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Dubbi su radici phalaenopsis con macchie nere, chiedo aiuto!
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Autore:  Pepita [ 27 feb 2009, 22:16 ]
Oggetto del messaggio:  Dubbi su radici phalaenopsis con macchie nere, chiedo aiuto!

Mi ritrovo a rinvasare, o meglio provare a curare, una phalenopsis ibrida datami in affidamento da una persona a cui tengo moltissimo. Devo assolutamente riuscirci, quindi chiedo gentilmente il vostro aiuto.
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Le foglie sono in leggero stato di disidratazione, qui è svasata e ha appena subito la prima vigorosa amputazione delle molte e lunghe radici completamente secche. Il substrato del vaso è bark medio fine misto a torba. Troppo umido... penso.
Già si notano le caratterisctiche "bruciature nere" oggetto del mio interesse.
Ipotizzo che siano bruciature da concime, in quanto la pianta prima di essere affidata aveva una fiaschettina di concime ( di quelle che si infilano a testa in giu', non ho verificato se fosse concime per orchidee) inserita in vaso, e le macchie nere interessano quasi esclusivamente le porzioni di radici che stavano nella parte alta del vaso. La pianta inoltre era con probabilità annaffiata con acqua di rubinetto ( non ho chiesto).
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Per fortuna non presenta marciume al colletto, le radici rimaste si presentato tutte sode al tatto.
Decido di metterla a bagno in abbondante acqua distillata, per un'oretta, per "dilavarla" dai sali da concime etc. , dopodiche metto a testa in giu' immergendo solo le foglie. Riprendono discretamente turgore.
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Mi ritrovo alla fase seconda: accurata courettage e scelta delle radici da mantenere...ltratterò le ferite con acqua ossigenata e cicatrene.
Qui nasce il mio grande dubbio:
Spulciando con la pinzetta, vedo che la "bruciatura" è a carico solo dello strato del velamen e (molto probabilmente) dell'esoderma, non della corteccia. Il cilindro centrale si presenta a prima occhiata vivo, color bianco crema.
Essendo la macchia in posizione prossimale, la radice prosegue perso l'estremità: lunghe, sane e belle sode. Cosa fare?
1-Eliminare tutta la radice dalla base, spt quelle che presentano bruciatura all'attacatura con il fusto)? ... ma così perderei troppe radici e andrebbe a finire in sfagnoterapia
2-Ripulire tutta la corteccia tenndo solo il cilindro centrale nudo e conservare quindi tutta la radice?
3- Tenere le radici senza courettare, sperando che la bruciatura non prosegua in marciume? ( spt quelle che presentano solo bruciature di limitata ampiezza, dura e secca al tatto ed apparentemente senza soluzione di continuità).
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In generale, mi interesserebbe conoscere se , visto che mi è capitato anche durante altri rinvasi, una radice sana che presenta solo una lesione in posizione prossimale-intermedia possa continuare svolgere la sua attività ( leggi: vive :lol: ) anche se una parte del cilindro centrale rimane scoperta. Modello neurone modificato. Riuscirebbe la "porzione libera da corteccia" a cicatrizzare e l'acqua + nutrienti assorbiti dalla porzione distale essere trasportati fino al fusto? O la corteccia ha anche funzione di trasportatrice?

In conclusione, nel particolare: Cosa devo fare con questa phal in affidamento?
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Mi scuso per la lunghezza e ringrazio di cuore chi ha avuto pazienza nel completare la lettura fino alla fine, aumento al quadrato i ringraziamenti a chi possa darmi consigli e chiarimenti!!!!!!

:oops: Pepita :D

Autore:  Pepita [ 27 feb 2009, 22:22 ]
Oggetto del messaggio: 

Ah.. importante, dimenticavo:
Vi prego cortesemente di segnalarmi eventuali miei errori, sia nel procedimento che nell'approccio... insomma: accettasi ogni sorta di critiche.
:D
Umilmente, Pepita :wink:

Autore:  aless [ 27 feb 2009, 22:38 ]
Oggetto del messaggio: 

Ciao, mi sembra, dall'ultima foto, che il lavoro di pulitura sia buono. Io la rinvaserei normalmente in bark piuttosto piccolo misto a sfagno, magari prima immergila in una soluzione di Propamocarb per sicurezza e lasciala asciugare una giornata a testa in giù.

Poi tienila comunque in posizione calda, con molta luce ma non sole e più umida possibile e attendi. Con pazienza, a mio parere, si riprenderà bene.

Ciao :D

Autore:  Pepita [ 27 feb 2009, 23:02 ]
Oggetto del messaggio: 

Ciao Aless, grazie per la confortante risposta. :)
Speravo di riuscire ad eliminare meno radici possibili, appunto, ma nel frattempo rileggendo il mio post mi sono accorta che mancava il lato B della foto!
Non per zappettarmi le dita, ma... ecco:
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Nell'ultima foto, in alto, si vede la radice "spellata" da me, a corteccia nuda. Provo a tenerla così?

