Erwinia carotovora
malattia batterica, letale e veloce a diffondersi nella pianta. Colpisce sopratutto i generi che necessitano di alta umidità (ad esempio Phalaenopsis, Odontoglossum e generi alleati). Può iniziare a manifestarsi sia sulle foglie che sui rizomi o pseudobulbi.
Non esistono in commercio prodotti specifici per le batteriosi, anche se i prodotti rameici garantiscono una certa protezione preventiva. Tagliare accuratamente e buttare tutte le parti malate non appena ci si accorge della malattia, quindi tenere la pianta asciutta per qualche giorno, facendo cicatrizzare le ferite.
Erwinia (cypripedii ?)
Malattia batterica. Colpisce sopratutto il genere Paphiopedilum. Si manifesta come un marciume bruno alle ascelle delle foglie in particolare su quelle nuove, centrali, spesso uccidendo la zona della crescita. Se non fermato in tempo porta alla morte della pianta
Non esistono in commercio prodotti specifici per le batteriosi, anche se i prodotti rameici garantiscono una certa protezione preventiva. Tagliare accuratamente e buttare tutte le parti malate non appena ci si accorge della malattia, eventualmente tirare strappando le foglie. Quindi evitare che finisca acqua sulle foglie per almeno 15-20 giorni, in modo che la parte attaccata abbia tempo di esaurire la carica batterica e possa cicatrizzare la ferita. Spesso può essere utile spolverare la parte attaccata con polvere di cannella.
Pseudomonas cattleyae
malattia batterica, colpisce le Laeliinae e molti altri generi. Può essere mortale se non fermata per tempo. Normalmente parte da lesioni delle foglie (danni meccanici, punture, tagli).
Non esistono in commercio prodotti specifici per le batteriosi, anche se i prodotti rameici garantiscono una certa protezione preventiva. Tagliare accuratamente e buttare tutte le parti malate non appena ci si accorge della malattia, quindi tenere la pianta asciutta per qualche giorno, facendo cicatrizzare le ferite. Più lenta e meno aggressiva dell'Erwinia
Botritys cinerea
malattia fungina, colpisce quasi tutti i generi di orchidee.
Si localizza quasi sempre sui fiori, difficilmente attacca il resto della pianta. E' una scocciatura più che un pericolo vero e proprio. Esistono una moltitudine di antifungini in grado di debellarla, tuttavia è sintomo di eccessiva umidità ed aria stagnante, specie se in condizioni di basse temperature. Rimedio: aumentare la ventilazione, evitare di bagnare i fiori con acqua.
Pythium
malattia fungina, detta anche 'marciume nero' colpisce quasi tutti i generi di orchidee.
Colpisce di preferenza il "colletto" delle orchidee monopodiali o i getti in via di sviluppo di quelle simpodiali. Ha un veloce sviluppo ed è molto pericolosa sopratutto per le monopodiali ed in particolare per le Phalaenopsis in quanto uccide il cuore della pianta. Anche per le simpodiali è un pericolo ma è più facile che la pianta riparta da gemme avventizie.
Ai primi segni occorrono trattamenti specifici con antifungini a base di propamocarb che ha effetto sistemico. Anche il fosetil-alluminio ha un effetto contro questo fungo ma in misura minore rispetto al precedente principio essendo più specifico contro phytophtora. Cercare di evitare ristagni di acqua alle ascelle fogliari, aumentare la ventilazione.
Cocciniglia a scudo
Parassita, colpisce quasi tutti i generi di orchidee, in particolare Cymbidium e Cattleya.
Non facile da debellare completamente in quanto questo insetto presenta un elevato dimorfismo sessuale ed uno sviluppo particolare. Quando nascono attraversano una fase in cui sono piccolissime e dette 'neanidi' caratterizzata da altissima mobilità e possono spostarsi da pianta a pianta, dopodiche attraversa una fase pupale e quindi arriva alla fase adulta in cui la femmina diventa immobile e si copre di una sorta di bozzolo ceroso, mentre il maschio sviluppa ali e può spostarsi a piacimento.
Praticamente non esistono insetticidi in grado di uccidere ogni grado e sesso delle cocciniglie, pertanto occorrono almeno due-tre trattamenti ripetuti nel tempo che riescano a sterminare una o due generazioni consecutive. Principi attivi validi per i trattamenti sono clorpirifos e buprofezin, citotropici. Alcuni successi possono essere ottenuti con imidacloprid anche se dopo alcuni trattamenti può insorgere una parziale immunità o resistenza.
E' possibile effettuare lotta biologica con larve di coccinelle.
Cocciniglia cotonosa
Parassita, colpisce quasi tutti i generi di orchidee, in particolare Phalaenopsis, Dendrubium, Cattleya.
Non facile da debellare completamente in quanto questo insetto presenta un elevato dimorfismo sessuale ed uno sviluppo particolare. Quando nascono attraversano una fase in cui sono piccolissime e dette 'neanidi' caratterizzata da altissima mobilità e possono spostarsi da pianta a pianta, dopodiche attraversa una fase pupale e quindi arriva alla fase adulta in cui la femmina diventa immobile e si copre di una sorta di bozzolo bianco, cotonoso, mentre il maschio sviluppa ali e può spostarsi a piacimento.
Praticamente non esistono insetticidi in grado di uccidere ogni grado e sesso delle cocciniglie, pertanto occorrono almeno due-tre trattamenti ripetuti nel tempo che riescano a sterminare una o due generazioni consecutive. Principi attivi validi per i trattamenti sono clorpirifos e buprofezin, citotropici. Alcuni successi possono essere ottenuti con imidacloprid anche se dopo alcuni trattamenti può insorgere una parziale immunità o resistenza.
Piccole infestazioni su singole piante possono essere controllate togliendo a mano tutti insetti con un cotton-fioc imbevuto di alcool.
E' possibile effettuare lotta biologica con larve di coccinelle.
Essudati zuccherini
Molte orchidee in alcune fasi del loro sviluppo possono secernere una sostanza zuccherina, appiccicosa.
E' un processo naturale assolutamente normale, ma gli essudati zuccherini possono attrarre afidi e formiche ed anche un certo numero di funghi saprofiti (fumaggini) antiestetici ma innocui per la pianta.
Fumaggine
Funghi saprofiti che si sviluppano sia dove la pianta secerne naturali sostanze zuccherine, sia dove esistono infezioni o danni fisici come punture di afidi, cocciniglie o ragno rosso. Di per se è antiestetica ma innocua anche se può essere un segnale di allarme per altri problemi.