HOME     

coltivare

vedere

leggere

acquistare



news

articoli

links

map

appuntamenti



forum

group

chat

contact

Orchidando.forum

Il forum delle Orchidee
Oggi è 25 set 2024, 23:16

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 40 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3  Prossimo
Autore Messaggio
MessaggioInviato: 29 dic 2009, 16:32 
Non connesso
veterano
veterano
Avatar utente

Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22
Messaggi: 838
Località: prov. Cremona
Apro un nuovo thread per fare più cose assieme. La pianta è una phal equestris presa a febbraio a Padova (forse qualcuno si ricorda :wink: ).
Per prima cosa volevo far vedere cosa ho fatto per la radicazione di un keiki (in realtà ho copiato un'idea di marco837 che ha mostrato in un altro forum e che mi è molto piaciuta).

Immagine

Lo scopo è quello di saltare l'adattamento al vaso delle radici cresciute all’aria e in modo disordinato e di evitare il blocco della crescita al momento del taglio del keiki dallo stelo.

L'equestris in questione ha ben 10 keiki distribuiti su tre steli. Tutti i keiki stanno formando contemporaneamente nuove foglie e iniziano a far crescere radici. Posso lasciarli tutti, come vorrei fare, o si rende per forza obbligatorio l'eliminazione di alcuni di questi? Il vaso sospeso avrebbe anche lo scopo di sfruttare il keiki che ne è dotato e che progressivamente dovrebbe riempire il vaso con le sue radici, per dare un po' di forza alla pianta. Sarà un'idea sbagliata? Qualcuno è a conoscenza della struttura interna di uno stelo di phal? Può trasportare nutrienti in discesa?
Vorrei avere più keiki anche per un futuro esperimento in parallelo, ed in questo modo, avrei 10 piante geneticamente identiche e di pari dimensioni.

Immagine

Le phal, compresa l'equestris, sono ora in casa sotto ad un neon a 20-30 cm (lifeglo 25W T8 dotato di riflettore). La luce è l’unico ausilio che ho aggiunto, niente umidità supplementare, ventilazione, riscaldamento (T° 13-17°C, UR 60-75%). Pare fosse quello il fattore limitante, dato che stanno formando steli, radici e qualche foglia.

Immagine

Le foglie stanno progressivamente colorandosi di viola, in modo proporzionale alla distanza dalla luce. Il colore è l'unica variazione dei tessuti; non ci sono seccumi, marcescenze, svuotamenti, raggrinzimenti. La colorazione viola è già segno di sofferenza o posso tranquillamente lasciarle dove stanno per tutto l'inverno?

Immagine

Per ora questo è tutto, sperando sia di vostro gradimento. Ho scelto questa sezione, ma se ritenete, spostate pure dove volete.

_________________
L'amico è una persona che ignora la palizzata rotta e ammira i fiori del tuo giardino

http://www.youtube.com/watch?v=U-wHL_Bp6N0


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 29 dic 2009, 16:55 
Non connesso
VIP
VIP
Avatar utente

Iscritto il: 7 feb 2007, 22:31
Messaggi: 1265
Località: Alto Adige
WOW!
allora il mio esperimento é piaciuto a qualcuno :-)

In ogni caso ho paura che 10 keiki possano stressare un po troppo la pianta madre.
Io non lascerei alla pianta piú di 4 o 5 keiki in modo da garantire una crescita piú veloce e meno stress alla pianta stessa.
Eventualmente puoi mettere gli steli in acqua. Con un po di fortuna continuano a crescere e potrai rinvasarli senza problemi nel giro di poco tempo.

Ad un mio amico era addirittura capitato che uno stelo fiorito messo in acqua abbia fatto un keiki e che nel giro di qualche anno é riuscito ad ottenere una bella Phalaenopsis che ora fiorisce regolarmente

Per quanto riguarda il keiki nel vasetto non credo che possa contribuire molto alla pianta madre... l'aspetto positivo é che comunque richiederá meno risorse degli altri a radice nuda.

