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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: idrocoltura
MessaggioInviato: 16 dic 2008, 17:00 
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Iscritto il: 11 dic 2008, 18:07
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Località: Como
Ciao,
come qlk sa già ho una phal in fase di coma.. nel senso che alcuni esperti che ho incontrato alle "orticolined'inverno" mi hanno consigliato una rapida eutanasia...brevemente questa phal (vi giuro che le foto le carico stasera o domani al max) l'ho salvata dal mio ufficio che aveva un bel ristagno nel vaso :cry: al che l'ho portata a casa (sono una neofita ne ho solo altre due e sono phal). Purtroppo la pianta nonostante l'ho lasciata all'asciutto per qlk giono non si è ripresa; al anche come da consigli negli altri post, ho rinvasato.. la cosa terribile è stato vedere che praticamente quasi tutte le radici (tranne 2 )erano vuote e si staccavano...le foglie praticamente floscie e sembravano disidratate...non c'erano nè muffe nè vermetti nel composto...ho tagliato tutto quello che c'era da tagliare e poi mi son dett che faccio? ah vorrei aggiungere che intanto sullo stelo sono nati 2 keiki che non hanno ancora fatto radici...AL che ho pensato e se provo con l'idrocoltura? quindi ho preso l'orchidea con le due radicette tristi e l'ho messa nel vaso riempito d'argilla espansa e poi messo il vasetto trasparente in un altro vaso con dell'acqua non fredda...
Chissà se si riprende? Avete mai provato questa tecnica??
Appena riesco vi metto le foto!!! :mrgreen:


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MessaggioInviato: 16 dic 2008, 17:07 
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Iscritto il: 8 mag 2008, 7:12
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Località: prov. cremona
E se invece vai di cotone/sfagno terapia?Cmq asp l'esperta Piera di sicuro ti dirà meglio di me cosa fare!ciao ciao

_________________
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http://s992.photobucket.com/albums/af45/lore19_photo/


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MessaggioInviato: 16 dic 2008, 20:08 
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34
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Ciao,

benvenuta! :D

solitamente si consiglia di usare piante *sane* per iniziare la coltivazione in idrocoltura e soprattutto nel periodo che emettono nuove radici.
Le vecchie radici, bene o male non sono adatte all'idrocoltura e se non riescono ad adattarsi muoiono (nella maggioranza dei casi), mentre le nuove si dovrebbero adattare da subito.

Questo tipo di coltura però funziona per un periodo abbastanza breve (1 o 2 anni) e non sul lungo periodo.
Infatti, trascorso questo periodo, ma anche prima, la differenza tra la coltivazione normale e la coltivazione in idro è davvero notevole in fatto di fioriture, di grandezza fiori e di foglie a favore della coltivazione tradizione.
Una cosa assai importante che dopo questo periodo passato in idro, dovendo o volendo passare di nuovo alla coltivazione con bark, le radici NON sono adatte e nella maggioranza dei casi si avranno seri problemi se non si è in grado di accompagnare per bene il passaggio.
Bisogna anche tenere ben presente che l'argilla espansa si satura di sali abbastanza in fretta, quindi va sostituita almeno ogni anno.

======

In quanto alle tue richieste aspetto le foto, sia delle radici, di tutta la pianta intera e dei suoi keiki.

Se avessi bisogno per postare le immagini ti lascio i link che puoi consultare.
Ti consiglio di inserire direttamente le immagine insieme al testo e con una grandezza max in larghezza di 600/640 pixel.

per postare le foto

per ridurre le immagine da postare

:D :P

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ciaociao
piera


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MessaggioInviato: 17 dic 2008, 12:02 
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Iscritto il: 11 dic 2008, 18:07
Messaggi: 7
Località: Como
Ciao Piera!,
quindi me lo sconsigli.. ok.
stasera faccio un bel reportage alla mia phal e vi posto le foto...
Sono rimasta affascinata dalle tue opere di salvataggio...
ma per una principiante meglio lo sfagno o il cotone idrofilo??
ciao ciao
Glady


