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AlfredoB
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Inviato: 26 feb 2011, 0:19 |
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Iscritto il: 9 giu 2010, 21:03 Messaggi: 331 Località: Piacenza 60 m slm
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salve a tutti ho acquistato da qualche mese una M. coccinea che si è dimostrata una pianta molto vitale in quanto ha gia emesso due "serie" di germogli dei quali purtroppo molti sono andati persi per la formazione di "fisarmoniche". sapendo che è un genere piuttosot ostico volevo metter in comune le varie esperienze di coltivazione per cofrontarci. ciao
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piera
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Inviato: 26 feb 2011, 0:54 |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao, ti rispondo da "sperimentatrice" di coltivazione masdevallia da SOLI due anni circa. pertanto non sposto il topic in altra sezione, resto pronta a spostarlo se tu o chi scrivesse, spero in tanti, non siate daccordo. Domanda? Che dite se cambiassi il titolo in "Masdevallia, esperienze personali e problemi di coltivazione"?- piera Premetto che non coltivo e non conosco la Masdevallia coccinea. Premetto che mi sono trovata in notevole difficoltà a capire le piante per aver letto tutto e di più, finchè mi sono "resettata" Se parli di questo tipo di "fisarmonica" ossia che si impigliano nella guaina e fanno fatica a distendersi, come ti mostro in queste foto di una delle mie masdevallia Da quel che ho capito io, sono date dal substrato che si asciuga troppo tra una innaffiatura e l'altra, basta aprire la guaina per liberarle e poi crescono normali. Tieni presente che l'UR è quella che passa in mio convento a Bergamo e che io NON spruzzo mai nessuna pianta. Se però questa asciugatura di substrato è eccessiva la pianta perde le radici completamente senza manco accorgerti. In pratica si seccano e quando innaffi vanno al Creatore ed una volta perse NON le rifanno più! Per substrato asciutto ho perso quasi tutte le radici per ben due volte, ero via, e con mia grande meraviglia NON ho mai perso una foglia. A questa cosa stranissima per me, mi sono data questa spiegazione, ossia finchè il rizoma è intatto, la pianta non lascia andare nulla. Mi sono accorta della perdita delle radici perchè ho il vizio di prendere le piante per i capelli... pardon per le foglie... e tirare, proprio per controllare se tutto va bene a livello radicale. Se tutto è ok la pianta è bella stabile, se tutto è ko ti ritrovi la pianta intera nelle mani, se è una via di mezzo è poco stabile nel vaso. =========================== La mia piiiiiiiiiiiccolissima esperienza Per farti una idea quelle che coltivo sono Masdevallia barlaeana, amabilis, wurdackii, acquistate come piante da freddo, vivono in Perù tra i 2.000 e i 3.000 metri di altitudine. E due Masdevallia ibridi. Da quello che ho letto, ma soprattutto "capito" vogliono substrato den drenante, aerato e radici sempre umide!.. ma quanto umide??? Difficile dirlo e da spiegare, tuttavia con l'osservazione della pianta, e qualche perdita di radici, si impara. Così "ho giocato" sulla composizione del substrato tenendo conto delle esigenze della pianta, il mio ambiente e il mio modo di coltivare, essendo per me il composto la cosa fondamentale per una buona riuscita di coltivazione senza tanti grattacapi. (per tutte le piante) Usando vasi di coccio da 12 cm di diametro per tutte ed il seguente substrato -1 terzo di terriccio universale - contenente già agriperlite di suo - e poco letame sfarinato a *occhio* -1 terzo di bark fine -1 terzo di Seramis. Va bene anche l'agriperlite, scegliendo i pezzi più grossi - si fa per dire - ma ne devi usare meno perchè di granulometria troppo piccola, si accumula tutta sul fondo del vaso trattenendo una umidità maggiore rispetto al resto del substato. L'ho usata nel primo substrato e proprio per questa ragione tra due settimane, quando rinvaso, provo ad usare Seramis al suo