Orchidando.forum

Salve a tutti,
apro questo topic per condividere con voi le emozioni e e le fantastiche sorprese che mi ha riservato questo viaggio a lungo sognato...

Siamo partiti in tre, io, Andrea ("andre" qui sul forum) e Alessio, un amico "non orchidofilo (e molto paziente...). Dopo una tappa di qualche giorno negli Stati Uniti, arriviamo a sera a San Josè, la capitale, posizionata su un altopiano di circa 1000 mt slm. Il clima è caldo ma non eccessivamente, una specie di settembre italiano.
La sera stessa con un rapido giro del giardino dell' albergo ci rendiamo conto che il posto, per cercare orchidee, è più che giusto!
La mattina infatti rimango folgorato non appena esco sul terrazzo e mi trovo davanti questo "monkey ear tree" completamente ricoperto di tillandsie e bromelie in fiore.



Decidiamo quindi di partire subito verso la nostra prima escursione, il Parco Nazionale Volcan Poas, a circa un ora di auto dalla capitale.
Iniziamo a salire su una strada piena di curve e subito la natura si fa sempre più rigogliosa. Anche le temperature scendono.
Dopo alcune peripezie dovute al fatto che le indicazioni stradali sono alquanto scarse e confuse ci fermiamo a mangiare in un localino tipico lungo la strada.
Appena scendiamo di macchina a me e ad Andrea comincia a girare la testa...
siamo circondati!
ecco come s presentavano gli alberi del parcheggio











per adesso mi fermo qua appena ho tempo metto altre foto...
alla prossima puntata...

fili.

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Per aspera ad astra

non ho parole!!!
voglio vedere altre foto!!!

10 min di pausa...vi carico qualche altro scatto...

Dopo pranzo continuiamo la strada verso il vulcano, che si fa sempre più in salita, le case diventano sempre più rare.
La temperatura si aggira intorno ai 20 gradi e man mano che saliamo di quota aumenta la nebbia.
Arriviamo all'ingresso del parco nel primo pomeriggio e con rammarico scopriamo che i sentieri per il vulcano sono chiusi per eccessiva foschia e che oltretutto i parchi del costa Rica chiudono inesorabilmente alle 15,30!!!

Ci facciamo comunque due passi per qualche stradina sterrata nei dintorni, in uno scenario da film stile Jurassic Park, circondati da felci di dimensioni incredibili e piante di Gunnera manicata che crescevano come gramigna sulle banchine stradali





le vere regine di questo posto erano le bromelie: tante, di tantissime specie diverse, aggrappate un po' ovunque e sempre spettacolari nelle loro stupende infiorescenze.





anche qui cominciamo a trovare orchidee...



continuo stasera....
alla prossima....

fili.

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Per aspera ad astra

Terza parte. Scusate se faccio un reportage a rate ma per caricare le foto ci vuole il suo tempo...

eravamo rimasti alle pendici del Volcan Poas...
Camminando lungo una stradina ad un certo punto qualcosa cattura il nostro sguardo...
"ma eppure quello è....."



"Si Si... è proprio SFAGNO!!!"



" e ce n'è pure tanto!"



si fanno velocemente le 15,30 recuperiamo la nostra auto e torniamo a valle.

Il giorno seguente decidiamo di intraprendere un itinerario di circa 70 km percorrendo un tratto della strada Interamericana, che attraversa le Americhe dall'Alaska alla Terra del Fuoco.
Raggiungiamo Cartago, a sud est di San Josè e da li partiamo alla volta di una cima montuosa dal nome poco invitante... il Cerro de la Muerte a 3491 mt slm.

Il paesaggio qui cambia ancora e ci ritroviamo in una foresta più secca (anche se definirla secca è tutto un dire...).
sulla strada incontriamo diversi paesini appena segnati sulla carta, che non sono altro che una soda (ovvero un bar/osteria) un telefono pubblico e tre capanne.
La giornata è limpida e il panorama è mozzafiato



si vede chiaramente anche il Volcan Irazù



A poco meno di metà dell' itinerario troviamo una fila di auto e dopo un po' di attesa ci dicono che c'è un sequestro in atto in un villaggetto poco più avanti e la strada è chiusa per l'intervento della polizia...
Torniamo indietro e ci fermiamo presso la chiesa gialla di Canon.
Non ci resta che andare per stradine in cerca di orchidee!