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MessaggioInviato: 18 dic 2008, 19:25 
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Iscritto il: 11 dic 2008, 18:07
Messaggi: 7
Località: Como
Ciao a tutti.. finalmente ce l'ho fatta a trovare qlk minuto per postare le foto!!
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Questa è più o meno la condizione dalla piccola... consigli sul da farsi?? oltretutto l'unica radice rimasta ieri l'ho dovuta tagliare perchè era vuota . Non trovo dai fioristi il concime radicante perchè non è il periodo... :lol: [/img]


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MessaggioInviato: 18 dic 2008, 21:27 
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Iscritto il: 21 ott 2005, 23:34
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Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
Ciao,

per favore puoi ingrandire le immagini a 600 pixel in larghezza?
scusa ma non riesco a vedere bene.
Per quanto riguarda l'ultima foto, immagino sia un keiki, per favore puoi postare foto che lo ritragga anche di lato? e magari anche più da vicino?

Scusa, per la seconda foto, che non si vedeva, ti ho modificato il tuo inserimento, ora si vede :D

Per quanto riguarda gli ormoni radicanti, in qualsiasi garden grande, ma anche al supermercato o nei consorzi agrari li trovi.

Per quanto riguarda le tue domande, se meglio lo sfagno o il cotone. Se hai lo sfagno è meglio.

Aspetto e nel frattempo lascia la pianta all'aria senza fare nulla.

:D :P

_________________
ciaociao
piera


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 Oggetto del messaggio: finita ..forse
MessaggioInviato: 5 gen 2009, 18:31 
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Ciao,
scusate se aggiorno solamente ora ... purtroppo l'orchidea madre è morta...proprio nn c'è stato nulla da fare.. mentre spero di essere riuscita a salvare un suo keiko senza radici... per ora è in terapia intensiva con cotone...speriamo... :shock:
Che altro? appena riesco vi faccio vedere.. praticamente è talmente piccolo che ci sta pervettamente in un contenitore di vetro per gli yogurt (quelli piccoli) con sopra un sacchetto x il congelatore (anche questo piccolo).. devo dire che l'umidità all'interno sembra buona...le foglie sono belle verdi...mah....speriamo!!!
per il momento.. un bacio


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MessaggioInviato: 5 gen 2009, 20:57 
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Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
Ciao,

da quello che dici in merito al keikino, sembra che tutto proceda la meglio.

Aspettando le foto incrocio tutto.

:D :P

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ciaociao
piera


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MessaggioInviato: 5 giu 2009, 15:22 
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Iscritto il: 20 feb 2006, 12:20
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Ciao Piera,

scusa, ma ci sono alcune inesattezze in quello che scrivi sull'idrocoltura, e mi sembra opportuno intervenire, perche' questo metodo secondo me in realta`, se attuato correttamente, non ha svantaggi significativi.

piera ha scritto:
Ciao,
Questo tipo di coltura però funziona per un periodo abbastanza breve (1 o 2 anni) e non sul lungo periodo.
Infatti, trascorso questo periodo, ma anche prima, la differenza tra la coltivazione normale e la coltivazione in idro è davvero notevole in fatto di fioriture, di grandezza fiori e di foglie a favore della coltivazione tradizione.


Questo per quanto riguarda la mia esperienza e` falso: al contrario le Phalaenopsis che ho in idrocoltura, da circa quattro anni, sono le piu` grandi e sane, quelle che crescono piu` in fretta e fioriscono di piu`. La mia I-Hsin Salmon, ad esempio, al momento ha cinque steli... inoltre le foglie non seccano quasi mai, tanto che alcune piante ne hanno piu` di dieci (contro le 4-5 delle Phal in corteccia o sfagno). E una pianta con piu` foglie ha piu` risorse per fare fiori. Probabilmente questa diceria e` alimentata dal fatto che, se si usa acqua di rubinetto, calcarea, i sali di calcio si accumulano, tanto da causare alla fine uno shock alle radici. In effetti bisognerebbe usare acqua da osmosi o demineralizzata.


Cita:
Una cosa assai importante che dopo questo periodo passato in idro, dovendo o volendo passare di nuovo alla coltivazione con bark, le radici NON sono adatte e nella maggioranza dei casi si avranno seri problemi se non si è in grado di accompagnare per bene il passaggio.


Perche' passare da una Ferrari ad una 500? Se fatta bene, l'idrocoltura, per molti generi di orchidee (e altre piante) e` il metodo migliore, quindi non ha senso tornare indietro. Certo e` vero che le radici adattate all'acqua, se portate in corteccia, probabilmente moriranno.

