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radici aeree moltosviluppate http://www.orchidando.net/forum/viewtopic.php?f=2&t=14445 |
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Autore: | maggie foglia [ 6 dic 2017, 16:12 ] |
Oggetto del messaggio: | radici aeree moltosviluppate |
Buongiorno a tutti, da due anni ho a casa 6 piante di orchidee regalatemi in varie occasioni. Stanno tutte benissimo, nonostante il mio recente trasloco si sono ambientate alla grande, sono già alla 4° fioritura, hanno foglie forti e non mi danno molti pensieri. L'unica cosa, negli ultimi mesi alcune di esse hanno sviluppato un apparato radicale notevole, che esce abbondantemente fuori dal vaso. come mi devo comportare? per invasare tutte le radici mi servirebbero vasi davvero molto grandi, oppure ci sono tecniche specifiche per compattarle? Una di esse inoltre ha prodotto una nuova pianta accanto alla sua base. Ho letto su questo forum che potrebbe trattarsi di un figlio, ma a differenza delle foto che ho visto su post precedenti in questo caso è assolutamente aderente alla basa della prima pianta. allego qualche foto. |
Autore: | jake63 [ 6 dic 2017, 16:24 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: radici aeree moltosviluppate |
Ciao. Le foto non si vedono. Di che orchidea si tratta? Presumo Phal... Se così, sono piante epifite e quindi piante "aeree" . Le radici fuori dal vaso sono naturali ma se non hai l'ambiente adatto (scarsa umidità) molto probabilmente si possono seccare. Altro possibilità è che il vaso sia troppo piccolo e la pianta cerchi di “uscire”.... in questo caso di conviene rinvasare ma devi aspettare la primavera! ciao Ps: adesso le foto si vedono... Edit 2: direi che le radici "scoppiano" di salute! Belle turgide, punta attiva! Complimenti! Se proprio non ti piacciono rinvasa questa primavera. |
Autore: | elfoscuro [ 6 dic 2017, 20:17 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: radici aeree moltosviluppate |
Come dice jake questa primavera rinvasa ed delimina eventuali secche o marce che possono essersi formate nel tempo, se ancora ne hai molte rinvasa in vaso di una misura più grande o poco più. Tieni conto che il rinvaso é necessario ogni 3/4 anni perché il bark si degrada molto. Se riesci stacca è invasa il keiki in un vaso a se altrimenti le due piante entrano in competizione e si soffocano a vicenda. |
Autore: | maggie foglia [ 6 dic 2017, 21:13 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: radici aeree moltosviluppate |
Grazie mille a tutti! mi segnalate un link ad un topic che mi spieghi bene come effettuare il rinvaso? sono alle prime armi in tutto! grazie! |
Autore: | jake63 [ 6 dic 2017, 23:56 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: radici aeree moltosviluppate |
maggie foglia ha scritto: Grazie mille a tutti! mi segnalate un link ad un topic che mi spieghi bene come effettuare il rinvaso? sono alle prime armi in tutto! grazie! Ciao. Non ti posto un link perchè lo copio e incollo da un forum di provenienza della mia regione ( e non so se la la "linea editoriale" di questo forum la permette ) ma queste sono le indicazioni di base... che seguo io e che ovviamente, non sono farina del mio sacco! Ma questo è il bello di internet!!! Rinvaso: Il periodo più adatto è la primavera, dopo la fioritura. Può essere fatto per tre motivi: 1) Quando le radici della pianta sono marce; 2) quando il vaso è diventato troppo piccolo per la pianta; 3) quando la corteccia si è decomposta (ogni 2-3 anni) IL RINVASO DELLA PHALAENOPSIS Ci sono tre motivi per cui bisogna rinvasare l'orchidea Phalaenopsis: 1. Quando le radici della pianta sono marce. Cioè quando, guardando all'interno del vaso, si vedono radici nere/marroni, o proprio non si vedono. 2. Quando il vaso è diventato troppo piccolo rispetto alla pianta. Cioè quando, guardando all'interno del vaso, si vede che le radici hanno occupato tutto lo spazio disponibile. 