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[ 15 messaggi ] |
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Autore |
Messaggio |
filippo
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Inviato: 28 lug 2006, 23:41 |
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Iscritto il: 8 set 2005, 20:37 Messaggi: 1922 Località: Rotondella MT
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In questa sezione si parla spesso di determinati prodotti chimici per debellare le svariate patologie che attaccano le nostre piante.
Non tutti sanno come funzionano le cose nell'industria chimica:
Quando una nuova molecola viene creata dalle industrie, queste mettono in commercio un formulato protetto da brevetto, quindi la molecola o il formulato che la contiene non può essere copiato e commercializzato da altre case produttrici.
Il brevetto ha una certa durata, dopo di che la molecola può essere copiata e prodotta da chiunque, ma commercializzata con nomi diversi.
A questo punto spesso (ma non sempre) intervengono poteri economici che (loro sanno come) fanno in modo che la molecola ormai alla portata di tutti venga ritirata dal mercato con giustificazioni che vanno dai problemi per la salute dell'uomo, alla scarsa efficacia, eccetera, eccetera.
Questo avviene sempre in concomitanza con la creazione di una nuova molecola atta a sostituire la precedente, questa nuova però sarà protetta da brevetto ed ecco quindi che il sistema non fa altro che assicurare gli introiti ai soliti leader del settore che si possono permettere la sperimentazione di nuove molecole.
Questa premessa serve solo per dire che quando si consiglia un determinato antiparassitario si deve fare sempre riferimento al principio attivo che esso contiene.
Non è utile indicare solo il nome commerciale di un prodotto perchè potrebbe essere fuori produzione o non reperibile con facilità , quindi in sua sostituzione si possono trovare altri prodotti che hanno nomi diversi ma che contengono lo stesso principio attivo.
Naturalmente il discorso perde importanza se l'antiparassitario in oggetto è protetto da brevetto, dato che una sola ditta produttrice può commercializzarlo, ma essendo impossibile sapere quando e se il brevetto decade, non sbaglieremo mai riportando anche e soprattutto il nome del principio attivo.
La confezione di un antiparassitario ha un suo nome commerciale in rilievo, che è puramente di fantasia e spesso si riferisce al principio attivo che contiene.
Il nome del principio attivo si trova in etichetta(cioè dove ci sono le spiegazioni sulla nocività , dosi di utilizzo e altre informazioni), è il nome proprio della molecola e non può essere diverso da quello registrato per la molecola in oggetto.
A parità di principio attivo, ci possono comunque essere delle differenze fra un formulato commerciale ed un altro: in quanto ad eventuali altre molecole aggiunte per favorire la distribuzione del prodotto e/o per migliorarne le caratteristiche. Di norma tali differenze non sono particolarmente importanti ai fini dell'efficacia visto che in base alle percentuali ed i coformulanti variano anche le dosi indicate in etichetta.
Altri formulati commerciali possono differire da altri perchè contengono diversi principi attivi insieme, questa differenza va valutata bene perchè spesso si tratta di prodotti che uniscono l'efficacia di diverse molecole apportando risultati migliori.
Ciao a tutti e buona coltivazione,
fil.
_________________ Io ...E tu?
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maffo1793
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Inviato: 27 apr 2009, 12:09 |
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visitatore |
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Iscritto il: 16 set 2008, 15:29 Messaggi: 59 Località: Pavia
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Ciao a tutti, è un ottimo consiglio il tuo; ma per chi volesse aggiarare completamente le problematiche inerenti la commercializzazione, l' acquisto e l' uso di prodotti chimici, spesso nocivi per chi li fabbrica, per chi li usa o ne usufruisce e per l' ambiente, esiste una alternativa il più possibile naturale?. Mi sono trovato a combattere, di recente, contro la cocciniglia a scudetto, un subdolo avversario, con la quale le mie piante si sono infettate grazie a scambi con altri appassionati del genere e l'unico modo che ho trovato efficace per sterminarla è stato ingaggiare una lunga battaglia foglia per foglia, radice per radice per ogni singola pianta. In alcuni casi ho dovuto smembrare piante ben accespite, stradicarne altre, spogliarle di brattee e guaine secche sotto le quali il nemico s' annida volentieri, ripassarle tutte con un pennello imbevuto nell' alcol e mandare in fumo l' eventualità di un' abbondante fioritura. Mi rendo conto di averlo potuto fare perchè possiedo una quantità relativamente ridotta di piante, e perchè la cocciniglia mostra una particolare predilezione per Cattleya e simili, ti chiedo però se esiste davvero un metodo naturale, ad esclusione degli insetti antagonisti ovviamente, che possa aiuare le piante a sbarazzarsi, in modo naturale, di questi nocivissimi ospiti, grazie.
