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Messaggi senza risposta | Argomenti attivi
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Emiliano
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Inviato: 25 feb 2011, 14:52 |
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Iscritto il: 14 feb 2011, 20:23 Messaggi: 141 Località: Roma
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Sonica scusa il ritardo
Dunque....ho iniziato anni fa con i cestelli di legno che pero' non mi hanno dato buoni risultati. Dopo aver letto vari articoli in cui si parlava della coltivazione in vasi di coccio, ho voluto tentare. Devo dire che i risultati sono stati molto soddisfacenti. Ho abbandonato lo sfagno che in questo caso non fa altro che acidificare troppo il substrato di coltura e ho optato per un mix utilizzato tipicamente nel sud est asiatico. Tale mix si compone in parti uguali di: carbone di legna (privo pero' di additivi chimici) frammenti di terracotta (se possibile meglio la qualita' refrattaria perche' piu' porosa e trattiene meglio l'acqua) e corteccia a pezzatura media. Come dicevo in un'altra risposta, scelgo il calibro dei frammenti di substrato che uso, in base al diametro delle radici. Orientativamente per una pianta media uso un calibro pari a 2cm circa. In quanto alle radici...dipende dalla scelta del vaso. Una pianta di dimensioni medie non richiederà un vaso enorme. Ho cercato di collocare le piante con un apparato radicale ben sviluppato in vasi piu' alti che larghi. Ora ho smesso di comprarli perche' me li faccio da me utilizzando un'argilla detta refrattaria, molto porosa e che non rilascia alcun elemento o composto a contatto con l'acqua una volta cotta. Le radici crescendo aderiranno alla superficie interna (ma anche esterna, se sono presenti fori sulla superficie). Da una parte è un bene dall'altra un male, perche' cosi' facendo le radici a contatto con la terracotta potranno attingere al loro fabbisogno idrico da sole, una volta saturato molto bene il vaso con l'acqua. Il male è che una volta adese alla superficie è impossibile staccarle senza danneggiarle. Fortunatamente le Vanda non amano essere maneggiate troppo e se scegli un buon vaso potranno permanere li tranquillamente anche per anni.
ciao
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misckin
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Inviato: 25 feb 2011, 16:02 |
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Iscritto il: 28 apr 2008, 21:58 Messaggi: 249 Località: Lombardia
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Ciao Emiliano, con la più piccola ci voglio provare (quelle grosse mi metterebbero in grande difficoltà ), nessun problema di sali sul cotto? Al momento del rinvaso che fai? Metti il tutto in qualcosa di più grande (ma così al terzo rinvaso riesci a sollevarle solo tu) oppure spacchi e togli il toglibile? Grazie e ciao Paolo
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Emiliano
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Inviato: 25 feb 2011, 16:33 |
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Iscritto il: 14 feb 2011, 20:23 Messaggi: 141 Località: Roma
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Oddio non m'è ancora capitato di fare delle Matrioske cosi!!! Il fatto è che purtroppo per questo tipo di piante o si possiede una serra...o ci si accontenta in qualche maniera di trovare una via di mezzo che soddisfi un po' tutte le esigenze. Io ho un' Aranda Kooi Choo del 1994...una vera veterana. E' molto alta e non le ho mai cambiato vaso, al massimo ho aggiunto un bel bastone muschiato su cui si sono fiondate le radici (ha ereditato una forte influenza da parte di Arachnis che è per sua natura rampicante). Per le specie dette non rampicanti non credo sia necessario fare le matrioske...basta un buon vaso di terracotta sufficientemente capiente. Se ben organizzato al suo interno, quindi: non troppo substrato, una buona areazione etc non dovresti avere problemi di reinvaso. Le radici che usciranno fuori cercheranno da sole la loro sistemazione. Spesso accade che fuoriescano e seguano le superfici del vaso. Se gli assicuri una giusta umidità non dovresti avere alcun problema. Il coccio trattiene molto bene l'acqua e la rilascia costantemente. Le matrioske possono andar bene per tutte quelle specie di piccole dimensioni come Vandofinetia, Ascofinetia, i vari Ascocentrum e i loro incroci. Anche li una volta colonizzato tutto il vaso con le radici, lo prendi cosi com'è e lo sistemi in un altro un po' piu' grande...e soprattutto non dovrai andare in palestra per tirarle su! ciao
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flog.88
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Inviato: 25 feb 2011, 18:55 |
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Emiliano ha scritto: Per le phalaenopsis faccio un grande ovale a 3/4 dell'altezza di modo che la pianta non sia messa in verticale come nei comuni vasi ma penda.....a 90° Credo di non aver afferrato bene l'idea!!!!
