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piera
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Inviato: 28 nov 2007, 23:52 |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao a tuttissimi!
Come al mio solito, sperando di non annoiarvi, chiedo scusa per la lunghezza del post, specialmente a chi avesse la connessione lenta.
Inoltre, chiedo scusa per aver preso mie foto già postate in altri post, affinchè risultasse completa.
Vorrei riportarvi la mia esperienza personale, sperando possa essere di aiuto, raccontandovi la storia incredibile della pianta madre e del suo keiki SENZA radici.
23 marzo 2006
Ricevo come regalo questa Phal senza apice: tutto andato, ma la pianta sta bene o quanto meno quel che resta.
Da notare come le foglie sono attaccate al fusto!! e che rimarrano belle verdi fino a circa ottobre 2006, senza darmi preoccupazioni di sorta!!
Aveva lo stelo floreale con gli ultimi fiori, che non ho eliminato!
L'ho anche travasata immediatamente in solo sfagno secco reidratato, non perdendo nessun fiore. Dopo qualche settimana l'ho pure ri-travasata perchè non riuscivo a capire con lo sfagno quando, ma soprattutto quanto bagnarla, incorporando insieme allo sfagno il bark a pezzi grossi e anche qui non ha risentito per niente.
Per l'apice andato, come si vede nelle foto sopra, non ho usato nessun funghicida. Ogni giorno, anche più volte al giorno, con carta da cucina ben premuta e lasciata per qualche secondo ho tentato di asciugare la ferita, così è stato.
Terminata la fioritura ho tagliato lo stelo appena sopra la prima gemma dormiente che ho trovato sotto lo stelo.
20 agosto 2006.
Col passare del tempo, mesi dalla primavera, quindi tempo giusto, tutto era noiosomente uguale e le foglie rimaste non erano belle "vispe" ma vivevano...
Pensando e ragionando sempre più mi convincevo che sarebbe arrivato! .... infatti arrivò la tanto sospirata .....nasciata di un keiki!! proprio dalla prima gemma sotto al taglio.
10 settembre 2006
nasce un'altra fogliolina
Siccome non ha nessuna intenzione di emettere radici, l'ho racchiuso in un sacchetto per cercare di mantenere più umidità possibile, pensando possa essere di aiuto.
Il sacchetto messo in quella posizione non funziona, in quanto l'acqua che si forma a contatto del sacchetto va a finire sulle stelo per poi scendere, perciò lo tolgo e la pianta rimane con il suo keiki in casa mia, senza umidità aggiunta a quella che la mia casa ha nromalmente, e senza nessuna vaporizzazione o spruzzature varie.
Mi limito solo a bagnare il substrato al bisogno e nulla più, come del resto faccio sempre.
La Phal nel frattempo si fa un giro per l'Alta Italia: avevo bisogno di un consulto!
Al ritorno, il marciume riparte e non mi accorgo! facendo perdere tutte le foglie in poco tempo.
O meglio! le foglie NON consistenti al tatto, ma mollicce me lo avevano segnalato, ma allora non avevo dato peso, poi con il senno dei poi? Ho imparato!!
Prima di effettuare l'ultimo travaso in seramis ho spennellato per bene tutto l'apice con "previcur" puro.
26 ottobre 2006
Mentre il Keiki non ha risentito di nulla ed è super cresciuto...... ma niente radici...fuppa!
La gemma dormiente sotto al keiki si sveglia, ma tale rimane...
20 novembre 2006,
ecco l'ultima foglia che se ne va... e da qui in poi esiste e *vive* solo lo stelo con il keiki
11 gennaio 2007
la nuova fogliolina che cresce a vista d'occhio
6 marzo 2007
continua imperterrita la sua crescita
14 marzo 2007
Dopo vari giorni di attente osservazioni sulla pianta madre e sul keiki, ho deciso che a questo punto dovevo controllare.
Le radici anche quando bagnavo non diventavano verdi.... così l'ho svasata ed ecco come si presentava
la pianta in generale
le radici tutte sane e ben sode
Per rendere l'idea di come è messa, con che vive il keiki, dove è attaccato, ecc..ecc..
Vi mostro quel che rimane del tronco, per mia fortuna è rimasto praticamente uguale al mese di ottobre in occasione del rinvaso (chiedo scusa per la foto sfuocata)
A questo punto DEVO prendere UNA decisione al posto suo: lo stelo all'attaccatura si presenta *molliccio*.
