Orchidando.forum

Buongiorno a tutti, sono una principiante appena iscritta al forum. Mi scuso in anticipo se commetto qualche errore stupido (es: esisteva già un topic con la risposta alla mia domanda, ho sbagliato sezione etc..), in tal caso rimedierò. Scrivo perché finalmente mi sono decisa a cimentarmi con le orchidee e mi sono scontrata con i primi dubbi e disguidi dovuti all'inesperienza. Si tratta di tre phalenopsis di cui la prima è tutt'ora bella in salute con dei bei fiori e sembra tranquilla; la seconda è piuttosto piccola ed era conciata maluccio già all'acquisto, nel senso che arrivata a casa mi accorgo che entrambi i rami erano spezzati all'altezza del secondo fiore, ma qualche furbetto aveva ben mascherato il danno tramite molletta: di fatti ora il fiore al di sotto della rottura è perfetto, gli altri sono già tutti appassiti; infine, la terza mi dà più pensieri: questa è integra ma ha cominciato a sfiorire, spero sia semplicemente alla fine della fioritura. Al che tento di farla breve e vi domando:
1) appena arrivata a casa controllo le radici e trovo un dito d'acqua nel vasetto, al che svuoto, butto via la corteccia (marcescente) e rinvaso con corteccia da pacciamatura e perlite (che già possedevo). Faccio male? Mi comporto allo stesso modo, in caso ricapitasse?
2) sto somministrando cocime liquido specifico ogni 8 giorni (per ora fatto solo una volta, ma l'idea è andare avanti), prima le lascio immerse per 15 minuti in acqua, poi le sollevo e immergo altri 15 minuti in acqua e concime. Vado bene?
3) la povera orchidea con i rami spezzati mi stringe il cuore ogni volta che la guardo, sarà il caso di recidere il ramo? Temo che non arrivi più nessun nutrimento.
4) per quello che riguarda l'orchidea sana ma - a mio dire - a fine fioritura, mi fa sorgere un dubbio: a differenza delle altre che hanno le radici incastrate nel vaso, questa ne ha parecchie ben più alte delle foglie, il che mi costringe a immergerla per 3/4 nonostante io legga ovunque che non si dovrebbero bagnare le foglie; in più, queste radici rimangono perennemente con la punta grigiastra, non diventano mai verde brillante (a differenza di quelle nel vaso), e si seccano quasi subito.
5) infine, ho posizionato le piante in vasi di vetro belli grossi che ho riempito per circa tre centimentri con lo stesso mix che ho usato nel vaso, un po' perchè posso rimpinguare la sommità del vaso dopo le annaffiature (perchè ovviamente esce sempre un po' di corteccia) senza sporcare ovunque, e un po' perchè ho pensato, nebulizzando spesso, di aumentare l'umidità intorno alle piante. Faccio male?
Tra le altre cose, parto per il mare a breve e contavo di portarmele dietro perché ho un davanzale su cui starebbero perfette: da un lato temo di shockarle, dall'altro non vorrei lasciarle a casa alla mercé di mia madre (passa ad annaffiarmi il balcone) che è un noto pollice nero.
Scusate il topic chilometrico, ma volevo esaurire la questione senza tediarvi con molti post.
Grazie a tutti!

