Innanzitutto chiariamo che i porcellini di terra (onischi, Armadillidium vulgare) non sono innocui, come si legge in molti forum, ma sono dannosi per le nostre piante. Lo so per certo perché quando avevo il terracquario caldo ho assistito direttamente, impotente, ai banchetti di questi animaletti preistorici che letteralmente prendevano a morsi le radici di phalenopsis nella loro parte più tenera: le punte di accrescimento! Ho anche visto radici di paphio sane ma private dei loro peli radicali grazie a questi piccoli mostri. Certo che il danno dipende anche dal numero come è ovvio che sia. Al tempo risolsi con il Diazinone che adesso non è più in commercio.
Messo questo punto fermo conviene conoscere meglio il nemico. Un buon sito è il seguente:
http://www.cals.uidaho.edu/edcomm/pdf/CIS/CIS1169.pdfSono crostacei e quindi sono ricoperti da una corazza protettiva che rende più difficile il contatto efficace con insetticidi, di abitudini notturne amano l’umido perché respirano attraverso un film di acqua che ricopre dei canali respiratori posti ventralmente. Cosa c’è di meglio per un onisco della nostra serra ? Umida, riscaldata in Inverno, raffreddata in Estate, ventilata, con abbondanza di piante dentro (cibo), ombreggiata. Ecco che nella nostra serra ci possono essere popolazioni di onischi numerosissime come nella mia. Volendo eliminare il flagello e non avendo più a disposizione il Diazinone mi sono posto il problema di come fare e il rimedio della patata non faceva al caso mio. Riporto quello che ho fatto, che mi sembra essere stato efficace nell’ipotesi possa servire a qualcun altro.
Primo tempo la serra: liberare dalle piante ecc tutti i supporti a contatto con il suolo (blocchi di tufo…..) ed armarsi di una bomboletta di spray Raid per mosche e zanzare. Di giorno, girare velocemente il blocco di tufo e spruzzare subito ed abbondantemente lo spray sui porcellini che saranno sia sul blocco che sul terreno e rigirare il blocco di tufo. E’ molto efficace, basta 1 trattamento.
Secondo tempo i vasi: preparare una soluzione abbondante in acqua di piretro naturale o di sintesi alla concentrazione massima indicata o anche un poco superiore (io ho usato 1,5 ml / litro di Biopiren plus). Inondare letteralmente ogni vaso con questa soluzione. Dopo qualche minuto inizieranno a salire in superficie molti porcellini magari non bagnati perché erano a riparo di pezzi di bark….. Riannaffiare nuovamente vaso per vaso bagnando così anche questi porcellini prima scampati. Ripetere una terza volta può essere utile sempre a distanza magari di 20 minuti.
Poiché il piretro agisce per contatto, per ingestione o inalazione il trattamento è efficace a patto di bagnare bene i porcellini anche dove hanno il film di acqua per i canali respiratori perché la corazza non è facilmente penetrabile. La maggior parte dei porcellini saranno eliminati così nel giro di un paio di ore ma altri saranno eliminati al momento del pasto per ingestione. Una curiosità : i porcellini morti, da bravi crostacei, puzzano di pesce. Non ho rilevato fitotossicità .
Ricordo che il piretro è per noi è solo irritante per contatto (ovviamente non va bevuto…) e non è vero che è innocuo per gli animali domestici ad esempio è molto tossico per i gatti. E’ molto tossico anche per gli animali acquatici per cui preoccupatevi che la vostra soluzione non defluisca in tombini che portino poi a fiumi, laghi, torrenti ….. ma che penetri nel terreno e venga smaltita così degradandosi lentamente senza raggiungere corsi d’acqua.
La trovata non mi sembra rivoluzionaria ma spero possa essere utile perché efficace.