Cita:
Bisogna anche tenere ben presente che l'argilla espansa si satura di sali abbastanza in fretta, quindi va sostituita almeno ogni anno.


falso: io in quattro anni non l'ho mai cambiata, e non ho mai avuto problemi. Basta, una volta al mese, annaffiare con acqua da osmosi senza fertilizzante per eliminare eventuali depositi.

Al riguardo, vi consiglio questo sito, e` una miniera: www.firstrays.com.


Silvio


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MessaggioInviato: 5 giu 2009, 20:21 
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Messaggi: 10580
Località: Provincia di Bergamo - mt 550 slm - zona climatica 7b (USDA)
Ciao,

@ Silvio, ciao,

silvio ha scritto:
Ciao Piera,

scusa, ma ci sono alcune inesattezze in quello che scrivi sull'idrocoltura, e mi sembra opportuno intervenire, perche' questo metodo secondo me in realta`, se attuato correttamente, non ha svantaggi significativi.

piera ha scritto:
Ciao,
Questo tipo di coltura però funziona per un periodo abbastanza breve (1 o 2 anni) e non sul lungo periodo.
Infatti, trascorso questo periodo, ma anche prima, la differenza tra la coltivazione normale e la coltivazione in idro è davvero notevole in fatto di fioriture, di grandezza fiori e di foglie a favore della coltivazione tradizione.


Questo per quanto riguarda la mia esperienza e` falso: al contrario le Phalaenopsis che ho in idrocoltura, da circa quattro anni, sono le piu` grandi e sane, quelle che crescono piu` in fretta e fioriscono di piu`. La mia I-Hsin Salmon, ad esempio, al momento ha cinque steli... inoltre le foglie non seccano quasi mai, tanto che alcune piante ne hanno piu` di dieci (contro le 4-5 delle Phal in corteccia o sfagno). E una pianta con piu` foglie ha piu` risorse per fare fiori. Probabilmente questa diceria e` alimentata dal fatto che, se si usa acqua di rubinetto, calcarea, i sali di calcio si accumulano, tanto da causare alla fine uno shock alle radici. In effetti bisognerebbe usare acqua da osmosi o demineralizzata.


Cita:
Una cosa assai importante che dopo questo periodo passato in idro, dovendo o volendo passare di nuovo alla coltivazione con bark, le radici NON sono adatte e nella maggioranza dei casi si avranno seri problemi se non si è in grado di accompagnare per bene il passaggio.


Perche' passare da una Ferrari ad una 500? Se fatta bene, l'idrocoltura, per molti generi di orchidee (e altre piante) e` il metodo migliore, quindi non ha senso tornare indietro. Certo e` vero che le radici adattate all'acqua, se portate in corteccia, probabilmente moriranno.

Cita:
Bisogna anche tenere ben presente che l'argilla espansa si satura di sali abbastanza in fretta, quindi va sostituita almeno ogni anno.


falso: io in quattro anni non l'ho mai cambiata, e non ho mai avuto problemi. Basta, una volta al mese, annaffiare con acqua da osmosi senza fertilizzante per eliminare eventuali depositi.

Al riguardo, vi consiglio questo sito, e` una miniera: www.firstrays.com.


Silvio


per favore, calma!! :oops: :?
dirmi che una cosa è *falsa*, mi sembra un tantino esagerata non credi?
Anche solo dirmi che ci sono inesattezze è esagerato!
Tu mi insegni che anche solo 10 cm. di distanza da una pianta all'altra i risultati cambiano!!
Quindi prima di dire, o meglio affermare che ci sono inesattezze e che addiruttura sono falsa, :shock: sarebbe il caso di parlarne o *quanto meno confrontarci sulle nostre esperienze*!
Perchè vedi, non sempre si può scrivere o ricordare di scrivere tutto! anche se cerco di essere il più precisa possibile :oops: :?

Provo a rispiegarmi :oops: :?