_________________ nolo quod cupio statim tenere, nec victoria mihi placet parata.
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axio
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Inviato: 27 apr 2009, 12:52 |
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Iscritto il: 1 mag 2008, 12:27 Messaggi: 1599 Località: roma
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un bel metodo naturale è una bella spruzzata di olio minerale......
funziona alle grande!!!
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maffo1793
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Inviato: 28 apr 2009, 22:39 |
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visitatore |
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Iscritto il: 16 set 2008, 15:29 Messaggi: 59 Località: Pavia
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axio ha scritto: un bel metodo naturale è una bella spruzzata di olio minerale...... funziona alle grande!!!
Olio minerale!? ne ho sentito parlare, ha effetti nocivi sulle piante in sovradosaggio? è efficace anche sulle parti verdi nascoste (ad esempio i rizomi ipogei, molto ambiti dalle cocciniglie) e, per finire, da che cosa viene ricavato? scusa la raffica di domande ma è indispensabile ad ottenere un' esauriente raffica di risposte, ciao
_________________ nolo quod cupio statim tenere, nec victoria mihi placet parata.
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aless
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Inviato: 28 apr 2009, 22:44 |
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Iscritto il: 25 feb 2007, 14:56 Messaggi: 3503 Località: Lombardia
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maffo1793
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Inviato: 30 apr 2009, 0:12 |
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visitatore |
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Iscritto il: 16 set 2008, 15:29 Messaggi: 59 Località: Pavia
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aless ha scritto: Vi consiglio di leggere questa discussione sulla cocciniglia http://www.orchidando.net/forums/viewtopic.php?t=1858. Ci sono altre discussioni soll'olio bianco, se cercate nella sez. Malattie le trovate. Ciao
Grazie della dritta! mi ci sono recato all' indirizzo da te consigliato e ne ho letto un paio di pagine. Il resto lo leggerò in seguito, non so tuttavia se vorrò preferire alla mia la salute delle piante, posto che un trattamento chimico della portata di quelli che annientano l' esistenza di parassiti caparbi come le cocciniglie a scudetto, non finiscano anche per annientare la vita della pianta stessa o per sospenderla, come spesso accade. Comunque niente è di troppo.
_________________ nolo quod cupio statim tenere, nec victoria mihi placet parata.
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aless
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Inviato: 30 apr 2009, 0:39 |
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Iscritto il: 25 feb 2007, 14:56 Messaggi: 3503 Località: Lombardia
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Non vorrei appesantire troppo questa discussione, però vorrei dire che quando si tratta di questi argomenti sarebbe meglio astenersi da posizioni troppo "semplici", tipo "Evviva i prodotti chimici" o "Evviva i prodotti naturali".
Chi decide di usarli, dovrebbe farlo con cognizione di causa, conoscendo anche quali sono i rischi per la propria salute (che non sempre sono devastanti, rispetto ad altri rischi che ogni giorno scegliamo, coscientemente, di correre) e per le proprie piante (che di solito sono inferiori, se ci sono, agli effetti della malattia).
Chi invece decide di non usarli, corre il rischio di non risolvere il proprio problema (a proposito l'alcol non credo risolva il problema della cocciniglia in modo risolutivo, anche perchè spesso questa si annida nelle radici).
A parte il fatto che il termine "naturale" poco si addice a chi, come noi, coltiva in casa o in serra piante come le orchidee.
Ah, l'olio minerale è un derivato del petrolio.
Ciao Nicoletta
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Ronin
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Inviato: 30 apr 2009, 10:58 |
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Iscritto il: 11 gen 2006, 18:30 Messaggi: 2310 Località: Cologna Veneta (Verona)
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Quoto appieno aless, anche perchè, per formazione culturale e per passate (ed in parte presenti) esperienze professionali ritengo di avere una discreta, anche se non assoluta, conoscenza della questione.
_________________ "Infilerò la penna ben dentro il vostro orgoglio
perchè con questa spada
vi uccido quando voglio."
F. Guccini, Cirano
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aless
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Inviato: 30 apr 2009, 13:43 |
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Iscritto il: 25 feb 2007, 14:56 Messaggi: 3503 Località: Lombardia
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Grazie
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Romanlord
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Inviato: 30 apr 2009, 14:48 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 3 apr 2006, 20:58 Messaggi: 272 Località: Roma
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attenzione poi a pensare che 'naturale' voglia dire 'sicuro' o poco dannoso......
Il cianuro e' un prodotto che piu' naturale non si puo', e lo consiglierei solo a mia suocera..................
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maffo1793
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Inviato: 3 mag 2009, 0:29 |
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visitatore |
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Iscritto il: 16 set 2008, 15:29 Messaggi: 59 Località: Pavia
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Romanlord ha scritto: attenzione poi a pensare che 'naturale' voglia dire 'sicuro' o poco dannoso...... Il cianuro e' un prodotto che piu' naturale non si puo', e lo consiglierei solo a mia suocera..................