Ok per propanocarb provo con 1,5 ml/l.

Cosa ne pensi delle radici senza corteccia, la parte carnosa?

Autore:  aless [ 27 feb 2009, 23:55 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Ok per propanocarb provo con 1,5 ml/l.


Di solito si usano 3 ml/l. Non capisco cosa intendi per radice senza corteccia.

Io rinvaserei così, ma magari senti altri pareri. Ciao :D

Autore:  filippo [ 28 feb 2009, 0:01 ]
Oggetto del messaggio: 

Vai tranquilla, la tua pianta sta messa molto meglio di tanti zombie che poi hanno anche il coraggio di resuscitare.
Hai fatto tutto con molto zelo, adesso rilassati, invasa la pianta come ti ha detto Aless e vedrai che nel giro di qualche settimana ci saranno nuove radici in crescita.

Quelle macchie sono dovute probabilmente all'acqua del rubinetto e/o concimazioni sbagliate...sono una sorta di bruciatura ma non compromette le funzioni della radice se non per il solo tratto interessato e in maniera moooolto lieve.
Lasciale stare così come sono, che è meglio.

fil.

Autore:  Pepita [ 28 feb 2009, 1:21 ]
Oggetto del messaggio: 

aless ha scritto:

Di solito si usano 3 ml/l. Non capisco cosa intendi per radice senza corteccia.

Io rinvaserei così, ma magari senti altri pareri. Ciao :D


Ok faccio 3ml, pensavo che meno bastassero per uno scopo preventivo!
corteccia= lo strato cicciotto, carnoso della radice :roll:


ri-Ok, ragazzi, procedo con la rinvasatura domani. Mi tengo le bruciature.
Filippo..è che ultimamente sono un po' ansiosa nonchè rabbiosa.. appena fatto cadavere una miniphal per un errore di terapia, e dire che non era nemmeno molto zombie :x
sbagliando s'impara, si dice, ma è davvero traumatico aprire il fatidico sacchetto e trovare agonizzante un'orchidea.

grazie per i chiarimenti!!

:D Pepita

Autore:  Pelagia noctiluca [ 28 feb 2009, 8:51 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
la tua pianta sta messa molto meglio di tanti zombie che poi hanno anche il coraggio di resuscitare.

:lol: :lol: :lol:

@Pepita, tranquilla, capita a tutti di far fuori qualche pianta, poi dall'esperienza si impara e poi, alle volte, per quanti sforzi facciamo anche loro devono collaborare, mica si fanno miracoli. Vedrai che con questa andrà bene :)

Autore:  aless [ 28 feb 2009, 10:41 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
corteccia= lo strato cicciotto, carnoso della radice Rolling Eyes


Velamen :wink: :lol: :lol:

Autore:  celtico [ 28 feb 2009, 11:53 ]
Oggetto del messaggio: 

Pepita ha scritto:
Riuscirebbe la "porzione libera da corteccia" a cicatrizzare e l'acqua + nutrienti assorbiti dalla porzione distale essere trasportati fino al fusto? O la corteccia ha anche funzione di trasportatrice?


Provo a rispondere, ma vado solo a ragionamento: la corteccia, essendo formata da tessuto parenchimatico, non ha funzione trasportatrice, funzione posseduta esclusivamente dal cilindro centrale.
Alla luce di ciò, una porzione di radice che possiede solo il cilindro centrale è ancora in grado di trasportare acqua+ nutrienti.

Una curiosità: cosa studi o che lavoro fai?

Autore:  Pepita [ 1 mar 2009, 12:05 ]
Oggetto del messaggio: 

aless ha scritto:
Cita:
corteccia= lo strato cicciotto, carnoso della radice Rolling Eyes


Velamen :wink: :lol: :lol:


da quello che ho capito io il velamen è lo strato superficiale della radice, formato esternamente da strati quasi esclusivi di cellule morte, che ha funzione principalemte protettiva e di filtro. Insomma, una pellicina, un "velo" per l'appunto...

riporto direttamente citazione dall'interessantissimo thread di Celtico, secondo me chiarificatrice:
http://www.orchidando.net/forums/viewto ... sc&start=0

celtico ha scritto:
è il cilindro centrale (vivo), c'è poi una pellicola sottilissima che lo riveste detta endoderma. Lo strato successivo è la corteccia (viva) che è formata da cellule contenenti i cloroplasti (è quindi questo strato a conferire il colore verde) e che è già parte della porzione "cicciotta" della radice. Poi c'è un altro strato sottilissimo detto esoderma ed infine c'è il velamen (morto).
Per ricapitolare, la parte cicciotta è data da corteccia, esoderma e velamen. La parte più spessa è la corteccia che rappresenterà più o meno il 60% della parte cicciotta.