Per quanto riguarda la colorazione delle foglie non mi sembra di vedere nulla di preoccupante... anzi, sembra proprio in ottima salute


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 30 dic 2009, 0:41 
Non connesso
frequentatore
frequentatore

Iscritto il: 30 ago 2008, 2:22
Messaggi: 151
Località: Piemonte, provincia di Cuneo
Molto interssante il tuo esperimento.
Lo scorso anno ho provato anche io a mettere un vasetto sotto ad un keiki di phal, ma non ne ho cavato niente perchè non sono riuscita a far tenere il vasetto in posizione. Ingegnoso il sostegno che hai costruito.
Anche la mia equestris ha due keiki, ancora molto piccoli, ma appena spunteranno le radichette farò come te. Tieni aggiornato, se ne hai voglia.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 2 gen 2010, 16:25 
Non connesso
veterano
veterano
Avatar utente

Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22
Messaggi: 838
Località: prov. Cremona
Grazie tizi.

Grazie marco per i suggerimenti. In questi giorni ho girato un po' in internet per vedere se riuscivo a trovare qualcosa sulla composizione tissutale degli steli, ma ovviamente, niente. L'unica soluzione sono gli articoli delle riviste scientifiche che però non sono consultabili liberamente.

Dando una ripassa al mio libro di fisiologia, tuttavia, mi è tornato a mente il meccanismo di trasporto del floema (per chi non lo sapesse, è la linfa elaborata ricca di zuccheri e composti organici che servono a nutrire tutti i tessuti vegetali).

Il meccanismo di trasporto è chiamato "sorgente-pozzo".

La sorgente è il luogo dove vengono sintetizzati i composti organici in quantità superiore a quella necessaria per nutrire il tessuto che li ha prodotti. Quello che avanza, viene riversato nel floema che lo porterà a zone dove c'è richiesta.
Una tipica sorgente è qualsiasi foglia matura.

Il pozzo è qualunque tessuto che non sia autosufficiente per quanto riguarda i composti organici e quindi li risucchia dal floema.
Tipici pozzi sono le radici, i fusti, i germogli in accrescimento non ancora autosufficienti, i fiori, i frutti, eventuali tuberi o rizomi nella fase di accumulo ecc.

Il floema scorre quindi dalle sorgenti verso i pozzi. Dato che molti tessuti possono trasformarsi da pozzo a sorgente e viceversa la direzione del flusso del floema cambia nel tempo.

Tengo a precisare che questo è il modello generale per tutte le piante.

Applicando al mio keiki munito di vasetto tale modello, mi verrebbe da pensare che, una volta sviluppato un sufficiente apparato radicale, potrebbe essere autosufficiente e trasformarsi in una sorgente. In tal caso, riverserebbe nutrienti nel floema dello stelo che potrebbero tornare alla pianta madre o andare ad altri keiki. Mi piacerebbe sentire pareri a riguardo.

In più, una domanda a marco837: come si è comportato il tuo keiki munito di vaso? Cresce più velocemente rispetto agli altri? Ha momenti di stasi vegetativa o cresce costantemente?

Chiedo scusa se ho annoiato qualcuno, ma sono molto affascinato da questi meccanismi e ciò mi spinge a volerli capire a fondo. :oops:

_________________
L'amico è una persona che ignora la palizzata rotta e ammira i fiori del tuo giardino

http://www.youtube.com/watch?v=U-wHL_Bp6N0


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 5 gen 2010, 11:05 
Non connesso
frequentatore
frequentatore
Avatar utente

Iscritto il: 20 feb 2006, 12:20
Messaggi: 373
Località: Trento
Ciao, a quanto mi consta dalla mia esperienza il keiki non contribuisce alla pianta madre. E` un costo fino a quando non ha radici proprie, ma in parte anche dopo, se non viene staccato. Quindi, a meno che la pianta madre non stia molto molto bene, ti consiglierei di separare i keiki quando sono autosufficienti.

Il colore violetto delle foglie a mio parere potrebbe essere dovuto all'eccessiva vicinanza alla sorgente luminosa (si verifica anche in serra se si lasciano le piante troppo esposte alla luce solare).

Ciao

Silvio

_________________
Silvio - Trento


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 10 gen 2010, 16:47 
Non connesso
VIP
VIP

Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34
Messaggi: 10580
Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
Ciao,

@ Celtico,
grazie per la descrizione che hai fatto in merito al meccanismo di trasporto, sorgente pozzo :shock:


ti dico in riferimento alla mia esperienza e che a ragionamento ci sono arrivata da sola, osservando la pianta, i keiki e loro sviluppi futuri.