Arriviamo in una zona semi disboscata per far posto a pascoli e campi di patate, sugli alberi troviamo una miriade di orchidee, principalmente Pleurothallidinae et similia, ma anche altra robetta piuttosto carina...

(scusate le foto poco chiare ma per adesso ho solo queste fatte con la digitaluccia, ho le solite foto fatte con la supermacchina di Alessio, appena me le passa semmai le sostituisco)















qua e là spuntano ogni tanto felci arboree a dir poco stupefacenti

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Per aspera ad astra

torniamo sulla strada principale, che corre esattamente sul crinale che fa da spartiaque tra versante atlantico e pacifico e imbocchiamo una strada dalla parte opposta a prima.
qui la situazione è ancora più secca dato che le nebbie (almeno quelle che abbiamo visto salire noi, arrivano dal versante atlantico (quello dove eravamo prima)

In questo tratto i campi coltivati sono più numerosi ma sugli alberi lungo la strada si incontra comunque qualcosa.







torniamo indietro verso Cartago, facciamo una sosta ristoratrice in una di quelle "soda" che vi dicevo prima, posti spartani, ma gente amichevole e ospitale



da lì facciamo altri due passi per una strada che va verso un lago per la pesca sportiva, su un percorso costellato di frane, probabilmente dovute alle eccezionali piogge della passata stagione umida.

qua troviamo altre specie ancora, e compare per la prima volta l'Epidendrum ibaguense che sarà d'ora in poi presenza fissa di tutte le escursioni.
Purtroppo qui avevo la macchina fotografica scarica quindi per adesso vi lascio in sospeso....
alla prossima puntata...

fili.

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Per aspera ad astra

tuttodunfiato!!!!!!!!!!!!!SPETTACOLO!!!!complimentoni e ..beati voi!!!

Meglio del libro di Lance Birk!!! Bellissimo racconto e grazie davvero per averlo condiviso con noi. La foto della soda è fantastica, per non parlare del resto!!

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Che spettacolo di posti!!! Complimenti, ottimo reportage!

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Grazie per la pazienza nel rispondere alle mie domande stupide!

Affascinato da come la bellezza permei questo mondo..

Grande Filippo!

Spettacolo,questi posti credo che nn riuscirete a scordarli mai.Aspetto di vedere altre foto,siete stati grandi!!!!!!!!

Grandissimi!!!!!
Paesaggi da paura!!! Io non sarei più tornato!
La foto con le piante di Gunnera manicata è fantastica, per non parlare della soda.
La foto sotto quella col fiorellino bianco sembra un Oncidium hastilabium, può essere? Ce l’ho proprio uguale in serra!!
O.T. avete visto il mare?
Aspettiamo le altre foto grazie

A grande richiesta continuo con una puntata del reportage...

eravamo rimasti alla soda, le foto della strada che vi dicevo le metterò a breve... ancora non le ho!

il terzo giorno partiamo nuovamente alla volta di Cartago, da qui proseguiamo per un paese a circa 8 km a est, che dal nome è tutto un programma... Paraiso.

in questa cittadina sorge il Jardin Botanico Lankester, una meraviglia di 11 ettari gestita dall'università del Costa Rica.
In questo eden è presente una incredibile raccolta di flora neotropicale e manco a dirlo le protagoniste sono proprio le nostre amate orchidee, con oltre 700 specie in collezione.
IL giardino fu creato nel 1917 da Charles Lankester e passò poi in gestione alla North American Orchid Society e successivamente all'università che ancora ne ha la proprietà.

inutile che stia qua a parlare...via alle foto!

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Per aspera ad astra

entriamo nella zona zattere....









continua....

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