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[ 9 messaggi ] |
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veciamarta
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Inviato: 15 mar 2014, 13:06 |
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Iscritto il: 1 feb 2014, 14:42 Messaggi: 9 Località: Trentino - a 700 metri
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Salve a tutti mi ero presentata un mese fa e adesso ne approffitto per chiedere agli esperti una cosa. Ho comprato del composto di terriccio per orchidee ma leggendo i vari consigli si diceva che questi terricci industriali non vanno bene per le Phalenopsis. Io allora li ho ripuliti e ho conservato solo i pezzi di corteccia (che ho tra l'altro cucinato per disinfettarli). Essendo che di quel sacchetto da un chilo, ne è rimasto nemmeno la metà, sono andata in cerca di cortecce "in natura". Pino marittimo qui non ce n'è ma ho trovato il pino nero. Ho staccato alcuni pezzi e li ho fatti bollire. Di resina quasi nulla. Ora, leggevo in altri forum che il pino nero è troppo resinoso e non va bene. Dai pezzi che io ho fatto bollire non si direbbe. Domanda, secondo voi è un rischio uttilizzarlo? Grazie mille Veciamarta
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Mmaria
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Inviato: 15 mar 2014, 22:28 |
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visitatore |
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Iscritto il: 12 gen 2013, 16:01 Messaggi: 98 Località: Pizzo Calabro (VV)
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Anche io la scorsa primavera ho raccolto della corteccia di pino credo fosse della varietà che dici tu le pigne sono piccole ed appuntite, ho rinvasato tutti i miei cymbidium mischiandola ad altro materiale. A distanza di un anno le mie piante sono molto cresciute anzi alcune nonostante il travaso hanno anche fiorito. Non so dirti se va bene per le phal o se a lungo andare può causare problemi per adesso mi sono limitata ai cymbidium per le phal l'ho travata nel mio vivaio di fiducia. Comunque la mia corteccia era secca e senza resina, era a terra nella pineta, non l'ho bollita perchè sul forum hanno consigliato di non farlo, l'ho lavata per bene lasciata al sole e poi tagliata. Ciao. Maria
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veciamarta
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Inviato: 16 mar 2014, 12:30 |
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Iscritto il: 1 feb 2014, 14:42 Messaggi: 9 Località: Trentino - a 700 metri
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Grazie mille per la risposta Mmaria , mi sa che allora ho sbagliato, perchè l'ho fatta bollire per ben due volte . In alcuni forum dicono di falla bollire, in questo invece no. AAAAh non so più chi seguire . Ma si sconsiglia di farla bollire perchè? Io invece la corteccia l'ho staccata direttamente dall'albero, quei pezzettoni grossi che venivano via facilmente.
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Mmaria
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Inviato: 16 mar 2014, 23:21 |
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visitatore |
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Iscritto il: 12 gen 2013, 16:01 Messaggi: 98 Località: Pizzo Calabro (VV)
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Se non ricordo male fa decomporre prima la corteccia, lo scopo della bollitura è quello di togliere la resina dalla corteccia, se quella che hai raccolto è secca, resina non c'è n'è. Un problema non da poco che ho riscontrato io invece, è stato tagliare i pezzi, ci sto già pensando perchè tra un pò ne dovrò tagliuzzare dell'altra per nuovi rinvasi, la mia corteccia è molto spessa e con le forbici da pota non c'è la faccio, tu come fai ad avere dei pezzi di uguale grandezza? Ciao. Maria
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veciamarta
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Inviato: 19 mar 2014, 18:35 |
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Iscritto il: 1 feb 2014, 14:42 Messaggi: 9 Località: Trentino - a 700 metri
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Ah ecco, la corteccia deteriora in fretta! In verità per tagliare la corteccia in piccoli pezzi ho usato la forbice da potatura come te. Ma ci sono riuscita bene solo perchè l'ho fatta bollire . Prima, certi pezzettoni erano impossibili, se non si dispone di forbici ben limate e forza fisica. Soprattutto vicino ai nodi. L'unica cosa che mi viene in mente è l'archetto da traforo. Ma non l'ho mai provato sulle corteccie . Grazie comunque dei consigli
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Giulio.f
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Inviato: 20 mar 2014, 9:49 |
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Site Admin |
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Iscritto il: 28 lug 2005, 12:19 Messaggi: 2795 Località: Grosseto
