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MessaggioInviato: 11 mag 2011, 22:40 
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Iscritto il: 29 gen 2011, 20:21
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Località: Milano
Ciao a tutti,
premetto che ho cercato un po' nel forum relativamente al raffreddamento dell' orchidario ma non ho trovato nessuno che ha utilizzato il sistema che ho in mente da un po', probabilmente per motivi che mi sfuggono, ma vorrei il vostro parere, che comunque più cervelli pensano meglio di uno (pure un po' fuso come è ora il mio :D ).

Ho notato che il consiglio principale è quello di utilizzare un impianto mini-fog , seguito dal replicare i sistemi a pannelli adiabatici delle serre. Il primo sistema però non permette abbattimenti di temperatura elevati (spiego più avanti cosa intendo :) ) e il secondo è costoso e poco pratico per, se non ho capito male, la dimensione dei pannelli che, giustamente, sono pensati per le serre che come superfici non hanno problemi.

Veniamo alla "necessità" o meglio all' obbiettivo che mi sarei prefissato, quello di mantenere una temperatura come segue :

Inverno : min. 10°c - max. 15°c ±2°c
Estate : min. 18°c - max. 24°c ±2°c

Chiaramente, direte voi, se abitassi in qualche località di montagna non avrei problemi :D e avete assolutamente ragione, solo che abito a Milano, dove d' inverno fuori è troppo freddo e in casa non ho stanze senza riscaldamento e d' estate fa molto più caldo della temperatura che vorrei ottenere. Diciamo che indicativamente le temperature ambiente sarebbero le seguenti :

Inverno : min. 15°c - max. 18°c ±2°c
Estate : min. 24°c - max. 28°c ±2°c (ma qui la tolleranza potrebbe essere molto più ampia, solo che dura qualche giorno al massimo, quindi poco indicativa, almeno secondo me).

Diciamo quindi che vorrei abbattere di 6-8°c un volume di circa 0.3m3 .

Ho pensato a un raffreddamento con cella di Peltier, in cui il lato caldo venga raffreddato da un dissipatore ad aria o a liquido (posso assemblare entrambi in poco tempo,il liquido non lo uso più sul pc :-| ) mentre il lato freddo è a contatto con un sistema a liquido chiaramente indipendente dal primo che porta l' acqua in una bacinella posta sul fondo del volume stesso. Diciamo, per farla semplice, che vorrei sfruttare l' acqua come mezzo trasmissivo per togliere calore al volume dell' orchidario, sfruttando le caratteristiche di densità e conducibilità termica dell' acqua.

Sempre ragionando su numeri, avrei la possibilità di utilizzare una cella di Peltier da 90W circa, di cui una 70ina effettivi (per come avrei possibilità di alimentarla), con diff. di temperatura tra le due facce fino a 67°c teorici (diciamo 40°c di differenza in condizioni perfette che sarà difficile replicare, meglio prevedere una 30°c di differenza).

Dite che l' idea potrebbe funzionare oppure che non vale nemmeno la pena provare perchè la differenza di temperatura che vorrei ottenere è troppo alta e non fattibile in volumi così piccoli? :D

Grazie mille a tutti per la pazienza di aver letto la pappardella :D e se servono altri dettagli per farvi esprimere un giudizio chiedete tranquillamente :D

La prima domanda per me potrebbe essere questa : Perchè vuoi fare tutto sto casino?? :D la risposta è : perchè vorrei coltivare qualche Orchidea da freddo, tipo Masde o Cyp, ma che non potrei provare per via delle temperature troppo alte in casa in estate :D
Fabio

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MessaggioInviato: 11 mag 2011, 23:18 
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Iscritto il: 22 ago 2009, 17:24
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Località: Sardegna & Torino city
mi son letto questo http://it.wikipedia.org/wiki/Cella_di_Peltier per farmi un'idea, e così ad occhio penso che, oltre a costarti un patrimonio in termini energetici, non funzioni granchè perchè la parte della cella che deve togliere calore al corpo, deve essere a contatto con il corpo. Intendo corpo solido.
Quindi al massimo credo tu possa raffreddare una parete (se è in vetro o plexiglass, che però conduce già molto meno del vetro) ma, molto poco il volume d'aria interno della serra.

Visto che l'inventiva e la manualità non ti mancano, perché non costruisci un ventilatore a ventilazione forzata contro opportuno inserto di garza che peschi per capillarità l'acqua fredda?
non sarebbe più conveniente date anche le ridotte dimensioni della serra? Così raffreddi e ventoli in una botta sola.