Visto l'esperienza precedente, sempre per mia fortuna, ero abituata a controllarlo quasi ogni giorno e dopo attenta osservazione e ragionamenti vari, durati qualche giorno, decido per lei!
Inizio una "mia prova scema".
Sotto al primo nodo la gemma dormiente pare si muova e volevo vedere se anche lei avesse la forza di continuare...
decidendo di mettere quel che rimane
nel vaso in puro sfagno secco reidratato
ed infine eccola al gran completo
L'ho posizionata ad una buona luce dove riceve pure sole diretto per qualche mezz'ora, non ho messo nessun sacchetto.
Da quando l'ho trasferita in sfagno puro le radici diventano verdi.
Spruzzo SOLO lo sfagno e lontano da quel che rimane della phal, circa ogni due giorni o tre a secondo del colore delle radici e dell'umidità che sento al tatto
10 aprile 2007
Non ce l'ha fa e lo stelo se ne va!!! ho fatto pure la rima
ed arriva, per me, il "terribile e famigerato buco", in cima allo stelo!!
mi dispiace non avere foto, ma le radici risultano belle verdi, mentre il restante "fusto" risulta molliccio al tatto.....
continua.....
_________________ ciaociao piera
Ultima modifica di piera il 29 nov 2007, 2:57, modificato 1 volta in totale.
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piera
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Inviato: 29 nov 2007, 1:12 |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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14 marzo 2007 stessa data sopra riportata
Che ne ho fatto del keiki??? L'ho tagliato!!
Oltre allo stelo che si presentava "molliccio" alla base. Volevo *provare* se riuscissi in qualche modo a farlo sopravvivere e fargli emettere 'ste benedette radici.
Le foglie grandi sono lunghe ognuna circa 16 cm. e nessuna radice in vista.
Mia conclusione personale! secondo mio modesto parere, non ne ha bisogno in quanto le ha già !!! ossia le radici della pianta madre!
La decisione di tagliare il keiki è stata determinata da quel che ho notato nei giorni precedenti la mia decisione.
Tutto il fusto del keiki e le piccole foglie alla base da qualche settimana a questa parte si stanno disidratando
le foglie grandi non erano più turgide come lo sono sempre state e ho notato, sempre con il tempo.....
i margini delle foglie cresciute, si presentano così foto al 14 marzo 2007
e così armata di, forse, incoscenza ho deciso di fare zac!
eccolo qua, ho lasciato un pezzo di stelo floreale
Ero molto indecisa se metterlo in sfagnoterapia o provare con l'acqua.
Ho optato per l'ultima soluzione pensando che sono sempre in tempo a metterlo nello sfagno: è sotto strettissima sorveglianza
Ho preso un bicchiere basso, capiente e l'ho sistemato in questo modo.
per la continuazione di questa "prova scema" vedi 4.° esperimento
29 marzo 2007
da qui
lo salvo solo in "terapia intensiva con prognosi riservata"!
seguendo più o meno quanto descritto in Sfagnoterapia
Non finisce qui!! per fortuna ho l'abitudine di tenere sempre sott'occhio e comunque la mia clinica
10 aprile 2007
Il pezzo di stelo rimasto, nonostante sia in sfagno puro reidratato, continua imperterrito la sua marcescenza che sta intaccando pure il fusto del keiki quindi mi permetto di suggerire che lo sfagno non può fare miracoli e attenzione a quando si interra un keiki!! non lasciare nemmno un pezzo di stelo floreale attaccato al fusto!!!
La mia esperienza sarà pure unica, ma è meglio togliere tutto il superfluo che può essere causa di infezioni fungine.
Taglio tutto il nero e metto gli ormoni radicanti per proseguire la "sfagnoterapia"
15 maggio 2007
Arrivano le radici
ma la maggior parte hanno la punta secca, ma non ho scoperto la causa! Una probabile a mio modesto e personale ragionamento, per aver spruzzato pochissimo fertilizzante sullo sfagno, ma non ne sono sicura.
17 giugno 2007
Con mia grande meraviglia dalla punta secca delle radici riparte la crescita.
e queste macchie che proprio non so cosa siano.
Le ho ispezionate quando le ho tagliate prima di mettere il keiki nel bark.
