specie nei momenti di crescita vigorosa, per gli ibridi una maggiore fertilizzazione o il bilanciamento può dare risultati tangibili anche nelle nostre condizioni non ottimali.

Per quanto riguarda la concimazione fogliare, questa viene utilizzata in agricoltura (= piante con forte vigoria) in pochi casi ben specifici: per somministrare microelementi che le radici non riescono ad assorbire perché "bloccati" nel terreno (e che sarebbe inutile somministrare al terreno per questo motivo) o per aiutare la pianta in momenti di altissimi consumi di un elemento (fioritura, allegagione) magari dopo una forte pioggia che ha dilavato il terreno, etc.
Queste sono condizioni limite che mai troveremo nelle nostre orchidee, quindi proprio non vedo a cosa possa servire.

Dal punto di vista pratico, io concimo le piante su substrato a metà concentrazione raccomandata sempre in primavera-estate, piena concentrazione una due volte in primavera e metà concentrazione ogni due o tre innaffiature in autunno inverno salvo casi particolari, ma sono certo di eccedere, con sommo gaudio dei funghi che ne approfittano per decomporre il substrato. Questo è un punto non secondario da tenere in conto, a mio parere, prima di decidere di aumentare le fertilizzazioni.
Alle piante su zattera do 8 gocce di fertilizzante liquido due volte su tre in primavera-estate, meno in autunno-inverno. Qualcuno chiederà: perché non 6 o 10 o 12 gocce? Non lo so e spero di non innescare una accanita discussione. Le piante stanno bene, crescono e fioriscono pure e non ho il tempo di fare una sperimentazione seria (almeno 10 piante per specie per ogni concentrazione e per almeno un anno) per giungere a una decisione basata su prove serie. Lo stesso vale per le piante su substrato.
Prove serie possono farle i vivaisti, che hanno 100, 1000 o 10.000 piante identiche nelle stesse esatte condizioni di substrato, ambientali, stadio di crescita. Ma le loro indicazioni (ammesso che veramente ci svelino i loro segreti) spesso non sono utilizzabili da noi hobbisti perché non possiamo fornire le stesse condizioni alle nostre piante.

Concludo ricordando che si tratta di considerazioni generali. Ma il fatto che i coltivatori più esperti convengono che la fertilizzazione non è il principale fattore di successo mi conforta nel ritenere che in generale eccediamo nel fertilizzare. Poi ci saranno milioni di casi particolari, tanti quante sono le orchidee coltivate da noi hobbisti, ma di questo dobbiamo farcene una ragione....

Ciao

Carlo

@dany Fai benissimo a sperimentare, porti dei dubbi e cercare quel qualcosa in più, così si impara tanto. Ma finché non sei certo perché hai delle prove, il condizionale è d'obbligo. Inizia le frasi con "Penso che..", "Sto provando a ..", "Questo potrebbe...", "Ho letto che.." e tutto diventa più chiaro.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fertilizzanti
MessaggioInviato: 9 giu 2011, 9:57 
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Ciao, concordo con te, la sperimentazione è una buona idea solo che bisogna distinguere bene alcune cose, a mio modesto parere non è pensabile e conveniente a livello hobbistico imitare la coltivazione industriale a meno che non si vada ad investire su sistemi e strutture particolari ad alto costo.
L'ibridazione è una scelta in gran parte economica atta ad ottenere il massimo risultato in un minor tempo possibile il tutto traducibile in ricavo economico, logicamente solo pensare di scaldare una serra a dicembre una settimana in più del previsto grava molto sul costo di produzione della pianta.
Detto questo mi sembra doveroso dire che gli scopi tra i produttori di orchidee e i coltivatori a livello hobbistico sono diversi, spesso è meglio avere un fiore in meno e le piante in salute invece di forzare le piante perchè gli errori si ripercuotono a lungo termine.
Posto un link di un piano di coltivazione industriale della phal, non ditemi che a livello casalingo riuscite ad attuarlo niormalmente naturalmente senza investirci somme folli....
http://www.anthura.nl/uploads/downloads/manuals/it/Manual%20Phalaenopsis%20ITA.pdf

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 Oggetto del messaggio: Re: Fertilizzanti
MessaggioInviato: 9 giu 2011, 10:14 
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Condivido quanto esposto da cscarfo

mi ero ripromesso di mostrarvi le radici di alcune piante, per le quali la concimazione non può certo essere considerata spinta, sono concimate a 0,5 g/l da sempre e da più di 1 anno ricevono un concime a bassissimo contenuto di fosforo 3% (quindi ad ogni concimazione ricevono appena 15mg/l di fosforo).
Dopo l'intervento di cscarfo credo che possa essere utile che le mostri
Il fosforo tra le altre cose dovrebbe stimolare e favorire la crescitaa delle radici, certo queste immagini non possono rappresentare una verità assoluta, ma di certo non si può dire che abbiano una crescita stentata, ma credo che abbiano trovato le giuste condizioni per potersi sviluppare in abbondanza, anche senza grandi apporti di fosforo.

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mi limito solo a queste ma potrei mostrarvene ancora molte.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fertilizzanti
MessaggioInviato: 9 giu 2011, 12:33 
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Guarda che roba!
Aggiungo un caso estremo del quale sono stato protagonista. Anni fa, quando ancora non ero un appassionato, mi diedero due phal di varietà diverse. Non sapendo nulla le misi in bagno dove c'era posto. Per due anni ho solo innaffiato con acqua del rubinetto decantata per una notte due volte a settimana in estate, una volta a settimana il resto dell'anno. Acqua calcarea dell'acquedotto di Roma. Per due anni non ho mai fertilizzato. Eppure le due piante, una più, l'altra meno, sono cresciute e hanno sempre fiorito. Certo non erano fioriture da esposizione.
Aggiungo, e vado OT, che l'anno scorso mi sono fatto prestare un luxometro e ho misurato la luce dove stavano le phal: 300-400 lux, quando le raccomandazioni che si trovano un po' dappertutto partono dai 6000 lux fino ai 15.000.
Mi sono reso conto che le orchidee hanno requisiti minimi e massimi, e generalmente vengono riportati solo quelli massimi. L'importante è trovare l'equilibrio: tanta luce=tanta umidità=tanta acqua=tanto fertilizzante (e substrato perfetto). Luce media=media umidità=acqua media, e così via. Per cercare l'equilibrio ci vuole tempo e pazienza, partendo da livelli bassi per non fare errori fatali.
In questo link questo viene ben spiegato http://www.how-to-grow-orchid.com/grow-orchid-indoors.htm

Ciao

Carlo

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