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MessaggioInviato: 12 mag 2011, 0:03 
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Iscritto il: 20 set 2010, 18:16
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Località: Torrebelvicino (VI)
La Peltier è una gran cosa ma non la vedo per niente bene applicata a un orchidario, sebbene non sia di dimensioni enormi 90w non basterebbero, inoltre devi avere un delta T costante per mantenere quella temp, cosa non affatto facile, ma l'orchidario lo tieni dentro o all'esterno? Potresti comunque utilizzare un termostato e durante l'estate con opportune ventole (se avevi il liquido sul pc conoscerai bene le care e vecchie Delta) riusciresti a ottenere un sensibile abbattimento di temperature, per l'inverno invece io userei o un cavetto riscaldante o u tappetino riscaldante, se ci spieghi meglio la struttura dell'orchidario è più facile da apire


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MessaggioInviato: 12 mag 2011, 8:43 
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Iscritto il: 28 lug 2005, 12:19
Messaggi: 2795
Località: Grosseto
Ti linko un url :)
http://www.ugolinidm.it/V_italiana/Pian ... quario.htm

vedi 'la temperatura'

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MessaggioInviato: 12 mag 2011, 9:23 
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Ciao a tutti e soprattutto grazie per le risposte :D vado con ordine così da rispondere a tutti,

@Starbucks : il link del funzionamento della cella di Peltier di Wikipedia spiega bene il principio di funzionamento e si, in termini energetici non è proprio il massimo del rendimento (almeno per questa applicazione, per altre è un' ottima soluzione :D ) . Per quanto riguarda la ventilazione forzata con inserto umido (garza come suggerito) vorrei provare anche questo, ma il particolare che indichi, il fatto che la garza "peschi" acqua fredda, mi fa tornare al problema di prima, raffreddare :D magari sono io che non ci arrivo, lo ammetto, la mattina è dura arrivare a connettere :zzz: in ogni caso farò molto volentieri una prova in questi termini, cercando di ricreare un pannello adiabatico in miniatura

@fox : cavolo, raffreddare con le delta vuol dire creare un ambiente per i pinguini :D scherzi a parte, l' idea era quella di tenere la parte calda circa alla temperatura ambiente, costruendo un impianto a liquido dimensionato per dissipare almeno i 90-100W generati a vuoto. Per questo comunque ho tutti i pezzi, due radiatori da 240mm, pompa da 1000l/h, waterblock Ibris ecc.. e non è un grosso problema, almeno sulla carta (il buon caro e vecchio e8400 - processore - dissipava parecchio ai tempi dell' overclock a liquido :cry: ).
L' orchidario sarebbe, per passare alla richiesta di illustrare meglio la struttura, un rettangolo di base 80x50cm altezza circa 80cm con il gruppo lampade (neon) separato da lastra in vetro di 4mm dal volume effettivo. I lati vorrei farli in vetro, per una serie di questioni, non ultima quella del prezzo rispetto al plexy o materiali simili :D La base poggerebbe su uno strato di 20mm di polistirolo edile e sarebbe isolata dal pavimento. Andrebbe posizionato in casa, dove il riscaldamento è acceso d' inverno e non è climatizzata d' estate.

@Giulio.f : Grazie mille per il link! :D Bellissimo, la spiegazione di tutte le problematiche connesse alla costruzione e la gestione di un orchidario!!! :D Ho visto che il sistema utilizzato è un avvolgimento di tubi di silicone, io avrei intenzione di utilizzare uno dei radiatori in rame che ho, che come resa termica sarebbe superiore al silicone (che ha ben altre qualità :) ) mantenendo lo stesso principio di funzionamento adottato dal Sig. Ugolini . Non è riportato quanto potrebbe essere, indicativamente, l' abbattimento della temperatura, ma è riportato, tra le note dolenti, il costo :D

Vediamo, per il momento sono ancora in fase "studio di fattibilità", le Vostre opinioni, consigli e annotazioni sono la parte più importante e vi ringrazio davvero tantissimo, perchè fanno riflettere su questioni che non avevo considerato. Non vorrei venir frainteso però, le mie risposte sembrano orientate sul "lo faccio lo stesso", in realtà è solo che per alcuni problemi che ponete, provo a dare la soluzione, ma tutto nell' ottica di sviluppare il più possibile l' idea che, finchè è teorica, non ha controindicazioni :D Scusatemi per i papiri ma cerco di spiegarmi al meglio per rendere più agevole la comprensione delle problematiche :)

Grazie come sempre a tutti, sia per la competenza che dimostrate sempre sia, soprattutto, per la pazienza nel leggere i miei interminabili post :)

Fabio

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MessaggioInviato: 12 mag 2011, 10:10 
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Ottimo link GIulio, già salvato nei preferiti.


