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prove di recupero phal
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Autore:  elfoscuro [ 16 apr 2014, 0:10 ]
Oggetto del messaggio:  prove di recupero phal

ciao a tutti,
da qualche mese sono alle prese con il recupero di due phal ibride (by ikea!)
che hanno avuto problemi di marciume radicale tanto da dover tagliare praticamente tutte le radici
lasciando il fusto "bello pulito"; purtroppo non ho foto di come si presentavano le due piante dopo
la ripulitura ma vi assicuro che non c'era una radice sana da lasciare, solo qualche foglia ammosciata e penzolante.
Ho letto vari post su recuperi con sfagno terapia o cotone terapia ma soprattutto di vari esperimenti e tentativi disparati.
Esclusa a priori la sfagno/cotone terapia che mi sembrava una cosa da esperti a 5 stelle e sinceramente non mi sentivo
pronto a una prova del genere ho improvvisato e "pasticciato" (cosa che mi viene sempre bene :lol: )

la miniphal a metà febbraio ha cominciato a dare problemi essendo coltivata in solo sfagno e perciò l'ho svasata,
fatto bagno in previcur energy e messa in solo bark, ho notato però che faceva fatica a riprendersi e le foglie si
ammosciavano sempre più perciò il 21 marzo l'ho di nuovo svasata, tagliato le radici che nel frattempo erano tutte
marcite e dopo un paio di giorni a testa in giù per asciugare il 23 marzo l'ho invasata in un cestellino
con akadama (in giro per la rete ne ho letto i giudizi più diversi: chi ne dice un gran bene e chi invece no),
la bagno per immersione di pochi secondi quando ritorna al colore chiaro di quando è asciutta (circa 2 volte a
settimana). All'oggi questi i risultati
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ma il vero miracolo sta succedendo ad una phal che due mesi fa presentava problemi di marciume con conseguente
taglio drastico di tutte le radici; ho interrato il fusto con le uniche due foglie rimanenti, flosce
e rugose, in un cestellino usando come substrato bark medio fine e un pizzico di sfagno, e ho incastrato il cestello
in un vaso di vetro con dentro argilla espansa bagnata (sia sotto che intorno), ho bagnato facendo scorrere
poca acqua da sopra giusto per far reidratare lo sfagno e ho lasciato che l'acqua rimanesse nel vaso (non arrivava
a toccare il cestello) da allora l'argilla non l'ho più bagnata, è sempre umida e con condensa nella parte bassa;
vaporizzo poco da sopra il bark e lo sfagno quando mi accorgo che si è asciugato (una volta ogni 2 o 3 giorni, a volte
di più); il vaso è collocato tra le altre piante quindi gode probabilmente anche dell'umidità delle vicine.
poco dopo il trattamento ha emesso una foglia nuova, scura e bruttarella, da un paio di settimane un'altra foglia,
sempre scura ma decisamente più in forma e bella e poi (meraviglia) mi sono accorto di una bolla verde alla base
del fusto... oggi cercando la posizione più adatta per fotografare la bolla mi sono accorto che in realtà non è una
sola ma sono ben tre disposte equamente sul fusto!!!
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tanto per farvi capire come é sistemata la poveretta
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le bolle (che credo proprio siano 3 nuove radici)
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spero di non essere sgridato perché sono stato prolisso, il recupero non è concluso e ci vorrà ancora del tempo
prima di poter cantare vittoria ma da buon principiante sono già felicissimo per essere arrivato a questi piccoli
bozzi e foglioline.. :mrgreen:

Mauro

Autore:  paolog [ 16 apr 2014, 9:07 ]
Oggetto del messaggio:  Re: prove di recupero phal

Macchè sgridato :-) anzi, da queste esperienze c'è sempre da imparare

Paolo

Autore:  mosio [ 16 apr 2014, 9:21 ]
Oggetto del messaggio:  Re: prove di recupero phal

ciao elfoscuro,

ho letto anche io diversi commenti sull'uso della akadama.
grazie per avere condiviso l'informazione! potrebbe tornarci utile!
grazie
M

Autore:  elfoscuro [ 16 apr 2014, 21:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: prove di recupero phal

allora vi trengo aggiornati sulle evoluzioni che spero siano positive.
ho la sindrome della crocerossina (deformazione professionale mia Moiso) e
mi sono affezionato a queste due povere derelitte.