Su tutto il loro spessore sono secche!! praticamente le cellule sono secche pure all'interno.
14 settembre 2007
La metto in vaso con bark e sfagno in queste condizioni
quello che mi fa ben sperare sono queste due gemme fotografate al 17 giugno 2007 e rimanendo tali fino ad ora.
Nel frattempo,
- le foglie stanno diventando sempre più brutte! e dove non lo sono? hanno una lucidità davvero bellissima!!
- tutta la pianta in generale non fa nulla di nulla: non muore, non cresce e non allunga radici.
Da due settimane a questa parte, è in castigo! e *per prova*, visto che è l'unico posto *caldo* in casa, l'ho messa sopra la mensola del calorifero e non dice ancora nulla!!
Quel che stassera ho visto e ho notato postando le foto? che mi fa tremare????????
Il
colore
fucsia!!!
E' solo mia esperienza personale con quel poco che so, senza essere *studiata* nè esperta che ho voluto condividere con voi.
_________________ ciaociao piera
Ultima modifica di piera il 29 mar 2008, 14:38, modificato 5 volte in totale.
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mokai
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Inviato: 29 nov 2007, 2:17 |
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Iscritto il: 22 nov 2006, 19:50 Messaggi: 320 Località: Genova
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Un ipipipurrà per Piera! Leggo sempre con molta curiosità le tue prove! Sono molto utili!
Ciao!
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piera
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Inviato: 29 nov 2007, 2:47 |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao,
@ Mokai, grazie! mi fa piacere che ti sia piaciuto
scusami, mi sono permessa, oltre a correggere alcuni errori, di aggiungere una cosa importante che ho omesso nel dire, e sarebbe questa....
Il pezzo di stelo rimasto sul keiki, nonostante sia in sfagno puro reidratato, continua imperterrito la sua marcescenza che sta intaccando pure il fusto del keiki
Mi permetto di suggerire che lo sfagno non può fare miracoli e attenzione a quando si interra un keiki!! non lasciare nemmno un pezzo di stelo floreale attaccato al fusto!!! Taglio netto e via!
La mia esperienza sarà pure unica, ma è meglio togliere tutto il superfluo che può essere causa di infezioni fungine e sotto al bark non si vede nulla a meno di rinvasare in continuazione per verificare.....
E' solo un mio pensiero personale, dettato da quel che mi è successo.
OT, se con questi topic annoio o non sono interessanti...fate un fischio! naturalmente chiedo scusa
_________________ ciaociao piera
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roby
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Inviato: 29 nov 2007, 16:55 |
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Iscritto il: 9 giu 2007, 15:00 Messaggi: 3740 Località: Napoli
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piera complimenti
Perfetta come al solito
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Rosanna
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Inviato: 1 dic 2007, 5:36 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 29 nov 2007, 4:42 Messaggi: 137 Località: Pisa
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cara Piera, ho seguito con molto interesse la tua "lezione" interessante e istruttiva, le foto poi,sono un enorme supporto per ben capire e poi fa piacere vedere. Sono assolutamente ai primi passi, per cui ti prego di dirmi tu o dove posso andare a capire, sapere, la funzione dello sfagno che sento ne parli come importante:"sfagno terapia". E il seramis cos'è? E il bark? E il previcur? Grazie
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superteky
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Inviato: 1 dic 2007, 15:58 |
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Iscritto il: 14 set 2007, 13:23 Messaggi: 241 Località: firenze
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ciao piera!!!!tutto perfetto come al solito!!!!complimentoni!!!grazie per renderci sempre partecipi dei tuoi meravigliosi esperimenti!!piacerebbe anche a me farne di simili ma per ora di keiki......nemmeno l ombra!!!!
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piera
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Inviato: 1 dic 2007, 16:07 |
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VIP |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao,
@ Roby!! grazie sei sempre gentile e insuperabile!
OT hai novità in merito alla semina?
@ Rosanna, grazie pure a te!
vediamo se mi riesce di rispondere, però tieni presente che non sono nè studiata, nè esperta e quel che riferisco è solo il poco che so, ma con lunga esperienza nel campo del verde.
Tengo a precisare che solitamente quando dico/scrivo non vado mai a leggere niente, ma scrivo solo quel che so o ricordo in quel momento!.