Cmq le delta erano un esempio in quanto sono le ventole che spostano più aria in assoluto, io son dell'idea che la peltier sia troppo difficile da gestire in quanto ti ci vuole uno sbalzo termico di almeno 50-60 gradi tra la parte fredda e quella calda per avere un funzionamento ottimale, quindi in quel momento tu devi controllare due variabili, la temp della parte fredda e quella della parte calda, in estate quando hai l'aria a 25-28 gradi raffreddare la parte calda lo trovo alquanto difficoltoso, anche se disponi di un impianto Ybris, non riuscirai ad avere quella precisione di ±2°c, perchè se colleghi tutto al termostato e al raggiungimento di una determinata temp il relè stacca tutto l'ambaradan, avrai sempre il tempo di raffreddamento dell parte calda e il tempo di riscaldamento della parte fredda, quindi le temp varierebbero ancora.

AH piccola curiosità sulle peltier, se una peltier non alimentata viene scaldata dal lato caldo e raffreddata dal lato freddo, per intenderci ghiaccio da una parte e phon dall'altra, ai capi dei fili troveremo una tensione e una corrente, che strumento affascinante


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MessaggioInviato: 12 mag 2011, 11:19 
ciao!
ottimo post, discutere sul metodo per il raffreddamento mi interessa parecchio!
Ho letto in parecchi siti su questo argomento e mi sono anche informato su nozioni di fisica... ma non ho trovato nulla che rispondesse alle caratteristiche che avevo in mente: efficienza, praticità, basso consumo energetico e costo conteruto.
Ho praticamente scartato tutte le tipologie e mi sono fatto l'idea che per avere qualcosa di buono bisogna per forza spendere qualche centinaia di euro :cry: :evil:
Quindi i sistemi che ho praticamente preso in considerazione sono:
-un sistema di rafreddamento preso da un vecchio frigo
-un climatizzatore portatile
Mi sono sentito di escludere le celle peltier per via della difficile taratura e del consumo energetico elevato, ma ho come "riserva" i coperchi dei frigo portatili, anche se ingombranti e ne servirebbero 2 o 3 per ottenere qualche risultato in un piccolo orchidario come il mio...
I pannelli adiabatici (cooling) sono complicati da realizzare, consumano troppa acqua e sono poco efficienti se l'umidità esterna all'orchidario è elevata; il pregio è che la corrente viene esutata solo per una pompetta che bagna il pannello :)
Il fog system è quello che utilizzo adesso, ma non raffredda nulla, alza solo l'UR; purtroppo ho sbagliato a tarare il timer della pompetta a pressione e praticamente ha funzionato per 15 min (!!!!: ha consumato tutta l'acqua nella tanica da 5 litri e la pompa si è danneggiata... poc.... bip... bip... la temperatura dopo una nebulizzazione di un quarto d'ora non è scesa neanche di un grado!!!!! Credo che per ottenere qualche risultato una pompa a pressione più potente di una per le macchinette da caffè sia indispensabile :wink:
pensando.. ieri annaffiando l'orto, ho notato che l'acqua in uscita dal rubinetto aperto al max, produce turbolenze di aria molto fresca attorno...
Ritornando ai metodi, credo che il circuito raffreddante dei frigo sia da prendere in considerazione, come pure un climatiizatore portatile (tipo pinguino de longhi) ma che non sia un deumidificatore; entrambe le soluzioni sono parecchio costose, ma a mio parere sono le più efficaci (soprattutto la seconda)

Poi credo che più del raffreddamento sia importante avere un UR attorno al 90% e ottimo movimento d'aria.

