Orchidando.forum http://www.orchidando.net/forum/ |
|
Esperimenti di rigenerazione in vitro di Phal http://www.orchidando.net/forum/viewtopic.php?f=16&t=5102 |
Pagina 1 di 7 |
Autore: | celtico [ 20 ott 2008, 15:53 ] |
Oggetto del messaggio: | Esperimenti di rigenerazione in vitro di Phal |
Pur consapevole del fatto che senza risultati non si può verificare l'efficacia di una tecnica, ho deciso di iniziare a scrivere qualcosa sui miei esperimenti in modo da condividere le mie idee con voi e ricambiare la gentilezza che avete sempre avuto rispondendo alle mie domande. Ormai irrimediabilmente contagiato dagli esperimenti in laboratorio sulla coltura in vitro, durante l'internato di tesi, ho deciso di portarmi anche a casa questa passione. Il primo ostacolo da superare in questo caso è sostituire i costosi ed efficaci strumenti di laboratorio con espedienti casalinghi che pur non avendo ugual efficacia possano, almeno in parte, produrre risultati positivi. Preparazione dei vasetti: I vasetti che avevo scelto all’inizio erano quelli usati per gli omogeneizzati dei bimbi che offrivano i vantaggi di avere una forma regolare, una apertura abbastanza grande e comoda per inserire gli espianti e una dimensione piccola in modo da evitare sprechi di terreno e spazio, tipici nell’uso di contenitori più grandi. Procedo preparando il terreno di coltura, riempio i vasetti e vado con la bollitura per 25 minuti per sterilizzare il tutto. Con mia grande delusione, i tappi non hanno tenuto (a parte 2 vasetti) e ho dovuto buttare tutto. Ho deciso di passare allora a vasi della bormioli, misura da 0,15 Kg, decisamente più sicuri, ma molto più grandi. Questi ultimi non mi hanno dato problemi. Vasettino omogeneizzati Vasetto bormioli Per quanto riguarda il terreno di coltura, non fornisco per ora i dettagli, voglio vedere prima i risultati, ma dico subito che non è di quelli fatti in casa. Seguiranno discussioni sul terreno, sugli ormoni usati, sulla vecchiaia dei tessuti di partenza e sul tipo di tessuto utilizzato (speriamo ). Non ho mai aspettato qualche giorno prima di usare i vasetti sterilizzati e infatti non ho mai avuto inquinamenti provenienti dal terreno. La bollitura dei vasi in acqua con l’aggiunta di sale, per innalzare la temperatura di ebollizione, stermina tutti i cattivi. Cappa sterile: Sfidando la mia incapacità nel bricolage, ho costruito questa cosa che dovrebbe garantire la sterilità . Per la verità era già fatta, ho dovuto solo fabbricare l’ultima parete, quella dove ho fatto i buchi, incollato i guanti e inserito le due cerniere. Dentro la cappa troviamo: .pinzette e cutter .vaso contenente candeggina al 20% nel quale i tessuti stanno per 20 minuti .vaso contenente candeggina al 5% per risciacquare i tessuti .vasetto contenente alcool denaturato, dove sono immerse le estremità delle pinzette e la lama del cutter .piattino di metallo per lavorare sui tessuti .spruzzino contenente candeggina al 50% per spruzzare ogni cosa sia all’interno .vasi contenenti il terreno e posti sul fondo della cappa .eventuale carta per pulire le superfici ed eliminare le goccioline di soluzione al 50% che impediscono di vedere bene. Molto utile è stato lo spruzzino che crea un’atmosfera interna satura di candeggina e credo ottima per la sterilità . Per chiudere il tutto, non ho trovato niente di meglio del normale nastro adesivo, ma pare che funzioni, infatti nessun inquinamento da operazione. Cella climatica: Per mimare una cella climatica ho usato un acquario di 30 litri che riposava triste in cantina. Per risolvere il problema dei tappi non trasparenti che riducevano fortemente la luce che ricevevano i tessuti, ho fissato con nastro adesivo fogli di alluminio sulle pareti. Il risultato sembra buono e il neon scalda l’interno aumentando di 6-7°C la temperatura; se calcoliamo che nella mia stanza a gennaio ci sono 16°C con questo espediente arriveremo a 22-23°C (speriamo). La pseudocella climatica prima di fissare l’alluminio anche sulla parete frontale. I vasetti all'interno Ho iniziato usando steli provenienti da varie phal e ora ho anche due vasetti appena seminati (grazie roby ) Pareri, critiche, suggerimenti e altro sono ben accetti. |
Autore: | halioscia [ 20 ott 2008, 17:33 ] |
Oggetto del messaggio: | |
...quando c'è la professionalità ! Complimenti Celtico!! son curiosa di vedere che succede! Ciao |
Autore: | roby [ 20 ott 2008, 23:24 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Come mi piacciono queste cose!!!! Seguirò con attenzione il tuo esperimento. |
Autore: | Pelagia noctiluca [ 21 ott 2008, 7:24 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Davvero molto intrigante Facci sapere Deborah |
Autore: | piera [ 22 ott 2008, 19:56 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ciao, oohh!! Grande Celtico!! Per favore, ma le gemme sono già abbastanza "svegliate", mi pare di capire dalle foto, puoi confermare o smentire? Grazie 200O!! Grazie pure per averci mostrato la tua esperienza e mi raccomando per favore tienici aggiornati: è troppo interessante interessantissimo!! |
Autore: | celtico [ 23 ott 2008, 18:39 ] |
Oggetto del messaggio: | |
piera ha scritto: Per favore, ma le gemme sono già abbastanza "svegliate", mi pare di capire dalle foto, puoi confermare o smentire?