M.

Autore:  mosio [ 18 apr 2014, 23:13 ]
Oggetto del messaggio:  Re: prove di recupero phal

Ok facci sapere.
Ciao ciao.
M

Autore:  androide [ 18 apr 2014, 23:24 ]
Oggetto del messaggio:  Re: prove di recupero phal

Sei sulla buona strada abbi fiducia
Grazie per aver condiviso

Autore:  elfoscuro [ 27 apr 2014, 1:00 ]
Oggetto del messaggio:  Re: prove di recupero phal

ecco un piccolo aggiornamento:
la miniphal che avevo messo in akadama e aveva iniziato a fare foglioline
e due palline verdi sullo stelo ha fermato da qualche giorno la crescita e
le foglie alla base si sono sempre più afflosciate e raggrinzite; ho dato la
colpa all'akadama, o meglio, a come non fossi capace a gestire l'akadama
e così l'ho rinvasata mettendo del bark medio fine ma lasciando un piccolo
strato di akad. sul fondo per drenare. Sono fiducioso in una ripresa della
crescita.
La phal che invece sta nel cestellino con bark e sfagno e poi nel vaso di vetro
con argilla espansa continua a far crescere le radici che in tutto sono 4 e sono
sempre più lunghe :mrgreen:

M.

Autore:  androide [ 27 apr 2014, 13:07 ]
Oggetto del messaggio:  Re: prove di recupero phal

fai attenzione perchè l'kadama sul fondo trattienetroppa umidità secondo me e come drenaggio non è il massimo...

Autore:  elfoscuro [ 28 apr 2014, 0:16 ]
Oggetto del messaggio:  Re: prove di recupero phal

grazie androide,
io ho un pò la tendenza a bagnare poco ma ci starò attento.
Ma alla fin fine st'akadama trattiene l'umidità e la rilascia pian piano
o semplicemente l'asciuga molto velocemente?
ne ho già sentite di ogni...

Autore:  androide [ 28 apr 2014, 22:56 ]
Oggetto del messaggio:  Re: prove di recupero phal

Ciao che io sappia l'akadama è un argilla cotta trattiene umidità e la rilascia pian piano il problema è che tende a restare più umida del resto, sopratutto se resta sul fondo e allora potrebbe far ristagnare acqua con conseguente rischio di marciume radicale a mio modo di vedere. Poi altro problema è che sul fondo col peso degli altri strati e delle pianta tende a deteriorarsi più velocemente sgretolandosi e diventando quindi come polvere che rischia di otturare i fori di drenaggio e far ristagnare acqua. Di solito il drenaggio ha come scopo quello di far defluire l'acqua e l'umidità in eccesso e invece in questo modo ottieni un po' il contrario. in più ha una granulazione molto più fine del resto mentre di solito si tende a diminuire salendo la granulazione per avere un
buon drenaggio. Comunque se hai come tendenza quella di annaffiare poco è meglio che averla opposta. quello che penso io è che avere un buon drenaggio anche alto ti consente anche degli errori mentre se non ce l'hai al primo errore di annaffiatura rischi un po' di pagarla. Ma questa è solo la mia esperienza personale. un saluto in bocca al lupo

Autore:  androide [ 28 apr 2014, 23:01 ]
Oggetto del messaggio:  Re: prove di recupero phal

Comunque adesso che vedo se usi quei cestelli bucati dovresti avere molti meno problemi che se avessi fatto il tutto in un vaso di plastica chiuso. in questo caso l'aria dovrebbe poter circolare ugualmente abbastanza bene quindi può anche essere che per come coltivi la tua scelta possa essere una soluzione non dannosa.

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