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Emiliano
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Inviato: 25 feb 2011, 19:00 |
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Iscritto il: 14 feb 2011, 20:23 Messaggi: 141 Località: Roma
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Immagina come se sulla superficie maggiore di un tubo si aprisse una finestra ovale. Stessa cosa solo che al posto del tubo c'è il vaso fatto a cilindro con la normale apertura da vaso sopra e una di lato...appunto sulla superficie maggiore. Metto a dimora la pianta con le foglie che pendono...cosa che in natura accade normalmente proprio per evitare i ristagni d'acqua dopo le piogge tra le foglie.
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Emiliano
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Inviato: 25 feb 2011, 19:39 |
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Iscritto il: 14 feb 2011, 20:23 Messaggi: 141 Località: Roma
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Chiara
Come è giusto che sia, i consigli è meglio pubblicarli nel forum di modo che tutti giustamente possano leggere. Mi scuso perche' per sbaglio ho spuntato una voce che ha impedito le risposte.
Ho consigliato a Chiara visto che aveva un bel vaso di terracotta di usarlo proprio come Pot per la sua Vanda. Ho provato vari metodi di coltivazione alcuni dei quali non hanno portato ottimi risultati, piu' che altro per via del fatto che soprattuto nella stagione fredda spesso l'umidita' (e parlo di situazioni come quella di oggi ossia forte tramontana) relativa puo' scendere davvero sotto il minimo considerato sostenibile da parte delle piante. Analogamente: d'estate, aumentando la temperatura aumenta il tasso di umidita' ma solo perche' il processo di evaporazione è piu' pronunciato (disidratazione delle piante). D'altra parte chi non possiede una serra e vorrebbe vedere la propria Vanda fiorire si deve ingegnare un po' cercando di far coincidere un po' tutti quei fattori come luce, appunto umidita' e areazione. Io ho trovato molto soddisfacenti, come detto in precedenza i vasi di coccio. Ho quindi optato per questi ultimi ottenendo anche doppi steli!!!!. La terracotta di qualita' ha delle caratteristiche fisiche che consentono all'acqua di penetrare per capillarita' all'interno della propria struttura e di essere assorbita fino a saturazione per poi essere lentamente rilasciata nel tempo sotto forma di vapore acqueo. Inoltre la terracotta se sfruttata bene, grazie alle sue caratteristiche chimiche, tende ad inibire la crescita di funghi e muffe. L'unico inconveniente, per alcuni non da sottovalutare, è il fatto che purtroppo le radici della pianta aderiscono perfettamente alla microstruttura della superficie del vaso rendendo poi eventualmente difficoltoso e in alcuni casi impossibile il reinvaso. Va anche detto che se scelto accuratamente ed in base al tipo di pianta che metteremo a dimora all'interno, difficilmente si presentera' la necessita' di spostare la pianta in un altro piu' capiente. Per cio' che concerne la scelta del materiale da utilizzare come substrato di coltura, io ho optato per carbone di legna, frammenti di terracotta e grosse biglie di argilla espansa. Questi sono materiali considerati inattivi, come ad esempio il carbone di legna, o inerti come la stessa terracotta e l'argilla espansa. La loro natura è tendenzialmente neutra, a differenza dello sfagno e dei materiali soggetti a decadimento naturale. A lungo andare un substrato piuttosto formato da sfagno e corteccia puo' acidificare (in alcuni articoli si consiglia addirittura di usare per le innaffiature acqua leggermente alcalina proprio per neutralizzare questa acidita') rendendo poco assimilabili alcuni elementi minerali. Inoltre, terracotta a parte, un substrato costituito in buona parte di carbone di legna rendera' il vaso molto leggero e quindi maneggevole. Io ho notato che le mie piante cosi sistemate e poste su un letto di argilla espansa bagnato bene d'acqua necessitano di meno attenzioni durante l'arco della settimana. Questo perche' il coccio stesso assorbe l'acqua dal basso mantenendo l'umidita' all'interno sufficientemente costante (ovvio che i vasi non devono essere perennemente zuppi!!!!!!)
