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Pseudo-sacchettoterapia http://www.orchidando.net/forum/viewtopic.php?f=16&t=4958 |
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Autore: | celtico [ 21 set 2008, 19:50 ] |
Oggetto del messaggio: | Pseudo-sacchettoterapia |
Ho una phal con poche e corte radici causa cattivo trattamento del precedente proprietario. Dopo averla trattata con previcur e rinvasata ha cominciato a disidratarsi. Oggi l'ho insacchettata per aumentare l'umidità . Preciso che il sacchetto non è completamente sigillato perchè non intendevo fare una vera sfagnoterapia, ma solo alzare fortemente l'umidità sperando che qualche radice si allunghi un po' e la pianta diventi autosufficiente. Può essere un'idea valida? Insacchettare anche il vaso con il bark (solo bark), crea problemi? |
Autore: | piera [ 21 set 2008, 20:02 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ciao, per prima cosa dovresti scoprire il perchè una volta rinvasata le foglie si sono disidrate. Se hai poche radici, certo che puoi mettere il sacchetto sopra, ma se non lo chiudi è alquanto inutile: l'umidità non rimane nel sacchetto ed è come se non ci fosse. Cita: Insacchettare anche il vaso con il bark (solo bark), crea problemi?
tutto dipende se il bark è molto bagnato! In questo caso il bark prende la muffa, senza propagarsi alla pianta *se sana* e la pianta vive lo stesso. Provato! Una volta tolto il vaso dal sacchetto e messo all'aria, la muffa sul bark sparisce come per miracolo. Per utilizzare questo metodo, dovresti far asciugare un pò il bark e poi insacchettare tutto. Bada bene che in questo modo la pianta puù vivere chiusa per almeno un paio di mesi. Non aprire il sacchetto, ma tieni controllato attraverso. |
Autore: | celtico [ 21 set 2008, 20:18 ] |
Oggetto del messaggio: | |
piera ha scritto: per prima cosa dovresti scoprire il perchè una volta rinvasata le foglie si sono disidrate. Suppongo perchè ha solo piccole radici che non sono sufficienti alla pianta. piera ha scritto: Se hai poche radici, certo che puoi mettere il sacchetto sopra, ma se non lo chiudi è alquanto inutile: l'umidità non rimane nel sacchetto ed è come se non ci fosse.
L'idea mi è venuta pensando a quando vidi acclimatare piante che erano cresciute in vitro. Una volta messe in terriccio si metteva sopra alla vaschetta una lastra di plastica e ogni giorno la lastra veniva spostata un po' di più diminuendo l'umidità lentamente e dando alla pianta il tempo di abituarsi. Ho quindi pensato che una copertura parziale alzi comunque un po' l'umidità , diciamo una via di mezzo tra sfagnoterapia e coltivazione normale. |
Autore: | piera [ 21 set 2008, 20:22 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ciao, Celtico, ti chiedo scusa se mi permetto. Una cosa è una piantina da acclimatare, quindi con radici e tutto quanto serve affinchè cresca. Un'altra cosa è una pianta senza o con poche radici: devi aspettare che le radici crescano prima che si reidrati. In questo caso il sacchetto serve a fare in modo che NON si disidrati ulteriormente. Convieni? E' con immenso piacere che leggo quanto tu sia attivo con la mente spero solo che i miei interventi NON ti blocchino. se così fosse dimmelo..... |
Autore: | celtico [ 21 set 2008, 20:36 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Come già scrissi una volta, ti puoi permettere quando vuoi, mi fa solo piacere. Ok, rassicurato dalla tua esperienza , vado con il metodo deciso di sigillare il tutto. |
Autore: | maffo1793 [ 21 set 2008, 23:31 ] |
Oggetto del messaggio: | sacchettoterapia |
Scusate l' intromissione in una discussione che sembra essere oramai giunta alla sua naturale conclusione; tuttavia un po' perchè sono nuovo del forum (di qualsiasi forum) e a digiuno delle regole della comunicazione, un po' perchè il discorso dell' insacchettamento mi ha sempre interessato e per questo l' ho utilizzato massicciamente in passato; dopo essermi arricchito della vostra, vorrei aggiungere la mia esperienza: con una semplice foratrice per la carta si possono praticare alcune perforazioni poco prima del nodo di chiusura, in modo da garantire una minima circolazione d' aria all' interno del sacchetto, evitando così che le temperature raggiungano livelli insopportabili per la pianta e la formazione di muffe o gas nocivi (dovuti alla inevitabile decomposizione e fermentazione del materiale organico), che non troverebbero altrimenti sfogo verso l' esterno. I fori d' altronde sono talmente ridotti di diametro da non influire eccessivamente sull' umidità all' interno della camera artificiale, che rimarrà sempre alta, basta non esagerare con il loro numero. Ciao a tutti! |
Autore: | roby [ 21 set 2008, 23:59 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ciao Celtico Ti porto la mia esperienza, di questa estate. Ho lasciato per 1 mese le mie orchi non trasportabili a napoli tutte insacchettate ermeticamente. Erano delle Phal, dei dendrobium, una cambria e dei paphio le zatterine le ho portate in vacanza Come dice piera avevo bagnato le piante nei 2 giorni precedenti per cui quando le ho imbustate il bark era in fase di asciugamento. Al mio ritorno stavano tutte benissimo, e anche gli pseudobulbi vecchi della cambria si erano rigonfiati. Quindi chiudi tranquillamente |
Autore: | celtico [ 25 set 2008, 18:08 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: sacchettoterapia |
maffo1793 ha scritto: con una semplice foratrice per la carta si possono praticare alcune perforazioni poco prima del nodo di chiusura, in modo da garantire una minima circolazione d' aria all' interno del sacchetto, evitando così che le temperature raggiungano livelli insopportabili per la pianta e la formazione di muffe o gas nocivi (dovuti alla inevitabile decomposizione e fermentazione del materiale organico), che non troverebbero altrimenti sfogo verso l' esterno. I fori d' altronde sono talmente ridotti di diametro da non influire eccessivamente sull' umidità all' interno della camera artificiale, che rimarrà sempre alta, basta non esagerare con il loro numero. Ciao a tutti! Non ho mai sperimentato l'insacchettamento di vasi contenenti bark, ma non credo che la decomposizione sia cosi veloce e impetuosa da saturare il sacchetto , inoltre la decomposizione della materia organica produce come gas principale CO2, gas indispensabile per la formazione degli zuccheri nei tessuti fotosintetizzanti. Per quanto riguarda le temperature, magari si alzassero nel sacchetto, accelererebbero la crescita delle radici. Nella mia camera, in inverno sembra di essere in siberia con temperature massime di 18°C nonostante il riscaldamento Per fortuna, le minime non sono molto inferiori. roby ha scritto: Ho lasciato per 1 mese le mie orchi non trasportabili a napoli tutte insacchettate ermeticamente.