3. Di norma, ogni 2 o 3 anni, quando la corteccia si decompone e tende, cioè, a diventare terra. In generale il rinvaso della Phalaenopsis va fatto a tarda primavera - inizio estate, quindi dopo la fioritura e nel momento della ripresa vegetativa (cioè quando compaiono le nuove radici). Mentre, casi di marciume radicale, il rinvaso va fatto subito. Importante è cercare di rispettare al massimo l'integrità della pianta e, possibilmente, rinvasare a radici umide. - Togliere la pianta dal vaso. - Ripulire bene le radici da tutto il materiale che rimane attaccato e asportare quelle morte (cioè secche, vuote, marce) con delle forbici (che prima avrete ben disinfettato con alcool o varechina). Procedere con grande cautela, cercando di disturbarle il meno possibile, e facendo attenzione ad eliminare solo quelle morte. - Tutto l'apparato radicale va trattato con un fungicida ad ampio spettro che troverete da un buon vivaista. Dopo il trattamento, prima di passare alla fase successiva, è bene aspettare che le radici si asciughino. - La scelta della misura del vaso trasparente va fatta in proporzione alle misure della pianta: se la pianta è sana, con tante radici, va scelto un vaso leggermente più grande (ma non troppo); se, invece, la pianta aveva molte radici marce, e gliene sono rimaste poche, è preferibile usare un vaso dello stesso diametro di quello vecchio (se non, in certi casi, più piccolo). I più indicati sono i vasi di plastica trasparente, perchè le Phalaenopsis sono piante epifite (che cioè, allo stato naturale, vivono sugli alberi) e quindi amano la luce anche sulle radici. Inoltre, utilizzando vasi trasparenti, sarà più facile controllare l'andamento della crescita delle radici e accorgersi in tempo di eventuali marciumi o malattie. E' importante che i vasi siano nuovi, oppure, se si vuole riutilizzarne uno vecchio, questo deve essere stato precedentemente ben disinfettato con alcool o varechina. - Come substrato utilizzare corteccia già pronta per orchidee (bark), anche questa facilmente reperibile da un buon vivaista. L'importanza di usare la corteccia sta nel fatto che questa garantisce una buona areazione e un buon drenaggio (per questo i pezzi più grossi vanno disposti sul fondo del vaso). La Phalaenopsis non ama i ristagni d'acqua, per questo bisogna accertarsi che il vaso ed il substrato favoriscano il rapido sgrondo delle acque di annaffiatura. Pertanto è necessario assicurarsi che il vaso scelto abbia un numero adeguato di fori di drenaggio sul fondo (diversamente questi andranno aumentati con attrezzi idonei), perchè il substrato non deve rimanere bagnato per troppo tempo, altrimenti potrebbe causare il deperimento delle radici. Alla corteccia è possibile unire un "pizzico" di polvere di cannella e qualche pezzettino di carbone, che sono rispettivamente un cicatrizzante e un disinfettante naturali. - Accomodare la pianta nel nuovo vaso e riempire con la corteccia, facendo in modo che tutte le radici siano ben coperte. Dopo il rinvaso NON annaffiare l'orchidea per una decina di giorni, per consentire alle parti tagliate o lese di cicatrizzare. Durante questo periodo nebulizzare quotidianamente le foglie, possibilmente al mattino e con acqua leggermente tiepida. Passati i 10 giorni, riprendere gradatamente con le annaffiature e, una volta che l'attività radicale avrà ripreso, rincominciare anche con la somministrazione del concime (ogni due bagnature una fertilizzazione, ricordando che le concimazioni vanno sempre fatte a corteccia umida). Spero di esserti stato utile e ricorda che sono un principiante!!! Notte! Edit: Guarda che hai delle stupende radici... sino a primavera cerca di resistere al fine di non stressare la pianta! Poi vedi tu! Riciao! |
Autore: | simphalae [ 12 dic 2017, 19:40 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: radici aeree moltosviluppate |
ciao la mia esperienza sul travaso viewtopic.php?f=2&t=13735 |
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