Sfagno
Si usa come substrato per la coltivazione di Orchidee, ma in casa senza vetilazione "forzata" è difficile dosare le innaffiature. Te lo dice la sottoscritta che con le sue "prove sceme" ha fatto fuori 4 Phal in una volta sola!!!
Il migliore è lo Sfagno vivo, ma lo si deve saper coltivare.
Oppure si usa lo sfagno secco che si reitrata bagnandolo con l'acqua. Il migliore è lo sfagno cileno di colre giallo con fibre ben consistenti.
Questo io lo uso mischiato al bark, mi aiuta a trattenere maggior umidità nel substrato senza bagnare troppo, ma soprattutto spesso! Lo sfagno assorbe immediatamente l'acqua che poi rilascia piano, piano al bark inumidendolo.
Ha ph acido, se non ricordo male.
Bark
E' il substrato maggiormente usato per la coltivazione delle orchidee e sono pezzi di corteccia, solitamente di pino.
Esiste in pezzatura grossa, media, piccola. A secondo dello spessore delle radici si usa una pezzatura piuttosto che un'altra. Per esempio le Phal hanno radici grosse, per queste si utlizza il bark grosso.
Inoltre per le orchidee che hanno bisogno di avere sempre il substrato umido tipo i Paphiopedilum si usa la pezzatura piccola, così pure per quelle che hanno radici sottili.
Utilizzando questo substrato permette di avere il composto molto areato, ossia molta circolazione d'aria tra le radici facendole asciugare velocemente quando il bark è in stato buono.
Man mano che passa il tempo si degrada, trattenendo acqua troppo a lungo e sgretolandosi. Non bisognerebbe mai arrivare a queso stadio. E' troppo alto il rischio che le radici muoiano per asfissia, in quando nel substrato la circolazione di aria diminuisce notevolmente.
Quando si arriva qui, è meglio rinvasare il più velocemente possibile.
Seramis
E' argilla cotta ad una alta temperatura, pemettendo la formazione di piccoli fori all'interno di essa.
Chiedo scusa per la descrizione ma è quel che ricordo! .
Ti consiglio di fare ricerca con Google usando "seramis". Trovi il sito tedesco e se fai ulteriore ricerca trovi pure un sito inglese.
Ridiamo?? E, se poi sei come me che non conosce neppure l'italiano ti aiuti con la traduzione di Google che anch'essa va tradotta! così ti fai pure quattro risate!!!
Ritornando a noi! In Germania, Austria viene venduta per piante da coltivarsi in "Idrocoltura" ed in questo caso ti assicuro essere ottima!!
Può essere usata con le orchidee mischiata ad altro materiale quando l'orchidea ha bisogno di avere sempre umidità alle radici. Oppure la si usa pura.
Questo esperimento lo fatto pure io, ma tutte le mie orchi coltivate in questo substrato le ho salvate in extremis solo con la "sfagnoterapia" di cui ho già riferito. In quel periodo erano più orchi in clinica che fuori!!!!
La mia modesta conclusione personale in merito a questo substrato.
In casa mia, senza circolazione d'aria forzata, non funziona! in quanto il substrato rimane troppo a lungo bagnato e le radici non avendo circolazione d'aria muiono per asfissia/marciumi. HO provato anche dosando l'acqua. Niente da fare!
Però, tengo a precisare che in serra con tutti i parametri giusti, ma soprattutto con circolazione dell'aria attraverso ventole o ventilatori, funziona! Anche qui come per ogni substrato, bisogna sapersi regolare per le innaffiature osserando le piante.
Inoltre è un materiale che trattiene parecchio i sali!!
Personalmente preferisco di grand lunga bark e sfagno.
Previcur
E' il nome commerciale di un funghicida sistemico, il che vuol dire che viene traslocato dalla pianta in tutte le sue componenti, foglie, radici, fusti.
Il suo principio attivo è il "Propacarb" che agisce *solo ed esclusivamente* sui seguenti funghi,
- Peronospora, Pythium (marciume e moria delle piantine)
- Phytophtora (marciume del colletto).
Si usa principalmente quando si rinvasano le orchi trovandosi di fronte a principi di marciumi alle radici, oppure quando la pianta subisce marciume del colletto o parte/nido apicale.
Sfagnoterapia
Si usa quando ci si trova di fronte ad orchidee che per qualsiasi motivo hanno perso le radici oppure vogliamo fare qualche divisione.
