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Acido-acidi http://www.orchidando.net/forum/viewtopic.php?f=5&t=1134 |
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Autore: | Ronin [ 4 lug 2006, 19:05 ] |
Oggetto del messaggio: | Acido-acidi |
Ciao a tutti, apro questo nuovo topic dopo una interessante conversazione avuta con un amico sperando che la cosa desti interesse. Si stava pensando all'utilizzo di acidi organici come anticalcare naturali nell'acqua di bagnature e spruzzature, dato che le nostre, come in generale quelle di quasi tutta Italia, contengono buone o elevate dosi di carbonati; in particolare pensavamo all'acido acetico, lui da aceto, io concentrato, da diluire in acqua. Qualcuno è a conoscenza di esperienze simili? La questione da esplorare è complessa: che dosi usare per avere una buona efficacia ma non danneggiare le piante? Fino a che pH si può scendere? Si forma un tampone? E, se sì, questo come influisce sull'efficacia dell'intervento? Esiste un problema di fitotossicità nell'uso ripetuto? Esiste la possibilità di una maggior suscettibilità a patogeni? Ogni notizia è utile, intanto io posto le mie prime osservazioni. Ho iniziato da 2 giorni, dopo una prova su altre piante di una ventina di famiglie almeno, con una dose di 1 ml/litro di acido acetico al 95-96 %, finora senza aver notato danni alle piante ne' ai fiori che anzi in un caso sono decisamente più brillanti, come colori, rispetto a prima. Il pH da me raggiunto con la dose indicata è di 5,5 circa, ma sospetto la formazione di un tampone perchè anche a metà dose il pH è lo stesso (ma il mio metodo di misurazione per ora è molto rozzo). Grazie per ogni contributo! Danilo |
Autore: | filippo [ 4 lug 2006, 21:44 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Io uso da tempo acido fosforico per abbassare il ph, ma non ti so dire se questo serva anche per contrastare il calcare. La conducibilità è elevata ma non mostruosa, ma da quel che so la misurazione della conducibilità non indica solo il calcare ma tutti i sali disciolti. Depositi non ne ho mai avuti, per lo meno non come quelli che vedo sulle piante provenienti da altre collezioni o da alcuni vivai (uno solo a dire il vero, secondo la mia esperienza di acquisto). Per portare il ph a 6-6.5 aggiungo 0,7 ml in 5 litri di acqua. Ovviamente la quantità di acido da usare dipende dalla durezza dell'acqua. Non voglio scendere oltre come ph perchè secondo me per accontentare tutte le specie della collezione è meglio stare su una via di mezzo. I paphio penso ne risentirebbero e forse la decomposizione dei composti sarebbe più veloce. Forse le piante a radice nuda o in composti molto grossolani gradirebbero un ph più basso ma quelle in composti medio-piccoli sono convinto di no (la decomposizione del bark e la presenza di sfagno garantiscono condizioni di ph ideali). Ciao, fil. |
Autore: | Ivan_RA [ 5 lug 2006, 12:24 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Acido-acidi |
Ronin ha scritto: Fino a che pH si può scendere?
Si forma un tampone... ... ...Il pH da me raggiunto con la dose indicata è di 5,5 circa, ma sospetto la formazione di un tampone perchè anche a metà dose il pH è lo stesso (ma il mio metodo di misurazione per ora è molto rozzo). Grazie per ogni contributo! Danilo Ciao Danilo, devi considerare che l'acido acetico è un acido debole, quindi non si dissocia completamente in acqua, in pratica una parte delle molecole resta con il protone attaccato. Come per tutti gli acidi (e basi) la reazione di dissociazione è regolata da una costante. per riassumere... Acidi forti-->cloridrico, solforico... costante alta---> tutti i protoni in soluzione e pH basso o bassissimo anche a piccole concentrazioni. Acidi deboli-->acetico, carbonico, citrico... costante bassa---> non tutti i protoni in soluzione e pH un po' meno basso anche ad alte concentrazioni. Un sistema tampone è una cosa un po' diversa... hai un tampone quando sciogli in acqua un sale ottenuto dalla reazione di un acido (o base) debole con una base (o acido) forte. Alcuni esempi possono essere l'acetato di sodio o potassio o calcio.... carbonato di sodio o potassio o calcio... nitrato o solfato o cloruro di ammonio (in questo caso è la base ad essere debole, l'ammoniaca). Un sistema tampone è una soluzione che tende a reagire in modo da mantenere costante la concentrazione di ioni idrogeno dissociati, in pratica se ho una soluzione di acetato di sodio (derivante da acido acetico e idrossido di sodio) in soluzione il pH iniziale sarà basico perchè l'acetato nel momento in cui si scioglie non è in equilibrio e tende a reagire con i protoni in soluzione per "ricostruire" molecole di acido acetico (secondo la costante di dissociazione) tale asportazione dalla soluzione di ioni H+ si vede come una relativa "crescita" degli OH- con conseguente innalzamento del pH e generazione di un ambiente basico (leggermente). quindi riassumendo l'acetato di sodio in acqua da ambiente basico. Cosa accade se aggiungo un acido o una base? Dal punto di vista del pH nulla, l'acido citrico riformato si dissocerà o si riformerà a seconda dei casi mantenendo il pH costante. Ovviamente la capacità tamponante dipende dalla quantità di sale disciolto inizialmente... Spero di esserti stato d'aiuto, Tienici aggiornati! a presto, Ivan. |
Autore: | Ronin [ 5 lug 2006, 18:36 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Grazie Ivan, la questione dei tamponi mi era già nota da ricordi scolastici, diciamo che avevo bisogno di una rinfrescata... Ora c'è da stabilire se la dose è sufficiente ad ottenere l'effetto anticalcare in tempi ragionevoli, un pH di 5,5 parrebbe comunque essere buono: effetti negativi sulle piante non ne vedo, almeno per ora, quindi continuo. Vedremo in futuro... |
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