Con simpatia!
Pepita

:wink: [/quote]

Autore:  Pepita [ 1 mar 2009, 12:26 ]
Oggetto del messaggio: 

celtico ha scritto:
Provo a rispondere, ma vado solo a ragionamento: la corteccia, essendo formata da tessuto parenchimatico, non ha funzione trasportatrice, funzione posseduta esclusivamente dal cilindro centrale.
Alla luce di ciò, una porzione di radice che possiede solo il cilindro centrale è ancora in grado di trasportare acqua+ nutrienti.


Piacere di conoscerti, Celtico! Hai colto priprio dove volevo arrivare.
Esattamente quello che speravo..che immaginavo.

Manterro' serenamente le radicotte denudate, da ora in poi.
Grazie di cuore!

celtico ha scritto:
Una curiosità: cosa studi o che lavoro fai?


Ehm.. lo dico sottovoce:
sono un arhitetto mancato, oggi in attesa di riprendere gli studi di medicina veterinaria ed omeopatia classica unicista che ho dovuto interrompere
Come lavoro: interprete giapponese da molto, ultimamente anche artigiana edile: operatore in quota con uso di funi.
( la recessione si fa sentire 8) )

x Pelagia noctiluca:
Sei molto gentile, come altre volte. :D
non demordo...vado a cercare un'altra mini :lol: :lol:

Autore:  celtico [ 1 mar 2009, 12:27 ]
Oggetto del messaggio: 

Pepita ha scritto:
da quello che ho capito io il velamen è lo strato superficiale della radice, formato esternamente da strati quasi esclusivi di cellule morte, che ha funzione principalemte protettiva e di filtro. Insomma, una pellicina, un "velo" per l'appunto...


Dalle immagini che ho visto non è proprio un velo, diciamo che sarà un 30-40% dello strato "cicciotto", inoltre non ho compreso bene cosa intendi con la parola "filtro", comunque da quello che so il velamen assorbe acqua allo stato liquido senza filtrare ciò che in essa è disciolto, entra tutto. Questa affermazione la deduco da due cose:
1° le cellule morte non hanno più i canali e le pompe ioniche attive (requisito delle cellule vive), quindi ciò che entra lo fa in modo passivo.
2° nei miei esperimenti di rigenerazione di radici, non sono mai riuscito a sterilizzare le radici, nel senso che si sono sempre inquinati i vasetti mentre per gli altri tessuti la percentuale di inquinamenti era bassa. Dato che le muffe si formavano in ritardo rispetto ai normali inquinamenti, mi viene il sospetto che qualche cellula fungina fosse all'interno del velamen, assorbita con l'acqua, e parzialmente protetta dalla sterilizzazione. Una volta posta la radice nel substrato, le condizioni favorevoli permettevano la colonizzazione del terreno da parte del fungo.

Autore:  Pepita [ 1 mar 2009, 12:38 ]
Oggetto del messaggio: 

Celtico, abbiamo postato quasi assieme.
"filtro" come uso io la parola in quel contesto forse è troppo generico nonchè fuorviante. Semplicemente filtro meccanico, intendevo.
Quindi dovrei confidare nelle capacità cicatrizzanti del tessuto parenchimatico..ne ha? beh, sì.

Avresti da segnalarmi qualche link di immagine di sezione microscopica di radice di orchidea, pls? Non ci sono riuscita.

Pepita

Autore:  celtico [ 1 mar 2009, 13:17 ]
Oggetto del messaggio: 

Pepita ha scritto:
Ehm.. lo dico sottovoce:
sono un arhitetto mancato, oggi in attesa di riprendere gli studi di medicina veterinaria ed omeopatia classica unicista che ho dovuto interrompere
Come lavoro: interprete giapponese da molto, ultimamente anche artigiana edile: operatore in quota con uso di funi.
( la recessione si fa sentire 8) )


:shock: Ma quante cose fai?! Complimenti! :D
Mi aveva insospettito il discorso sui neuroni, dettaglio non proprio dei più conosciuti. :wink:

Pepita ha scritto:
Quindi dovrei confidare nelle capacità cicatrizzanti del tessuto parenchimatico..ne ha? beh, sì.


Questo non lo so. In teoria, essendo cellule vive, si.

Comunque tieni presente che io non sono un esperto di orchidee (si legge: coltiva phalaenopsis da un anno e si diverte con la coltura in vitro :lol: ), quindi aspetta che qualcuno più esperto di me dica la sua.

Pepita ha scritto:
Avresti da segnalarmi qualche link di immagine di sezione microscopica di radice di orchidea, pls? Non ci sono riuscita.


Ecco qua qualcosa:

http://www.botany.hawaii.edu/faculty/we ... erm99.html è la foto con didascali "Section of an Orchid root with a Velamen"

http://www.biologia.edu.ar/botanica/tem ... dermis.htm è la foto "Oncidium, patito, transcorte de raíz aérea "

http://flickr.com/photos/53285148@N00/5 ... 6/sizes/o/

http://www.sci.muni.cz/~anatomy/roots/h ... dium_4.htm

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