Per quanto riguarda che l'argilla espansa trattiene sali NON è assolutamente falso: lo dici tu stesso!
tu innaffi una volta al mese per togliere i sali e hai trovato un tuo medoto.
Se non si fa in questo modo, l'unico modo che si ha di non vedere le radici morire per troppi sali è di cambiare substrato :roll:



La mia esperienza in fatto di idrocoltura con piante normali è di circa 20 anni e, se non ricordo male, l'ho pure scritto in qualche parte qui su forum, che non ho problema alcuno! ma solo dopo aver trovato dei *miei* trucchi.
Le piante normali in idrocultura, dove esiste sempre o quasi sempre acqua per un certo livello, con incorporato l'aggeggio di minima/massima, sul lungo periodo e confrontate con la coltivazione normale, crescono meno e fioriscono meno anche perchè in commercio, dalle mie parti, non ci sono concimi con NPK che si possono usare in idrocoltura a pari con il substato.
Una cosa è certa! NON si ammalano!!
mentre la seconda NON ho bisogno di rinvasare mai, ne tantomeno di sostiuire l'argilla: sono stata super fortunata a trovarla *apposita per idrocoltura*, che il concime usato tiene pulita da ogni sale e che una volta ogni tot viene da me super e oltre lavata, senza togliere niente dal vaso, solo con un forte getto di acqua del *rubinetto*.
Questa argilla espansa NON è facile da trovare, oltre personalmente di rifiutarmi categoricamente di usare acqua demineralizzata o da osmosi per le piante.... diciamo che è la politica che si usa nel mio convento. :lol:

Per quanto riguarda le orchidee ci ho provato, ma NON con pianta sana e così ci ho rinunciato, per il seguente motivo, oltre a ragionamenti e dalla mia esperienza come detto sopra.

Però! ho seguito un esperimento dove sono state fatte "comparazioni" di coltivazione tra DUE Phalaenopsis identiche, una coltivata in bark e l'altra coltivata in idrocoltura.
Le piante in questione provenivano tutte e due dalla stessa semina, quindi di uguale, diciamo, "portata", oltre ad essere coltivate tutte e due con gli stessi identicissimi parametri di fertilizzante, di luce, di calore, di UR e chi più ne ha, più ne metta...

L'esperimento non ricordo quanto durò, di sicuro non in periodo breve. Ti chiedo scusa ma la mia smemoranda è assai avanzata! :oops:

Mi ricordo che alla fine, la pianta in idrocultura la dovette trasferire in bark perchè appunto la crescita, la fioritura ecc. era alquanto *squilibrata in negativo* rispetto alla pianta coltivata in bark, sia come crescita, sia come fioritura.
Ebbe poi problemi al trasferimento della stessa pianta in quanto le radici NON erano *costruite* in modo da cercare alimenti in modo diverso.
Converrai con me che le radici in cresciute in acqua, si differenziano notevolmente con le radici cresciute in substrato.
In quest'ultimo caso le radici sono abituate si dall'inizio a cercare i nutrienti, mentre quelle in acqua NON sono predisposte.

Come ho ha già avuto modo di dire molte volte, sono *aperta, molto aperta* a qualsiasi esperimento, purchè fatto in "parallelo", se non propriamente scientifico, almeno *comparato e sugli stessi livelli* con le stesse identiche cure, su periodo lungo e provato più volte.
Solo alla fine si potrà dire veramente se funziona o meno.
Naturalmente è solo un mio parere personale, a cui oltre non sono in grado di andare....

Poi, NON sono studiata e nemmeno esperta, pertanto riferisco quel *pochissimo* che so, ma da qui a dire che quel che dico è falso..... ce ne passa.

Da come la penso io, personalmente :lol: nessuno è più bravo di...., siamo tutti sulle stessa barca, solo che una persona ha un bagaglio di esperienza diverso rispetto all'altro e su queste *basi* ci si può confrontare seriamente e costruttivamente, dove nessuno esce vincitore, ma con la gioia di aver trasferito la propria esperienza ed aver imparato cose nuove.



:D

_________________
ciaociao
piera


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MessaggioInviato: 5 giu 2009, 23:12 
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Località: Perugia
...le Phalaenopsis in bark non hanno solo quattro foglie....una delle mie in bark ne ha dodici e sta lavorando alla tredicesima foglia dopo aver fiorito con precisone cronometrica a gennaio con due steli fiorali, un'altra delle mie Phal, in bark, ha sei foglie, produce la sttima, ha uno stelo con sei grandi fiori da oltre due mesi.......ecc. ecc. ecc.