posto. Il vaso di coccio mi permette una buona traspirazione mantenendo fresche le radici. D'estate, quando per il caldo le piante sono ferme, e per non innaffiarle troppo: pena perdita radici di nuovo.... Uso un recipiente non troppo alto con sfagno zuppo di acqua, ci appoggio il vaso di coccio che assorbe mantenendosi umido e, sempre tramite traspirazione, mantiene le radici freddissime. Ti riferisco questo con sicurezza perchè l'estate scorsa sono caduti i vasi e con grande meraviglia le radici sembravano uscite dal frigor, nonostante le temperature da me fossero di 30/33 gradi. Ti ho letto su altro topic ed una cosa che NON faccio è tenere durante l'inverno le piante al freddo. Mi spiego meglio, stanno in casa con circa 18/20 gradi di massima e 12/15 di minima spiaccicati ad una finestra dove ricevono sole diretto per tre o quattro ore al pomeriggio in questa stagione. In questo modo evito che la pianta vada a riposo due volte l'anno, inverno ed estate, recuperando la crescita a mio modo di vedere e a *mio* ragionamento. Ci tengo a precisare e sottolineare che è solo mia esperienza personale in *completa fase sperimentale* a parte il substrato con cui mi sono trovata benissimo! come puoi vedere tu stesso da una foto che lascio della mia porella e bellissima Masdevallia amabilis dopo un anno e 3 mesi di coltivazione in casa mia. foto al 23 luglio 2010. Avrei altro, ma per il momento mi fermo qui! Tu come la coltivi? E voi? aspettando altre esperienze di queste piante monelle!!...
_________________ ciaociao piera
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roby
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Inviato: 26 feb 2011, 11:54 |
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Iscritto il: 9 giu 2007, 15:00 Messaggi: 3740 Località: Napoli
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Ciao Per quanto mi riguarda, non ho molto da aggiungere su quello scritto da Piera, orientativamente abbiamo portato avanti le stesse esperienze. A volte con substrati diversi, infatti io su alcune ho sperimentato un substrato composto da 10% di sfagno, 30% di bark e il restante di carbone di legna.
Devo dire che il substrato mi ha dato buoni risultati, anche se alla luce dell'ultimo rinvaso effetuato nel mese di gennaio, ho notato che le radici hanno preferito restare nella parte alta del substrato, dove la granulometria era più sottile.
Alla luce di questa osservazione ho modificato il substrato realizzandone uno con granulometria molto sottile: bark, seramis, carbone e terriccio universale, il tutto in parti uguali.
Altro cambiamento che ho effettuato è stato il riempire il vaso (di coccio) solo a metà , in pratica ho messo nella parte bassa un vaso capovolto diplastica e nella parte alta il substrato. Questo accorgimento mi servirà in estate, quando potrò tenere il vaso di coccio in un sottovaso con 2 o 3 dita di acqua così da mantenere sempre umida la parete del vaso in coccio. Questo oltre a garantirmi un minimo di umidità del substrato, mi aiuterà ad abbassare di qualche grado la sua temperatura, sperando che porti giovamento. Purtroppo le temperature a Napoli sono quelle che sono, lo scorso anno abbiamo toccato i 35° e visto che le specie che coltivo sono da freddo (Masdevallia decumana, barleana, e due ibridi) è necessario che presti molta attenzione alla temperatura. Oltre a queste coltivo anche la Masdevallia Princeps, che invece sopporta molto di più il caldo, anzi quando la comprai mi venne raccomandato di trattarla come un'orchidea da caldo.
In inverno le ho coltivate all'esterno, temperature minime quasi sempre intorno ai 10° con qualche punta di 5° in giornate particolarmente fredde. Solo ora che hanno messo i bocci ed accenni di nuove vegetazioni ho preferito rientrarle e metterele in stanza non riscaldata con minime di 15 17 gradi. lo scorso anno infatti le evevo lasciate fuori anche in fase di formazione delle nuove vegetazioni ed avevano prodotto alcune foglie più piccole rispetto a quelle prodotte in primavera con temperature decisamente più alte.