Questo metodo permette di tenere la pianta ad alto tasso di umidità che aiuta l'emissione di nuove radici.
Se ti fosse sfuggito lo puoi leggere qui, ma avendo qualche esperienza in merito alle piantee soprattutto "occhio" si può fare benissimo anche in assenza di sfagno.
Ripeto è tutto quel che so, chiedo scusa se come al mio solito faccio fatica a spiegarmi, ma soprattutto se qualche esperto o "studiato" volesse integrare il mio dire..... felice di apprendere!!
E solo mia esperienza personale.
_________________ ciaociao piera
Ultima modifica di piera il 1 dic 2007, 17:08, modificato 1 volta in totale.
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Rosanna
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Inviato: 1 dic 2007, 17:06 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 29 nov 2007, 4:42 Messaggi: 137 Località: Pisa
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Sei stata gentile ed esauriente. Ciò significa che ieri rinvasando la mia cattleya e avendo notato molte radici in marciume, dovrei di corsa metterci il previcur! Invece le ho liberate dalla spugna dove si erano incastrate e le ho rimesse in terra per orchidee (sacchetto comprato) Non uccidetemi , ho appena iniziato. Devo risvasare di corsa? In che punto mettere il previcur? In questi giorni fa così buio, dato l'inverno, temo sia un altro punto debole .
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piera
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Inviato: 1 dic 2007, 17:18 |
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VIP |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao,
non ti preoccupare! per questa volta non ti uccidiamo!
Rosanna, per usare il Previcur o comuqne un antifungino contenente il principio attivo "pocaparb" si usa sciogliendo 3 ml del prodotto in un litro d'acqua e immergendovi tutta la pianta per qualche ora. Personalmente la lascio in ammollo, compreso le foglie, per una notte intera. Dopo questo trattamento si lascia asciugare per bene tutta la pianta.
Poi si interra la pianta con bark inumidito, senza bagnare il substrato per almeno una quindicina di giorni. Ciò permette alle radici di cicatrizzare.
Dopo una decina di giorni si spruzza tutta la parte aerea ancora con pevicur con il dosaggio di 1,5 ml a litro e ancora un'altro trattamento dopo 10 giorni.
Per il terriccio per orchidee in commercio. Ti assicuro che per poterlo usare devi essere *molto in gamba* nelle innaffiature e aver occhio con le piante.
Mi sento di dirti, visto che dici di essere alle prime armi, di scegliere e usare solo il bark in esso contenuto. Va pure bene se ci aggiungi i pezzettini di polistirolo che ci trovi dentro, ma non troppi
Dopo averlo sciacquato per bene, eliminando tutta la torba appiccicata, lo puoi tranquillamente utilizzare.
Buon rinvaso...altri dubbi chiedi
_________________ ciaociao piera
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roby
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Inviato: 1 dic 2007, 17:34 |
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Iscritto il: 9 giu 2007, 15:00 Messaggi: 3740 Località: Napoli
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piera ha scritto: Ciao, @ Roby!! grazie sei sempre gentile e insuperabile! OT hai novità in merito alla semina?
Ma figurati io ti seguo sempre con molta attenzione e spesso ti faccio pubblicità su G.it consigliando di leggere i tuoi post (specie quello della sfagnoterapia), ovviamente tutti restano strabiliati dalle tue esperienze.
La semina procede bene oggi ho postato l'aggiornamento dei protocormi a mesi 2 dalla semina
e poi ho anche postato la foto di uno dei barattoli seminati senza cappa sterile ad 1 mese dalla semina.
Anche questi procedono bene con un timing simile a quello dell'altra semina.
Sulla prima semina si intravedono delle rizine sui protocormi, che in un primo momento pensavo fosse muffa, ma poi grazie ad una foto trovata su internet ho capito che quella barbetta che spuntava era normale che ci fosse, ma come tu spesso sottolinei nei tuoi post neanche io ho mai studiato queste cose, per cui delle rizine non ne conoscevo manco l'esistenza.
Per me questo è solo un bellissimo passatempo, senza nessuna pretesa.
Un grosso saluto e continua a deliziarci
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Rosanna
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Inviato: 1 dic 2007, 18:11 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 29 nov 2007, 4:42 Messaggi: 137 Località: Pisa
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Piera sei super super super! Corro subito a comprare il previcur e ti farò sapere, ciao grazie.