No, no è solo un'apparenza. Le protuberanze che si vedono sono i residui di nodi dove erano attaccati i fiori. Ho infatti utilizzato nodi con gemme, internodi e nodi dove c'è la cicatrice lasciata dal fiore caduto. |
Autore: | piera [ 23 ott 2008, 21:35 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ciao, celtico ha scritto: .................
Le protuberanze che si vedono sono i residui di nodi dove erano attaccati i fiori. Ho infatti utilizzato nodi con gemme, internodi e nodi dove c'è la cicatrice lasciata dal fiore caduto. Che storia!! vuoi dire che pensi uscirà qualcosa anche dalle gemme fiorifere e che non ci sono più? Già sono imbra di mio, ma a questo punto sai che non comprendo? Grazie per la risposta! |
Autore: | celtico [ 24 ott 2008, 0:34 ] |
Oggetto del messaggio: | |
piera ha scritto: Che storia!! vuoi dire che pensi uscirà qualcosa anche dalle gemme fiorifere e che non ci sono più?
Già sono imbra di mio, ma a questo punto sai che non comprendo? Sempre specificando che con le orchi non ho ancora risultati, posso dire che con la coltura in vitro puoi ottenere germogli partendo da molti tipi di tessuti. Io ad esempio ottenevo germogli partendo da frammenti di foglie. Con la parola frammenti intendo un quadratino di 1 cm che formava una decina di nuovi germogli spuntanti dalle zone di taglio. Per ottenere questi risultati occorrono tuttavia concentrazioni ormonali precise e non si può lasciare al caso. |
Autore: | piera [ 24 ott 2008, 21:08 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ciao, grazie della risposta! sapevo e conosco per lettura della micropropagazione, ma mi ero convinta che andassero prese piccolissime parti "speciali" e non diciamo, come in questo caso, steli che non hanno più gemme dormienti in quanto fiorite. Vediamo che succede, dai forza, facce sognà ! |
Autore: | roby [ 24 ott 2008, 22:24 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Anche io come Piera sapevo che bisognava prendere parti di gemme, ma non mi spingo oltre suill'argomento sono molto ignorante |
Autore: | faby.R [ 24 ott 2008, 22:29 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Interessantissimo Celtico Per la micropropagazione, non è necesario che sia una gemma... basta che sia presente del tessuto meristematico, cioè capace di generare nuovi tessuti... allora per le orchidee però mi sorgew un dubbio, sono monocotiledoni, quindi hanno i fasci crebrovascolari chiusi e non presentano accrescimento secondario, quindi non dovrebbero presentare tessuti meristematici nel fusato così come in molte altre parti della pianta... ciao! |
Autore: | roby [ 24 ott 2008, 22:33 ] |
Oggetto del messaggio: | |
si Faby infatti mi riferivo alle orchidee, per le altre piante si possono prelevare anche foglie o radici. Sulle orchi ho sempre sentito parlare di parti di gemme, e non so se ricordo male, di apici fogliari, ma non ci giurerei su quest'ultima affermazione |
Autore: | celtico [ 25 ott 2008, 0:01 ] |
Oggetto del messaggio: | |
faby.R ha scritto: allora per le orchidee però mi sorgew un dubbio, sono monocotiledoni, quindi hanno i fasci crebrovascolari chiusi e non presentano accrescimento secondario, quindi non dovrebbero presentare tessuti meristematici nel fusato così come in molte altre parti della pianta... Non deve essere per forza un tessuto meristematico, nelle foglie non ce ne sono. Deve essere un tessuto che abbia cellule vive. Le piante non sono come gli animali, una cellula vegetale di un tessuto può perdere la sua identità tissutale e tornare ad essere indifferenziata. Una volta indifferenziata si moltiplica, forma un nuovo tessuto meristematico e poi forma un nuovo organo. roby ha scritto: Sulle orchi ho sempre sentito parlare di parti di gemme, e non so se ricordo male, di apici fogliari, ma non ci giurerei su quest'ultima affermazione
Infatti io parlavo in generale, ma non vedo un motivo del perchè le orchidee dovrebbero differire dalle altre piante. Se non sono chiaro, ditelo che cerco di spiegare meglio... |
Autore: | Pelagia noctiluca [ 25 ott 2008, 7:40 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Cita: Le piante non sono come gli animali, una cellula vegetale di un tessuto può perdere la sua identità tissutale e tornare ad essere indifferenziata
Cioè quello che viene chiamato "callo"? Ma poi per stimolare il callo a differenziarsi devi dargli uno stimolo ormonale diverso (e quindi riaprire le fiasche) o va da solo? ciao Deborah |
Autore: | roby [ 25 ott 2008, 8:50 ] |
Oggetto del messaggio: | |
No Celtico sei stato chiarissimo, anzi ti ringrazio per aver spiegato questa cosa!!! |
Pagina 1 di 7 | Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ] |
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Group http://www.phpbb.com/ |