Condivido pienamente l'affermazione di piera sul non esperle a temperature molto basse per evitare l'arresto vegetativo in una stagione in cui possono produrre un buon numero di foglie ed affrontare meglio la stagione calda in cui la stasi vegetativa è totale.
Personalemnte non ho mai avuto problemi di foglie a fisarmonica, comunque questo fenomeno come sappiamo anche su altre piante è dovuto a stress idrico e/o mancanza di UR ambientale.
Tra qualche giorno uno dei fiori della masdevallia decumana si schiuderà , se viinterassa poi mi metto la foto.
Ciao
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AlfredoB
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Inviato: 27 feb 2011, 0:23 |
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Iscritto il: 9 giu 2010, 21:03 Messaggi: 331 Località: Piacenza 60 m slm
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ciao. si è quel tipo di fisarmonica ... e ho gia provaot ad aprire la guaina ..ma oh le mani grezze e h ospezzato alcuni germogli
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roby
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Inviato: 27 feb 2011, 11:10 |
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Iscritto il: 9 giu 2007, 15:00 Messaggi: 3740 Località: Napoli
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alfredo, non è colpa delle tue mani, in quella fase i germogli sono troppo turgidi e rigidi e appena li tocchi si spezzano, fino a quando non spunta un picciolo sono sempre a rischio.
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piera
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Inviato: 27 feb 2011, 16:29 |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao, @ Alfredo, vuoi dire che tutte le foglie nascono in quel modo? se si, ho come l'impressione che dipenda da cosa sta nel vaso.... Per favore, potresti mostrare una foto del substrato superficiale? e riferire che substrato usi? grazie! @ Roby, grazie per aver riportato la tua esperienza, eccerto che voglio vedere la foto della tua fioritura, visto che da me vedo solo e sempre verdura per la perdita delle radici, almeno mi consolo a vedere i tuoi fiori. Devo aggiungere due precisazioni in merito alla mia esperienza sperimentatrice, lo farò appena sono un attimo tranquilla, poichè mi paiono due cose importanti, almeno in quel di Bergamo!
_________________ ciaociao piera
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cristian
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Inviato: 27 feb 2011, 16:32 |
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ciao! Aggiungo anche io la mia esperienza sulle masdevallia, anche se non ho molto da dire in più rispetto a voi. Le 2 che ho in vaso, esclusivamente in COCCIO, sono la tovarensis e la regina: il substrato è composto da - 50% sfagno - 20% perlite - 20% bark non uso seramis e nemmeno terriccio universale; il substrato è sempre umido, ma non bagnato fradicio e le piante sembrano gradire. La bicolor, in realtà sono 2 divisioni, sono su zattera. Per quanto riguarda la concimazione, l'anno scorso ha provato con dosi minime e frequenti con il risultato di piante che sviluppavano le nuove foglie molto più piccole e spesse rispetto a quelle più vecchie, quindi quest'anno riduco la frequenza quasi a non concimare mai. Per l'ambiente, le coltivo in terrario con umidità sempre sopra al 90% e le ho posizionate nelle immediate vicinanze delle ventole per garantire un ottimo movimento dell'aria e refrigerio. Appena completo il nuovo terrario in cantina, mi cimento con il gruppo delle coccinee (la coccinea, la ignea e compagnia bella per intenderci) e le dracula.