Cita:
.............di evitare il blocco della crescita al momento del taglio del keiki dallo stelo.

Mettendo il keiki in vaso come hai fatto tu, NON eviti il blocco del keiki quando lo tagli a meno che di tagliarlo ben maturo, ma anche in questa fase un poco di blocco lo noti comunque e una parziale spiegazione a questa cosa che succede, potrebbe essere la risposta seguente.



Cita:
Il vaso sospeso avrebbe anche lo scopo di sfruttare il keiki che ne è dotato e che progressivamente dovrebbe riempire il vaso con le sue radici, per dare un po' di forza alla pianta. Sarà un'idea sbagliata?

ti riferisco *UNA sola* mia esperienza, non ridere ti prego, ma per imparare io ho bisogno di fare queste cose, e ci tengo maggiormente, oltre che ad essere bellissimo e affascinante, rispetto ad arrivare alla fioritura fine a se stessa.
I keiki, nel mio caso cresciuti basali e non staccati per vedere come si comportassero, pianta madre compresa, hanno radicato si, ma non sufficientemente, tanto da prendesi tutti i nutrienti della pianta madre fino a farla morire.
In pratica hanno "succhiato" o usato la pianta madre per crescere, svilupparsi e fare una meravigliosa fioritura ciascuno, nonostante avessero radici proprie anche se poche.
Ero contentissima della cosa, mi piaceva di avere una pianta ben accestita, ma quando la pianta madre ha iniziato a soffrire, ho tolto tutto dal vaso e ho indagato. I keiki avevano solo due radici, pure magroline. Rimesso tutto nel vaso per vedere che accadesse fino a quando mi sono resa conto che, o staccavo i keiki o perdevo pure loro.
Mi sembra di aver capito, ragionando, da questa *unica* esperienza (che pertanto va presa con le pinze), che lasciandoli attaccati non sentano il bisogno *proprio* di radicare giustamente, avendo a disposizione nutrienti dalla pianta madre, forse senza fatica?
La pianta "fu"in questione è una Mini mark con due keiki basali.
Potrebbe essere questa la ragione che non si vedono piante accestite?
forse tra appassionati in serre private, mi piacerebbe tanto saperlo....ecco!



Cita:
Le phal, compresa l'equestris, sono ora in casa sotto ad un neon a 20-30 cm (lifeglo 25W T8 dotato di riflettore). La luce è l’unico ausilio che ho aggiunto, niente umidità supplementare, ventilazione, riscaldamento (T° 13-17°C, UR 60-75%). Pare fosse quello il fattore limitante, dato che stanno formando steli, radici e qualche foglia.

Questa cosa che hai notato ti *confermo essere la luce*, la principale causa delle non fioiriture delle piante in casa, compreso come una specie di arresto totale della crescita delle piante stesse.
Qualche anno fa, dapprima come "prova scema" e poi confermata dalle piante stesse, ho messo le piante il più vicino possibile alle finestre, anzi proprio spiaccicate, tenendo controllato spesso poichè prendevano sole diretto per qualche ora al mattino.
Sempre la maggiore luce, colora le foglie come ben tu stesso hai notato, specialmente se prima la luce ricevuta era poca.

Naturalmente quanto riferito è solo mia esperienza personale, senza essere studiata, ma appresa guardando la reazione delle piante e ragionandoci sopra, con quel pochissimo che so.

