Penso possa interessare un breve report da Agosto 2018 ad oggi sulla coltivazione idroponica 'ebb and flow' di Phalaenopsis:
- 30 Settembre: il sole si abbassa sempre più, e riesce a raggiungere lateralmente le Orchidee, dalle 14 in poi. Ottimista non faccio nulla. Dopo 5 giorni: una foglia completamente bruciata, un'altra macchiata.
Memento: Mai sole diretto!!!. Neanche a fine Settembre!!!
- 25 Ottobre: Le temperature notturne raggiungono i 10 gradi. Trasporto il tutto all'interno, a 2 metri dalla finestra (sulla scrivania, a fianco del monitor). Situazione non ottimale: luce ridotta (2000-4000 lux) ma temperature adeguate (18°-24°C). E' la migliore soluzione disponibile.
I ritmi di irrigazione rimangono quelli dell'esterno: un FLOW ogni 3 ore (veramente volevo ridurli, ma poi non l'ho fatto).
Abbasso l'EC della soluzione. Trovo un valore stabile, tra 800 e 900 microS/cm (uso 2/3 acqua potabile, 1/3 acqua S.Anna in bottiglia {2}).
I nutrienti sono minori di quelli ottimali {2}, ma siamo in una situazione a metabolismo ridotto per la scarsa luce.
Questo conferma alcuni punti:
a) Le condizioni ambientali influiscono sul metabolismo della piante (degno di Catalano).
b) Variando il metabolismo, varia l'assorbimento delle piante e questo porta a variazioni di EC se la soluzione non è equilibrata. Il corretto EC è quello che non varia nel tempo.
c) Una serra, che consenta di controllare le condizioni ambientali, semplifica la coltivazione, non occorrendo aggiustamenti frequenti dell'EC ottimale.
d) In questo caso, poiché è ridotta l'evaporazione dell'acqua, eventuali rabbocchi devono essere fatti con soluzione nutritiva e non con acqua pura.
Io sono pigro, e in realtà non faccio rabbocchi: cambio la soluzione nutritiva ogni 15-20 giorni, quando si riduce troppo ed il motore non pesca più.
- 11 Novembre: La lunga fioritura estiva è terminata da un po'. Cambio il substrato, dal Bark originale ad Argilla Espansa. Le radici sembrano in buon stato. Una pianta ha addirittura emesso un getto laterale. Una (phal miniatura) però presenta una sola brutta radice.
Unico problema: Il pH varia rapidamente: da un iniziale 5.5 in due-tre giorni ragginge 7 ed oltre. Non sempre correggo (con aceto). Con il Bark non succedeva. Eppure l'Argilla che uso è 'a pH controllato'. Sono perplesso.
- 31 Dicembre: Il getto laterale emette un tralcio floreale e boccioli si formano sui due tralci vecchi. Una seconda pianta attiva gemme floreali.
- 22 Febbraio: una decina di fiori su 3 steli da una pianta, le gemme della seconda pianta non si sono mosse, le terza tace, la miniatura è deceduta.
- 10 Aprile (oggi): Fioritura terminata (è durata meno di quella estiva), si sono seccati i getti floreale con due fioriture. Le gemme persistono immutate. Grande sviluppo fogliare (2 foglie/pianta): una foglia nuova ha raggiunto 28 cm, superando di gran lunga le foglie originarie. Uniche foglie perse quelle bruciate dal sole.
Attendo che si stabilizzzi la temperatura notturna per riportarle all'esterno.
ConclusioneRipeto, non sono uno specialista di Orchidee, ma sono abbastanza soddisfatto dei risultati. La seconda fioritura invernale mi ha entusiasmato, ed anche la crescita in questi mesi, nonostante la scarsa illuminazione, mi sembra interessante.
Inoltre la mia pigrizia è soddisfatta: l'unica cura è il cambio della soluzione (ogni 15-20 giorni) e qualche sporadica misura di CE e pH di controllo.
L'uso di
Flower Care {1} è utile e preciso soprattutto per temperatura ed illuminazione. La misura di EC invece risente del sistema 'Ebb and Flow', ma è abbastanza valida se letta in tempo reale durante lo stadio di FLOW. Altrimenti viene effettuata una media poco significativa.
Cordialmente.
Riferimenti:
{1} Ebb and flow, Flower Care:
https://github.com/msillano/Sonoff-ebb-and-flow/blob/master/orchis-sonoff-it01.pdf{2} Calcolatore soluzioni:
https://github.com/msillano/MyHydroponics/blob/master/recipes/water_readme_it.pdf