Mi permetto di contraddirti. :D

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Carla
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Per aspera ad astra.


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MessaggioInviato: 5 giu 2009, 23:23 
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Scusate, ma mi sembra che Silvio abbia solo riportato la sua esperienza, non credo volesse offendere nessuno e neppure dare indicazioni "scientifiche" che credo nessuno di noi possa dare (dato che non disponiamo di un laboratorio, di decine di piante sulle quali sperimentare in condizioni controllate ecc.).

@ Silvio: io sono curiosa dei tuoi risultati e mi piacerebbe se tu postassi una foto della tua I-Hsin Salmon, che, tra l'altro, mi piace moltissimo.

Ciao a tutti :D Nico


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MessaggioInviato: 8 giu 2009, 18:53 
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Iscritto il: 20 feb 2006, 12:20
Messaggi: 373
Località: Trento
Ciao Piera,

piera ha scritto:
Ciao,
per favore, calma!! :oops: :?


mi sono un po' stupito nel vedere il tuo contributo, perche' penso (e con me moltissimi orchidofili, soprattutto in USA e Francia) che l'idrocoltura sia un metodo eccezionale e comodissimo per coltivare le orchidee, e mi piacerebbe che fosse piu` diffuso in Italia. Se qualcuno non la conosce e legge il tuo post, potrebbe invece pensare che invece non valga niente e sia addirittura pericolosa per le piante. Tra parentesi non mi sembra che tu lasciassi il beneficio del dubbio in quello che scrivevi.

Cita:
dirmi che una cosa è *falsa*, mi sembra un tantino esagerata non credi?
Anche solo dirmi che ci sono inesattezze è esagerato!
Tu mi insegni che anche solo 10 cm. di distanza da una pianta all'altra i risultati cambiano!!


io ho scritto "secondo la mia esperienza", non in assoluto; inoltre i fattori principali per la riuscita dell'idrocoltura sono il tipo di pianta e la condizione delle radici. Un piccolo spostamento non e` importante.

Cita:
Quindi prima di dire, o meglio affermare che ci sono inesattezze e che addiruttura sono falsa, :shock: sarebbe il caso di parlarne o *quanto meno confrontarci sulle nostre esperienze*!


ma io non ho dato della falsa a te. Ho solo detto che alcune cose che scrivevi, secondo la mia esperienza, e quella di molti altri, con centinaia di piante in idro, non sono vere.

Cita:
Per quanto riguarda che l'argilla espansa trattiene sali NON è assolutamente falso: lo dici tu stesso!
tu innaffi una volta al mese per togliere i sali e hai trovato un tuo medoto.
Se non si fa in questo modo, l'unico modo che si ha di non vedere le radici morire per troppi sali è di cambiare substrato :roll:


Allora, cerchiamo di precisare. Se parliamo dei sali presenti nell'acqua di rubinetto, principalmente idrogenocarbonato di calcio e di magnesio, che con il riscaldamento o l'evaporazione dell'acqua danno luogo al calcare, miscela di carbonato di calcio e di magnesio, questi ultimi, effettivamente, non essendo solubili in acqua, si depositano, soprattutto alla superficie dei granuli di argilla espansa.

Se parliamo invece dei sali, solubili in acqua, presenti nei fertilizzanti, come il nitrato di ammonio, di potassio, il fosfato di potassio mono- e biacido, i sali di EDTA di magnesio, di ferro e rame, quelli sono (molto) solubili in acqua, e quindi tutt'al piu`, col tempo, puo` aumentare la loro concentrazione nella soluzione acquosa che diffonde attraverso i granuli, specie se non si annaffia (come si dovrebbe invece fare) da sopra. Ma basta bagnare con acqua distillata, o una soluzione meno concentrata, per far tornare tutto alla normalita`. Mi sembra piu` facile, e meno costoso, che cambiare tutta l'argilla espansa.