:D

_________________
ciaociao
piera


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 10 gen 2010, 21:26 
Non connesso
veterano
veterano
Avatar utente

Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22
Messaggi: 838
Località: prov. Cremona
piera ha scritto:
Mettendo il keiki in vaso come hai fatto tu, NON eviti il blocco del keiki quando lo tagli a meno che di tagliarlo ben maturo, ma anche in questa fase un poco di blocco lo noti comunque


Infatti il keiki nel vaso lo volevo far radicare bene, magari anche fiorire, cioè ci resta tanto tempo (solo quello). Lo taglierei quando avrà tante radici, ma tante, cioè il vaso pieno.

piera ha scritto:
I keiki, nel mio caso cresciuti basali e non staccati per vedere come si comportassero, pianta madre compresa, hanno radicato si, ma non sufficientemente, tanto da prendesi tutti i nutrienti della pianta madre fino a farla morire.
In pratica hanno "succhiato" o usato la pianta madre per crescere, svilupparsi e fare una meravigliosa fioritura ciascuno, nonostante avessero radici proprie anche se poche.
Ero contentissima della cosa, mi piaceva di avere una pianta ben accestita, ma quando la pianta madre ha iniziato a soffrire, ho tolto tutto dal vaso e ho indagato. I keiki avevano solo due radici, pure magroline. Rimesso tutto nel vaso per vedere che accadesse fino a quando mi sono resa conto che, o staccavo i keiki o perdevo pure loro.
Mi sembra di aver capito, ragionando, da questa *unica* esperienza (che pertanto va presa con le pinze), che lasciandoli attaccati non sentano il bisogno *proprio* di radicare giustamente, avendo a disposizione nutrienti dalla pianta madre, forse senza fatica?


Io in questo caso, mi permetto di avere dei dubbi e ora vado ad argomentare:

è possibile comparare un keiki basale con un keiki di stelo? Io mi sentirei di dire no perchè mi pare che sia noto che il keiki basale è molto più vigoroso e cresce più in fretta rispetto a quello da stelo. Una crescita più vigorosa necessità di maggiori risorse che la pianta madre deve fornire e quindi è più facile che si indebolisca.

Ho poi pensato al perchè nasce un keiki basale o un keiki da stelo. Uno basale nasce spesso perchè l'apice della pianta madre è compromesso e il keiki sarà il nuovo apice. Mi pare conseguente che faccia meno radici, lui si comporta come un apice e non come una nuova pianta, sfruttando cioè l'apparato radicale preesistente.
Il keiki da stelo può invece assumere funzione riproduttiva e necessità anche di aggrapparsi ad un sostegno. Il bisogno di affrancarsi dalla pianta madre anche dal punto di vista dell'assorbimento, giustifica una radicazione più abbondante.
Ovviamente è solo ragionamento senza una conferma personale sul campo.

_________________
L'amico è una persona che ignora la palizzata rotta e ammira i fiori del tuo giardino

http://www.youtube.com/watch?v=U-wHL_Bp6N0


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 11 gen 2010, 22:56 
Non connesso
VIP
VIP

Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34
Messaggi: 10580
Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
Ciao,

io non so se è possibile comparare un keiki basale con uno su stelo.
Osservando le piante, ci sono quelle propense ad emetterli basali e quelle che invece li emettono sugli steli.
Non mi pare che ci siano differenze, tutti e due hanno la funzione riproduttiva.

Scusami, ieri ero stanca a rispondere a tutto il lavoro arretrato e la mia risposta non è stata completa.

La mini mark è una pianta che emette keki basali piuttosto che sugli steli, mentre ci sono piante che si comportano diversamente, come nel caso dell'Equestris, che emette i keiki sugli steli.

La mia pianta, di cui ti ho riferito quel che ho potuto constatare io, era perfetta, apice compreso!
la puoi benissimo vedere tu stesso, visto che è la stessa pianta che ha generato il topic della sfagnoterapia.
La fioritura dei due keiki, invece la puoi vedere nello stand dei collezioni italiani di MPC 2009.

Quando ha deciso di crescrere i keiki, credo che sia una cosa naturale per la sopravvivenza della specie, ha smesso di crescere la pianta madre.

Tuttavia, ho avuto phal idride con apice andato e keiki sullo stelo.
Il keiki non ha mai radicato ed ha utilizzato per crescere, le radici della pianta madre.
anche di questo esiste un topic apposito.

Il mio dire voleva avvalorare ciò che ti è stato scritto da Marco e Silvio nei messaggi precedenti, affinchè tu potessi avere anche una esperienza diretta e quindi più teorie su cui pensare, per il proseguo del tuo esperimento e per le domande che avevi posto, nulla più.

Hai dalla tua che la pianta è generosissima in fatto di keiki sugli steli e che radicano anche abbastanza in fretta.