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flog.88
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Inviato: 28 feb 2011, 10:18 |
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Emiliano ha scritto: Immagina come se sulla superficie maggiore di un tubo si aprisse una finestra ovale. Stessa cosa solo che al posto del tubo c'è il vaso fatto a cilindro con la normale apertura da vaso sopra e una di lato...appunto sulla superficie maggiore. Metto a dimora la pianta con le foglie che pendono...cosa che in natura accade normalmente proprio per evitare i ristagni d'acqua dopo le piogge tra le foglie. Ah!!! Adesso ho capito!!! Molto ingegnoso!!
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arielcarmen
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Inviato: 28 feb 2011, 11:08 |
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iscritto |
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Iscritto il: 18 feb 2011, 14:23 Messaggi: 2 Località: Reggio Calabria
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Ciao a tutti, sono una nuova iscritta, ho fatto un unico intervento per fare i complimenti a Emiliano per le sue stupente orchi, ma essendo una mamma con un piccolo bebè nn ho fatto in tempo a presentarmi. Scusate! Io ho qualche orchidea che nn sta tanto bene,ma prima di domandarvi consigli, ho voluto fare un piccolo giro nei messaggi precedenti, e gira che ti rigira, mi son letta tutte le pagine (67+ 187) del forum e qui ho trovato ottimi consigli su come salvare le mie phal. Spero di poterle tirare su, ma capisco che vogliono cura e attenzioni, e con un bimbo di sette mesi è un pò ardua, cosi ho deciso di nn acquistare per ora nessuna orchi, ma di informarmi attraverso il vostro splendido forum su come coltivarle in modo appropriato per nn farle più deperire e morire.
Grazie un abbraccio a tutti
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Emiliano
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Inviato: 28 feb 2011, 13:05 |
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Iscritto il: 14 feb 2011, 20:23 Messaggi: 141 Località: Roma
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Ciao Arielcarmen! bentrovata!!! sicuramente qua troverai le soluzioni piu' adatte per le tue phalaenopsis! in bocca al lupo...e non esitare a chiedere!
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GIANFRI
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Inviato: 28 feb 2011, 21:48 |
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Iscritto il: 4 ago 2008, 21:20 Messaggi: 3318 Località: Roma
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Ciao Emiliano , posso farti alcune domande riguardo la terracotta?Tu parli di terracotta refrattaria, come si riconosce ?Io lavoro quella che diventa il classico biscotto rosso ma per sapere se è refrattaria come si fà ?In questi giorni stò costruendo dei contenitori che ancora non ho cotto...visto che sei di Roma potresti indicarmi dove acquisti la creta? Grazie
_________________ Impara a conoscere la forza del sorriso che non costa nulla e arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona.... Maga magò
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marianna
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Inviato: 28 feb 2011, 22:31 |
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Iscritto il: 17 feb 2008, 22:42 Messaggi: 1481
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thread interessantissimo e fioriture fantastiche!!
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sephiroth
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Inviato: 1 mar 2011, 12:53 |
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Iscritto il: 13 gen 2011, 18:10 Messaggi: 79 Località: Ferrara
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Allora..io ho sempre lavorato con due argille una e' la classica argilla faenza quella che cotta diventa rossa...al tatto da cruda e' liscia e non e' particolarmente porosa.. Poi: il semire bianco.. Che cotto e' chiaro color crema/bianca e' molto porosa, da cruda si presenta al contrario molto sabbiosa e granulosa... Io ti consiglierei la seconda!
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Emiliano
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Inviato: 1 mar 2011, 15:17 |
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Iscritto il: 14 feb 2011, 20:23 Messaggi: 141 Località: Roma
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Ciao Gianfri Dunque io la creta la compro da PAOLELLI Via Antonio Sogliano, 99 (066 664469) http://www.paolelliceramica.it/Basta chiedere per la refrattaria...ce ne sono di vari tipi. La refrattaria non è lavorabile al tornio perche' è particolarmente sbruzzolosa..quindi tocca dargli di colombini. Spero ti sia utile. Ciao!
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bero
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Inviato: 1 mar 2011, 16:47 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 26 gen 2010, 0:21 Messaggi: 239 Località: Roma
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Perche' non ci mandi delle foto dei vari tipi di vaso?
Ciao
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Emiliano
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Inviato: 1 mar 2011, 17:29 |
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Iscritto il: 14 feb 2011, 20:23 Messaggi: 141 Località: Roma
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@Bero
Perche' li devo mandare ancora in cottura.
Ciao
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