Cita:
Le piante normali in idrocultura, dove esiste sempre o quasi sempre acqua per un certo livello, con incorporato l'aggeggio di minima/massima, sul lungo periodo e confrontate con la coltivazione normale, crescono meno e fioriscono meno anche perchè in commercio, dalle mie parti, non ci sono concimi con NPK che si possono usare in idrocoltura a pari con il substato.


non mi sembra una gran cosa, specie per un orchidofilo, abituato agli acquisti piu` strani, dotarsi di LECA e di un fertilizzante di buona qualita`... anche per questo esiste Internet. Del resto, se si spende per le piante... Tanto piu` che io ho usato per anni fertilizzanti con azoto ureico (come il Peter's) senza alcun problema, per orchidee, Hoya e violette africane. Uno dei fattori per cui le piante in idro possono eventualmente soffrire e` l'aumento eccessivo di concentrazione di sali nella soluzione nutritiva, che si puo` evitare con estrema facilita`; l'altro e` LECA con palline piccole, che non permettono una buona aerazione delle radici.

Cita:
Per quanto riguarda le orchidee ci ho provato, ma NON con pianta sana e così ci ho rinunciato, per il seguente motivo, oltre a ragionamenti e dalla mia esperienza come detto sopra.


Una pianta messa male ha maggior probabilita` di morire se messa in idro, ma solo perche' le sue radici non sono adatte al nuovo ambiente. Non fa testo...


Cita:
Però! ho seguito un esperimento dove sono state fatte "comparazioni" di coltivazione tra DUE Phalaenopsis identiche, una coltivata in bark e l'altra coltivata in idrocoltura.
L'esperimento non ricordo quanto durò, di sicuro non in periodo breve. Ti chiedo scusa ma la mia smemoranda è assai avanzata! :oops:
Mi ricordo che alla fine, la pianta in idrocultura la dovette trasferire in bark perchè appunto la crescita, la fioritura ecc. era alquanto *squilibrata in negativo* rispetto alla pianta coltivata in bark, sia come crescita, sia come fioritura.


Puoi dirmi chi ha fatto l'esperimento? E la fonte? Mi sembra un po' pochino come evidenza, perlopiu` indiretta... :-)

Cita:
Come ho ha già avuto modo di dire molte volte, sono *aperta, molto aperta* a qualsiasi esperimento, purchè fatto in "parallelo", se non propriamente scientifico, almeno *comparato e sugli stessi livelli* con le stesse identiche cure, su periodo lungo e provato più volte.


Se vuoi un esempio, prova a vedere: http://chat.phalaenopsis.net/viewtopic. ... t=rockwool, dove si usa bark, argilla espansa e lana di roccia, su tre semenzali "gemelle". Altre dimostrazioni si trovano qui:
http://www.bigleaforchids.com/coppermin ... rSetup.jpg, o qui: http://www.orchidboard.com/community/at ... ds-009.jpg o qui: http://chat.phalaenopsis.net/viewtopic. ... t=rockwool


Cita:
Da come la penso io, personalmente :lol: nessuno è più bravo di...., siamo tutti sulle stessa barca, solo che una persona ha un bagaglio di esperienza diverso rispetto all'altro e su queste *basi* ci si può confrontare seriamente e costruttivamente, dove nessuno esce vincitore, ma con la gioia di aver trasferito la propria esperienza ed aver imparato cose nuove.


Sono d'accordo: bisogna appunto precisare che si tratta della propria esperienza, e non dare le cose per generali e assolute (specie se basate su un'esperienza un po' limitata).

Il mio interesse e` quello di far conoscere i vantaggi dell'idrocoltura e possibilmente diffonderla... il vantaggio principale e` che e` impossibile sbagliare ad annaffiare, errore molto facile con le orchidee.

Silvio


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Dimenticavo:

@Nico: penso che tu abbia colto nel segno. Questo fine settimana faccio una foto alla I-Hsin Salmon e la posto.

@Dottora: non ho detto che in bark le Phal non crescono (a parte che bisognerebbe anche vedere di che varieta`, o ibrido si tratta), ma solo che, per la mia esperienza, in idrocoltura crescono meglio e piu` in fretta; questo riferito specialmente agli ibridi taiwanesi complessi, che sono in generale piu` esigenti di quelli che si trovano normalmente in Italia.

Ciao

Silvio

aless ha scritto:
Scusate, ma mi sembra che Silvio abbia solo riportato la sua esperienza, non credo volesse offendere nessuno e neppure dare indicazioni "scientifiche" che credo nessuno di noi possa dare (dato che non disponiamo di un laboratorio, di decine di piante sulle quali sperimentare in condizioni controllate ecc.).

