Questo post è per tutti coloro che, come me, sono negati dal punto di vista "tecnico", e sono in grado al massimo di usare forbici, nastro adesivo o di velcro, un po' di fil di ferro, teli di plastica, di fare (male) qualche foro nel plexiglas con il trapano e che dopo le prime due righe di un post sulle composizioni chimiche dei fertilizzanti sono già fuori combattimento.
Insomma per tutti quelli (spero di non essere l'unico...) che possono solo ammirare le creazioni di quei molti capaci forumisti che realizzano orchidari, impianti elettrici, di umidificazione, serre ed altre splendide creazione fatte in proprio.
Essendo tecnicamente negato, devo pertanto cercare di far fronte in altro modo alle necessità ambientali delle piante, per avere almeno fioriture di qualche specie più robusta; per cui da ottobre ad aprile devo approntare "attrezzature" molto (ma molto) artigianali, e spostare le piante su carrelli di qua o di là per far prendere loro il più possibile di luce naturale; così le finestre di giorno spariscono, nascoste dalle "infagottature su rotelle" in cui vengono collocate le specie più delicate, fatte con fogli di plastiche più o meno trasparenti per limitare i problemi quando si cambia l'aria (cercando "a spanne" di evitare che si formino muffe con "apri e chiudi" manuali), e con la speranza di azzeccare la posizione quando devo uscire per lavoro, affinché non restino troppo al buio se non esce il sole o (ben peggio) vengano cotte se esce a dispetto del meteo...
Ecco qui cosa intendo per "soluzione artigianale" per quelle che necessitano caldo e umido:
Alla sera vengono riunite...
con l'"impianto di illuminazione" serale (tanto per far capire il livello tecnico), che viene messo sull'angolo della scrivania ...
Comunque dopo tanto arrabattamento arriva ... il raccolto; da ottobre a marzo Paphio e Cymbidium:
Questa è la "nonna" dei Paphio, si sta avvicinando ai 30 anni; quest'anno sta mostrando qualche difficoltà (12 fiori contro i 18 dell'anno scorso) e temo dovrò metterci mano o per infilarla in un vaso più grande (ma siamo già a 40 cm, d'altronde l'unico Paphio che mi sono azzardato a dividere si è offeso moltissimo e vivacchia malamente da una decina d'anni) o per rinnovargli in qualche modo il terriccio visto che sono almeno 6 anni che è lì; sta fuori riparata da plastica opaca da maggio a ottobre e sulle scale negli altri mesi finché non si scende a 8°, poi arriva in casa (purtroppo a volte con sgraditi ospiti ...)
Questo è un "recuperato" di tre anni addietro (per fortuna me l'hanno dato appena sfiorito con le radici buone); quest'anno uno dei fiori non è riuscito a fondere i sepali posteriori.
Questi invece sono acquisti primaverili "a sorpresa" del 2011; il primo anno hanno voluto fare sicuramente scena, vedremo l'anno prossimo:
Conclude un primulinum stakanovista in fiore ininterrottamente dal luglio 2010 (ormai siamo a 19 mesi, come vedete dal gambo alla Quasimodo) e il figlio sta mostrando di voler fare a sua volta un fiore; credo proprio che questo sia l'ultimo, in attesa di passare la staffetta alla prole.
Cymbidium
questi stanno d'estate in terrazza e da novembre sulle scale (siamo arrivati a 5°) e poi a rotazione in un ripostiglio non scaldato a 13-15 gradi per velocizzare la fioritura. Quello giallo è parecchio profumato, quello rosa è una varietà molto vecchia che ha una trentina d'anni, sembra di porcellana ed in effetti ogni anno si rompono da soli almeno due o tre rametti floreali in crescita (mai capito il perché)
Fine corsa con la prossima fioritura di un Paphio con "effetto Cocker" come si vedrà fra qualche settimana quando sarà ben fiorito.
Per concludere ... complimenti a chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui!
Ciao
Roberto
, ogni volta che ne vedo uno sono sempre indecisa, lo prendo o non lo prendo.
, oppure se ne stanno tranquille a riposare 
, anche perchè quest'estate hanno preso di tutto (cocciniglia troppo caldo troppo sole stranissimi vermetti minatori),comunque vada sono ancora vive.
; quegli obbrobri che stanno davanti alle finestre sono ben peggio che "non tecnicamente raffinati"; per fortuna quando li vedo (e li sposto) penso che fra un paio di mesi verranno smantellati.
. 
); adesso l'ho avvisata di scusarsi. 