A proposito e per la luce? Come si fa in questi giorni? E come si fa a sapere che la luce che arriva dalle mie finestre è quella per loro sufficiente?
Se riuscissi a far le foto , mi piacerebbe farti vedere le due radici che però salgono in su , uscite da due ascelle della Vanda. Grazie
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Rosanna
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Inviato: 2 dic 2007, 4:19 |
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frequentatore |
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Iscritto il: 29 nov 2007, 4:42 Messaggi: 137 Località: Pisa
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Agrarie chiuse, prima di lunedì niente previcur, nel frattempo spero non succeda niente alla cattleya. Mi ero ripromessa di non comprare più piante, ma stasera ho visto una meraviglia troppo meraviglia:un cimbydium ricadente bianco, rosato dentro. Non lo avevo mai visto ricadente ed è bellissimo.Per fortuna so che i cimbydium sono tra i più facili, perchè io ho proprio cominciato- ieri -la fascinosa esperienza orchidee. Le ho dato subito l'acqua da sotto, perchè era secca, la fioraia mi ha poi detto che non c'è bisogno di concimarla fino a marzo. Sarà vero? E' piena di fiori e di butti.Le ho dato l'acqua del rubinetto, ma leggo da voi,che dovrei comprare la distillata. Oddio ,Piera che ne dici? io la lascio lì, spero che la luce le sia sufficiente, ogni tanto la bagno e la vaporizzo. Basta no?
Ma è vero che la phalenopsis sta bene vicino al termosifone?
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uravale
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Inviato: 2 dic 2007, 12:10 |
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Iscritto il: 23 mar 2007, 14:25 Messaggi: 455 Località: milano
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ciao rosanna,
ovviamente segui i consigli di piera che non puoi sbagliare! però la cattleya in particolare vuole asciugare molto bene fra le innaffiature, e questo con il composto commerciale è pressochè impossibile, io la rinvaserei asap in bark a pezzi belli grossi, con un bello strato di polistirolo sul fondo e farei anche dei buchi aggiuntivi intorno al vaso, la mia da quando sta così ha svoltato, tieni presente che in inverno dovrebbe comunque essere bagnata molto meno.
l'acqua del rubinetto non è il massimo ma non è il problema peggiore; puoi farla bollire e poi filtrarla, così elimini il calcare, oppure usala com'è è ogni tanto compra l'acqua demineralizzata e fai un bel risciacquo per lavare via i sali. io faccio così!
ciao!
v.
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piera
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Inviato: 2 dic 2007, 15:45 |
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34 Messaggi: 10580 Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
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Ciao,
Una precisazione importante!
Chiedo scusa per non essere stata chiara.
Il mio keiki l'ho messo sopra la piana del termosifone *solo ed esclusivamente* PER PROVA!
in questa stagione l'unico posto discretamente caldo è quello! in casa abbiamo solo 18 gradi!! ed ho bisogno di *provare* se con temperature più alte si decide a muoversi o meno.
Rosanna ha scritto: ....................................... Ma è vero che la phalenopsis sta bene vicino al termosifone? Meglio lasciare perdere il termosifone! però nessuno ti vieta di provare...
Che poi stia bene ad una temperatura di 20/24 gradi è vero, ma non credo che il termosifone di permetta di avere queste temperature: sono sicuramente più alte.
Scusami se mi permetto, per le altre orchidee ti conviene aprire topic/dicussione apposite: perchè sono più visibili e molti amici ti risponderanno in modo mirato.
Per la luce, più posizioni la pianta vicino alla finestra più luce avrà .
Attenta al sole diretto se la pianta non è abituata a riceverlo, agli spifferi e al vetro che trasmette freddo qualora le foglie lo toccassero.
Tieni presente che allontanando la pianta anche solo di poco dalla finestra l'intensità luminosa si abbassa notevolmente.
@ Superteki grazie! vedrai che i keiki prima o poi arriveranno
@ Robyyyyyyyyyy!!!! nun dire accusì!!
Ho letto della semina, accipicchia quant'è interassante, per favore tienimi aggiornata.
@ Uravale, non è vero! sbaglio, sbaglio, sbaglio eccome!!! mi piacciono e imparo parecchio con i vostri interventi, grazie!
_________________ ciaociao piera
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