@ Silvio: io sono curiosa dei tuoi risultati e mi piacerebbe se tu postassi una foto della tua I-Hsin Salmon, che, tra l'altro, mi piace moltissimo.

Ciao a tutti :D Nico

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Ciao,

silvio ha scritto:
Ciao Piera,

piera ha scritto:
Ciao,
per favore, calma!! :oops: :?


mi sono un po' stupito nel vedere il tuo contributo, perche' penso (e con me moltissimi orchidofili, soprattutto in USA e Francia) che l'idrocoltura sia un metodo eccezionale e comodissimo per coltivare le orchidee, e mi piacerebbe che fosse piu` diffuso in Italia. Se qualcuno non la conosce e legge il tuo post, potrebbe invece pensare che invece non valga niente e sia addirittura pericolosa per le piante. Tra parentesi non mi sembra che tu lasciassi il beneficio del dubbio in quello che scrivevi.

Cita:
dirmi che una cosa è *falsa*, mi sembra un tantino esagerata non credi?
Anche solo dirmi che ci sono inesattezze è esagerato!
Tu mi insegni che anche solo 10 cm. di distanza da una pianta all'altra i risultati cambiano!!


io ho scritto "secondo la mia esperienza", non in assoluto; inoltre i fattori principali per la riuscita dell'idrocoltura sono il tipo di pianta e la condizione delle radici. Un piccolo spostamento non e` importante.

Cita:
Quindi prima di dire, o meglio affermare che ci sono inesattezze e che addiruttura sono falsa, :shock: sarebbe il caso di parlarne o *quanto meno confrontarci sulle nostre esperienze*!


ma io non ho dato della falsa a te. Ho solo detto che alcune cose che scrivevi, secondo la mia esperienza, e quella di molti altri, con centinaia di piante in idro, non sono vere.

Cita:
Per quanto riguarda che l'argilla espansa trattiene sali NON è assolutamente falso: lo dici tu stesso!
tu innaffi una volta al mese per togliere i sali e hai trovato un tuo medoto.
Se non si fa in questo modo, l'unico modo che si ha di non vedere le radici morire per troppi sali è di cambiare substrato :roll:


Allora, cerchiamo di precisare. Se parliamo dei sali presenti nell'acqua di rubinetto, principalmente idrogenocarbonato di calcio e di magnesio, che con il riscaldamento o l'evaporazione dell'acqua danno luogo al calcare, miscela di carbonato di calcio e di magnesio, questi ultimi, effettivamente, non essendo solubili in acqua, si depositano, soprattutto alla superficie dei granuli di argilla espansa.

Se parliamo invece dei sali, solubili in acqua, presenti nei fertilizzanti, come il nitrato di ammonio, di potassio, il fosfato di potassio mono- e biacido, i sali di EDTA di magnesio, di ferro e rame, quelli sono (molto) solubili in acqua, e quindi tutt'al piu`, col tempo, puo` aumentare la loro concentrazione nella soluzione acquosa che diffonde attraverso i granuli, specie se non si annaffia (come si dovrebbe invece fare) da sopra. Ma basta bagnare con acqua distillata, o una soluzione meno concentrata, per far tornare tutto alla normalita`. Mi sembra piu` facile, e meno costoso, che cambiare tutta l'argilla espansa.


Cita:
Le piante normali in idrocultura, dove esiste sempre o quasi sempre acqua per un certo livello, con incorporato l'aggeggio di minima/massima, sul lungo periodo e confrontate con la coltivazione normale, crescono meno e fioriscono meno anche perchè in commercio, dalle mie parti, non ci sono concimi con NPK che si possono usare in idrocoltura a pari con il substato.


non mi sembra una gran cosa, specie per un orchidofilo, abituato agli acquisti piu` strani, dotarsi di LECA e di un fertilizzante di buona qualita`... anche per questo esiste Internet. Del resto, se si spende per le piante... Tanto piu` che io ho usato per anni fertilizzanti con azoto ureico (come il Peter's) senza alcun problema, per orchidee, Hoya e violette africane. Uno dei fattori per cui le piante in idro possono eventualmente soffrire e` l'aumento eccessivo di concentrazione di sali nella soluzione nutritiva, che si puo` evitare con estrema facilita`; l'altro e` LECA con palline piccole, che non permettono una buona aerazione delle radici.