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veciamarta ha scritto: In alcuni forum dicono di falla bollire, in questo invece no. AAAAh non so più chi seguire . Ma si sconsiglia di farla bollire perchè? Più che altro, bisognerebbe chiedere il perchè a chi la fa bollire. A quanto mi risulta, è una leggenda urbana, che viene fatta risalire ad una sorta di esperimento. Ad inizio anni '80 c'è stata un'azienda italiana che per un paio di anni ha prodotto una corteccia per orchidee che veniva sterilizzata a vapore. Effetto secondario del trattamento è che il vapore scioglieva parte della resina. L'azienda pensò bene di pubblicizzarla come 'sterilizzata e deresinata'. Dopodichè hanno smesso di fare questo trattamento e dopo un po' hanno chiuso tutta la produzione di questo prodotto. Si deve considerare che questo tipo di trattamento è stato fatto solo in questa occasione, nessuna azienda ne prima ne dopo ha mai deresinato alcunchè. Per tutto il resto del tempo (e del mondo) le orchidee sono cresciute ugualmente. Anche perchè nessuno va a deresinare, sterilizzare o de-tanninizare gli alberi delle foreste in cui crescono in natura, e pare proprio che a loro non interessi. Che io sappia, non esiste al momento, alcuna linea di corteccia per orchidee sterilizzata o deresinata ne in italia, ne in europa, ne nel resto del mondo. L'unico trattamento degno di nota di cui sia a conoscenza lo fa l'azienda che produce "Orchiata", in Nuova Zelanda e non ha nulla a che vedere ne con la sterilizzazione ne con la deresinatura. E' in pratica una stagionatura anaerobica in ambiente basico che conferisce alla corteccia un'eccezionale durabilità nel tempo unita ad una stabilizzazione del pH. Per farla breve, nessuna delle orchidee normalmente in vendita ha mai messo radici in corteccia sterilizzata e/o deresinata e se sembra che a loro non interessi più di tanto ... è perchè è proprio così.
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veciamarta
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Inviato: 20 mar 2014, 19:03 |
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Iscritto il: 1 feb 2014, 14:42 Messaggi: 9 Località: Trentino - a 700 metri
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Grazie GiulioF, non sapevo di questa cosa. In verità non sapendo, cerco di informarmi in giro ed è facile per i principianti (di ogni settore) prendere per veri certi luoghi comuni. In verità quello che mi aveva convinto nella bollittura delle corteccie, era il fatto che molti di questi, dicevano che nelle cortecce, oltre alla resina, potevano contenere parassiti, batteri e funghi. Insomma, un Coctail micidiale per le orchidee. E io che non so, ci ho creduto . A presto Marta
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Giulio.f
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Inviato: 21 mar 2014, 9:52 |
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Site Admin |
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Iscritto il: 28 lug 2005, 12:19 Messaggi: 2795 Località: Grosseto
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veciamarta ha scritto: potevano contenere parassiti, batteri e funghi. mmm ... ed uno bollisce la corteccia per evitare che la phalaenopsis si ammali? Detto tra noi, hai mai visto sterilizzare il terriccio per piantarci una rosa? O sterilizzare il letame prima di metterlo nell'orto? Considerando che di spore di funghi e batteri ve ne sono a miliardate al metro cubo nell'aria, la 'sterilizzazione' in acqua bollente non è che sia particolarmente efficace se poi uno la riprende con le mani e la mette in un vaso non sigillato. E' un po' come preparare la marmellata, far bollire i barattoli a bagnomaria poi tirarli fuori, stapparli e metterli sulla credenza. Secondo te quanto ci mette a venir fuori la muffa? Due giorni in più che se uno non l'avesse bollita? Certo che la gente se ne fa di idee strane
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veciamarta
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Inviato: 21 mar 2014, 11:07 |
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Iscritto il: 1 feb 2014, 14:42 Messaggi: 9 Località: Trentino - a 700 metri
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GiulioF il tuo discorso non fa una piega. Ti dico, mio padre ha un orto che coltiva da sempre e quindi ho una certa esperienza anch'io di piante e coltivazioni (magari indirettamente ). Anche a me sembrava strano sta cosa delle corteccie bollite, ma avendo a che fare con una pianta "particolare" (e non verdure dell'orto resistenti a tutto o quasi) mi adattavo ai consigli che leggevo . Dalle descrizioni che ne avevano fatto delle phal, mi ero fatta l'idea di piante superdelicatissime, delle statuine di vetro soffiato vegetale, incapaci nel nostro clima artificiale, a resistere a qualunque agente patogeno. Comunque grazie ancora dei consigli . Mi farò viva ancora, dato che la mia Phal sta facendo un fottio di radici nuove e un nuovo fogliolone verde, ma non so se è il caso di cambiarle vaso (e bark -non bollito- ). A preso Marta
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