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piera
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Inviato: 1 mar 2011, 16:15 |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao, @ Cristian, grazie per aver riportato la tua esperienza. Cita: Per quanto riguarda la concimazione, l'anno scorso ha provato con dosi minime e frequenti con il risultato di piante che sviluppavano le nuove foglie molto più piccole e spesse rispetto a quelle più vecchie, quindi quest'anno riduco la frequenza quasi a non concimare mai. Per favore, vorresti spiegarti come sei arrivato e perchè a questa conclusione? Anch'io ho avuto le foglie piccole e sono arrivata alla conclusione che le mie piante in "doppio" vaso di coccio avessero le radici troppo fredde. Tant'è che il doppio vaso questo anno lo metterò solo nelle giornate calde, proprio per vedere se "ho visto giustamente". Sempre per favore, vorresti dirmi che temperatura dai alle tue piante? Fortunello avere il terrario, se ti va e per favore, potresti postare le foto? Anche se vedo che coltivando le masd normalmente vengono bene lo stesso senza problemi, l'unica cosa penso che coltivando a temperatura e UR controllata si riesca meglio a gestire l'umidità nel substrato essendo, secondo me, la cosa fondamentale, o almeno da quello che ho capito in questi due anni. Grazie se vorrai dire
_________________ ciaociao piera
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cristian
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Inviato: 1 mar 2011, 17:25 |
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Ciao La mia è solo un'ipotesi sulla correlazione tra concimazione e figlie piccole. Come ho scritto in precedenza ho concimato le piante 1 volta a settimana (saltuariamente anche ogni 2) con 0.25g/l, notando su tutte le pleurotallidine (masde, restrepie e stelis) la produzione di tali foglie. In un primo momento ho pensato ad un ambiente poco adatto, (le coltivavo prima sul balcone poi sulle scale per mantenere più umidità ) quindi con luce sbagliata o temperature non ottimali: -luce: non riuscivo ad associarla alla piccola taglia, se fosse stata troppa le foglie si sarebbero arrossate e ustionate, mentre se fosse stato l'opposto avrebbero prodotto più clorofilla, quindi sarebbero state verde scuro, ma il colore era normale e per cui ho scartato questa causa -temperatura: ho visto che se sopravvivono anche a 32° anche se vanno in "stand-by" e perdono qualche foglia; ho pensato allora a questo stress, ma il problema si è ripresentato anche con temperature più congeniali L'anno scorso non ho preso troppe precauzioni, 10° costanti (purtroppo) in inverno, caldo in estate (le ritiravo in casa la sera per farle rinfrescare sotto il condizionatore dato che con l'afa c'erano 27° anche di notte) e più o meno ottimali durante le brevi mezze stagioni. Adesso che stanno in orchidario, ho praticamente annullato le concimazioni e le nuove foglie sono finalmente più lunghe e meno carnose. Probabilmente il troppo concime risulta alla fine controproducente perchè sono piante abituate ad avere poco nutrimento a disposizione, quindi scatena in loro qualche processo che le fa adattare in questo modo. Per il fresco alle radici che hai ipotizzato tu, non saprei dire perchè le mie sono su zattera e quelle che ho in vaso le ho da poco.
Il terrario è in fase di costruzione, è la serretta in policarbonato che viene nominata anche in altri post, in questi giorni la sto modificando, comunque a termine posterò le foto.
un saluto
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piera
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Inviato: 2 mar 2011, 0:22 |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao, @ Alfredo, grazie per le foto. Prova a togliere il ghiaietto e vedi come va. Mi spiego, o almeno ci provo. Secondo me il ghiaetto * toglie* l'umidità a livello terreno, ossia NON permette l'evaporazione dell'acqua dal susbtrato giustamente. Tieni presente che a livello del suolo l'umiditá e' sempre maggiore - se il substrato è libero di fare - rispetto in alto dove l'aria si muove di piú, e, sempre secondo me, in quella zona è molto importante oltre che necessaria coltivando in casa, ma il ghiaetto la "elimina". Fuppa!.... non so se sono riuscita a spiegarmi bene. Naturalmente mi farebbe piacere sapere se ci "ho visto giusto" o meno. Posso chiederti per favore, per quale motivo hai messo il ghiaetto sopra il substrato? grazie. Personalmente per ovviare all'UR bassa del mio ambiente che non voglio procurare artificialmente: mi piacerebbe riuscire a coltivare queste piante con quel che passa il mio convento senza pormi al momento problemi, ma con altre soluzioni più "pensate"...poi si vedrà come e SE mi riesce..... ridiamo? qualcuno dice che penso troppo, AMICO monello! ed ho usato appunto un vaso largo, sovradimensionato rispetto alle quattro foglie con cui sono partita e avrebbero richiesto, proprio per avere maggiore umidità al suolo e intorno alla pianta mediante evaporazione del substrato. Ho notato che funziona, almeno a Bergamo per il momento, visto che, nonostante le mie piante abbiano perso le radici per due volte per substrato asciutto, non ho perso nemmeno una foglia e le stesse non si sono disidrate. Certo è che bisogna *saper innaffiare* con questa quantità maggiore di substrato. Ecco questa era una precisazione che mi sono scordata di dire nel mio primo messaggio quando ho scritto di aver usato vasi di coccio con diametro cm. 12 "utile". visto che nessuno ha detto nulla mi sono permessa cambiare titolo alla discussione - piera..