Cita:
Per quanto riguarda le orchidee ci ho provato, ma NON con pianta sana e così ci ho rinunciato, per il seguente motivo, oltre a ragionamenti e dalla mia esperienza come detto sopra.


Una pianta messa male ha maggior probabilita` di morire se messa in idro, ma solo perche' le sue radici non sono adatte al nuovo ambiente. Non fa testo...


Cita:
Però! ho seguito un esperimento dove sono state fatte "comparazioni" di coltivazione tra DUE Phalaenopsis identiche, una coltivata in bark e l'altra coltivata in idrocoltura.
L'esperimento non ricordo quanto durò, di sicuro non in periodo breve. Ti chiedo scusa ma la mia smemoranda è assai avanzata! :oops:
Mi ricordo che alla fine, la pianta in idrocultura la dovette trasferire in bark perchè appunto la crescita, la fioritura ecc. era alquanto *squilibrata in negativo* rispetto alla pianta coltivata in bark, sia come crescita, sia come fioritura.


Puoi dirmi chi ha fatto l'esperimento? E la fonte? Mi sembra un po' pochino come evidenza, perlopiu` indiretta... :-)

Cita:
Come ho ha già avuto modo di dire molte volte, sono *aperta, molto aperta* a qualsiasi esperimento, purchè fatto in "parallelo", se non propriamente scientifico, almeno *comparato e sugli stessi livelli* con le stesse identiche cure, su periodo lungo e provato più volte.


Se vuoi un esempio, prova a vedere: http://chat.phalaenopsis.net/viewtopic. ... t=rockwool, dove si usa bark, argilla espansa e lana di roccia, su tre semenzali "gemelle". Altre dimostrazioni si trovano qui:
http://www.bigleaforchids.com/coppermin ... rSetup.jpg, o qui: http://www.orchidboard.com/community/at ... ds-009.jpg o qui: http://chat.phalaenopsis.net/viewtopic. ... t=rockwool


Cita:
Da come la penso io, personalmente :lol: nessuno è più bravo di...., siamo tutti sulle stessa barca, solo che una persona ha un bagaglio di esperienza diverso rispetto all'altro e su queste *basi* ci si può confrontare seriamente e costruttivamente, dove nessuno esce vincitore, ma con la gioia di aver trasferito la propria esperienza ed aver imparato cose nuove.


Sono d'accordo: bisogna appunto precisare che si tratta della propria esperienza, e non dare le cose per generali e assolute (specie se basate su un'esperienza un po' limitata).

Il mio interesse e` quello di far conoscere i vantaggi dell'idrocoltura e possibilmente diffonderla... il vantaggio principale e` che e` impossibile sbagliare ad annaffiare, errore molto facile con le orchidee.

Silvio


Secondo il mio modesto parere, ognuno è libero di portare il proprio contributo, la propria esperienza *vera* non effimera, ma non credo sia questo il modo migliore per confrontarci.
La tua esperienza è diversa dalla mia limitata di 20 anni di coltivazione piante in idro, ma non per questo è falsa o inesatta: i metodi, come in tutte le cose, possono essere diversi, oltre a progredire man mano si accumula esperienza....

Buona continuazione, sarò lieta di ammirare e seguire i tuoi risultati, visto che non ho possibilità di "andare oltre confine": purtroppo non tutti siamo fortunati....

:D :P

OT,
la sottoscritta conosce a malapena la lingua italiana.... :? :oops: :cry:
oltre ad essere super imbranata con il pc. :oops: :? :cry:
essere nata "fuori epoca" :nonno:
che si ritrova con la mente da bambina! :mrgreen:
sempre pronta ad imparare, ma non come in questo frangente. :wink:
Se non lo sapessi, mi ripeto!
Riporto sempre la mia esperienza personalissima provata e riprovata, senza essere studiata, senza essere esperta con quel pochissimo che conosco e soprattutto non vado mai a leggere in rete per poi venire qui a scrivere, come ahimè accade spesso nei forum.
Non scrivo e non dico se non sono sicura al 1000%, se mi dovesse succedere il caso contrario lo dico apertamente.
Questo è il mio modo di frequentazione forum per imparare.

8) :D

_________________
ciaociao
piera


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