Non sono un esperto, quindi ti parlo in base alla mia esperienza.
Inizio col dire che puoi stare tranquilla, se non eccedi con le innaffiature e non le piazzi sopra un termosifone o in pieno solo le tue phal saranno eterne.
Andiamo punto per punto.
1.diciamo che non hai fatto male
La corteccia marcescente e' un segnale che devi rinvasare, ora quella per pacciamatura forse non e' il massimo ( spero sia di pino), perche' a differenze del bark non sempre vengono "trattate" per togliere impurita' e resina. Per essere tranquilla andava bollita per un ora circa rimuovendo la schiuma. Ma non ti flagellare, ho sentito di chi la usa uscita dalla busta e non ha problemi ( per la prossima volta almeno lavala accuratamente e falla inumidire). La perlite potevi evitare di metterla, e' un di piu' che alle phal non serve. Un consigli, se al rinvaso hai rotto qualche radice aspetta una settimana/dieci giorni prima di rinnafiare per far cicatrizzare la lesione.
2. troppo concime, se lo usi in dosi consigliate dal produttore, o anche in dose dimezzata ( te lo consiglio) la stai concimando troppo. Le phal se non ricordo male vanno concimate ogni 3 innaffiature ( 3 con acqua e la 4 con acqua e concime) approssimativamente ogni 15-20gg, in questo modo si evitano eccessi salini. c'e' poi chi la concima usando infinitesime diluizioni ad ogni innaffiatura, specialmente se le phal sono in semi idroponica.
3. se il ramo si secca taglia fino alla parte verde. le mie phal al momento stanno tirando fuori nuovi getti dai rami sfioriti ( anche da quelli che avevo dimezzato)
4. le radici aere non vanno inserite in acqua di norma. Grazie alla loro composizione hanno uno strato piu' spugnoso di quelle in vaso, per questo motivo gli basta prendere umidita' dall'aria o da qualche nebulizzazione. se immergi il vaso fermati prima del colletto, evita di inzuppare le foglie o rischi di ritrovarti con marciumi vari da cui difficilmente ne uscirfai fuori. Innaffia il giorno, asciuga le foglie se noti che il pomeriggio sono ancora bagnate e non lasciare acqua al centro o alla base delle foglie ( se non si asciuga usa un tovagliolo di carta).
5. non ho ben capito come le hai messe, ma posso dirti alle phal non fa male un po' di umidità in piu' ma in condizioni normali si trovano bene anche col 30-40% classico di un appartamento.

Ciao,
1) la corteccia da pacciamatura é sempre di pino e va benissimo.
Seleziona i pezzi più duri e scarta quelli mollicci e fibrosi, lava il tutto
per eliminare le impurità e la polvere e non ti preoccupare della resina,
non è dannosa, d’altra parte in natura nessuno deresina i tronchi.
La corteccia non va mai bollita, non serve a nulla farlo e anzi la sfibra
e la rende meno resistente e più facilmente degradabile in meno tempo.
Per le phal dovresti usare i pezzi più grossi, al limite con qualche pezzetto di
sfagno, la perlite per le phal é superflua.
Attenta che il bark nuovo assorbe meno l’acqua e si asciuga mooooolto
velocemente. Controlla le radici, se verdi sono umide, se argentee sono asciutte
quindi bagna bene.
2) concimazioni ogni 3 annaffiature, diluisci un po’ di più rispetto a quanto scritto in
etichetta, se é concime in polvere usa 1 gr x lt.
3) i rami secchi tagliali pure, anche quelli rotti.
4) le radici tra e sopra le foglie o le vaporizzi o le lasci così. Non lasciar stagnare
l’acqua tra le ascelle delle foglie o al centro della pianta perché rischi dei marciumi,
anzi se capita che ci finisca l’acqua asciugala con carta assorbente. Al prossimo rinvaso
se sono lunghe abbastanza le fai andare nel bark.
5) nei vasi di vetro tra il fondo e il vaso di plastica ci puoi anche mettere l’argilla
espansa, va meglio del bark e non lo sprechi.
6) se al mare ci passi un po’ di tempo portale pure, basta che non le lessi sull’auto.
E buone vacanze
Mauro

Oh caspita, grazie per le risposte!
Allora deduco che per adesso posso stare più o meno tranquilla. In effetti nel frattempo la situazione non è mutata : mi pare che stiano bene, sfioriture a parte.
Accidenti, provvedo a ridimensionare il concime liquido, mentre per quel che riguarda la perlite ormai è tardi, ma se è solo un di più non nocivo la lascio là; tra parentesi, sia perlite che frequenza del concime consigliati dal fioraio.
No, alla fine non me le son portate al mare (il breve tragitto Lombardia-Liguria mi faceva ben sperare) ma è stato un bene, perché l'aria è secca in un modo atroce.
Che dire, grazie per le risposte gentilissime e precise, spero di cavarmela da sola da qui in poi!
Infine, se avete da consigliarmi qualche testo / rivista da abbinare alla pratica sarò felice di procurarmelo.
Grazie ancora e buon tutto!

Ma quale testo!!
C’è il forum!!!