Se ti va per favore, tieni aggiornato il post, che quello che vuoi vedere tu, mi piacerebbe poterlo vedere pure io ed avere conferme o smentite a quel poco che so io....

pieracuriosa aspetta e ringrazia.

:D

_________________
ciaociao
piera


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12 gen 2010, 1:32 
Non connesso
veterano
veterano
Avatar utente

Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22
Messaggi: 838
Località: prov. Cremona
Grazie piera. :P

Mi segnali il thread dove c'è il keiki da stelo con pianta senza apice?

Intanto guardo un po' di foto della tua minimark.

_________________
L'amico è una persona che ignora la palizzata rotta e ammira i fiori del tuo giardino

http://www.youtube.com/watch?v=U-wHL_Bp6N0


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12 gen 2010, 9:33 
Non connesso
frequentatore
frequentatore

Iscritto il: 15 set 2007, 21:47
Messaggi: 298
Località: piacenza, pianura padana 60m slm
ho letto ora il tuo post in riferimento alla teoria sorgente pozzo. volevo farti due precisazioni...spero che possano aiutarti e non siano fini a se stesse (sarei un generatore di noia :lol: ) per sorgenti si intendono gli organi in grado di fotosintetizzare e quindi di produrre sostanze nutritive quindi generlamente le radici, benchè sevano per approvvigionare elementi grezzi (acqua e sostanze minerali che poi verranno organicate) sarebbero dei pozzi inquanto non in grado di autosostenersi (ora per le orchi h odubbi perche essendo ance le radici degli organi fotosintetici...la fisioloiga delle orchidee è piuttosto singolare bisognerrebbe vedere quanto improtante sia il contributo delle radici alla fotosintesi, ma se stiamo coltivano in vao questa dovrebbe essere ridotta per la poca luce a disposizione)
riguardo al Keiki sia baale che su stelo inizialente io lo vedrei come un pozzo perche usa piu energia di quanto ne generi ma inseguito quando l'apparato fogliare (e fotosintetico) è ben sviluppato dovrebbe essere in grado di produrre piu nutirenti di quelli strettamente necessari o per lo meno chiudere un bilancio energetico in pareggio..il discorso per me verrebbe spostato all'apparato radicale della pianta madre, ossia le radici di quest'ultima sono in grado di approvigionare le sostanze grezze per sostenere lo sviluppo d i10 keiki??. Riguardo la differenza tra un keiki basale e un keiki da stelo: fatte salve le differente popensione delle varie specie o varieta (come in tutte le altre piante) a mio avviso il keiki da stelo (ed è una mia teoria per cui soggetta a essere cua castroneria assoluta) dovrebbe avere la tendenza a radicare piu velicemente perche le radici delle orchidee epifite hanno anche funzione di ancoraggio.
spero di non aver annoiato tutto il forum
cuiao a tutti :lol:


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12 gen 2010, 13:53 
Non connesso
veterano
veterano
Avatar utente

Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22
Messaggi: 838
Località: prov. Cremona
Alfredo ha scritto:
per sorgenti si intendono gli organi in grado di fotosintetizzare e quindi di produrre sostanze nutritive quindi generlamente le radici, benchè servano per approvvigionare elementi grezzi (acqua e sostanze minerali che poi verranno organicate) sarebbero dei pozzi inquanto non in grado di autosostenersi


Certamente, le radici sono pozzi.

Alfredo ha scritto:
riguardo al Keiki sia basale che su stelo inizialmente io lo vedrei come un pozzo perche usa piu energia di quanto ne generi ma in seguito quando l'apparato fogliare (e fotosintetico) è ben sviluppato dovrebbe essere in grado di produrre piu nutrienti di quelli strettamente necessari o per lo meno chiudere un bilancio energetico in pareggi


In teoria, ma qui stava il mio dubbio. Bisognerebbe capire se i maggiori nutrienti prodotti dal keiki vengono restituiti alla madre e il keiki usa solo quello che gli serve, o se il keiki usa i nutrienti della madre + tutti quelli prodotti da lui per accelerare la crescita. Dagli interventi degli altri utenti, sembrerebbe che sia più probabile la seconda ipotesi.