_________________ ciaociao piera
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AlfredoB
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Inviato: 2 mar 2011, 9:24 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 9 giu 2010, 21:03 Messaggi: 331 Località: Piacenza 60 m slm
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ciao il ghiaieto era presente al mometo dell'acquisto, lo deve aver messo il vivaista. io on ho toccaot niente perche non sono molto pratico delle masde e nonvolevo che levando il vaso di coccio potessero rovinarsi eventuali radici adese e quindi apsettavo la primavera per un eventuale trapianto. una domanda, se levo il ghiaietto con cosa posos sostituirlo?
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stefanodm
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Inviato: 2 mar 2011, 10:35 |
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Iscritto il: 29 set 2008, 18:08 Messaggi: 2191 Località: Feltre (BL) (ai confini dell' impero)
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Inanzitutto grazie Piera per avermi segnalato il topic!!! Io ho 2 masde, una la floribunda da serra calda, l' altra la rolfeana credo , la floribunda sta in bark piccolo e sembra gradire, la rolfeana è in bark 40% e sfagno 60%. in estate sono all' aperto penombra quasi tutto il dì, la barleana è stata in parte pappata da una lumaca, ma ora ha molte foglie nuove, però tutte piccole, presumo perche bagno troppo poco!!! In inverno stanno in casa min15° max21°, stan facendo nuovi getti alla base,presumo foglie. Per Roby: al posto del vasi in plastica all' interno del vaso in coccio, io per le pleione uso fare 2-3 cm di pezzettoni di coccio sul fondo, e poi lasciare il vaso con sottovaso pieno d' acqua ,2-3 cm, cosa che vorrei fare anche con le masde e le dracula in vaso questi sotto sono i vasi per le pleione, diametro 18cm (i più grandi) con i cocci sul fondo ciao Stef
_________________ Se vuoi patire le pene dell' inferno, vai a Trento d' estate e Feltre d' inverno!
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roby
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Inviato: 2 mar 2011, 11:29 |
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Iscritto il: 9 giu 2007, 15:00 Messaggi: 3740 Località: Napoli
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ciao stef, si la filosofia è la stessa, anche se i cocci rotti comunque assorbono acqua e io vorrei invece che in fondo al vaso non ci fosse alcuna fonte ulteriore di umido. A mio avviso il problema fondamentale della regolazione delle annaffiature è che in fondo il materiale si asciuga ovviamente in maniera più lenta rispetto alla superficie, mentre io vorrei un'asciugatura più uniforme, quindi vorrei evitare materiale assorbente in fondo al vaso. Convinzione tutta personale lo sottolineo
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stefanodm
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Inviato: 2 mar 2011, 11:48 |
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Iscritto il: 29 set 2008, 18:08 Messaggi: 2191 Località: Feltre (BL) (ai confini dell' impero)
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In effetti Roby io metto i cocci perchè assorbono acqua e la portano più sù, le pleione le alterno a giorni con l' acqua nel sottovaso a giorni senza, in estate ho molto vento per cui asciuga tutto in fretta e mi son deciso a lasciare acqua sul sottovaso.. Per le masde vedremo quel che succede quando le metto all' aperto.. ciao Stef
_________________ Se vuoi patire le pene dell' inferno, vai a Trento d' estate e Feltre d' inverno!
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