Scusate la lunghezza dell'intervento :oops:

Un saluto


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MessaggioInviato: 12 mag 2011, 11:30 
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Un condizionatore però è automaticamente un deumidificatore, toglie sempre umidità, infatti quando lo monti devi prevedere un tubo per lo scarico condensa.

qualcuno ha un link dove si spieghi per bene cosa sono sti pannelli adiabatici? Devo ancora capire come funzionano,magari con un pò di sano Do It Yourself si tira fuori qualcosa


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MessaggioInviato: 12 mag 2011, 11:45 
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Solo una precisazione, è vero che la cella di Peltier consuma, ma siamo, in questo caso, su circa 100W. E' vero che non raffredda come un condizionatore, ma consuma anche meno di un ordine di grandezza :D

Il pannello adiabatico credo funzioni così, un "radiatore" bagnato che lascia passare aria dall' esterno all' interno che lo attraversa spinta da una ventola e, passando a contatto con l' acqua la fa evaporare generando il passaggio di stato che "succhia" energia all' aria stessa, quindi la raffredda (e la umidifica, per forza di cose almeno in minima parte). Non so il perchè il rendimento si abbassi nel caso in cui la "faccia" del pannello posta all' esterno sia in un ambiente umido (quindi una faccia è fuori e l' altra è dentro), ma immagino perchè l' aria, essendo già satura di umidità, non riesce a far evaporare tanta acqua come l' aria seccha.

Il principio che volevo utilizzare io era quello di raffreddare l' acqua (che sia in movimento ma che stazioni il più possibile nella zona a contatto con la parte fredda) e che questa venga utilizzata come "pompa del freddo" nell' orchidario, passando in un radiatore posto all' interno dell' orchidario, con una ventola che muove l' aria intorno e che quindi quest' ultima passi tra le alette raffreddate dall' acqua fredda. Non so se mi sono spiegato :D

Fabio

Edit : Inserisco immagine per chiarire

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MessaggioInviato: 12 mag 2011, 12:12 
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Ok quindi tu vuoi utilizzare un doppio circuito uno per freddare la pelt e l'altro per l'orchidario, io pensavo che volessi utilizzare il lato freddo della pelt con un semplice dissi ad aria per raffreddare l'orchi, sarebbe da provare per vedere che temp riesci ad ottenere sul rad, in pratica vuoi realizzare un chiller, sinceramente con 100w non so quanto riesci ad abbassare la temp, però l'unica sarebbe provare, altrimenti un chillerino con un piccolo compressore sarebbe l'alternativa


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MessaggioInviato: 12 mag 2011, 12:27 
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Si esatto Fox, è proprio quello che provavo a spiegare ma non riuscivo :D

Un' altra cosa che mi manca e che non riesco a trovare è un modello matematico, anche di massima, per dimensionare l' impianto (appunto la questione dei soli 100W che hai giustamente notato :) ). Non sapevo dell' esistenza del chiller, solo per questo non l' ho mai nominato, ma leggendo ora come funziona direi che il principio è lo stesso identico :D Grazie mille per avermelo fatto conoscere! Lo sapevo che la discussione sarebbe stata utilissima proprio a questo, ad allargare gli orizzonti, oltre che al problema in sè :)

Sono comunque dispostissimo a provare anche altri metodi, o a mixare diversi metodi per cercare di ottenere la temperatura detta all' inizio, chiaramente con il livello di efficienza più alto possibile. Perchè la prima idea era quella di una pompa di calore con un piccolo compressore, ma meno parti meccaniche ho in movimento,più sto tranquillo :D

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MessaggioInviato: 12 mag 2011, 13:14 
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Beh non ti resta che provare, vedi se la tec riesce a gestire tutto l'ambaradan, mal che vada ne pigli una da 250w, ai tempi d'oro delle tec (quando Lunasio e Ybris ne buttavano furoi una al giorno) si utilizzavano i chiller a monte di tutto il circuito in modo da fornire alle tec acqua già a 3-4 gradi. Se hai un frighetto che non usi (tipo quelli da hotel per intenderci) sarebbe l'ideale per abbassare le temp prima di entrare nella tec, basta una bella serpentina in rame all'interno del frigo, era già stato trattato un argomento simile qui sul forum http://www.orchidando.net/forum/viewtopic.php?f=14&t=6853&start=30#wrapheader


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MessaggioInviato: 12 mag 2011, 13:26 
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fabius987 ha scritto:

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Probabilmente serve uno scambiatore anche sulla faccia calda o no?
anche perchè credo che quanto caldo tu dissipi tanto maggiore sarà il freddo generato (se non sbaglio le celle di peltier funzionano così)

Qui una bella esperienza sulle celle di peltier
http://www.webalice.it/tittopower/page22.html

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