Tutto vero e sacrosanto quello che avete detto e ribadito sulla presunta naturalità di mezzi invece genuinamente artificiali. Penso che messo di fronte alla dura realtà di una massiciia infestazione di cocciniglia che minacci l' esistenza stessa di centinaia di piante della mia serra (nel caso ne avessi una e nel caso fosse popolata da centinaia se non da migliaia di piante) non avrei dubbi sul da farsi e ricorrerei alle armi chimiche (la serra è in realtà il luogo in cui il prodotto chimico trova la sua naturale espressione ed amplificazione d' efficaciia) ; per non parlare di cosa farei se questa che non è che una passione per me divenisse anche una attività lavorativa, piacevole quanto si vuole. Se non chè io non sono e non sarò mai (almeno fino tra qualche mese) una persona che ne possiederà anche solo un centinaio. L' esperienza mi ha insegnato a non allargare troppo il numero delle piante che costituiscono il mio piccolo giardino tropicale domestico, se non voglio corrispondentemente aumentare il numero dei grattacapii cui andrei incontro; a sorvegiarle e ispezionarle quotidianamente una per una, fin nei più minuti dettagli, e per potere fare tutto questo efficacemente occorre che siano poche e scelte piante. Nell' eterogeneo panorama del collezionismo di orchidee (si chiama così la mania di cui siamo affetti) ci dovrà essere pur spazio per quelli che, come me, non si fidano degli strumenti convenzionali. Quando mi è toccato avere a che fare con la succitata maledetta bestiola, l' ho sottovalutata, e ne ho pagato le conseguenze. Alla fine ho dovuto fare letteralmente a pezzettini due piante di Cattleya, denudandone i caulobulbi e rasando le radici al rizoma, ovunque spennellando di alcool più e più volte la pianta tenuta fuori terra per giorni interi (l' aceto è ugualmente efficace per una battaglia casa per casa, è però troppo acido e brucia i tegumenti più teneri, inibendone la ricrescita). L' unico olio che ho utilizzato in quell' occasione è stato quello di gomito. Adesso sto più attento e mi attengo scrupolosamente alle regole auree di prevenzione che ho letto più volte anche su questo forum: porre in quarantena qualsiasi tipo di pianta che giunga in contatto con le orchidee; al primo indizio di infestazione svasare immediatamente, per controllare ed eventualmente ripulire la pianta anche sotto la superficie del terreno e tra i micidiali nascondigli costituiti da brattee e guaine; non pensare mai che quello che non è ancora accaduto alle mie piante non accadrà mai; tenersi pronto ad ogni evenienza: anche la più bella delle piante può cadere in disgrazia, tra le grinfie dei suoi nemici naturali (questi si); trovando il coraggio di smembrarla la si può ancora salvare. Ciao a tutti.
_________________ nolo quod cupio statim tenere, nec victoria mihi placet parata.
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stella1
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Inviato: 24 lug 2009, 16:40 |
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visitatore |
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Iscritto il: 13 gen 2009, 18:56 Messaggi: 28 Località: Alessandria/Como
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Ciao!
Vorrei sapere se qualcuno può darmi dei consigli sui trattamenti (fungicidi ,anticocciniglia ecc)stagionali/mensili da fare..
Grazie!!
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Deepskyler
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Inviato: 16 nov 2016, 0:11 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 10 lug 2016, 7:08 Messaggi: 157
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Salve a tutti, Fin da piccolo ho assiduamente frequentato la campagna, sia in estate che in inverno, dove ho case e terreni. Con gli anni ho imparato dagli agricoltori del luogo a curare le piante coni vari prodotti sia chimici che naturali ( la via chimica è ovviamente la più semplice e sbrigativa ma altamente inquinante per l'ambiente e tossica per l'uomo e tutti gli organismi dell'habitat). mentre i metodi naturali si basano sulla lotta agli infestanti mediante l'utilizzo di prodotti e soluzioni eco sostenibili come ad esempio l'utilizzo di antagonisti ( lancio di larve, nematodi e insetti utili). Quest'ultima pratica, purtroppo poco conosciuta, non è ovviamente molto praticabile in casa ( se non in particolari situazioni) mentre da ottimi risultati in grandi spazi circoscritti (come le serre) o in ambiente aperto dove però sono necessari più lanci con maggior frequenza in relazione all'importanza dell'infestazione. Oggi per fortuna esistono diversi siti online, anche molto ben forniti, su cui poter acquistare gli organismi ( insetti, acari, nematodi antagonisti per quasi ogni genere di infestazione. Io ho sperimentato il lancio di coccinelle ( Adalia bipunctata, Nematodi, Entomopatogeni ecc.). La lotta naturale è ecologica e sostenibile, non inquina e, se correttamente effettuata, non costa molto di più di quella chimica. un saluto
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