Al mio ritorno stavano tutte benissimo, e anche gli pseudobulbi vecchi della cambria si erano rigonfiati. Grazie roby, ottima idea per preservare le orchi durante le vacanze! Oggi ho provveduto all'insacchettamento. Ho lasciato il sacchetto morbido e non teso per permettere il movimento delle foglie in inturgidimento (speriamo ). |
Autore: | piera [ 26 set 2008, 22:00 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ciao, a me viene da dirti di eliminare il sottovaso così avrai circolazione d'aria tra le radici, visto da come hai messo il sacchetto. tutto incrociato in attesa di sapere l'esito finale. |
Autore: | celtico [ 26 set 2008, 23:55 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Sottovaso eliminato, ma mi viene una domanda: io nel vaso ho messo solo bark perchè di sfagno sono sprovvisto e di materiali artificiali come la spugna spezzettata non voglio metterne. Se avessi messo lo sfagno, avrebbe potuto creare problemi con l'insacchettamento? |
Autore: | piera [ 27 set 2008, 0:15 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ciao, no! Celtico, nessun problema nemmeno con lo sfagno. |
Autore: | halioscia [ 27 set 2008, 8:29 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ciao! piera ha scritto: a me viene da dirti di eliminare il sottovaso così avrai circolazione d'aria tra le radici, visto da come hai messo il sacchetto.
tutto incrociato in attesa di sapere l'esito finale. Parassiterò il consiglio di Piera ...anche io ho 2 piante (paphio) in "sacchetto terapia" da tre settimane. Se succede qualcosa di significativo vi aggiorno ! |
Autore: | piera [ 27 set 2008, 20:50 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ciao, ma dai!!! Ho capito! ti dai alla pazza gioia In bocca al lupo Halioscia |
Autore: | celtico [ 30 ott 2008, 12:12 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Uffa! Solo a me non riesce la terapia. Guardate cosa è successo con l'insacchettamento. E pensare che la controllavo frequentemente, quindi è stata una cosa improvvisa. Il substrato era quasi asciutto e la pianta lo era del tutto. Le foglie in questo periodo si erano reidratate abbastanza. Non ho mai aperto, insomma sono stato un bravo allievo. Che si fa? Taglio la foglia e metto la goccia di previcur puro o sono batteri? Ci sono anche degli insettini superveloci che corrono allegri sulla foglia. |
Autore: | piera [ 30 ott 2008, 22:44 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ciao, ahia! non so perchè a voi capitano queste cose Da quel che vedo in foto, gli animaletti di sicuro c'erano già prima e il caldo nel sacchetto ha contribuito alla loro proliferazione, oppure contenuti nel bark. Per le macchie che ci sono, non so dirti da cosa dipendano, ma sicuramente non per il sacchetto. Ti assicuro di aver provato con sacchetto chiuso, vaso tappato a vite per parecchi mesi senza aprire, sia con sfagno abbastanza bagnato, sia con bark bagnato (come ti ho scritto in qualche messaggio sopra) , ma non mi è mai successo nulla di pericolo per la pianta stessa, a parte la muffa sul bark che comunque non ha intaccato nessuna parte verde. Tant'è che tu riferisci di bark asciutto e niente/poca umidità nel sacchetto. A parte che messo in quel modo non si può formare umidità all'interno del sacchetto in quanto c'è circolazione d'aria che entra dai fori in basso del vaso. Messo in questo modo ti aiuta *solo* a non fare disidratare la pianta più in fretta. Detto ciò, che fare? Personalmente taglierei la foglia, cauterizzazione taglio e bagno nel previcur a 3 ml/litro. Oppure previcur puro sul taglio, in questo modo però essendo pochissima la quantità utilizzata non riuscirà a entrare in circolo per tutta la pianta qualora all'interno ci siano ..... non mi viene la parola. Batteri? non te lo so dire, mi dispiace. Per favore, quante radici ha questa pianta? |
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