Alfredo ha scritto:
il discorso per me verrebbe spostato all'apparato radicale della pianta madre, ossia le radici di quest'ultima sono in grado di approvigionare le sostanze grezze per sostenere lo sviluppo d i10 keiki??


Se dovessi ragionare in termini di fisiologia, potrei pensare cosi:
Gli apici dei keki producono auxine che scendendo attraverso lo stelo fino alla pianta madre, la stimolano a produrre nuove radici. La domanda è: funziona davvero cosi? Lo stelo è in grado di trasportare auxine?
Sarebbe di aiuto avere un'immagine al microscopio di una sezione di stelo, ma io non ne ho trovate. :cry:

_________________
L'amico è una persona che ignora la palizzata rotta e ammira i fiori del tuo giardino

http://www.youtube.com/watch?v=U-wHL_Bp6N0


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12 gen 2010, 14:21 
Non connesso
frequentatore
frequentatore

Iscritto il: 15 set 2007, 21:47
Messaggi: 298
Località: piacenza, pianura padana 60m slm
effettivamente dovrebbe funzionare cosi ma resta il fatto che non so molto delal fisiologia delle orchidee
comunque penso che gli ormoni vegetali possone essere veicolati tramite lo stelo fogliare, d'altronde durante la formazione dello stelo negli esemplari che coltivo ho sempre visot il veriifcarsi si una dominanza apicale che se non ricordo male (studi vecchi) dovrebbe essere assicurata da ormoni inbenti prodotti dall'apice dominate


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12 gen 2010, 20:09 
Non connesso
veterano
veterano
Avatar utente

Iscritto il: 21 feb 2008, 2:22
Messaggi: 838
Località: prov. Cremona
La dominanza apicale dello stelo, potrebbe essere indice di discesa di ormoni.

Ho scritto un thread generico sugli ormoni qui

_________________
L'amico è una persona che ignora la palizzata rotta e ammira i fiori del tuo giardino

http://www.youtube.com/watch?v=U-wHL_Bp6N0


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15 gen 2010, 14:44 
Non connesso
VIP
VIP

Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34
Messaggi: 10580
Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
Ciao,

bravi!! e grazie per le info.

Una cosa che pensavo in questi giorni.
I keiki usano l'acqua assorbita dalla pianta madre per vivere, altrimenti non potrebbero produrre niente o sbaglio?

Se così fosse, quando la pianta madre smette di passare acqua ai keiki?
quando li recidiamo o quando hanno fatto radici proprie e le stesse messe in condizioni di assorbire acqua?

@ Alfredo, ti prego non ti scusare (con il forum?) e ritieniti libero di dire ciò che vuoi, per favore.

Altro topic correlato per chi NON volesse sperimentare, come in questo caso di Celtico lo si può leggere qui

:D :P

_________________
ciaociao
piera


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15 gen 2010, 15:46 
Non connesso
frequentatore
frequentatore

Iscritto il: 15 set 2007, 21:47
Messaggi: 298
Località: piacenza, pianura padana 60m slm
ciao.
sempre da studi del 2 anno di università (era il lontano 1994....sto invecchiando :cry: ) l'acqua serve principalmente per mantenere il turgore (in pratica mantenere tonici i tessuti) e per trasportare. praticamente internamente alla pianta c'è come una colonna d'acqua che dalle radici va fino allo stoma dell'ultima fogliolina apicale dalla quale esce come vapore acqueo. l'utilizzo dell'acqua a fini di produrre sostanze o nella fotosintesi è infinitesimale. partendo da questa considerazione (sempre che mi ricordi bene) ne deduco che finche lo stelo è verde si sovrebbe avere il passaggio di acqua dalle radici della painta madre fino al keiki, l'eventuale attivita radicale di assorbimentto da parte delle radici della "pianta figlia" avrebbe un' azione complementare. il flusso si fermerebbe solo nel caso in cui il percorso sarebbe interrotto dalla formazione di un setto di cellule morte suberificate
Ripeto, questa è solo una mia deduzione a partire dalla prima considerazione qundi non so quanto possa essere esatta

ciao a tutti


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 40 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 8 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi

Cerca per:
Vai a:  
cron
POWERED_BY
Traduzione Italiana phpBB.it